Internet Explorer
 

 

Microsoft intende rivitalizzare il mercato dei sistemi operativi! Come? Facendo pagare gli utenti! Procediamo con ordine! La notizia: Microsoft ha confermato recentemente una decisione già presa tempo addietro! La nuova versione del browser Internet Explorer, potenziata molto a livello di sicurezza, sarà disponibile solo all’interno dell’ultimo aggiornamento Service Pack 2 del sistema operativo Windows XP. Conseguenza: le tante persone (centinaia di milioni) che usano vecchie versioni di Windows, se vogliono disporre delle ultime novità in fatto di sicurezza per Internet Explorer devono mettere mano al portafoglio. Costi? Il passaggio a XP da una precedente versione Windows costa circa 100 euro se ordinato presso Microsoft. Altrimenti, il sistema operativo costa circa 200 euro. Tutto sommato, è decisamente un prezzo eccessivo per acquistare la sicurezza di un browser apparso sul mercato come un prodotto gratuito! Come risulta francamente eccessivo dover acquistare un intero sistema operativo per avere un browser sicuro. Deduzioni: sembra proprio che si tratti di una mossa per costringere gli utenti ancora "affezionati" alle vecchie e collaudate versioni di Windows ad effettuare il passaggio a XP! Ma non solo! I problemi della sicurezza su Internet sono una miniera d’oro per molte società, in particolare per i produttori di antivirus e, conseguentemente, la stessa Microsoft sembrerebbe intenzionata a trasformare la sicurezza del browser in una considerevole fonte di guadagno. Tutto sommato, si tratterebbe di una "salutare" scossa al momento non particolarmente roseo per il mercato dei sistemi operativi della Società. Infatti, sono passati tre anni da quando Microsoft ha introdotto il suo ultimo sistema operativo e la prossima release, chiamata Longhorn, oltre ad aver già subito notevoli ritardi, è stata notevolmente ridimensionata nelle ambizioni tecnologiche, per consentirne il debutto nel termine previsto del 2006. Quindi, mentre Wall Street attende trepidante un sistema operativo in grado di creare guadagni prima dell’avvento di Longhorn, Microsoft punta a convertire i milioni di utenti di Windows che utilizzano ancora vecchi sistemi, come le versioni 2000, ME, 98 e 95. (ottobre 2004)