HOME PAGE

LA PROCESSIONE DEL CROCIFISSO

POGGIANA DI RIESE: 
IL NUOVO CROCIFISSO
(dalla vita del popolo dell'8 dic. 1932)

  Il primo venerdì del mese di gennaio scorso, davanti al SS. solennemente esposto, presenti tutti i capi di famiglia e una folla di popolo, il sacerdote a nome dell'intero paese faceva voto di arricchire l'altar maggiore della nostra bella chiesa di un grande Crocifisso, se, auspice il S. Cuore, i campi ci avessero donato una buona annata agricola.
  La realtà corrispose appieno ai nostri desideri ed il voto fu sciolto nel giorno sacro all'Immacolata. Perchè la festa non dovesse esaurirsi in un'ondata chiassosa di solo entusiasmo, sia pur religioso, fu convenuto di far precedere la solennità da un triduo di predicazione. L'oratore non poteva essere se non il Rev.mo Mons. Bernardi, decoro e vanto di questa frazione, che si onora di avergli dato i natali. E Monsignore accettò: egli si sentiva fra i suoi e la predicazione assunse il tono di dotta ma familiare conversazione, tanto però efficace che l'intero villaggio assiepò i confessionali.

  Le prime luci del giorno sacro all'Immacolata ci trovarono riuniti al santuario delle Cendrole. Quivi la S. Messa della Comunione generale; di qui la processione con il nuovo Crocifisso di grandezza naturale, fissato sopra un carro adorno di piante e decorato di drappeggi, mosso da tre cavalli bardati a rosso. Commovente questo corteo che tra canti e sotto gli archi, dai giovani preparati, sfilava orante tra una festa di sole e di comune esultanza.
  Alle dieci, preceduta dalla rituale benedizione all'Immagine, la S. Messa solenne in terzo con esecuzione musicale assai ben riuscita; celebrante e oratore Mons. Bernardi che seppe nel tema geniale armonizzare l'Immacolata ed il Crocifisso.
Alle 14 i Vesperi solenni. Durante l'intera giornata un movimento costante di visitatori alla chiesa. Anche da questo giornale la riconoscenza più sentita di tutto il paese a colui che con l'ambita presenza e la dotta parola rese più bello un giorno sì caro.
  Il Crocifisso scolpito in legno è opera di Ferdinando Stuflesser (Ortisei) e, a giudizio di molti, è riuscito un lavoro apprezzatissimo.
( per saperne di più)

 8 dicembre 2002. Alle 14.30 la popolazione partecipa numerosa alla cerimonia religiosa, durante la quale  padre Galileo, passionista, tiene una infervorata catechesi. Prima della processione i fedeli si avvicinano alla croce per  il rito del  bacio al Crocifisso. Il crocifisso esce dalla chiesa portato a spalla da alcuni volontari.

La gente curiosa si accalca attorno al Crocifisso prima di proseguire ordinatamente verso il Cimitero. Il Crocifisso viene posto in un carrello appositamente costruito.

Poco prima del cimitero la processione inverte la marcia, com'è l'usanza, e va verso il fiume Muson. Percorrendo via Bernardi la processione ripassa davanti alla chiesa.

 

Davanti alla cappella della Madonna Immacolata posta a ridosso del ponte che attraversa il Muson, il parroco benedice la folla con la reliquia della croce.

   

Si ritorna poi sul  sagrato della chiesa. Il Crocifisso rientra in chiesa per la conclusione della cerimonia. Ritornerà quindi nella sua sede in alto  dietro l'altar maggiore.