JACOPO DA PONTE: (Bassano del Grappa - Vicenza 1510-1592). |
Soprannominato Bassano Jacopo. figlio di
Francesco il Vecchio, collaborò con lui ("Compianto sul Cristo
morto", Bassano, Museo civico) e frequentò in seguito la bottega di
Bonifacio Veronese a Venezia ("Susanna", "l’Adultera", i
"Tre giovani nella fornace", 1534-36, Bassano, Museo civico). Noto
soprattutto per ritratti e scene bibliche e mitologiche. Le opere giovanili,
d'impronta manierista, sono caratterizzate da figure slanciate e colori
brillanti. Sono di questo periodo, che si può definire sperimentale, quadri
come "La Decollazione del Battista" (Museo di Belle Arti -
Copenaghen), "Disputa al tempio" (Oxford) e del 1545, il "Riposo
durante la fuga in Egitto"(qui a destra)
(Pinacoteca Ambrosiana, Milano).
Influenzata dal linguaggio di Tintoretto, il disegno è sempre più simile al
segno grafico, e il chiaroscuro accentuato. Le opere successive, ormai mature
dell'esperienza manierista, divennero più liriche e i racconti delle parabole e
delle storie bibliche si arricchirono, oltre che di particolari legati alla
quotidianità, di visioni fantastiche. Dai toni cupi e intensi, che colpiranno
El Greco, è invece la "Crocifissione" (1562, Museo Civico - Treviso).
Nell’ultimo periodo nella bottega di Jacopo si elaborò una serie di tipi
figurativi (animali, nature morte, pose della figura umana) che costituiranno
l’antecedente diretto della pittura veneta di genere del Seicento.
I suoi figli Francesco (Bassano 1549 - Venezia 1592), Gerolamo (Bassano 1566 -
Venezia 1621), Giovanni Battista (Bassano 1553-1613) e Leandro (Bassano 1557 -
Venezia 1622) furono pittori di genere; tra loro soltanto Francesco e Leandro
acquisirono una certa fama.