Il Punto G
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La teoria...

 

Il Punto G è un mistero che affigge quasi tutti gli uomini. Consolatevi però! Anche per molte donne, il punto G è un mistero senza risposta. Tutte sanno che dovrebbe trovarsi a metà strada fra l'osso pubico e la cervice ma poche possono ammettere di averlo individuato. La scoperta dell'esistenza, nel corpo delle donne, di questa zona del piacere fu fatta nel 1950 dal dottor Grafenberg, da cui prende appunto il nome di Punto G. Approfonditi studi, poi, furono fatti da Helen o'Connel, una ricercatrice australiana che con i suoi studi permise di sapere qualcosa di più sull’argomento. Infatti secondo la scienziata, questa zona del corpo della donna sarebbe lunga ben 10 cm e si estenderebbe solo per una minima parte all'esterno. Per il resto sarebbe situata all'interno, ricoperta di vasi sanguigni. Inoltre, il mitico punto G farebbe appunto parte della stessa clitoride! Tutte le scoperte su questa zona erogena, comunque, non la rendono di facile localizzazione.
L’unica certezza è che le donne possono avere sia l'orgasmo clitorideo sia quello vaginale e che si dice potrebbero avere quello causato dalla stimolazione del punto G: ad alcune, non procura le sensazioni intense di cui si favoleggia mentre ad altre può provocare un orgasmo intenso o perfino a stati alterati della coscienza.

 

Le coordinate...

 

Per la maggior parte delle donne, il punto G è collocato nella parete anteriore della vagina ad una profondità di circa 4 - 5 cm, proprio dietro la localizzazione esterna della clitoride e, si dice, sia grande appena quanto una piccola monetina. Quando stimolato propriamente, si dilata e cambia leggermente struttura. Alla stragrande maggioranza delle donne sono necessari lunghi preliminari e stimolazione sessuale, prima che il punto G possa procurare loro piacere.

 

In pratica...

 

La tua compagna, se conosce bene il suo corpo, saprà sicuramente guidarti alla scoperta di questo particolare punto del piacere sessuale. Se così non fosse, ecco alcuni suggerimenti per lui ma, adeguatamente modificati, sono validi anche per lei. Mentre la tua compagna giace sul dorso, inserisci uno o due dita nella vagina in modo da tenere il palmo della mano rivolto verso l’alto e le dita leggermente piegate. La parete sulla quale si trova il Punto G è una superficie rugosa, esplora tra la vescica e la pelvi, li si trova un’area molto sensibile. E' molto probabile che non si riconosca al tatto, comunque è caratterizzata da una forma a cupoletta tondeggiante. Fai anche in modo che sia lei a guidarti e non eccedere nella ricerca perché è possibile che alla tua partner la pressione esercitata dia fastidio. Nel caso, cambia stimolazione oppure rimanda ad un'occasione futura la ricerca del Punto G. Altre interessanti posizioni per la stimolazione del Punto G, se lo si è individuato, sono quelle che prevedono che lui penetri lei da dietro. In questa posizione l’uomo può muovere il pene contro la parete anteriore della vagina e stimolare il Punto G; oppure, lui inginocchiato e lei seduta con le sue gambe intorno alla vita dell'uomo che le afferra l'anca e spinge a fondo, mentre la penetra. Da tener presente che in quest'ultima posizione, il pene deve penetrare con un angolazione all'insù, per colpire il punto G. Se pur difficile, il Punto G è estremamente divertente da cercare, se c'è coinvolgimento fra i partner. Buona ricerca e, soprattutto, buon divertimento.

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Per comprendere maggiormente, ecco una sezione anatomica del sesso femminile.