Una Vita segnata dalla Sofferenza

Santa FaustinaFaustina Kowalska nasce a Gragowice, un piccolo villaggio polacco di contadini, il 25 agosto 1905. La battezzano con il nome di Elena, terza di dieci figli frequenta la scuola per appena tre anni. Poi, ancora adolescente, va a servizio presso alcune famiglie benestanti della zona. La vocazione alla vita consacrata, avvertita fin dall'infanzia, si fa sentire sempre più urgente. A 18 anni una voce interiore le dice: "Parti per Varsavia, là entrerai in convento" ed il 1° agosto del 1923 solca la soglia del monastero della Congregazione delle suore della Beata Vergine Madre della Misericordia. Due anni dopo, il giorno della vestizione, riceve un nome nuovo, di buon augurio: suor Maria Faustina.

Nel corso dei 13 anni di vita monastica, oltre che a Varsavia, mette in pratica la sua fede in diversi conventi tra i quali quelli di Cracovia e Vilnius, lavorando come cuoca, giardiniera, portinaia. Pur svolgendo mansioni umili è sempre abile, paziente, pronta, serena, anche quando la offendono e la fanno soffrire, sorride sempre.Muore a soli 33 anni a Cracovia il 5 Ottobre 1938. Lì si conservano le sue spoglie, nell'altare dove è posto il quadro di Gesù Misericordioso. Oggi il nome di suor Faustina è conosciuto in tutti i Continenti e il messaggio della Divina Misericordia è seguito da un crescente numero di fedeli.

I biografi raccontano che esternamente la vita di suor Faustina fu normale, anzi poteva sembrare persino monotona e grigia, se la scoperta di un DIARIO, scritto per ordine del suo padre spirituale non avesse manifestato un itinerario straordinario di fede costellato di doni speciali e di intense esperienze mistiche.

Come accennato, sin dall'infanzia la piccola Elena voleva diventare una grande santa e lo faceva mettendoci tutto il suo impegno. Era sempre pronta a collaborare con Gesù per la salvezza delle anime, fino al punto da offrire la propria vita a vantaggio dei peccatori.

La sua vita religiosa fu segnata dalla sofferenza e nello stesso tempo da grazie straordinarie con visioni, rivelazioni, stigmate nascoste ed una personale partecipazione alla Passione del Signore. Cristo le ispirava uno stile di vita semplice e altissimo allo stesso tempo, le concedeva grazie eccezionali che presero a farla segnare a dito anche contro la sua volontà. Lei stessa chiedeva di soffrire e soffrì terribilmente per offrire tutto a Gesù, al suo "sposo divino" per la redenzione del mondo. Gesù ha scelto questa semplice suora a grande mistica come Apostola della sua misericordia facendone un capolavoro della sua bontà infinita. Si è servito di lei per ricordare al mondo l'eterna verità sull'amore misericordioso di Dio per l'uomo. Le ha affidato un messaggio destinato all'umanità intera.

La sua missione è caratterizzata anche dalla divulgazione di nuove forme del culto alla Divina Misericordia e dall'ispirazione di un movimento di rinnovamento religioso nello spirito di fiducia e di carità cristiana. A Cracovia, nell'ottobre del 1937, Gesù raccomandò a suor Faustina di adorare in modo del tutto particolare l'ora della Sua morte, l'ora che Egli stesso chiamò "l'ora della Grande Misericordia per il mondo intero". Alcuni mesi dopo, nel febbraio del 1938, Gesù ribadì tale istanza, definendo le pratiche devozionali da attuare nell'ora della misericordia e le promesse ad essa legate (Culto di Gesù Misericordioso).