1 marzo 2009
L'avventura che è iniziata il primo marzo continua un pò a stento ma continua. Bufere e tempo brutto:neve e vento hanno fatto d'accompagnamento. Comunque per fortuna ci sono state anche belle giornate che ci hanno consentito di fare delle belle ascensioni. RESOCONTO: Il primo marzo siamo scappati dalla bufera sul Monte Rosa! E il 3 a Saas Fee finalmente si è salito il primo 4000 L'Allalin. Si lo so è uno dei più facili! Però si doveva cominciare! Dopo giorni di brutto tempo e copiose nevicate vado al Gran Parradiso, perchè un amico mi aveva detto che di la aveva nevicato meno.Ho battuto traccia dall'inizio alla fine;cioè in cima in una neve che sembrava cartone! In più c'era un vento e faceva un freddo bestiale! E' stata veramente dura! Era l'otto di marzo. Il 16 finalmente tempo meraviglioso! Saliamo lo Stralhorn il 17 il Rimpfischhorn e il 18 L'Alpubel in compagnia di Bruno.
Il 21
marzo primo giorno di primavera siamo sul M.Rosa e saliamo alla P.Giordani e
alla P.Vincent nella bufera di vento il termometro segnava -23.
Domenica 22 saliamo alla Ludwig e al Corno Nero in
compagnia di Lucia. Il brutto tempo imperversa ancora per una settimana! Poi
finalmente una finestra di bello. Il 31 marzo e 1 aprile saliamo al Bishorn
dalla valle di Zinal. Dal 4 al 7 aprile siamo di nuovo sul M.Rosa e saliamo la
Parrot la P.Gnifetti la Zumstein e infine la Nordend. Sandra e Bruno mi hanno
fatto compagnia per un pò.
Dopo il Monte Rosa e la valle di Zinal dove il lupo è tornato a fare da padrone,siamo andati ai Breithorn il 9
aprile abbiamo salito i facili centrale e occidentale e il 13
l'orientale.
Una procesione continua di
persone in tutina che si allenava o provava i tempi per il trofeo Mezzalama il
14 ci ha accompagnati in cima al Castore e al Polluce.
Alla Oberaletschhutte non c'ero mai stato! Non è tanto
facile arrivarci. Li sicuramente non fanno la polenta per i turisti della
domenica. Le prèvision sont tromper Così mi ha detto un francese quando mi sono
fermato e mi stavo guardando in giro a quota 3700 sotto Aletechhorn nella
bufera.
Secondo me hanno trovato uno
stratagemma per riempire i rifugi che non hanno una grossa affluenza per la loro
posizione! Creando una finestra di bel tempo, quando in realtà non c'è.
Il 21 aprile siamo partiti alla volta della capanna Diavolezza in Engadina. Nebbia!!!! Il giorno dopo il tempo era stupendo. Abbiamo fatto l'attraversata dei Palù e la Vedretta di Bellavista. Arrivati al rifugio Marco e Rosa l'amico Giancarlo ci ha accolti cortesemente e mi ha detto "E' presto, perchè non andate al Bernina?" Così abbiamo salito in giornata anche il Bernina. Quando il 23 mi sono svegliato e ho guardato fuori ho pensato "Che fortuna!" vedendo la bufera che imperversava. Salutato Giancarlo, via in discesa sul ghiacciaio del Morteratsch. Tho, guarda, c'è della gente che sta salendo, sono in cinque. La nebbia di nasconde. Il vento con i suoi turbini dopo un po' libera di nuovo la visuale. Cavoli, sono in quattro! Uno non avrà infilato un crepaccio!?! Un istante più tardi sentiamo l'elicottero di soccorso che atterra. Nella nebbia continuiamo la discesa del ghiacciaio fino alla stazione del trenino dell'Engadina.
Con una settimana di pioggia finisce anche il
mese di Aprile.
Il 1° Maggio in compagnia
di Sandra partiamo per gli Ecrins.
Pernottiamo al Ref.Glacier Blanc. IL giorno dopo partiamo
presto e saliamo in vetta al Dome de Neige des Ecrins e alla Barre.La cresta
carica di neve ci fa fare tardi, ma la giornata è bella non c'è problema. Il 3
Maggio partiamo di buon ora per Cervinia per il Gemello del Britohorn e la
Roccia Nera. Cime che non si erano potute salire a causa del brutto tempo e di
una intossicazione alimentare. Tutto bene giornata perfetta ci voleva. Il 5
Maggio partiamo alla volta del Rifugio Aosta in val Peline.
Ma un guasto alla vettura ci fa dividere l'itinerario.
Mercoledi 6
raggiungiamo finalmente il
Rifugio Aosta. Devo fare i complimenti al gestore e al suo aiutante:Bravi!
Giovedi 7 saliamo la Dent D'Herens.Giornate così perfette ce ne vorrebbero di
più. Lunedi 11 partiamo per Betthmeralp e per
Mittelaletschbivak,ci troviamo due tedeschi non erano di
molta compagnia ma molto gentili, prestandoci il loro fornellino
perchè il nostro si era rifiutato di
funzionare. Martedì 12 tempo brutto però saliamo comunque in cima
all'Aletschhorn
La parte alta era nebbia
fitta e nevicava. I tedeschi prudenti avevano già fatto ritirata. Ma la vera
avventura è stata la discesa quando il brutto tempo ha dato il meglio di se.
Abbiamo vagato per un’oretta prima di trovare la cresta che portava al colle e
di li verso valle.
Lunedì 18 maggio partiamo per l’Oberland
prendiamo il treno per la Jungfraujoch e nonostante il vento forte da nord
saliamo il Monch. Al rifugio alla sera conosciamo Paolo di Torino ma abitante a
Cervinia, che ci accompagnerà in questi giorni. Martedi 19 tempo bello saliamo i
due Fiescherhorn e scendiamo alla Finsteraarhornhutte. Mercoledi 20 saliamo in
vetta al Finsteraarhorn. Anche Paolo sale in cima, la prima dopo l’incidente
capitatogli l’anno scorso. Egli è molto felice di essere tornato in montagna e
su una vetta così bella. Alla Konkordiahutte trovo l’ amico Paolo di Domodossola
con Mauro forte alpinista che sta finendo il corso per guida. Verranno con noi
domani giovedì 21 sul Gross Grunhorn. Il mattino di giovedi il tempo purtroppo
non è dalla nostra. Vento forte da ovest e al colle e sulla cresta siamo
tempestati da una grandine sottile! Così schiaffeggiati riusciamo a raggiungere
la vetta del 31° 4000.Il 27 maggio saliamo sci sullo zaino sul sentiero estivo
che porta alla Cabanne de Panossière. Nostro obiettivo è il Grand Combin con le
sue tre cime. Montagna dalla enorme massa glaciale!
28 Maggio sono le otto di mattina, quando sotto la parete
nord ci stiamo mettendo i ramponi e sistemando gli sci sullo zaino. Mentre un
forte vento da nord ci soffiava addosso una quantità di pallini gelati che si
infilano dappertutto. Saliamo la nord e andiamo sulla cima occidentale
(Valsorey). Il vento è teso molto forte! Mezzora dopo siamo sulla cima
principale (Grafeneire).
Calziamo gli sci
e via in discesa! Dopo un ripido pendio raggiungiamo il colle e da lì in pochi
minuti la cima orientale (Tsessette). Poi via in una discesa senza sosta nel
famigerato Corridor!
I seracchi sono
incombenti e le scariche imprevedibili! Abbiamo giocato anche noi in pochi
minuti
La nostra chance! Tutto bene! E
via verso valle.Il 29 maggio da Saas Almagell saliamo verso il Miscabel Blik
piccolo bivacco di legno di fianco al nuovo rifugio Almagellerhutte. Nostro
obbiettivo è la Weissmies e la sua cresta sud. Sabato 30 partiamo alle 6.30 il
cielo si sta velando. Al Zwischenbergenpass comincia a scendere qualche pallina
bianca portata dal vento. Alle dieci siamo in cima nevica polistirolo! Torniamo
giù veloci e alle 13.30 eccoci di nuovo a valle a Saas Almagell.
La Nadelgrat è la cresta che parte dal Durrenhorn
e comprende Hohberghorn lo Stecknadelhorn e in fine il Nadelhorn tutte cime
superiori ai 4000 metri. E' una grande cavalcata in cresta! Mercoledì 3 giugno
partiamo dalla Bordierhutte in compagnia di due francesi. Remì e il suo amico è
da due anni che stanno facendo il giro di tutti i 4000 delle alpi. E' il caso
che ha voluto che ci incontrassimo per fare la stessa ascensione. Però noi
partiamo dal basso: cioè dal Durrenhorn e dal canale di destra: traversata
completa!Remì e compagno hanno scelto di partire dall'alto cioè dal Nadelhorn.
E' circa mezzogiorno quando ci incontriamo: noi abbiamo superato la metà e alle
14.30 siamo in cima al Nadelhorn. Un vento gelido da nord non ci fa riposare!
Scendiamo subito e di fretta! Un’ ora dopo con gli sci torniamo al rifugio. E il
caso ci fa incontrare altri conoscenti. Due ragazzi di Brescia che
abbiamo trovato un mese fa al rifugio Aosta. Tre ore dopo ecco di ritorno i
francesi! Bene!
Ciao Remì ça va? Ouì ça va
très bien
Partire alle nove di mattina per andare al Dom
forse fa un po' sorridere e fa un po' pensare! Ma quelli dove vogliono andare?
Giovedì 11 giugno siamo partiti dalla Domhutte alle ore nove per andare al Dom.
Prima nevicava e non si vedeva niente! Andiamo fino al colle poi vediamo! Ma
oltrepassato il colle continuiamo a salire ancora con gli sci e poi a piedi fino
alla cima. Il vento da ovest fortissimo alzava una graniglia sottile che ti
schiaffeggiava e ti faceva barcollare. Via via alla svelta! Perdere dislivello
per togliersi da quella situazione da aria sottile! Al di là del colle la
situazione cambia totalmente,caldo e neve marcia! Alla Domhutte troviamo un
gruppo di polacchi senza sci! Auguri e buona fortuna! Venerdì 12 puntata a
Chamonix troppa neve per il bianco! Sabato 13 approfittando dell'apertura
stagionale della cabinovia di Saas Grund saliamo in giornata il Lagginhorn. Bhe
doveva essere il primo invece è il quarantunesimo!
L'Aarbiwak è il più bel bivacco in cui sono stato! Si trova sulle rocce alla
sinistra orografica del Strahlegglescher ci si arriva dal passo del Grimsel.
Bello!Bellissimo!Ma ha un piccolo difetto! Dal Grimsel ci vogliono sette ore per
arrivarci! L'Aarbiwak è completo di tutto non manca niente, c'è anche la luce in
bagno! Partiamo alle 4.30 di giovedì 18 giugno il nostro obiettivo è
naturalmente il Lauteraarhorn gran montagna di tutto rispetto!
Per salire al Lauteraarhorn si percorre un canale di 900 metri con una pendenza di 40/45 gradi. Salendo il ghiacciaio in diagonale guadagnamo dislivello e ci inseriamo gia alti! La cresta sommitale è di roccia buona e offre una divertente arrampicata. Alle nove e mezza siamo in cima e di fronte ci appare il famoso Schreekhorn! Che montagnone! Scendere ci vuole più o meno lo stesso tempo che per salire! Alle nove di sera arriviamo finalmente all'ospizio del Grimsel.
Sabato 20 giugno la grandine ci accompaga nella parte finale del sentiero che
porta al rifugio Q.Sella al Monte Rosa. Book! Chissà
come sarà domani! Sono le cinque di domenica 21 il vento da nord ha fatto il suo
lavoro! Il cielo è stellato e preannuncia una splendida giornata! Gelida ma
bella. Partiamo alle prima luci del giorno per la traversata dei Lyskamm. La
salita all'occidentale ci gela! La cresta è al sole e nonostante il vento va un
po meglio. Saliamo anche L'orientale e poi giù per la cresta in direzione del
colle del Lys. Sotto fa caldo come in una caldera! Guarda la Dufour è l'unica
cima che ci manca del Monte Rosa!E' bianca come in inverno! E oggi è il primo
giorno d'estate!!!
Lunedì 29 Giugno è arrivato il bel tempo! E anche il caldo! Lo zero termico è schizzato di colpo a quota 4300! E lo sapevo guardo le previsioni tutti i giorni! Andiamo ugualmente al rifugio Couvercle per salire laVerte. Partiamo alla una di notte di martedì 30.Fa caldo sul ghiacciaio la neve è molle. Booh andiamo a vedere! Sono le tre e mezza siamo sotto il canale Wimper,si sente L'acqua che scorre come un ruscello sulle rocce a sinistra del canale. Troppo caldo aspettiamo un paio d'ore! Intanto altre due cordate non indugiano affatto, cominciano a salire passando dalla rigola alta un paio di metri. Dopo due ore non sono saliti gran che! Le condizioni non sono mutate, noi torniamo indietro.
Sono le otto siamo di nuovo al
rifugio Couvercle è vuoto sono scesi tutti, rinunciando alle salite programmate.
Le due cordate sul Wimper sono in cima al canale. Mi chiedo se andranno in cima
alla Verte e a che ora scenderanno quel canale? A mezzogiorno! Quando vedo
queste cose mi chiedo dovè il limite tra il cu......
fortuna e il buon senso! Lo stesso giorno saliamo al rifugio dei Cosmiques e in
camera sento dei ragazzi parlare delle condizioni della neve e dello zero
termico ecc.ecc. e che salita gli conveniva fare nei parametri di sicurezza. Mi
sono detto: questa è gente che ragiona nel modo giusto! Erano gli allievi del
corso guide valdostano. Adesso capisco! L'impostazione è quella di futuri
professionisti.
Mercoledì 1 luglio partiamo alle 2.30 del mattino alla luce della
frontale verso il Mont Maudit. Alle 5.30 siamo in vetta! Proseguiamo fino in
vetta al M.Bianco sono le 7.30, giornata perfetta! La mia intenzione è di fare
la traversata passando dal Dome du Gouter e fare la cresta delle Aiguille de
Bionnassay. Ma quest’ultima ci viene sconsigliata da una guida francese,
dicendoci che la neve era già troppo molle quando è passato lui un oretta prima.
Pazienza torneremo un altra volta se tutto va bene!
Al rifugio Plan Glacier ci siamo
saliti giovedì 2 luglio, si trova grosso modo sotto
il colle de Bionnassay sulla traccia che sale al rifugio Durier salendo da San
Gervais. Sicuramente è una delle zone più selvagge e fuori mano del M.Bianco. E'
un piccolo rifugio di 20 posti, gestito da Sonia una ragazza molto gentile che
abita a Parigi. Il 3 luglio è una giornata senza storia! La copertura del cielo
ha fatto in modo di fare aumentare la temperatura più del normale! Sulla parete
che vogliamo salire piovono sassi. Non ci resta che scendere sempre più
demoralizzati.
Giovedì 9 luglio abbiamo finalmente salito la Dufour! Ben due
volte ci abbiamo provato e un altra ci siamo passati vicini. La prima volta il 4
aprile abbiamo dormito alla capanna Margherita, ma il mattino dopo era tutto
candido c'era neve appiccicata dappertutto! Ci siamo passati vicino due giorni
dopo quando abbiamo salito la Nordend. Avremmo potuto risalire il corto canale
attrezzato con corde fisse, ma ero troppo debilitato a causa di un
intossicazione alimentare. Martedì 7 siamo saliti di nuovo alla capanna
Margherita per tentare nuovamente. Ma la bufera che ha imperversato la notte ha
continuato anche in prima mattinata. Così siamo scesi al rifugio Mantova per poi
ritentare il giorno dopo.
L'indomani alle 7.30 eravamo
sulla cresta della Zumstein che scende verso il colle del Papa, quando sentiamo
delle voci molto vicine! Dove sono? Ed ecco due ragazzi sci ai piedi che
traversano sotto la cima, ci salutiamo a vicenda e via giù per la est del Rosa.
Questo anno è in condizioni ottimali! Vedendo quei due sciatori del ripido che
scendevano obliquando verso il canalone Marinelli,
mi è sembrata facile! Bravi! Alle 9.50 eravamo in cima alla Dufour! Qualche foto
e via traversata al contrario. Alla una del pomeriggio siamo di nuovo al rifugio
Mantova, salutiamo il nostro amico Marco che ci lavora come cuoco. Per questo
anno basta Monte Rosa!
Mercoledì 15 luglio al rifugio Torino abbiamo avuto l'onore di conoscere Vareno classe 1943, un omone affabile e molto simpatico. Nella sua vita d'alpinista ha salito 73. 4000! ne mancano 9 al fatidico numero 82. Il mattino dopo sarebbe partito in compagnia di una giovane guida per L'Isolè l'ultima guglia dell'Aret du Diable. In bocca al lupo Vareno!
Giovedì 16 partiamo alle 5 del mattino nostro obiettivo la
traversata delle Aiguille du Rochefort e magari il Dente del Gigante. Sono le
8.30 quando siamo in cima alle Aiguille du Rochefort! Scendiamo la conca che ci
porta verso il Dom! La cresta è molto affilata e il Dom de Rochefort è una
montagna di sfasciumi! Però che spettacolo sulle Jorases! Il percorso di ritorno
con la neve molle impone un’ attenzione maggiore! Alle due del pomeriggio
cominciamo a salire il Dente del Gigante. Ci sono degli spagnoli che fanno da
tappo però sono simpatici e con una giornata così non ci sono problemi! Così
saliamo la nostra terza cima! Niente male per oggi è stata una gran
giornata.
Venerdi 24 luglio saliamo al
rifugio Tete Rousse per poi salire l'indomani alla Aiguille de Bionnassay. E' la
prima volta che pernotto al rifugio della Tete Rousse e anche l'ultima! E' il
rifugio peggio gestito che mi è capitato di trovare! Caro! Senza acqua
nonostante che fuori sul ghiacciaio scorre un fiume! Non si sa perchè non accendono le luci in sala da pranzo; di sera può
anche andar bene perchè si cena alle 18.30, ma per colazione alla 1.30 è
pazzesco! Colazione come in bivacco con la luce della frontale! Secondo me è per
non far vedere quello che c'è nel piatto! Si mangia
malissimo!
Il mattino di sabato 25 partiamo
alle 2.30 superiamo parecchia gente prima del pericoloso canale che porta sullo
sperone. Siamo al Gouter alle 4 circa, infreddoliti per il gelido vento da nord.
Saliamo in direzione del Dom e sotto la cima traversiamo verso la dorsale che
scende al col de Bionnassay.
La cresta è molto affilata e il vento l’ ha resa
vetrosa,attenzione! Alle 7.45 siamo in cima alla
Bionnassay e il sole si fa finalmente sentire! Traversata al contrario e a
mezzogiorno siamo alla Tete Rousse, bellissima ma gelida
giornata.
Lunedì 27 luglio ho salito la Jungfrau in compagnia di Ivano; Buon alpinista ma poco allenato! Lo conosco da trent’anni passati insieme nella scuola di scialpinismo M.Lagostina. E' istruttore di scialpinismo è una persona affabile e preparata. Sono contento di aver salito questa cima con lui. Giovedì 30 non contento eccomi nuovamente in cima alla Jungfrau! Questa volta con Fabio residente a Novara, velista e di professione ingeniere.
Venerdì 31 da Grindelwald saliamo
alla volta della Schreckhornhutte il nostro obiettivo per il giorno dopo è
naturalmente il famoso Schreckhorn, tradotto come il (corno dello spavento)!!
Siamo tra i primi ad arrivare al rifugio,e li incontriamo Marco guida di
Grindelwald appena tornato con un cliente dall'ascensione allo Schreckhorn.
Chiedo delle informazioni e lui mi risponde
cordialmente. Penso:domani mattina bisogna assolutamente non perdere di vista
Marco! Lui sa la strada! Nel buio alle due di notte non è facile
individuarla.
Sabato 1 agosto partenza alle due
circa; cavoli siamo in ritardo Marco è gia partito! Sul ghiacciaio acceleriamo e
sorpassiamo tutti correndo dietro a quella lucina che si vede la in fondo!
Raggiungiamo Marco e così non sbagliamo niente,
molto bene! Cominciamo ad arrampicare ancora al buio sulla cosi detta rampa e
via lungo la cresta. Alle 7.50 siamo in cima! Il ritorno è lungo! Prima una
serie di doppie e poi in arrampicata in discesa e infine il ghiacciaio. Alle due
del pomeriggio siamo al rifugio. Finalmente alle 18.30 siamo a Grindelwald ci
aspetta una birra,oggi è festa! La festa nazionale svizzera. Però che montagnone
lo Schreckhorn!
Martedì 4 agosto da Zermatt stiamo salendo alla Rtohornhutte,
facciamo tappa all' hotel du Trift per una panascher,il proprietario
simpaticissimo ci offre un secondo giro, ha dei parenti dalle nostre parti a
Macugnaga! E' bello conoscere certe persone. Al rifugio in serata ci raggiunge
Giovanni. La luna piena sta sorgendo e dipinge il Monte Rosa che spettacolo
mozzafiato. Lì conosciamo Edoardo di Trento, alpinista e collezionista di 4000,
una persona speciale alla quale faccio i miei migliori auguri! In bocca al lupo
Edoardo.
Mercoledì 5 partiamo alle 4.30
per L'Obergabelhorn passando dalla cresta della Wellenkuppe. La cresta si
abbassa ed ecco il famoso gendarme attrezzato con corde fisse, poi la cresta
finale non è facile! Era meglio fare la nord, commenta Giovanni ; mi sa che ha
ragione! Il giorno dopo giovedì 6 partiamo dal rifugio sempre alle 4.30, questa
volta per lo Zinalrotohorn. Salita piu facile ma
non da sottovalutare, nella parte in ombra c'è parecchio vetrato! Alle 7.30
siamo in cima, e a mezzogiorno siamo di nuovo al rifugio. Due bellissime
giornate, programma rispettato in pieno e adesso al Trift per una
birra.
Martedi 11 agosto da Saas Fee
saliamo alla Mischabelhutte, la signora della biglietteria della cabinovia del
Hannigalpe mi da un chilo di burro e mi dice è per la hutte s'il vous plait! Ok
bien! Al rifugio il guardiano ci offre da bere per il favore. La gente che
arriva dopo di noi, la vediamo presentarsi con.... indovinate un pò! Con il loro chilo di burro! Furbo! Ma anche
intelligente, perchè la gente si sente un pò partecipe e un pò amica. Quella
sera incontro Pier mio collega della val di Susa con il suo cliente Ernesto di
Roma. Pier è un profondo conoscitore dei 4000 delle alpi ed Ernesto ne è un
collezionista.
Martedì 12 partenza alle 4 per la
Lenzspitze. Alla luce della frontale saliamo la parte bassa della cresta e alle
prime luci siamo già alti sotto il primo gendarme. Pier è dietro di noi e
arriviamo insieme in vetta. La via più semplice per
scendere è di salire in cima al Nadelhorn! Sembra un controsenso che per
scendere bisogna salire ma è così! Così saliamo la bella cresta del Nadelhorn,
con i suoi gendarmi di solida roccia. Eccoci in cima! Salutiamo Pier e Ernesto,
loro scendono alla Bordierhutte. E giù fino a Saas Fee! Le ginocchia non ce la
fanno più ma per fortuna domani si può dormire un pò.
Giovedì 13 da Tasch saliamo in
auto fino a Ottawan, e da lì per un sentiero poco
segnsto al Mischabeljochbiwak. Sotto la cresta sud del Taschhorn. Ci sono una
decina di persone tutte venute da Saas Fee! Non condivido tanto quel percorso
che loro giudicano più veloce! Maa..... Venerdì 14 la sveglia suona alle 2! Ma
dove vanno a quest’ora? Alle 3 mi sveglio e saluto l'ultima cordata che si
prepara per la partenza. Mi guardano un pò stupiti, come se si chiedessero: ma
questo quì non parte? Alle 4.30 partiamo anche noi, non si vede niente! Per
fortuna che tra poco albeggia. Non sono neanche le 8 quando arriviamo in cima,
gli altri che sono partiti un ora e mezza prima ci guardano stupiti! Ma sono già
qui? Per una volta che va bene! In piena luce ci si rende conto di quanto è
lunga questa cresta del Taschhorn,ci vorrà un pò a
scendere!
Lunedì 17 agosto da Planpincieux
saliamo al rifugio Boccalatte, Davide il gestore che viene da Reggio Emilia,è
una persona capace e cordiale! Ce ne fosse di gente così! Martedi 18 partiamo per la nostra un po singolare
traversata delle Jorasses. Alle 8 siamo in vetta alla Walker alle 8.20 alla
Whymper e via di seguito Croz, Elena e Margherita, le cinque cime delle
Jorasses. Ritorno per lo stesso itinerario fino al Rochers Whymper, da li si
comincia a scendere! Avviso Davide con il cellulare: facciamo tardi! saremo giù
per le 22 circa! Tranquilli vi aspetto! Scendiamo le rocce del Reposoir e poi il
ghiacciaio. Seguendo gli ometti ormai alla luce della frontale, scorgo sotto di
noi la sagoma nera del Boccalatte. Davide ci stava aspettando! Ci porta la
minestra e anche un secondo. Questo non succede in nessun altro rifugio! Grazie
di tutto Davide.
Mercoledi 19 agosto piazziamo la
tenda al col Flambeaux parte alta della mere de glaces. Giovedì 20 partenza alle 4. Traversiamo il ghiacciaio verso il
nostro obiettivo: la traversata delle Aiguille du Diable! Per chi non conosce
queste cime posso dire che sono i 4000 più arditi delle alpi. Cinque gulie
compongono la traversata: la prima Corne du Diable seguita dalla Chaubert dalla
Mediane dalla Carmen e infine l' Isolee! E alla fine di tutto bisogna salire la
cresta che sale alla vetta del Mont Blanc du Tacul, in tutto sei vette che
superano i 4000 metri. Ma prima di tutto questo bisogna salire un canale ormai
quasi privo di neve, un terreno infido e pericoloso, dove non bisogna perdere
tempo, guai farsi sorprendere dal sole!
La traversata è bellissima la
roccia è di ottima qualità. Via via saliamo le prime
quattro torri; bello il tiro della Mediane, ma adesso siamo sotto l'Isolee la
quinta; la più famosa e difficile. Molte cordate la evitano e salgono
direttamente al Tacul. Così fanno i due ragazzi di Bolzano che ci seguivano.
L'Isolee è famosa per la traversata Contamine 5° grado! Forse questo fa
sorridere qualche arrampicatore di falesia abituati ai 7 o a gli 8 ecc ecc.( che
cos’è un sentiero?!) Be la mia opinione è che bisogna tenere conto dell'ambiente
che ti condiziona molto! Non c'è sole! E' completamente a nord le rocce grigie
sono fredde e umide.
Passo leggermente basso e vado
sotto un piccolo strapiombo, che alla sua sinistra c'è la fessura di uscita;(
cavoli ma questo è ghiaccio!) La fessura è ricoperta da un ghiaccio cristallino,
trasparente. Più a sinistra c'è un’ altra fessura,
incastro un friend e mi tiro su, più in alto ne metto un altro e via pochi metri
e sono alla sosta! Non sarei stato capace di fare altro con le dita così gelate!
Il secondo tiro è facile e in pochi minuti sono in cima e al sole! che bello!
Una doppia ci porta al colletto, dove ci aspetta la salita della cresta che
porta al Tacul. Sono le 16.30 quando raggiungiamo la cima,bene siamo in orario!
Scendiamo ai Cosmiques giusto per l'ora di cena, ho una
fame!
Dopo queste maratone passiamo
qualche giorno di riposo. Mercoledi 26 a Zermatt piove e in alto cade un po di
neve! Giovedi 27 saliamo all' Hornlihutte; hai visto che nevicata! Dalla capanna
Solvay in su il Cervino è tutto bianco! Dopo aver parlato con una Guida francese
che tornava giù rinunciando alla cima con i suoi due
clienti, conferma i miei dubbi. Trop neige! Cambiamo obiettivo ci conviene!
Venerdi 28 saliamo alla Weisshornhutte, incontriamo Cecco mio collega della
valle Ossola che sale con un cliente. Il Weisshorn è un montagnone più alto del
Cervino e con un dislivello imponente.
Ore 3.30 di sabato 29 si parte,
c'è un pò di nebbia, ma per fortuna salendo
sparisce. Alla fine di Agosto le giornate sono più corte e alla luce della
frontale saliamo un gran pezzo, quasi 1200 metri di dislivello. Aggiriamo i
gendarmi e poi saliamo per la cresta di neve. Sono le 9.20 siamo in cima. Un
croato che ci precedeva scende già! Si sarà fermato due minuti che fretta ha?
Facciamo le foto di consuetudine mangiamo qualche cosa e scendiamo anche noi.
Vediamo il croato correre giù per la cresta di neve, ha probabilmente molta
fretta! Sono circa le 13.30 quando troviamo Cecco e il suo cliente,giù in basso
sul ghiacciaio. Hanno rinunciato! Il cliente arrabbiatissimo? come mai? Il
croato gli aveva fregato i bastoncini che aveva nascosto sotto un
sasso.
Lunedì 31 dall' alta valle D'Herens in località Ferpecle
saliamo alla Cabanne de la Dent Blanche. Un ora sotto il rifugio incontriamo
Paolo di Cervinia incredibile! Abbiamo salito insieme alcune cime in Oberland il
mese di Maggio, che caso! Ci ha fatto molto piacere. Martedi 1 Settembre saliamo
la cresta della Dent Blanche tranquilli senza forzare, alle 7.50 siamo in cima
in poco più di tre ore! Ripenso al primo Morzo che in mezzo alla bufera non
siamo riusciti a raggiungere la vetta della Giordani!!! Ne è passato di tempo e
abbiamo salito tante montagne.
Sabato 5 Settembre siamo a
Courmajeur andiamo in val Venì. La giornata è bella
ma fredda, sulle cime del Monte Bianco c'è una spolverata di neve. Risaliamo la
morena del ghiacciaio del Miage, Senza carico portiamo solo il binocolo, per
andare a vedere da che parte passare per la cresta del Brouillard. Siamo un pò
in ritardo con la stagione purtroppo! O forse un pò stupidamente non dovevo
lasciare queste salite tra le ultime! Individuo un canale esteticamente bello
che sale direttamente alla Punta Baretti. Lo hanno salito a Luglio! E secondo me
è la via da seguire! Quella che mi piace di più. Comunque adesso non si può
fare, bisogna aspettare che la neve lo riformi. Torniamo a Courmajeur e da lì a
Chamonix, perche ho pensato alle Droites! Ma la stagione avanzata è inesorabile!
La via di salita è diventata un pendio di sassi rotolanti.
Non ci resta che andare a Zermatt
per il Cervino! Domenica 6 saliamo con comodo alla Hornlihutte dallo Schwarzsee
la camminata è breve questa volta. Arrivati al rifugio è forse stato il caso che
ha voluto farmi conoscere Franco Nicolini! Per i non addetti ai lavori è uno
sconosciuto! Ma per gli alpinisti quando si parla di 4000 non si può non sapere chi è Franco e cosa ha fatto con Diego
Giovannini il suo compagno d'avventura!Franco è lo sprinter dei 4000 delle alpi!
Ha salito e concatenato tutti gli 82 / 4000 in sessanta giorni! A mio parere un
impresa eccezionale di un uomo modesto e coraggioso che sono felice di aver
conosciuto.
E' stata la serata deli incontri!
Guide e alpinisti che ho conosciuto durante le varie salite. In particolare il
simpatico Austriaco che lavora sui 4000 vallesani che ho incontrato più volte. Lunedi 7 alle ore 9 circa siamo in cima al
Cervino. Le condizzioni sono perfette, la cresta è pulita, dalla spalla sopra la
Solvay c'è neve e ghiaccio quel tanto che basta per cementare i sassi. Ridiscesi
al rifugio troviamo Franz una guida che abita a Lucerna e che ho incontrato in
Oberland. Quante persone ho conosciuto in sei mesi di avventura! Tante! E quelli
che sono venuti con me, non potrò mai dimenticare nessuno di loro. 72 / 4000 che
siamo riusciti a salire! Il novanta per cento del progetto è
riuscito!
Mi ricordo un mio appunto sulla
agenda: ( E così è finito il mese di aprile! Siamo riusciti a salire 11 / 4000
dal Bishorn al Bernina. Gran brutto tempo e neve in questo ultimo periodo.
Speriamo nel mese di Maggio! Sono un pò deluso sembra che il tempo ce l'ha con
me!) Il tempo non ci ha aiutati! Va be’ il progetto continua! Il prossimo anno
cerchiamo di salire le rimanenti 10 cime. Sono un pò stanco! La stagione per
quest’ anno è finita! Confido sempre in un pò di fortuna. A presto.