Mistero buffo (parte III)

 

Leggendo il questionario, quella che salta quasi subito all'occhio è che... non è poi molto chiaro! O meglio: in presenza di una bella croce sul "NO" alla prima domanda, il nostro interlocutore preso da disperazione cerca di convincerci a "mollare" qualche concessione, a favore di un non meglio precisato "servizio di informazione"! Seconda domanda: qualcuno ha spiegato chi sia oppure cosa è questo servizio? Da qualche parte, ben evidenziato a caratteri microscopici, qualcosa ci sarà! Forse! Ai fini della (troppo) lunga chiacchierata fatta precedentemente, sarà bene leggere la domanda n. 4. Non solo: leggete la domanda n. 1 e poi ciò che viene scritto, sotto la stessa, se rispondete "NO"! Tutto chiaro? No, vero? Infatti, se io (come ho fatto) ho risposto NO alla domanda 1 e non ho indicato altro (come loro suggeriscono) non ho espresso, chiaramente, il mio volere su quanto chiesto alla domanda numero 4 che, per legge, dovevo invece comunicare! In mancanza di comunicazione esplicita, sia che abbia mandato il modulo sia che non lo abbia fatto, automaticamente non si potrà risalire al mio nome tramite il numero di telefono! A questo punto dovreste aver iniziato a comprendere qual è l'anomalia degli avvisi proposti dal servizio info412! Non ancora? Allora armatevi di pazienza: prendiamo il mio caso! Ho messo una bella croce sul "NO" alla prima domanda ed ho spedito il modulo! In questo modo ho comunicato a Telecom che non voglio siano forniti oppure diffusi in altro modo i miei dati personali! Il servizio info412 funziona bene quando qualcuno digita il mio numero di telefono per sapere il mio nome. Infatti il sistema risponde: "informazione trovata. Non può essere fornita su richiesta cliente". Non avendo indicato nulla, alla domanda numero 4, automaticamente la mia risposta è stata accolta come un diniego. E così è stato, probabilmente, per tutti quelli che hanno trasmesso il famoso modulo senza indicare nulla alla domanda in questione. Anche chi non lo ha inviato, è come se avesse fatto una comunicazione dello stesso tenore! Tuttavia, a questo punto non si comprende il resto dell'informazione proposta e che avvisa che potremmo chiamare l'operatore del 12.54, se desideriamo assistenza! Assistenza? Se io non ho autorizzato a fornire i miei dati personali... l'operatore del 12.54 che può fare? Sicuramente farci spendere dei soldi, INUTILMENTE! Insomma, il sistema funzionerebbe se non vi fosse quello specchietto per le allodole, quella vaga promessa di aiuto che, se il sistema funziona e i miei diritti vengono rispettati, non dovrebbe condurre a nulla! Ancora più subdola, invece, è la vaghezza della risposta che il sistema fornisce se qualcuno prova a fare una ricerca nel form di sinistra e digita il mio nome e cognome, per cercare il mio numero di telefono e/o l'indirizzo! La bugia più grande è proporre l'avviso: "Attenzione. Il sistema non ha trovato abbonati in base ai dati che hai inserito. Ti preghiamo di verificarli e di effettuare nuovamente la ricerca." E sotto, come un'ancora di salvezza, un faro nella nebbia, l'oasi fresca nel deserto incandescente... l'avviso " "Se desideri l'assistenza di un operatore, chiama il 12.54 di Telecom Italia". Bugiardi! Falsi e ipocriti! Io sono un abbonato Telecom! Ho trasmesso il questionario "per la raccolta del consenso all'inserimento dei miei dati nel DBU"! Perché non dire chiaramente che io NON ho autorizzato la diffusione dei miei dati? Perché fottere la gente con questi meschini sistemi? Perché indurre gli "utenti" a pensare che forse stanno sbagliando e che sarebbe meglio chiamare un operatore che ci risolve tutto? Perché si vuole annullare, in modo così subdolo, il vantaggio di utilizzare un sistema informativo "gratuito" a vantaggio di uno a pagamento che, oltretutto, nel mio caso (ma quanti milioni ce ne saranno?) è pure inutile interpellare? (gennaio 2006)