Lo Spirito Santo
 
LO SPIRITO SANTO
 
 
LA POTENZA DI DIO
Lo Spirito Santo o lo Spirito, è la manifestazione in potenza di Dio o di suo Figlio Gesù.
Ad esempio, lo Spirito Santo come potenza divina (o energia dinamica divina) si è manifestato:
- come «un suono come di vento impetuoso che soffia e riempì tutta la casa dov’essi [i discepoli] erano seduti» (Atti 2:2);
- in «lingue come di fuoco» (Atti 2:3);
- «come una colomba» (Matteo 3:16);
- come energia o forza: l’apostolo Paolo scrisse: «Mi affatico, combattendo con la sua forza [di Dio], che agisce in me con potenza» (Colossesi 1:29). Atti 1:8; Luca 1:35; Romani 15:13; Giovanni 20:22; Michea 3:8.
La Scrittura non identifica mai lo Spirito Santo o lo Spirito come una terza persona di una trinità.
Con le parole Spirito Santo o semplicemente Spirito, la Scrittura identifica anche Dio stesso o suo Figlio Gesù. Alcuni esempi:
- del Padre è detto: «Dio è Spirito» (Giovanni 4:24) - CEI.
- del Figlio è detto che è «Spirito vivificante» (1 Corinti 15:45), perché è l’impronta della essenza del Padre (Ebrei 1:3).
In Atti 5:3-4 è detto che Anania mentì allo Spirito Santo, cioè a Dio. In Atti 28:25 è detto: «Ben parlò lo Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia» (Vers. Riveduta).

IL CONSOLATORE
Avendo Gesù parlato dello Spirito Santo come di «un altro Consolatore» che doveva stare con i fedeli per sempre (Giovanni 14:16-18,26; 15:26; 16:7-15), molti dicono che Egli menzionava la cosiddetta terza persona della trinità. Ma sono in errore.
Ma vediamo Chi in realtà doveva stare con i fedeli per sempre.
Mentre parlava del Consolatore, Gesù disse: «Non vi lascerò orfani; tornerò a voi».
Egli disse pure: «Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Disse anche: «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente». (Giov. 14:18; Matteo 18:20 e 28:20).
Da queste parole è evidente che il Consolatore è Gesù stesso, che si è manifestato: sia direttamente (Atti 22:6-21), sia mediante un angelo da Lui inviato che lo rappresentava parlando e compiendo la sua opera nel suo nome (Giov. 16:13-15; Apoc. 1:1 e 22:16-17).
Da notare che la parola Consolatore, dal greco Parakletos, principalmente significa: AVVOCATO, “Intercessore”, “Difensore”.
Riflettiamo: se lo Spirito Santo fosse davvero la terza persona di una trinità, non potrebbe essere né l’Avvocato, né l’Intercessore, né il Difensore dei credenti, perché non è venuto a morire per noi.
Solo Gesù è venuto a morire per noi, perciò soltanto Lui ha il diritto di essere l’Avvocato, l’Intercessore ed il Difensore dei fedeli. Vedi: Giovanni 14:6; 1 Timoteo 2:5-6.
La parola greca Parakletos nel Nuovo Testamento è usata solo cinque volte e soltanto dall’apostolo Giovanni: quattro volte nei capitoli 14, 15 e 16 del suo Vangelo e una volta nella sua prima Epistola al capitolo 2, verso 1. Sia perciò lo stesso Giovanni a dirci Chi è il Parakletos.
Proprio nella sua prima Epistola, Giovanni toglie ogni dubbio sull’identità del Consolatore (o Avvocato o Intercessore o Difensore). Egli scrive: «Se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato [greco: Parakletos] presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto». Quindi, il Parakletos è Gesù!
Anche l’apostolo Paolo identifica Gesù come Spirito Santo. Parlando di Cristo, disse: «Il Signore è lo Spirito» (2 Corinti 3:17-18). E in Atti 16:6-7 Paolo dice che lo Spirito Santo è lo «Spirito di Gesù».
Ma attenzione: Gesù non è il Padre. Egli è una Entità spirituale diversa dal Padre. Egli è Spirito Santo perché è stato costituito tale dal Padre, per rappresentarlo in ogni cosa. (1 Pietro 3:18; Romani 1:3-4).
Ma il Sommo, il Supremo Spirito Santo è Dio Padre, che è «Il Padre degli spiriti» (Ebrei 12:9).