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prima e dopo cyborg 009

 

Chiariamo innanzitutto che Shotaro Ishinomori, dando vita al suo capolavoro, non ha inventato nulla, almeno per quanto riguarda la base della sua storia: l’essere meccanico che prova sentimenti umani e che vorrebbe semplicemente vivere come gli esseri umani, e che viene da questi discriminato e isolato a causa della sua diversità.

 

Prima...

 

Tetsuwan AtomTETSUWAN ATOM ("Atom dal braccio di ferro"): Come in molti dei campi che riguardano i manga, se proprio dobbiamo individuare un creatore del genere, lo troviamo nel “dio dei manga”, il grande mangaka Osamu Tezuka. E’ infatti in questo piccolo robottino noto in Italia come Astro Boy, nato nel 1951 dalla mente del geniale fumettista, che possiamo individuare il “padre” di Cyborg 009. Atom è un robot dalle sembianze di un bambino (quindi non ha parti umane come i cyborg di Ishinomori) creato dal professor Tenma, uno scienziato, nel tentativo di colmare il dolore causato dalla perdita del figlio. Ma purtroppo Tobio (come lo ha chiamato il professor Tenma), in quanto robot, anzi, in quanto androide non può crescere e perciò il suo creatore decide di venderlo a un circo. Qui viene salvato dalle angherie dei componenti del circo dal professor Ochanomizu, che lo ribattezza Atom. L’androide inizia così a lottare in difesa di quella stessa umanità che lo ha sempre maltrattato in nome della sua natura di robot.

Eight ManEIGHT MAN: Ma possiamo trovare almeno un altro predecessore di Cyborg 009. E’ Eight man, creato da un altro mangaka di nome Kazumasa Hirai. Si parla di Eichiro Azuma, un abile poliziotto che viene però ferito gravemente da alcuni delinquenti. Il professor Tani, nel tentativo di salvargli la vita, trasferisce la mante del giovane nel corpo di un androide. Una specie di Robocop. Eichiro diventa così “Eight man”. Grazie alla sua forza e alla sua capacità di trasformare i tratti somatici del volto a suo piacimento (è probabile che Ishinomori si sia ispirato a lui nel creare Great Britain-007) riesce a sgominare traffici illeciti, rapine e a vendicarsi della terribile sorte toccatagli.

LA NASCITA DI CYBORG 009: A questo punto esce sulla scena Cyborg 009. E’ il 1963. Diciamo che se i meriti di Ishinonori non stanno nella creazione del genere, stanno quantomeno nella sua canonizzazione. Infatti Ishinomori è stato il primo mangaka a costruire una vera e propria concezione del cyborg, a partire dalle caratteristiche tecniche fino ad arrivare alle considerazioni più strettamente etiche. Ogni cyborg di Ishinomori è unico nel suo genere: per caratteristiche, per “grado di umanità” (possiamo tranquillamente dire che questo va da 004, sicuramente il meno umano del gruppo in termini strettamente fisici, a 003, la più umana, probabilmente anche in termini psicologici), per comportamento, per il modo di sentire la propria diversità. Altri mangaka, in seguito, hanno cercato di dare una loro interpretazione del fenomeno, seguendo la schematizzazione e i canoni portati alla ribalta da Ishinomori, senza tuttavia riuscire a raggiungere il suo livello.

 

... E dopo

 

MICROIDS: Un primo successore di rilievo di Cyborg 009 può essere individuato ancora una volta in un’opera di Tezuka. Si tratta di Microids. Tre ragazzi (Yanma, Akeba e Mamezo) vengono rapiti da una razza aliena di nome Gidoron e trasformati in cyborgs dalle dimensioni di insetti. Durante le loro avventure incontreranno un bambino ai quali si affezioneranno e che difenderanno dalle minacce dei Gidoron.

MIRACLE SHOJO LIMIT-CHAN ("La piccola Limit, la ragazza miracolosa"): Altro esempio è più vicino al genere degli shojo manga, i manga per ragazze. Ideata da Shinji Nagashima, la cui serie Tv è arrivata anche da noi con il titolo di. Anche in questo caso Limit è l’opera di un professore sconvolto dalla tragica scomparsa della figlia. Limit, che è a tutti gli effetti un robot, prova anche dei sentimenti umani, ma è costretta a nascondere la propria vera natura, pena la perdita di tutti i propri amici e il mancato inserimento nella società.

CasshernSHINZO NINGEN CASSHERN ("Casshern, l’uomo dal nuovo corpo"): Successore di tutto rispetto si dimostra, intorno alla metà degli anni ’70, Shinzo ningen Casshern. Non è altro che quel Kyashan (come è stato ribattezzato in Italia) che per anni ha imperversato sulle nostre Tv. In un futuro in cui i robot sostituiscono gli uomini nei lavori più pesanti, alcuni di essi si ribellano al proprio creatore e istituiscono una specie di organizzazione di chiaro stampo nazista (anche questo è un tema che si ritrova spesso in Cyborg 009 e in generale nell’animazione nipponica), guidata da Brieking, il cui nome non è altro che la contrazione di “brain” (cervello) ed “king” (re): Re cervello, un nome che si adatta alle capacità tattiche molto sviluppate del malefico robot. Per difendere l’umanità il figlio del professore creatore di Brieking decide di sacrificare se stesso trasformandosi in cyborg (in realtà non so se Kyashan sia un cyborg o un androide... ammetto questa mia ignoranza). In quanto tale viene disprezzato da quegli stessi uomini per cui sta combattendo e al suo fianco si trovano solo il cane cyborg Flender e la bella Luna, nonché sua madre che è stata trasformata in un cigno meccanico che fa da animale di compagnia a Brieking.

Cutey HoneyCUTEY HONEY... e Go Nagai in genere: Anche Go Nagai, il mitico creatore di Mazinga e Goldrake, si è cimentato nel genere cibernetico, anche se con sfumature decisamente diverse. La sua creatura prende il nome di Cutey Honey, e si cela sotto le spoglie di Honey Kisaragi. Essa deve combattere contro l’organizzazione chiamata Panther Claw, una società formata da sole donne il cui obiettivo è quello di eliminare tutte le ragazze terrestri per potersi impadronire di tutti gli uomini! Sempre a proposito di Go Nagai, c'è da dire che anche Hiroshi, il pilota del Jeeg Robot, è un cyborg. Cyborgs tutt'altro che felici della loro condizione si ritrovano anche in Mazinsaga, manga del 1994, edito in Italia da Dynamic. Ringrazio LoneWolf per le preziose informazioni.

JETTER MARS: Nella nostra rassegna ci ritroviamo di nuovo a dover fare i conti con Osamu Tezuka, che stavolta si cimenta nella creazione di Jetter Mars, un bambino robot costruito da uno strambo professore. La serie cerca di ripercorrere la strada intrapresa da Tetsuwan Atom, senza tuttavia ottenere lo stesso successo.

HYOGA SENSHI GUYSLUGGER ("I guerrieri glaciali Guyslugger"): altra opera di Ishinomori che ha come dei protagonisti 5 cyborgs: Mari, Taro, Riki, Ken e Kaya. Essi, provenienti dall’antico impero di Solon, vengono risvegliati da un sonno durato millenni e si ritrovano a combattere contro i loro vecchi nemici, gli Imbem, in difesa dell’umanità. Così come in Cyborg 009, anche qui i personaggi si ritrovano a dover fare i conti con l’ingratitudine del genere umano, che tuttavia stavolta non è completa. In poche parole, alcuni esseri umani non discriminano i cyborgs, ma li accettano tra di loro, al contrario di quanto accadeva in Cyborg 009. Se vogliamo, qui viene presentata una concezione meno pessimistica del genere umano, dovuta anche agli anni che sono passati.

AI-ZENBORG: Altra serie che parla di cyborg è Kyoryu dai senso Ai-Zenborg ("Ai zenborg, la grande guerra dei dinosauri"), che narra di due giovani, Ai e Zen, trasformati in cyborgs per contrastare l’avanzata di un terribile gruppo di dinosauri, dotati di una grande intelligenza. Unendosi i due protagonisti danno vita al robot Super Ai-Zen.

STARZINGER: All’appello non poteva mancare il nome di Leiji Matsumoto, il mitico papà di Capitan Harlock, della Corazzata Yamato (Starblazers) e di Galaxy Express 999. Starzinger racconta il viaggio verso il Grande Pianeta della principessa Aurora, alla ricerca dell’energia in grado di ristabilire l’equilibrio nello spazio. In questo viaggio viene accompagnata da tre cyborgs: Jan Kogo, Akka e Jogo.

BorgmanCHOON SENSHI BORGMAN ("Borgman, il guerriero supersonico"): Vede la sua nascita nel 1987. Edito in Italia da Yamato Video col titolo di Borgman 2030, la vicenda narra delle avventure di 3 cyborgs, Ryo, Anice e Chuck, nella loro lotta contro gli Yoma in difesa della città di Megalocity, sorta sulle rovine della vecchia Tokyo. Da notare che Anice, la componente femminile del trio, ha una vista e un udito particolarmente potenti, esattamente come Françoise-003. Probabilmente non un caso, ma un omaggio dovuto e sentito, visto anche che il character designer (in parole povere, quello che si cura dell'aspetto, del disegno dei personaggi) della serie, Michitaka Kikuchi (pseudonimo di Kia Asamiya) ha più volte dimostrato una certa stima per l'opera di Shotaro Ishinomori. Qui, a differenza di Cyborg 009, vediamo dei cyborgs quasi perfettamente "integrati", che non hanno apparenti difficoltà ad interagire con gli esseri umani. Va comunque detto, che almeno all'inizio, gli esseri umani non conoscono la loro vera natura, e comunque le altre forze di difesa non sono particolarmente propense ad accettare la collaborazione di questi 3 cyborgs. C'è anche da aggiungere che qui la scelta di diventare cyborgs, almeno per due dei tre protagonisti, è stata volontaria, anche se non allo scopo di diventare macchine da guerra.

Ghost In The ShellGHOST IN THE SHELL: Anno 2029. In un mondo completamente informatizzato creare robot e androidi è ormai possibilissimo, grazie alle nuove tecnologie messe a disposizione dal progresso. Per contrastare il crimine viene creata la Squadra Speciale Ghost (che è anche il titolo con cui la Star Comics ha pubblicato il manga in Italia, serializzato su Kappa Magazine a partire dal luglio 1992). Dotata delle migliori tecnologie e formata da esperti, essa è guidata dal maggiore Makoto Kusanagi. Quest'ultima è un cyborg e come tale vive la sua condizione. Fino, però, a farsene una ragione. Nel 1991 Masamune Shirow ci regala così una serie altamente cyberpunk, dove il collegamento uomo-macchina è onnipresente. In cui diventa difficile distinguere dove finisce l'uomo e inizia la macchina. Si consiglia vivamente la visione del film diretto da Mamoru Oshii.

Battle Angel AlitaBATTLE ANGEL ALITA: In un futuro lontano e oscuro, in cui la terra è ridotta a un immenso deserto, ogni tanto si incontra qualche città e una di queste è "La Discarica", un enorme immondezzaio abitato in grandissima parte da cyborgs. In questo luogo le zuffe sono all'ordine del giorno. Non c'è polizia, e ai criminali ci pensano i cacciatori di taglie. Salem, invece, è la città che è sospesa nel cielo sopra "La Discarica", dove ogni giorno scarica i propri rifiuti e ne prende tutto quello che di cui ha bisogno tramite immensi tubi, che sono l'unico collegamento tra le due città Se uno degli abitanti di Salem scendesse giù, non potrebbe più tornare nella città sospesa nel cielo. I Deckman sono le persone che hanno il compito di sorvegliare affinché ciò non accada. Inoltre amministrano la giustizia ed emettono le taglie sui criminali. Decidono anche della trasmissione del Motorball, lo sport ufficiale della Città Discarica. I Barjack sono invece cyborgs-pirati, che compiono azioni di sabotaggio contro i rifornimenti verso Salem, guidati da Den, un cyborg che odia Salem con tutto sé stesso. Oltre ai Barjack, meglio non imbattersi mai in Desty Nova, scienziato sceso da Salem mezzo impazzito dop aver scoperto il segreto della città e con il brutto hobby di fare terrificanti esperimenti su ogni essere vivente. In questo mondo terrificante spesso la gente è costretta a trasformarsi in cyborg per sopravvivere ai soprusi dei cyborg più potenti. Eppure Daisuke Ito, ex-abitante di Salem, è soddisfatto della sua vita nella discarica. Di notte è un cacciatore di taglie. Di giorno cerca tra i rifiuti componenti cibernetiche. Ed è proprio in una di queste ricerche che trova la testa di un cyborg ancora funzionante, a cui di umano è rimasto solo il cervello. Decide di ripararla e di darle nome Alita (Gally, nell'originale giapponese). Alita, nel tentativo di salvare il suo nuovo padre, scoprirà le sue doti belliche (in particolare il Panzer Kust, sviluppato nelle antiche colonie di Marte) e diventerà anche lei una cacciatrice di taglie con l'intento di scoprire il suo passato. Nel suo viaggio alla ricerca di se stessa incontrerà dolore, morte, sofferenza. Conoscerà l'amore,
l'odio, il disprezzo, la compassione, il bisogno di vendetta ed il bisogno di pace. Incontrerà molti personaggi, sia buoni che cattivi, ma tutti con una propria storia da raccontare. Persone che saranno con lei fino all'ultimo, persone che faranno una fine atroce. Persone che lasceranno sempre qualcosa in lei, perché lei non dimenticherà mai nessuno. Molto brevemente questo è Battle angel Alita di Yukito Kishiro, pubblicato in Giappone nel 1992, e edito in Italia dalla Planet Manga. Ringrazio di cuore Mario, perché tutto quello che avete letto fino ad ora non è che una rielaborazione più concisa di quello che lui ha scritto.

 

P.S.: Se ritenete che in questa sezione ci siano omissioni, nel senso che non ho citato alcune serie che secondo voi meritavano la citazione, non esitate a contattarmi e a farmelo presente.