Furto di identità
 

 

Una lettera raccomandata annuncia che dobbiamo saldare una spesa piuttosto elevata di cui, in realtà, noi non ricordiamo la natura. Un caso sempre più frequente, ai nostri giorni. Nell'era in cui molte delle operazioni che facciamo funzionano per codici numerici e password, si diffonde sempre più rapidamente un fenomeno chiamato "furto di identità". Qualcuno ha speso i nostri soldi, rubando la nostra identità. Un reato che sta diventando sempre più diffuso e di difficile soluzione. Negli Stati Uniti, nel 2003, ha interessato sette milioni di persone ed è in forte espansione anche in Europa, dove le vittime sono banche, imprese, settori della Pubblica Amministrazione e, soprattutto, privati cittadini. In Italia il fenomeno non ha ancora raggiunto dimensioni preoccupanti, tuttavia, è una minaccia in pericoloso aumento. La maggiore fonte di furto di identità non è solo il sistema digitale. Spesso, sono le attività che svolgiamo tutti i giorni che contribuiscono a fornire il maggior numero di "dati sensibili" a chi è interessato ad utilizzarli per scopi illeciti. Con la descrizione "furto di identità" vengono distinte diverse categorie di crimine: l'identity cloning, che consiste in una vera e propria sostituzione di persona, al fine di creare una nuova identità e un nuovo tipo di vita; il financial identity theft, che è il reato che implica l'uso dei dati identificativi di un individuo per ottenere crediti o prestiti finanziari in nome della vittima; il criminal identity theft, che si verifica quando si forniscono i dati della vittima per compiere in sua vece atti pubblici illeciti di varia natura. Una volta acquisito il nome, la data di nascita e il codice fiscale della vittima, il ladro d'identità può fare spese folli utilizzando carte di credito a suo nome, prelevare grosse somme dalla banca o fare richiesta per un'assicurazione, un servizio per il cellulare, per un nuovo lavoro, presentandosi come il suo alter ego finanziariamente non responsabile. I ladri esperti di informatica possono prendere le informazioni da Internet. Tuttavia, anche se la maggior parte delle persone crede che il furto di identità avvenga principalmente tramite la rete, i risultati di una recente indagine hanno dimostrato che gran parte della vulnerabilità è il risultato di una non attenta gestione di codici pin e password per l'accesso ai servizi online, ai sistemi desktop, bancomat e ad altri servizi elettronici e che solo una minima parte dei casi dei furti di identità si verificano su Internet. Più spesso, i truffatori si affidano al fatto che gli utenti danno informazioni personali svolgendo le normali attività di ogni giorno come, per esempio, compilare un modulo per ottenere la "carta fedeltà" del supermercato, scrivere il numero dei propri documenti su un modulo, firmare la ricevuta della carta di credito su cui è riportato l'intero numero della carta: in quest'ultimo caso sarebbe meglio cancellare qualche cifra prima di firmare e se il negoziante non lo consente, meglio cambiare negozio. E' indispensabile prestare molta attenzione al tipo di informazioni che si forniscono, rendendo le stesse pubbliche. Come quando digitiamo il codice pin del bancomat, all'apposito sportello o alla cassa di un negozio. E' necessario stare attenti che nessuno ci stia osservando in quel momento. Anche dare i propri dati per telefono, via mail o su Internet, senza prima esserci accertati delle credenziali dell'interlocutore, non è consigliabile. E, a proposito di Internet, altra precauzione da adottare consiste nel cancellare dalla casella di posta elettronica le mail che riportano i propri dati personali o documenti personali importanti. Comunque, se non si riceve una bolletta per un mese, bisogna controllare cosa è successo perché, spesso, i truffatori cambiano l'indirizzo della stessa per tenersi i dati dell'utente. Quindi, ogni volta che utilizzeremo una carta di credito è consigliabile non lasciare ricevute. Lo stesso vale per documenti che riportano i nostri dati personali. Soprattutto dove possono essere visti da chiunque. Cosa importante da fare è controllare, spesso, gli estratti conto delle nostre carte di credito o del conto corrente bancario, in modo da poter reagire velocemente se si ritiene che si sia verificato un furto di identità. Stessa attenzione deve essere adottata per il nostro codice fiscale. Non bisogna darlo a chi non ne ha necessità e occorre ricordare che sono molti quelli che lo chiedono senza motivo. Lo stesso vale per la patente di guida. Altra buona cosa è quella di distruggere i documenti come vecchie ricevute del fisco, comunicazioni della banca, altri documenti che si vogliono buttare e che contengono le informazioni che possono servire ai ladri di identità. Infine, diffidate delle offerte ricevute per posta. I ladri utilizzano le offerte di credito pre-approvate inviate per posta e i buoni sconto che le accompagnano, per ottenere velocemente una carta di credito. Se non si desiderano offerte di credito pre-approvate, si può far richiesta per togliere il proprio nome e il proprio indirizzo dalle mailing list. Chiedete alla banca, all'assicurazione ed a chiunque riceva i vostri dati, di non diffondere gli stessi. (aprile 2004)