Tra la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo avvennero grandi
cambiamenti all'interno del monastero, ad opera forse dell'Abate
Giosuč che introdusse radicali innovazioni nella planimetria. |
Una grande scalinata permetteva di salire al sagrato della chiesa, limitato da due torri quadrangolari. Un porticato, il paradysus, di impianto pressocchč quadrato, anticipava la facciata della basilica che recava in alto una grande scritta, il cui testo č riportato dal Chronicon: QUAEQUE VIDES HOSPES PENDENCIA CELSA VEL IMA VIR DOMINI IOSUE STRUXIT CUM FRATRIBUS UNA. (Ospite, qualunque edificio tu veda, dal pių alto al pių basso, sappi che č stato costruito da Giosuč insieme ad i suoi confratelli). |
Copyright © 1997 Arch. Davide Monaco