IL TASSELLO MANCANTE .................................................................................... Daniela Troncacci

 

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Buco nero

   
           
           
     

             Cara e fedele amica, 

quella notte di gennaio una stella si è spenta per me nel cielo.
Ora un buco nero è al suo posto, che assorbe le mie energie.
In burrone scivoloso, di nero petrolio,
  si immerge e soffoca l'anima mia ripescata poi per gioco
da chi la ributta lì dentro per suo puro diletto.  
Si inerpica sulle rocce,
si graffia, sanguina, lo vedo il mio corpo, i vestiti a brandelli, vuole uscire
da lì, da quel pozzo nero.
Pozzo nero...

<<State attenti, non andate lì>>.
Lo gridava spesso, lui, e lo aveva recintato perché non ci cadessimo.
Non lo sa, lui, che ora che non veglia più sui nostri passi, or che la 
vita non recinta i pericoli, ci son scivolata e non riesco più a tirarmene
su.

<<Dammi la mano>>  urlo  <<dimmi che ci sei anche un sussurro, un profumo, una luce  
Ti cerco nel silenzio,  nel buio,  nell'odore del  tu
o
cappello, dentro me, ma te ne vai,
s
empre più lontano te ne vai>>.

E allora (che mi rimane da far?) piango.

  Dolente, Cecilia