Virus in crescita
 

 

Lo stato della sicurezza informatica non è rassicurante. Nei primi tre mesi di quest'anno sono stati segnalati circa 7.600 nuovi codici pericolosi, quasi il doppio rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno e il triplo del primo trimestre dell'anno scorso. I trojan horse hanno rappresentato la maggioranza di tutto il malware identificato. Questi, insieme ai programmi backdoor, paragonabili a trojan horse ad accesso remoto, raggiungono il 50% di tutti i virus segnalati. Il fenomeno, non lascia dubbi sugli scopi di questa massiccia produzione di malware: ottenere profitti illeciti. Infatti, virus come troj_banker, troj_bancban e troj_bancos, utilizzati per la sottrazione di password, sono risultati i più diffusi. E, il loro scopo è intuibile facilmente: sfruttando molteplici tecniche, rubano informazioni riguardanti operazioni svolte su conti bancari come, per esempio, decifrare le password che permettono l'accesso a conti personali o per effettuare operazioni di internet banking. In questo modo, sostituirsi al legittimo proprietario del conto ed effettuare operazioni come il trasferimento di denaro, a sua insaputa, è un'operazione relativamente facile. Atro virus diffusissimo che ha monopolizzato le classifiche dei malware più diffusi, è il Worm_Netsky.P che, con le sue sei varianti, ha totalizzato il 77% di tutte le infezioni registrate dai primi dieci malware. Per i produttori di antivirus c'è stato molto lavoro anche se si sono verificate solamente sei epidemie di malware ossia la metà rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Dei sei casi registrati, tre sono stati causati da un worm che si propaga mediante instant messaging, compreso MSN Messenger. Worm come Bropia, Kelvir, Fatso e Assiral hanno cercato di convincere gli utenti a scaricare file infetti nei loro sistemi ed i primi due, in particolare, una volta scaricati depositavano nei sistemi infetti dei bot worm, noti per sfruttare i sistemi privi di aggiornamenti di protezione, per comandarli a distanza a scopi illeciti. Altro allarme di una certa gravità, più recente, è quello riguardante un trojan horse che sembra realizzato per creare danni ad una applicazione antispyware appena proposta da Microsoft. Si tratta di un payload necessario per i malware creati da coloro che diffondono i programmi spyware. Infine, aumentano i rischi per i cellulari. Nei primi mesi di quest'anno, sono stati scoperti ben dieci esemplari di malware dedicati ai dispositivi mobili. Dopo Cabir e Skulls, comparsi nello scorso anno, sono venuti alla ribalta nuovi malware come Vlasco, Locknut, Comwar Drever e Dampig. Le nuove minacce stanno diventando sempre più pericolose, grazie a sofisticate tecniche che ne incrementano la capacità infettiva e ne rendono più difficile la rimozione. Alcuni sono stati concepiti anche per rendere inutilizzabile il telefono cellulare stesso. (giugno 2005)