Le posizioni dell'amore

Cambiare ritmi e modalità del rapporto sessuale favorisce una maggiore intesa con il partner ed una migliore conoscenza del corpo. Ci sono coppie che cambiano posizione ogni giorno, altre che lo fanno sempre allo stesso modo da anni. Tuttavia, variare aiuta la coppia a conoscersi meglio sessualmente ed è un ottimo rimedio per stimolare fantasia ed intesa sessuale non dimenticando che, per la donna, il raggiungimento del piacere è anche una questione di posizione, per motivi di ordine psicologico e fisiologico. Quelli che seguono sono alcuni suggerimenti che prendono spunto dalle innumerevoli posizioni che vengono soprattutto dalla cultura orientale, ricca di creatività e di tensione al piacere, ricordandoti che creatività e piacere sono comunque un patrimonio che ciascuno deve coltivare. Poca fantasia, scarsa forma fisica, una risposta sessuale incerta e che non gradisce novità favoriscono la pratica diffusissima della posizione donna sotto uomo sopra, detta "posizione del missionario". L'origine del nome affibiatole si fa risalire agli aborigeni dell'isola di Trobriand, in Polinesia. Questi, furono dapprima incuriositi e poi stupiti dal fatto che i missionari che erano sbarcati nella loro isola, e che si erano ben adattati alla libertà sessuale di quella popolazione, facevano tutti l'amore nella stessa posizione, al contrario degli aborigeni, più fantasiosi. Nell'antichità vigeva anche la credenza che fosse la migliore per la fecondazione e non è escluso che sia diventata, anche per questo, la più usuale. A suo favore va detto che è confortevole sia per l'uomo sia per la donna, consente ai corpi e agli sguardi un buon contatto, permette di avere un rapporto completo anche con un'erezione incompleta e di lasciare all'uomo il controllo dei movimenti coitali. Di contro, tecnicamente non è del tutto favorevole al piacere della donna considerato che, con essa, non può avvenire la stimolazione del così detto punto G, questo residuo embrionale che nel maschio corrisponde alla prostata e che si trova sulla parete anteriore e nei due terzi superiori della vagina, quindi difficilmente stimolabile in questa posizione. Altra posizione diffusa è il suo opposto: uomo sotto e donna sopra. E' anche detta "dell'amazzone" o "dell'eroe stanco", per intuibili motivi, oppure "pompeiana" dato che è riprodotta su alcuni affreschi di edifici della città di Pompei. Era la più usata tra i greci ed i romani ove i maschi tendevano al maggiore comfort sessuale con lo sforzo minimo. Questa posizione richiede, nella donna, una disponibilità psicologica maggiore, in quanto è lei che deve esporsi e giocare un certo grado di dominio nel rapporto sessuale. Se essa tiene il busto un po' flesso in avanti, durante il coito, può anche avere una migliore stimolazione del clitoride. Consente un buon livello di relazione dei corpi, degli sguardi, di dare e ricevere carezze. Altra posizione, tra le tradizionali, è quella con la donna carponi e il maschio dietro di lei. E' stata identificata con tanti nomi: "dell'elefante" tra i popoli primitivi dell'Africa, della preghiera" tra i romani, "dell'omega" tra i greci, fino a nomi meno fantasiosi in tempi più recenti, come "della pecora". Se si considera la carica istintuale e arcaica che essa esprime, la si potrebbe considerare la più naturale. Il maschio esprime un forte senso di dominio e beneficia di un maggiore stimolo erotico mentre la donna la gradisce anche quando non è molto in armonia con le fantasie erotiche, perché può delegare a ciò il maschio. La donna, in questa posizione ottiene la massima stimolazione del punto G e, quindi, molto più piacere. La posizione, però, non consente alcun contatto degli sguardi né molta intimità prima e durante l'orgasmo. Un fattore di difficoltà un po' più elevato è sottinteso nella posizione che vede i partner coricati entrambi su un fianco, faccia a faccia. I greci la chiamavano "theta" mentre i romani "prandiale", vista la corrispondenza con la posizione sul triclinio, tenuta dai commensali durante il pranzo. Gli orientali la consideravano come l'espressione più alta della tenerezza, chiamandola "della terza luna". E' consigliata a partner piuttosto snelli. Il maschio deve avere una buona erezione e la donna una certa flessibilità. L'intimità è molto intensa ed i volti, come il corpo, sono a stretto contatto mentre le mani sono libere di esplorare il corpo del partner. Non c'è prevaricazione di ruoli e per la donna, essendo la vagina più serrata, può essere molto piacevole. Per chi ha voglia di sperimentare esperienze più frizzanti e ginniche c'è la posizione nella quale, faccia a faccia, il maschio in piedi sostiene la partner sollevandola. Lei stringerà con le proprie gambe la vita di lui e con le braccia il suo collo. Gli africani la chiamavano "della palma" e i giapponesi "della stella". L'erezione deve essere ottimale, ma anche la donna deve avere una buona lubrificazione. L'intimità è elevata come pure il contatto degli sguardi e del volto mentre il coito ha un ritmo lento e prolungato nel tempo. La posizione ha le caratteristiche di una prova di forza fisica perché, per coloro a cui piace, sono valorizzati gli stereotipi del maschio solido, sicuro e resistente e della femmina leggera, agile, piena di dolcezza e grazia. Un'altra posizione abbastanza spettacolare è quella definita "dell'acrobata", soprattutto per le sue varianti. I clienti dei lupanari di Pompei la chiamavano "dell'acquedotto". La versione base vede la donna sdraiata sul dorso con le cosce ripiegate sull'addome e le ginocchia flesse sulle cosce, così da avere il bacino un po' alzato e la vulva ben esposta. Il maschio, in ginocchio ed a busto eretto, avrà il suo pube in asse con quello della partner e le cosce allargate, tanto da poter stringere il bacino di lei. Potrà così prendere le caviglie della partner e portarle all'altezza delle proprie spalle. Considerata la posizione molto diretta, è consigliato un inizio di penetrazione delicato. Durante il rapporto non sono possibili le carezze né da parte di lui né di lei, dato che dovrà prendere le cosce del partner per tenerlo verso di sé. Vi sarà però un contatto di sguardi e la donna potrà avere sensazioni più intense dato che le sue cosce saranno relativamente chiuse. Una variante prevede la donna sdraiata sul dorso con le gambe spinte verso l'alto e l'uomo in piedi a sostenerle. Se lui avanzerà una gamba per migliorare il baricentro si troverà anche nella posizione giusta per la penetrazione.

 

(prossimamente nuovi suggerimenti)

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