Home
 
COLPO DI SPONDA ROSSO NERO - ce lo meritiamo Alberto Sordi...
...e gli vogliamo bene, non vogliamo più bene agli intellettuali di sinistra, alle loro mosce palombelle, ai loro rapporti difficili con le donne (patetica ed ebraica ostentazione della propria inettitudine). Sappiamo solo che il POTERE non è nè rosso nè nero.
Popoli
Da ragazzo mi rimase impresso un libro che si intitolava "Popoli che scompaiono". Fui perciò sempre conscio (I pellerossa, i pigmei, gli aborigeni e via dicendo), che potessero esistere popoli che potessero scomparire (il più delle volte per l’intervento dell’uomo bianco) ma mai avrei potuto immaginare che esistessero popoli, anzi "un" solo popolo, solo “uno”, che si sposta, pur non essendo popolo nomade, altresì estremamente sedentario. Essi sono gli ebrei, caso unico nel panorama antropologico, perennemente erranti, ma solo rispetto al corso dei secoli e intesi come “insieme degli ebrei”, ma con solide radici dove essi attecchiscono alle culture pre-esistenti instaurando (forse solo questo è il termine giusto) prosperose “colonie”. Gli ebrei hanno persino resuscitato una lingua morta, l'ebraico moderno, una lingua adottata anticamente dal popolo ebraico (cadde in disuso duemila anni fa circa, già la lingua della Palestina di Gesù era l'aramaico) e successivamente solo dai rabbini in sinagoga durante le funzioni religiose. Anche in questo caso rappresentano un caso linguistico più unico che raro. (l’ebraico è attualmente parlato quotidianamente da milioni di persone nei territori del solo Israele) elcorvo


Alla fine dell'800 il linguista lituano Eliezer ben Youda lavorò per rendere l'ebraico una lingua parlata di uso corrente. La costituzione dello stato d'Israele permise il raggiungimento di questo obiettivo.

Un Ebreo è una persona di religione ebraica.
La parola (al plurale ebrei) deriva dall'ebraico ירבע ‘ivrî' (la radice semitica ‘-B-R esprime il concetto di passaggio). La corretta scrittura del termine sarebbe quindi עברי , giacché l’ebraico, come l’arabo e la maggior parte delle lingue semitiche, si scrive da destra a sinistra.

Non avendo, gli ebrei, quasi mai fatto proselitismo (se non in poche occasioni storiche) l'ebraismo è considerato anche, se non soprattutto, un carattere culturale ereditario. Per cui ebreo è anche un termine usato per definire un popolo, non solo popolo in senso spirituale, come può essere considerato per persone di etnie diverse ma di un'unica religione, ma anche popolo come gruppo parentale.

In genere, nell'accezione comune moderna, si parla di ebrei in caso di

· persone di origine ebraica (non necessariamente matrilineare) che praticano la religione ebraica

· persone di origine non ebraica convertite al giudaismo

· ebrei che non praticano il giudaismo come religione, pur considerandosi ebrei in virtù della discendenza ebraica della propria famiglia e della loro identificazione col popolo ebraico dal punto di vista storico o culturale.

Fonte Wikipedia

Amedeo Modigliani 1884 - 1920

Amedeo Modigliani era ebreo, appartenente alla comunità ebraica di Livorno. Vantava a suo dire, soprattutto negli anni di Parigi, una discendenta illustre, il filosofo ebreo Spinoza. La comunità era in in gran parte composta da ebrei Sefarditi cioè quegli ebrei cacciati dalla Spagna (1492) che si spostarono lungo varie direttive, in prevalenza mediterranee.

Amedeo Modigliani e la Cabballh (Cabala, Cabbala o Kabala che dir si voglia)
http://www.alchimiarte.ch/MODI-ALBERTI-TESTO.pdf

Rassegna dei suoi quadri e la colonna sonora del recente film, l'"Ave Maria" coro in latino, arrangiatura moderna quasi techno-tribale
http://it.youtube.com/watch?v=MOeLC-_yvok


Masada, la tana mortale dei conigli

Su Masada, per chi non la conoscesse, ci sarebbe da riscriverci un libro, l’ennesimo. A colori diversi stavolta. La storia dei mille ebrei zeloti, (siamo nel 71 d.C., Gerusalemme era stata già espugnata da Tito e il tempio di Salomone distrutto 70 d.C.), che resistettero per mesi arroccati sulle cime di Masada, fortezza imprendibile costruita dal re Erode, e che alla fine, preferirono uccidersi tra di loro (tutti, fino all’ultimo che necessariamente si dovette sacrificare da solo) piuttosto che essere massacrati e morire in battaglia (giacchè non speravano più nella clemenza). Ai soldati romani, distrutta l’ultima porta ed entrati per l’attacco finale, quella visione sconvolse gli animi. Resterà vivo nel loro ricordo e di quanti udirono questa storia, quel non dover combattere (come era pronto a fare ogni buon soldato romano) perché l’avversario ci aveva già pensato da solo… gli Ebrei, popolo di suicidi, avevano compiuto il loro ultimo rito.

In Israele Masada è ora un’istituzione e quasi un monumento nazionale, vi è ora un museo ed è molto visitata a livello di turismo internazionale

Chi rinnega la realtà storica della Shohà (שואה) e dell’”olocausto" va incontro a sanzioni penali, chi rinnega il massacro dei curdi, degli armeni, dei pellerossa, degli aborigeri e mi fermo qui perché mi fanno male le dita e potremmo anche includerci la tragedia del popolo Palestinese, non rischia nulla, nulla.

In un mondo sempre più globalizzante, dove le realtà locali vengono sempre più cancellate per far posto ad una cultura fortemente omologante, gli ebrei sono quelli che anzi meglio conservano i loro antichi “culti”, anzi di più, resuscitano addirittura le lingue morte...

Sembra quasi come ai tempi del medioevo durante le ondate di Peste Nera che devastarono l’Europa: עברי erano gli unici a non contrarre la malattia mortale e per questo la gente (i gentili, come ci chiamano loro) li accusava di essere gli untori e si scatenavano i POGROM, cioè gli “olocausti”, le Shohà. Ora lo “storico” ci dice che essi non si ammalavano poiché erano relegati nei ghetti e che quindi erano isolati dal resto della comunità, ammettendo comunque il fatto che essi non si ammalavano. Non sono dottore, non so se mentre si prestano soldi ci si può contagiare di peste, quindi non azzardo nessuna ipotesi. Loro non si stanno ammalando di Globalizzazione. Anzi. elcorvo

Si dice che la maggior parte degli abitanti di Israele sia discendente di questi kazhari. Gli israeliani di Tel Aviv e di Jerusalem non sarebbero quindi neanche puramente "ebrei", in quanto non semiti di sangue, perchè discendenti da un popolo, composto da turchi, tribù iraniche ed i resti dei catari di Crimea, quindi non ebrei ma convertitosi al giudaismo nell'anno 1000 circa, probabilmente per stemperare eventuali tensioni religiose dovute alla vicinanza dei musulmani a sud e dei cristiani a ovest. Sarkel fu costruita insieme ai bizantini ma i kazhari ottennero che non vi fosse nemmeno una chiesa, altresì una sinagoga (questa città appare in uno scenario di un gioco di strategia, Civilization IV, ambientato nel 1000 d.C. e appare come ebraica appunto). Essi poi, sconfitti dai Rus di Kiev, furono costretti ad emigrare verso la Polonia, alimentando le comunità ebraiche polacche (spesso vennero confusi con gli ebrei askenaziti che erano invece di pura razza ebraica.

Dubito infatti che un ebreo possa avere il così alto senso della patria per vivere nel continuo terrore, per i kamikaze palestinesi nei centri commerciali e nelle metropolitane, prestando servizio militare, uomini e donne, per diverse volte nella vita. Solo un ariano sopporterebbe tutto questo, solo un ariano costantemente indottrinato e inconsapevole muore per la Patria, non un ebreo, di sangue ebreo. (elcorvo)

I Kazhari hanno fretta di bombardare scrive Maurizio Blondet, giornalista cattolico, riferendosi all'aviazione israeliana con chiaro riferimento alle due dicerie per cui la maggior parte degli abitanti di Israele sarebbero discendenti dei "kazhari". L'altra diceria è quella che il destino dell'Iran sia segnato, verso agosto credo.

Come ha detto Brezinski, il deterrente atomico israeliano ha una strana qualità: non deterre, almeno secondo gli inquieti abitanti di Khazaria.
E allora è inutile.
Perché non provare altri mezzi?, ha aggiunto Brzezinski, per esempio un accordo di disarmo nucleare concordato coi vicini?
Non è probabile che Israele segua il consiglio.
Ora rivela, attraverso il suo apparato di disinformazione, che non solo l’Iran, ma l’Arabia Saudita e il Pakistan devono essere ridotti all’impotenza atomica.
Ma nonostante tutto, rimane «one bomb country».

Maurizio Blondet


Satanismo e massoneria
Puntata di Enigma (RAI 3) del 27/02/2004

Intervista a Cecilia Gatto Trocchi antropologa Università di Roma La Sapienza, morta suicida l'11/07/2005
http://www.youtube.com/watch?v=Qm3Re08xJTA

Guglielmina la boema
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=54966&PRINT=S

Intervista a Maurizio Blondet giornalista dell' Avvenire, cattolico. da "30 giorni" diretto da Giulio Andreotti
http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=104

Il genocidio degli armeni
http://www.comunitaarmena.it/comunicati/effedieffe%20290106.html

I "dunmeh" da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Dunmeh