Diario 4000

 1 marzo 2009

 

 

 

   

L'avventura che è iniziata il primo marzo continua un pò a stento ma continua. Bufere e tempo brutto:neve e vento hanno fatto d'accompagnamento. Comunque per fortuna ci sono state anche belle giornate che ci hanno consentito di fare delle belle ascensioni. RESOCONTO: Il primo marzo siamo scappati dalla bufera sul Monte Rosa! E il 3 a Saas Fee finalmente si è salito il primo 4000 L'Allalin. Si lo so è uno dei più facili! Però si doveva cominciare! Dopo giorni di brutto tempo e copiose nevicate vado al Gran Parradiso, perchè un amico mi aveva detto che di la aveva nevicato meno.Ho battuto traccia dall'inizio alla fine;cioè in cima in una neve che sembrava cartone! In più c'era un vento e faceva un freddo bestiale! E' stata veramente dura! Era l'otto di marzo. Il 16 finalmente tempo meraviglioso! Saliamo lo Stralhorn il 17 il Rimpfischhorn e il 18 L'Alpubel in compagnia di Bruno.

 

Il 21 marzo primo giorno di primavera siamo sul M.Rosa e saliamo alla P.Giordani e alla P.Vincent nella bufera di vento il termometro segnava -23.
Domenica 22 saliamo alla Ludwig e al Corno Nero in compagnia di Lucia. Il brutto tempo imperversa ancora per una settimana! Poi finalmente una finestra di bello. Il 31 marzo e 1 aprile saliamo al Bishorn dalla valle di Zinal. Dal 4 al 7 aprile siamo di nuovo sul M.Rosa e saliamo la Parrot la P.Gnifetti la Zumstein e infine la Nordend. Sandra e Bruno mi hanno fatto compagnia per un pò.

Dopo il Monte Rosa e la valle di Zinal dove il lupo è tornato a fare da padrone,siamo andati ai Breithorn il 9 aprile abbiamo salito i facili centrale e occidentale e il 13 l'orientale.
Una procesione continua di persone in tutina che si allenava o provava i tempi per il trofeo Mezzalama il 14 ci ha accompagnati in cima al Castore e al Polluce.
Alla Oberaletschhutte non c'ero mai stato! Non è tanto facile arrivarci. Li sicuramente non fanno la polenta per i turisti della domenica. Le prèvision sont tromper Così mi ha detto un francese quando mi sono fermato e mi stavo guardando in giro a quota 3700 sotto Aletechhorn nella bufera.
Secondo me hanno trovato uno stratagemma per riempire i rifugi che non hanno una grossa affluenza per la loro posizione! Creando una finestra di bel tempo, quando in realtà non c'è.

Il 21 aprile siamo partiti alla volta della capanna Diavolezza in Engadina. Nebbia!!!! Il giorno dopo il tempo era stupendo. Abbiamo fatto l'attraversata dei Palù e la Vedretta di Bellavista. Arrivati al rifugio Marco e Rosa l'amico Giancarlo ci ha accolti cortesemente e mi ha detto "E' presto, perchè non andate al Bernina?" Così abbiamo salito in giornata anche il Bernina. Quando il 23 mi sono svegliato e ho guardato fuori ho pensato "Che fortuna!" vedendo la bufera che imperversava. Salutato Giancarlo, via in discesa sul ghiacciaio del Morteratsch. Tho, guarda, c'è della gente che sta salendo, sono in cinque. La nebbia di nasconde. Il vento con i suoi turbini dopo un po' libera di nuovo la visuale. Cavoli, sono in quattro! Uno non avrà infilato un crepaccio!?! Un istante più tardi sentiamo l'elicottero di soccorso che atterra. Nella nebbia continuiamo la discesa del ghiacciaio fino alla stazione del trenino dell'Engadina.

Con una settimana di pioggia finisce anche il mese di Aprile.
Il 1° Maggio in compagnia di Sandra partiamo per gli Ecrins.
Pernottiamo al Ref.Glacier Blanc. IL giorno dopo partiamo presto e saliamo in vetta al Dome de Neige des Ecrins e alla Barre.La cresta carica di neve ci fa fare tardi, ma la giornata è bella non c'è problema. Il 3 Maggio partiamo di buon ora per Cervinia per il Gemello del Britohorn e la Roccia Nera. Cime che non si erano potute salire a causa del brutto tempo e di una intossicazione alimentare. Tutto bene giornata perfetta ci voleva. Il 5 Maggio partiamo alla volta del Rifugio Aosta in val Peline.
Ma un guasto alla vettura ci fa dividere l'itinerario. Mercoledi 6
raggiungiamo finalmente il Rifugio Aosta. Devo fare i complimenti al gestore e al suo aiutante:Bravi! Giovedi 7 saliamo la Dent D'Herens.Giornate così perfette ce ne vorrebbero di più. Lunedi 11 partiamo per Betthmeralp e per
Mittelaletschbivak,ci troviamo due tedeschi non erano di molta compagnia ma molto gentili, prestandoci il loro fornellino
perchè il nostro si era rifiutato di funzionare. Martedì 12 tempo brutto però saliamo comunque in cima all'Aletschhorn
La parte alta era nebbia fitta e nevicava. I tedeschi prudenti avevano già fatto ritirata. Ma la vera avventura è stata la discesa quando il brutto tempo ha dato il meglio di se. Abbiamo vagato per un’oretta prima di trovare la cresta che portava al colle e di li verso valle.

Lunedì 18 maggio partiamo per l’Oberland prendiamo il treno per la Jungfraujoch e nonostante il vento forte da nord saliamo il Monch. Al rifugio alla sera conosciamo Paolo di Torino ma abitante a Cervinia, che ci accompagnerà in questi giorni. Martedi 19 tempo bello saliamo i due Fiescherhorn e scendiamo alla Finsteraarhornhutte. Mercoledi 20 saliamo in vetta al Finsteraarhorn. Anche Paolo sale in cima, la prima dopo l’incidente capitatogli l’anno scorso. Egli è molto felice di essere tornato in montagna e su una vetta così bella. Alla Konkordiahutte trovo l’ amico Paolo di Domodossola con Mauro forte alpinista che sta finendo il corso per guida. Verranno con noi domani giovedì 21 sul Gross Grunhorn. Il mattino di giovedi il tempo purtroppo non è dalla nostra. Vento forte da ovest e al colle e sulla cresta siamo tempestati da una grandine sottile! Così schiaffeggiati riusciamo a raggiungere la vetta del 31° 4000.Il 27 maggio saliamo sci sullo zaino sul sentiero estivo che porta alla Cabanne de Panossière. Nostro obiettivo è il Grand Combin con le sue tre cime. Montagna dalla enorme massa glaciale!
28 Maggio sono le otto di mattina, quando sotto la parete nord ci stiamo mettendo i ramponi e sistemando gli sci sullo zaino. Mentre un forte vento da nord ci soffiava addosso una quantità di pallini gelati che si infilano dappertutto. Saliamo la nord e andiamo sulla cima occidentale (Valsorey). Il vento è teso molto forte! Mezzora dopo siamo sulla cima principale (Grafeneire).
Calziamo gli sci e via in discesa! Dopo un ripido pendio raggiungiamo il colle e da lì in pochi minuti la cima orientale (Tsessette). Poi via in una discesa senza sosta nel famigerato Corridor!
I seracchi sono incombenti e le scariche imprevedibili! Abbiamo giocato anche noi in pochi minuti
La nostra chance! Tutto bene! E via verso valle.Il 29 maggio da Saas Almagell saliamo verso il Miscabel Blik piccolo bivacco di legno di fianco al nuovo rifugio Almagellerhutte. Nostro obbiettivo è la Weissmies e la sua cresta sud. Sabato 30 partiamo alle 6.30 il cielo si sta velando. Al Zwischenbergenpass comincia a scendere qualche pallina bianca portata dal vento. Alle dieci siamo in cima nevica polistirolo! Torniamo giù veloci e alle 13.30 eccoci di nuovo a valle a Saas Almagell.

La Nadelgrat è la cresta che parte dal Durrenhorn e comprende Hohberghorn lo Stecknadelhorn e in fine il Nadelhorn tutte cime superiori ai 4000 metri. E' una grande cavalcata in cresta! Mercoledì 3 giugno partiamo dalla Bordierhutte in compagnia di due francesi. Remì e il suo amico è da due anni che stanno facendo il giro di tutti i 4000 delle alpi. E' il caso che ha voluto che ci incontrassimo per fare la stessa ascensione. Però noi partiamo dal basso: cioè dal Durrenhorn e dal canale di destra: traversata completa!Remì e compagno hanno scelto di partire dall'alto cioè dal Nadelhorn. E' circa mezzogiorno quando ci incontriamo: noi abbiamo superato la metà e alle 14.30 siamo in cima al Nadelhorn. Un vento gelido da nord non ci fa riposare! Scendiamo subito e di fretta! Un’ ora dopo con gli sci torniamo al rifugio. E il caso ci fa incontrare altri conoscenti. Due ragazzi di Brescia che abbiamo trovato un mese fa al rifugio Aosta. Tre ore dopo ecco di ritorno i francesi! Bene!
Ciao Remì ça va? Ouì ça va très bien

Partire alle nove di mattina per andare al Dom forse fa un po' sorridere e fa un po' pensare! Ma quelli dove vogliono andare? Giovedì 11 giugno siamo partiti dalla Domhutte alle ore nove per andare al Dom. Prima nevicava e non si vedeva niente! Andiamo fino al colle poi vediamo! Ma oltrepassato il colle continuiamo a salire ancora con gli sci e poi a piedi fino alla cima. Il vento da ovest fortissimo alzava una graniglia sottile che ti schiaffeggiava e ti faceva barcollare. Via via alla svelta! Perdere dislivello per togliersi da quella situazione da aria sottile! Al di là del colle la situazione cambia totalmente,caldo e neve marcia! Alla Domhutte troviamo un gruppo di polacchi senza sci! Auguri e buona fortuna! Venerdì 12 puntata a Chamonix troppa neve per il bianco! Sabato 13 approfittando dell'apertura stagionale della cabinovia di Saas Grund saliamo in giornata il Lagginhorn. Bhe doveva essere il primo invece è il quarantunesimo!

L'Aarbiwak è il più bel bivacco in cui sono stato! Si trova sulle rocce alla sinistra orografica del Strahlegglescher ci si arriva dal passo del Grimsel. Bello!Bellissimo!Ma ha un piccolo difetto! Dal Grimsel ci vogliono sette ore per arrivarci! L'Aarbiwak è completo di tutto non manca niente, c'è anche la luce in bagno! Partiamo alle 4.30 di giovedì 18 giugno il nostro obiettivo è naturalmente il Lauteraarhorn gran montagna di tutto rispetto!

Per salire al Lauteraarhorn si percorre un canale di 900 metri con una pendenza di 40/45 gradi. Salendo il ghiacciaio in diagonale guadagnamo dislivello e ci inseriamo gia alti! La cresta sommitale è di roccia buona e offre una divertente arrampicata. Alle nove e mezza siamo in cima e di fronte ci appare il famoso Schreekhorn! Che montagnone! Scendere ci vuole più o meno lo stesso tempo che per salire! Alle nove di sera arriviamo finalmente all'ospizio del Grimsel.

Sabato 20 giugno la grandine ci accompaga nella parte finale del sentiero che porta al rifugio Q.Sella al Monte Rosa. Book! Chissà come sarà domani! Sono le cinque di domenica 21 il vento da nord ha fatto il suo lavoro! Il cielo è stellato e preannuncia una splendida giornata! Gelida ma bella. Partiamo alle prima luci del giorno per la traversata dei Lyskamm. La salita all'occidentale ci gela! La cresta è al sole e nonostante il vento va un po meglio. Saliamo anche L'orientale e poi giù per la cresta in direzione del colle del Lys. Sotto fa caldo come in una caldera! Guarda la Dufour è l'unica cima che ci manca del Monte Rosa!E' bianca come in inverno! E oggi è il primo giorno d'estate!!!

Lunedì 29 Giugno è arrivato il bel tempo! E anche il caldo! Lo zero termico è schizzato di colpo a quota 4300! E lo sapevo guardo le previsioni tutti i giorni! Andiamo ugualmente al rifugio Couvercle per salire laVerte. Partiamo alla una di notte di martedì 30.Fa caldo sul ghiacciaio la neve è molle. Booh andiamo a vedere! Sono le tre e mezza siamo sotto il canale Wimper,si sente L'acqua che scorre come un ruscello sulle rocce a sinistra del canale. Troppo caldo aspettiamo un paio d'ore! Intanto altre due cordate non indugiano affatto, cominciano a salire passando dalla rigola alta un paio di metri. Dopo due ore non sono saliti gran che! Le condizioni non sono mutate, noi torniamo indietro.

Sono le otto siamo di nuovo al rifugio Couvercle è vuoto sono scesi tutti, rinunciando alle salite programmate. Le due cordate sul Wimper sono in cima al canale. Mi chiedo se andranno in cima alla Verte e a che ora scenderanno quel canale? A mezzogiorno! Quando vedo queste cose mi chiedo dovè il limite tra il cu...... fortuna e il buon senso! Lo stesso giorno saliamo al rifugio dei Cosmiques e in camera sento dei ragazzi parlare delle condizioni della neve e dello zero termico ecc.ecc. e che salita gli conveniva fare nei parametri di sicurezza. Mi sono detto: questa è gente che ragiona nel modo giusto! Erano gli allievi del corso guide valdostano. Adesso capisco! L'impostazione è quella di futuri professionisti.

 

Mercoledì 1 luglio partiamo alle 2.30 del mattino alla luce della frontale verso il Mont Maudit. Alle 5.30 siamo in vetta! Proseguiamo fino in vetta al M.Bianco sono le 7.30, giornata perfetta! La mia intenzione è di fare la traversata passando dal Dome du Gouter e fare la cresta delle Aiguille de Bionnassay. Ma quest’ultima ci viene sconsigliata da una guida francese, dicendoci che la neve era già troppo molle quando è passato lui un oretta prima. Pazienza torneremo un altra volta se tutto va bene!

 

Al rifugio Plan Glacier ci siamo saliti giovedì 2 luglio, si trova grosso modo sotto il colle de Bionnassay sulla traccia che sale al rifugio Durier salendo da San Gervais. Sicuramente è una delle zone più selvagge e fuori mano del M.Bianco. E' un piccolo rifugio di 20 posti, gestito da Sonia una ragazza molto gentile che abita a Parigi. Il 3 luglio è una giornata senza storia! La copertura del cielo ha fatto in modo di fare aumentare la temperatura più del normale! Sulla parete che vogliamo salire piovono sassi. Non ci resta che scendere sempre più demoralizzati.

 

Giovedì 9 luglio abbiamo finalmente salito la Dufour! Ben due volte ci abbiamo provato e un altra ci siamo passati vicini. La prima volta il 4 aprile abbiamo dormito alla capanna Margherita, ma il mattino dopo era tutto candido c'era neve appiccicata dappertutto! Ci siamo passati vicino due giorni dopo quando abbiamo salito la Nordend. Avremmo potuto risalire il corto canale attrezzato con corde fisse, ma ero troppo debilitato a causa di un intossicazione alimentare. Martedì 7 siamo saliti di nuovo alla capanna Margherita per tentare nuovamente. Ma la bufera che ha imperversato la notte ha continuato anche in prima mattinata. Così siamo scesi al rifugio Mantova per poi ritentare il giorno dopo.

 

L'indomani alle 7.30 eravamo sulla cresta della Zumstein che scende verso il colle del Papa, quando sentiamo delle voci molto vicine! Dove sono? Ed ecco due ragazzi sci ai piedi che traversano sotto la cima, ci salutiamo a vicenda e via giù per la est del Rosa. Questo anno è in condizioni ottimali! Vedendo quei due sciatori del ripido che scendevano obliquando verso il canalone Marinelli, mi è sembrata facile! Bravi! Alle 9.50 eravamo in cima alla Dufour! Qualche foto e via traversata al contrario. Alla una del pomeriggio siamo di nuovo al rifugio Mantova, salutiamo il nostro amico Marco che ci lavora come cuoco. Per questo anno basta Monte Rosa!

 

Mercoledì 15 luglio al rifugio Torino abbiamo avuto l'onore di conoscere Vareno classe 1943, un omone affabile e molto simpatico. Nella sua vita d'alpinista ha salito 73. 4000! ne mancano 9 al fatidico numero 82. Il mattino dopo sarebbe partito in compagnia di una giovane guida per L'Isolè l'ultima guglia dell'Aret du Diable. In bocca al lupo Vareno!

 

Giovedì 16 partiamo alle 5 del mattino nostro obiettivo la traversata delle Aiguille du Rochefort e magari il Dente del Gigante. Sono le 8.30 quando siamo in cima alle Aiguille du Rochefort! Scendiamo la conca che ci porta verso il Dom! La cresta è molto affilata e il Dom de Rochefort è una montagna di sfasciumi! Però che spettacolo sulle Jorases! Il percorso di ritorno con la neve molle impone un’ attenzione maggiore! Alle due del pomeriggio cominciamo a salire il Dente del Gigante. Ci sono degli spagnoli che fanno da tappo però sono simpatici e con una giornata così non ci sono problemi! Così saliamo la nostra terza cima! Niente male per oggi è stata una gran giornata.

 

Venerdi 24 luglio saliamo al rifugio Tete Rousse per poi salire l'indomani alla Aiguille de Bionnassay. E' la prima volta che pernotto al rifugio della Tete Rousse e anche l'ultima! E' il rifugio peggio gestito che mi è capitato di trovare! Caro! Senza acqua nonostante che fuori sul ghiacciaio scorre un fiume! Non si sa perchè non accendono le luci in sala da pranzo; di sera può anche andar bene perchè si cena alle 18.30, ma per colazione alla 1.30 è pazzesco! Colazione come in bivacco con la luce della frontale! Secondo me è per non far vedere quello che c'è nel piatto! Si mangia malissimo!

 

Il mattino di sabato 25 partiamo alle 2.30 superiamo parecchia gente prima del pericoloso canale che porta sullo sperone. Siamo al Gouter alle 4 circa, infreddoliti per il gelido vento da nord. Saliamo in direzione del Dom e sotto la cima traversiamo verso la dorsale che scende al col de Bionnassay.
La cresta è molto affilata e il vento l’ ha resa vetrosa,attenzione! Alle 7.45 siamo in cima alla Bionnassay e il sole si fa finalmente sentire! Traversata al contrario e a mezzogiorno siamo alla Tete Rousse, bellissima ma gelida giornata.

 

Lunedì 27 luglio ho salito la Jungfrau in compagnia di Ivano; Buon alpinista ma poco allenato! Lo conosco da trent’anni passati insieme nella scuola di scialpinismo M.Lagostina. E' istruttore di scialpinismo è una persona affabile e preparata. Sono contento di aver salito questa cima con lui. Giovedì 30 non contento eccomi nuovamente in cima alla Jungfrau! Questa volta con Fabio residente a Novara, velista e di professione ingeniere.

 

Venerdì 31 da Grindelwald saliamo alla volta della Schreckhornhutte il nostro obiettivo per il giorno dopo è naturalmente il famoso Schreckhorn, tradotto come il (corno dello spavento)!! Siamo tra i primi ad arrivare al rifugio,e li incontriamo Marco guida di Grindelwald appena tornato con un cliente dall'ascensione allo Schreckhorn. Chiedo delle informazioni e lui mi risponde cordialmente. Penso:domani mattina bisogna assolutamente non perdere di vista Marco! Lui sa la strada! Nel buio alle due di notte non è facile individuarla.

 

Sabato 1 agosto partenza alle due circa; cavoli siamo in ritardo Marco è gia partito! Sul ghiacciaio acceleriamo e sorpassiamo tutti correndo dietro a quella lucina che si vede la in fondo! Raggiungiamo Marco e così non sbagliamo niente, molto bene! Cominciamo ad arrampicare ancora al buio sulla cosi detta rampa e via lungo la cresta. Alle 7.50 siamo in cima! Il ritorno è lungo! Prima una serie di doppie e poi in arrampicata in discesa e infine il ghiacciaio. Alle due del pomeriggio siamo al rifugio. Finalmente alle 18.30 siamo a Grindelwald ci aspetta una birra,oggi è festa! La festa nazionale svizzera. Però che montagnone lo Schreckhorn!

 

Martedì 4 agosto da Zermatt stiamo salendo alla Rtohornhutte, facciamo tappa all' hotel du Trift per una panascher,il proprietario simpaticissimo ci offre un secondo giro, ha dei parenti dalle nostre parti a Macugnaga! E' bello conoscere certe persone. Al rifugio in serata ci raggiunge Giovanni. La luna piena sta sorgendo e dipinge il Monte Rosa che spettacolo mozzafiato. Lì conosciamo Edoardo di Trento, alpinista e collezionista di 4000, una persona speciale alla quale faccio i miei migliori auguri! In bocca al lupo Edoardo.

Mercoledì 5 partiamo alle 4.30 per L'Obergabelhorn passando dalla cresta della Wellenkuppe. La cresta si abbassa ed ecco il famoso gendarme attrezzato con corde fisse, poi la cresta finale non è facile! Era meglio fare la nord, commenta Giovanni ; mi sa che ha ragione! Il giorno dopo giovedì 6 partiamo dal rifugio sempre alle 4.30, questa volta per  lo Zinalrotohorn. Salita piu facile ma non da sottovalutare, nella parte in ombra c'è parecchio vetrato! Alle 7.30 siamo in cima, e a mezzogiorno siamo di nuovo al rifugio. Due bellissime giornate, programma rispettato in pieno e adesso al Trift per una birra.

 

Martedi 11 agosto da Saas Fee saliamo alla Mischabelhutte, la signora della biglietteria della cabinovia del Hannigalpe mi da un chilo di burro e mi dice è per la hutte s'il vous plait! Ok bien! Al rifugio il guardiano ci offre da bere per il favore. La gente che arriva dopo di noi, la vediamo presentarsi con.... indovinate un pò! Con il loro chilo di burro! Furbo! Ma anche intelligente, perchè la gente si sente un pò partecipe e un pò amica. Quella sera incontro Pier mio collega della val di Susa con il suo cliente Ernesto di Roma. Pier è un profondo conoscitore dei 4000 delle alpi ed Ernesto ne è un collezionista.

 

Martedì 12 partenza alle 4 per la Lenzspitze. Alla luce della frontale saliamo la parte bassa della cresta e alle prime luci siamo già alti sotto il primo gendarme. Pier è dietro di noi e arriviamo insieme in vetta. La via più semplice per scendere è di salire in cima al Nadelhorn! Sembra un controsenso che per scendere bisogna salire ma è così! Così saliamo la bella cresta del Nadelhorn, con i suoi gendarmi di solida roccia. Eccoci in cima! Salutiamo Pier e Ernesto, loro scendono alla Bordierhutte. E giù fino a Saas Fee! Le ginocchia non ce la fanno più ma per fortuna domani si può dormire un pò.

 

Giovedì 13 da Tasch saliamo in auto fino a Ottawan, e da lì per un sentiero poco segnsto al Mischabeljochbiwak. Sotto la cresta sud del Taschhorn. Ci sono una decina di persone tutte venute da Saas Fee! Non condivido tanto quel percorso che loro giudicano più veloce! Maa..... Venerdì 14 la sveglia suona alle 2! Ma dove vanno a quest’ora? Alle 3 mi sveglio e saluto l'ultima cordata che si prepara per la partenza. Mi guardano un pò stupiti, come se si chiedessero: ma questo quì non parte? Alle 4.30 partiamo anche noi, non si vede niente! Per fortuna che tra poco albeggia. Non sono neanche le 8 quando arriviamo in cima, gli altri che sono partiti un ora e mezza prima ci guardano stupiti! Ma sono già qui? Per una volta che va bene! In piena luce ci si rende conto di quanto è lunga questa cresta del Taschhorn,ci vorrà un pò a scendere!

 

Lunedì 17 agosto da Planpincieux saliamo al rifugio Boccalatte, Davide il gestore che viene da Reggio Emilia,è una persona capace e cordiale! Ce ne fosse di gente così! Martedi 18 partiamo per la nostra un po singolare traversata delle Jorasses. Alle 8 siamo in vetta alla Walker alle 8.20 alla Whymper e via di seguito Croz, Elena e Margherita, le cinque cime delle Jorasses. Ritorno per lo stesso itinerario fino al Rochers Whymper, da li si comincia a scendere! Avviso Davide con il cellulare: facciamo tardi! saremo giù per le 22 circa! Tranquilli vi aspetto! Scendiamo le rocce del Reposoir e poi il ghiacciaio. Seguendo gli ometti ormai alla luce della frontale, scorgo sotto di noi la sagoma nera del Boccalatte. Davide ci stava aspettando! Ci porta la minestra e anche un secondo. Questo non succede in nessun altro rifugio! Grazie di tutto Davide.

 

Mercoledi 19 agosto piazziamo la tenda al col Flambeaux parte alta della mere de glaces. Giovedì 20 partenza alle 4. Traversiamo il ghiacciaio verso il nostro obiettivo: la traversata delle Aiguille du Diable! Per chi non conosce queste cime posso dire che sono i 4000 più arditi delle alpi. Cinque gulie compongono la traversata: la prima Corne du Diable seguita dalla Chaubert dalla Mediane dalla Carmen e infine l' Isolee! E alla fine di tutto bisogna salire la cresta che sale alla vetta del Mont Blanc du Tacul, in tutto sei vette che superano i 4000 metri. Ma prima di tutto questo bisogna salire un canale ormai quasi privo di neve, un terreno infido e pericoloso, dove non bisogna perdere tempo, guai farsi sorprendere dal sole!

 

La traversata è bellissima la roccia è di ottima qualità. Via via saliamo le prime quattro torri; bello il tiro della Mediane, ma adesso siamo sotto l'Isolee la quinta; la più famosa e difficile. Molte cordate la evitano e salgono direttamente al Tacul. Così fanno i due ragazzi di Bolzano che ci seguivano. L'Isolee è famosa per la traversata Contamine 5° grado! Forse questo fa sorridere qualche arrampicatore di falesia abituati ai 7 o a gli 8 ecc ecc.( che cos’è un sentiero?!) Be la mia opinione è che bisogna tenere conto dell'ambiente che ti condiziona molto! Non c'è sole! E' completamente a nord le rocce grigie sono fredde e umide.

 

Passo leggermente basso e vado sotto un piccolo strapiombo, che alla sua sinistra c'è la fessura di uscita;( cavoli ma questo è ghiaccio!) La fessura è ricoperta da un ghiaccio cristallino, trasparente. Più a sinistra c'è un’ altra fessura, incastro un friend e mi tiro su, più in alto ne metto un altro e via pochi metri e sono alla sosta! Non sarei stato capace di fare altro con le dita così gelate! Il secondo tiro è facile e in pochi minuti sono in cima e al sole! che bello! Una doppia ci porta al colletto, dove ci aspetta la salita della cresta che porta al Tacul. Sono le 16.30 quando raggiungiamo la cima,bene siamo in orario! Scendiamo ai Cosmiques giusto per l'ora di cena, ho una fame!

 

 

Dopo queste maratone passiamo qualche giorno di riposo. Mercoledi 26 a Zermatt piove e in alto cade un po di neve! Giovedi 27 saliamo all' Hornlihutte; hai visto che nevicata! Dalla capanna Solvay in su il Cervino è tutto bianco! Dopo aver parlato con una Guida francese che tornava giù rinunciando alla cima con i suoi due clienti, conferma i miei dubbi. Trop neige! Cambiamo obiettivo ci conviene! Venerdi 28 saliamo alla Weisshornhutte, incontriamo Cecco mio collega della valle Ossola che sale con un cliente. Il Weisshorn è un montagnone più alto del Cervino e con un dislivello imponente.

 

Ore 3.30 di sabato 29 si parte, c'è un pò di nebbia, ma per fortuna salendo sparisce. Alla fine di Agosto le giornate sono più corte e alla luce della frontale saliamo un gran pezzo, quasi 1200 metri di dislivello. Aggiriamo i gendarmi e poi saliamo per la cresta di neve. Sono le 9.20 siamo in cima. Un croato che ci precedeva scende già! Si sarà fermato due minuti che fretta ha? Facciamo le foto di consuetudine mangiamo qualche cosa e scendiamo anche noi. Vediamo il croato correre giù per la cresta di neve, ha probabilmente molta fretta! Sono circa le 13.30 quando troviamo Cecco e il suo cliente,giù in basso sul ghiacciaio. Hanno rinunciato! Il cliente arrabbiatissimo? come mai? Il croato gli aveva fregato i bastoncini che aveva nascosto sotto un sasso.

Lunedì 31 dall' alta valle D'Herens in località Ferpecle saliamo alla Cabanne de la Dent Blanche. Un ora sotto il rifugio incontriamo Paolo di Cervinia incredibile! Abbiamo salito insieme alcune cime in Oberland il mese di Maggio, che caso! Ci ha fatto molto piacere. Martedi 1 Settembre saliamo la cresta della Dent Blanche tranquilli senza forzare, alle 7.50 siamo in cima in poco più di tre ore! Ripenso al primo Morzo che in mezzo alla bufera non siamo riusciti a raggiungere la vetta della Giordani!!! Ne è passato di tempo e abbiamo salito tante montagne.

 

Sabato 5 Settembre siamo a Courmajeur andiamo in val Venì. La giornata è bella ma fredda, sulle cime del Monte Bianco c'è una spolverata di neve. Risaliamo la morena del ghiacciaio del Miage, Senza carico portiamo solo il binocolo, per andare a vedere da che parte passare per la cresta del Brouillard. Siamo un pò in ritardo con la stagione purtroppo! O forse un pò stupidamente non dovevo lasciare queste salite tra le ultime! Individuo un canale esteticamente bello che sale direttamente alla Punta Baretti. Lo hanno salito a Luglio! E secondo me è la via da seguire! Quella che mi piace di più. Comunque adesso non si può fare, bisogna aspettare che la neve lo riformi. Torniamo a Courmajeur e da lì a Chamonix, perche ho pensato alle Droites! Ma la stagione avanzata è inesorabile! La via di salita è diventata un pendio di sassi rotolanti.

 

Non ci resta che andare a Zermatt per il Cervino! Domenica 6 saliamo con comodo alla Hornlihutte dallo Schwarzsee la camminata è breve questa volta. Arrivati al rifugio è forse stato il caso che ha voluto farmi conoscere Franco Nicolini! Per i non addetti ai lavori è uno sconosciuto! Ma per gli alpinisti quando si parla di 4000 non si può non sapere chi è Franco e cosa ha fatto con Diego Giovannini il suo compagno d'avventura!Franco è lo sprinter dei 4000 delle alpi! Ha salito e concatenato tutti gli 82 / 4000 in sessanta giorni! A mio parere un impresa eccezionale di un uomo modesto e coraggioso che sono felice di aver conosciuto.

 

E' stata la serata deli incontri! Guide e alpinisti che ho conosciuto durante le varie salite. In particolare il simpatico Austriaco che lavora sui 4000 vallesani che ho incontrato più volte. Lunedi 7 alle ore 9 circa siamo in cima al Cervino. Le condizzioni sono perfette, la cresta è pulita, dalla spalla sopra la Solvay c'è neve e ghiaccio quel tanto che basta per cementare i sassi. Ridiscesi al rifugio troviamo Franz una guida che abita a Lucerna e che ho incontrato in Oberland. Quante persone ho conosciuto in sei mesi di avventura! Tante! E quelli che sono venuti con me, non potrò mai dimenticare nessuno di loro. 72 / 4000 che siamo riusciti a salire! Il novanta per cento del progetto è riuscito!

 

 

Mi ricordo un mio appunto sulla agenda: ( E così è finito il mese di aprile! Siamo riusciti a salire 11 / 4000 dal Bishorn al Bernina. Gran brutto tempo e neve in questo ultimo periodo. Speriamo nel mese di Maggio! Sono un pò deluso sembra che il tempo ce l'ha con me!) Il tempo non ci ha aiutati! Va be’ il progetto continua! Il prossimo anno cerchiamo di salire le rimanenti 10 cime. Sono un pò stanco! La stagione per quest’ anno è finita! Confido sempre in un pò di fortuna. A presto.