L'esterno di questa chiesa non lascia prevedere affatto la ricchezza della sua decorazione all'interno: un eccezionale insieme di affreschi che si susseguono su ogni parete della chiesa.

In un vallone solitario si eleva sopra a un torrente la cappella di Nostra Signora delle Fontane, un luogo a me molto caro per la bellezza del luogo e per la fantastica serie di affreschi dell'interno che riempono l'anima di fantastico.

La cappella è luogo di pellegrinaggi tra le genti occitane della zona.

Essa costituisca un vero e proprio catechismo per immagini sottolineato dalle iscrizioni in latino ad uso del clero. Gli affreschi sono opera di Giovanni Canavesio, pittore che ha lasciato tracce lungo tutta l'Occitania e la Liguria di Ponente (ad esempio nel convento dei Padri Domenicani di Taggia).

Gli affreschi sono stati realizzati a cavallo del 1492, l'anno della scoperta dell'America.

L'abside è decorato con scene evocanti la vita di Maria, degli evangelisti e di San Tommaso. In queste scene ammirabilmente composte, ricche di colori, di un forte realismo, e con dettagli che denotano un senso acuto dell'osservazione, l'artista ha riscritto i principali episodi del Vangelo.

Come detto sull'arco sovrastante l'abside e nell'abside stessa sono scene della vita della Vergine e di Gesù nell'infanzia come il bel riquadro che descrive la fuga in Egitto. Dal lato opposto all'abside il vasto affresco del Giudizio Universale con da un lato i peccatori tormentati dai diavoli e dall'altro i giusti attorno all'albero della vita su cui risale un serpente in attesa del giudizio di Gesù implorato da sua Madre.

Sui muri laterali appaiono invece le scena della passione di Gesù: a destra tra gli altri Gesù davanti a Pilato, a sinistra in particolare l'allucinante Giuda Iscariota e la rappresentazione tumultuosa della Crocifissione.