Rino Gaetano
(aggiornato al 20 Maggio 1998)
18 Aprile festa nazionale dei parastatali con almeno due anni di servizio. La scelta casualmente di comune accordo fra tutti i parastatali del regno festeggiava San Galdino vergine. Tutti si preparavano alla festa e nessuno ne sentì mai la mancanza. Il principe con i piedi contro il lampadario acquistava dimestichezza con lo Yoga-Rock: ultima importazione anglo-americana in tema di belinate. Il fratello del principe si rosicchiava il medio della sinistra convinto di contribure con questo allo sviluppo dei popoli in via di sottosviluppo. La regina sculacciava di santa ragione un servitore, visto che si trattava di un fatto reale. Il re si depilava sulle cosce. Il popolo eseguiva un raro esercizio di masturbazione massificata. La forza dell'ordine nell'esercizio del proprio dovere si identificava col popolo, e tutti cantavano in coro « Binario, dolci parallele della vita ». I parastatali scalzi e votati alla castità si recavano in fila per quattro verso lo stadio pena: la morte. Il primo esercizio, consisteva nella scalata dei tralicci d'illuminazione ai bordi dello stadio; e nell'immediato tuffo a testa in giù sulle gradinate. Altri mille giochi coronavano la festa e tutte le categorie partecipavano con spirito sportivo e abnegazione assoluta. Al vincitore veniva concesso di toccare per secondi trenta le coscie alla regina, ma inevitabilmente ogni anno era lo stesso re, gelosissimo e depilato a sottoposi al trattamento. Allora ci furono dei moti sovversivi capeggiati dai rossi che al grido « W la regina e le sue cosce » organizzarono manifestazioni articolate. La rivoluzione non tardò. La rivoluzione era fissata per le ore 18:00 in piazza larga e si apriva con un concerto di Fabrizio De Andrè.
Rino Gaetano (1976)
Questo era pubblicato sul retro della copertina dell'album «Mio Fratello e' Figlio Unico» nel 1976.
Da allora sono passati 22 anni ma quel testo ironico e metaforico tutto italiano è ancora attuale. Come pure attuali sono le parole di «Nuntereggae più» pubblicata in occasione del Festivalbar 1978 (20 anni fa esatti) della quale, purtroppo, non posso pubblicare il testo per motivi di copyright.
Poche parole per ricordare questo singolare artista, voce del sud, trapiantato a Roma e scoperto da Vincenzo Micocci (colui che negò nel '78 un audizione ad Alberto Fortis al quele lo stesso Fortis dedicò le famose «Milano & Vincenzo» ed «A Voi Romani» ).
Ci restano solo le canzoni di Rino, sempre attuali e graffianti permeate di ironia ed autocritica rivolta al malcostume del popolo italiano. Un modo "nuovo" di esprimere il proprio dissenso senza indossare necessariamente l'abito dell'intellettuale di sinistra, tanto di moda negli anni '70.
Discografia
INGRESSO LIBERO Tu, forse
non essenzialmente tu / Parole & Musica: Rino Gaetano |
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MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO Mio
fratello è figlio unico / Sfiorivano le viole / Parole & Musica: Rino Gaetano |
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AIDA Aida /
Fontana chiara / Parole & Musica: Rino Gaetano |
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NUNTEREGGAE PIU' Nuntereggae
più / Fabbricando case / Parole & Musica: Rino Gaetano |
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RESTA VILE MASCHIO, DOVE VAI ? Resta vile
maschio, dove vai ? (*) / Parole
& Musica: Rino Gaetano |
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E IO CI STO E io ci sto
/ Ti ti ti ti / Ping pong / Parole & Musica: Rino Gaetano |
A questi album bisogna aggingere un Q-Disc con Riccardo Cocciante pubblicato dalla RCA nel 1981.
(Tutte le ristampe in CD sono distribuite dalla BMG-Ricordi su etichetta RCA al prezzo medio di £.25.000)
Purtroppo la discografia termina qui.
Come Fred Buscaglione (altro ironico interprete degli anni '50), Rino ci ha lasciato prematuramente nel 1981 all'età di 29 anni alla guida della sua automobile.
Non è solo l'autore ed interprete di «Gianna» è molto, molto di più. Gianna è solo una piccola parentesi della sua discografia, il modo più immediato per farsi conoscere dal pubblico sanremese e nulla di più. Di ben altro spessore sono i primi 3 album. Ma è inutile parlarne! Bisogna soltanto ascoltarlo.
Brandy
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