SACERDOTI

MONS. VALENTINO BERNARDI

Si è detto di lui:
E' uscito in questi giorni, in veste superba e lussuosa, con i tipi della benemerita e ormai stimata S. A. Tip. Editrice Trvigiana, un nuovo libro di versi del "nostro poeta" il Rev. Dott. Valentino Bernardi, canonico teologo e professore di dogmatica del patrio Seminario.
Mons. Valentino Bernardi non è soltanto un profondo teologo, di mente acuta e di pietà distinta, ma anche un poeta che si allinea con dignità e con fierezza accanto a quella "accolta di poeti viventi" cristiani, che in Italia tengono alta la fiaccola della poesia, che ingentilisce e nobilita gli animi attraverso il ritmo e la lirica. ( da VITA DEL POPOLO, 18 febbraio 1937)

Il Bernardi è uno zanelliano. Queste liriche, quattro odi e cinquanta due sonetti, si leggono volentieri non solo per la sincerità dell'ispirazione, ma anche per l'espressione classicamente serena.(Giacomo Osella - maggio 1935)

Augusto Serena ossequia, ringrazia e si felicita vivissimamente col caro Poeta, che tiene in onore il monito del grande Maestro:

" Serbar gli antichi affetti,
L'Arte d'Italia e la materna Fede"

A PIO DECIMO

Come il Signor dal gregge e dal natio
Betlemme trasse un pastorel lontano
E d'Istraello  lo creò sovrano,
Perchè il guidasse contro Canaan rio;

Tale all'umil tua Riese, o mite Pio,
Tolto fanciul, con amorosa mano
Di grado in grado fino al Vaticano,
All'alto seggio, ti condusse Iddio.

E come David nel Signor fidando
Vinse Golia, contro la falsa scienza
E' la parola della fè tuo brando.

L'eccelsa tua virtù sfavilli intorno;
Il mondo, attratto dalla tua sapienza
E dal tuo core, a Dio farà ritorno.

Montagnana di Pinè
4 agosto 1906

IL PAESE NATIO

Quanto più d'anni e d'esperinza piena
Fassi l'età, tanto con più desio
Vola la mente, stanca della scena
Del mondo, al caro paesel natio;
Vola al bel sito, dove la serena
Stagion de' sogni visse il pensier mio;
Come uccel che varcato il mare infido
Saluta il vecchio trave e il dolce nido.
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Corre del mio paese ad oriente
Il piccolo Avvenal, sulle cui sponde
Soggiornavan le fate, e per silente
di prati solitudine s'effonde;
Passa il noto Muson ad occidente,
Più spesso asciutto, talor gonfio d'onde;
Fama è che un drago alato uscito un giorno
Dall'alveo seminasse fiamme intorno (1)
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Ottobre 1929

(1) Si allude alla esalazione dei fuochi fatui straordinari dal letto asciutto del Muson nel 1754, del quale dura la memoria nei paesi circonvicini sotto la leggenda di un drago alato di fuoco.

PER IL PARROCO NOVELLO
(Don Giovanni Turcato)

Suona o Poggiana, le campane a festa;
Dal ponte del Muson all'Avvenale
Leva una fila d'archi trionfale
E l'esultanza tua fa manifesta.

Il novello Pastore oggi s'appresta
A venir, ricco di doni, quale
Iddio ti scelse: aduna in sul piazzale
La gente, a fargli un'accoglienza onesta.

Col sorriso sul volto ecco s'avanza,
Benedicendo, e sveglia a tutti in core
Moti di gioia e di speranza.

Entra poi nella chiesa adorna e bella,
e col gregge al cospetto del Signore,
Un sacro patto stipula e suggella.

1 ottobre 1933

SAN LORENZO MARTIRE

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Ma là dove il Muson sua bianca arena
Spinge fra i campi ricchi di verzura,
Della mia casa entro le vecchie mura
un'ora mi godea dolce e serena.

Una gioconda festa era il villaggio;
A frotte in Chiesa procedea la gente
A venerar il Martire Romano.
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10 agosto 1907