Racconti e Favole                                                                                                                                                                                

RACCONTI BREVI                                                                  

                                        MANGIA POLLI E CAMPA CENTO ANNI

                                         Il commesso Hamrol

Il commesso che è lì da più tempo di tutti sa dove sono gli articoli per neonati. Scaffale 14, signora. I cornflakes sono allo Scaffale 13,  i tovagliolini di carta allo Scaffale 17. Benvenuta qui da noi, signora.

“Mi pagano per questo sapete,” dice Harry Hamrol, mentre mette in pila una dozzina di lattine di zuppa di pollo e riso.”   “Se tu non metti la roba bene in vista puoi cominciare a chiudere.” Oggi è martedì un giorno come un altro per Harry, al Supermarket Clessidra, Titusville.

Harry, cha compiuto i 100, ha fatto il suo lavoro qui al Clessidra, in Patrizia Street,  per 36 anni. Fu un grande avvenimento per tutti, meno che per lui, quando arrivò al lavoro per il centesimo compleanno. Il supermarket diede proprio un bel ricevimento con palloncini colorati, caffè e quattro torte giganti. Ma questo era tre mesi fa, tempo passato.

Intanto le lattine di zuppa hanno bisogno di essere impilate tutti i giorni, dice Harry, e nuove madri hanno bisogno di sapere che gli articoli per neonati sono allo Scaffale 14. Così bisogna che ci stai dietro.

Non ci sono segreti per vivere fino a cent’anni, dice Harry, Niente trucchi, niente formule, niente elisir. Giusto qualche briciola di buon senso.

“Non importa quanto tua moglie ti ha rotto le scatole durante tutto il giorno, dille buonanotte prima di andare a dormire.”

“Non spendere ogni centesimo che guadagni.”

“Metti una cravatta gradevole quando vai al lavoro, e sotto mettici una camicia pulita.”

“Se vedi qualcosa sul pavimento, raccoglila.”

“Stai lontano dalle donne selvatiche.”

Quando Harry nacque, alla Casa Bianca c’era Roosevelt. Non Franklin Roosevelt, ma quell’altro, quello coi baffi. Quando Harry era un ragazzetto, andò alla Esibizione del 1915 nella Baia di San Francisco, impaurito tra la folla a vedere i piloti acrobatici a far nodi per aria.

Harry ha visto tutte e due le guerre mondiali, anche se non ha partecipato a nessuna di tutte e due.

“Troppo giovane per la prima, “dice. ”Troppo grande per la seconda.”

Con la scuola la piantò a 14 anni (“Risposi alla maestra e mi presi uno schiaffo”), e se ne andò a lavorare a Divisadero Street, in una macelleria dove il proprietario aveva appena comprato una strana invenzione chiamata ghiacciaia e le strade della città erano illuminate ogni notte da un uomo con un lungo bastone.

Però, a detta di Harry, non sono tante le cose quanto le donne a essere cambiate.

“Guardale adesso,” dice. ”Portano jeans e si mettono camicette che arrivano fino al collo. Ai miei tempi era diverso, si vestivano in modo carino, erano alte e formose, non quei gamberetti che sono adesso.”

Il suo matrimonio è durato 40 anni, sua moglie è morta a 69 anni. Hanno avuto due ragazzi, come li chiama lui. Il ragazzo più giovane ha 69 anni adesso.

Harry ha lavorato come droghiere, nel noleggio auto, impiegato in una compagnia telefonica, e negli alimentari all’ingrosso, prima di arrivare al lavoro attuale a 64 anni.

Quattro anni fa Harry ha smesso di fumare, tanto per mettersi al sicuro. Ma si fa un bicchiere di brandy una settimana si e una no. Guarda la TV (“Non c’è altro da vedere che la guerra in Iraq”), frequenta la sua Loggia massonica, non ha hobby.

“Se hai un hobby puoi lasciare il lavoro,” dice. “Ma se non hai hobby puoi continuare a lavorare.”

Ogni mattina Harry mangia due fette tostate e beve una tazza di caffè. Ogni sera si riscalda un pollo arrosto per cena.

“Potrei arrostire un bistecca se dovessi farlo,” dice. “Ma non ho voglia di bistecche.”

Harry ci da dentro ogni giorno a risistemare gli scaffali del cibo in scatola e a dare indicazioni ai clienti. Spostare le scatolette in modo che siano bene in vista, riempire i vuoti e tenere in ordine, togliere le lattine ammaccate.

“Non c’è niente di male in una lattina ammaccata, “dice. “A parte il fatto che la gente non la vuole comprare.”

Se dici a Harry di andarsene in vacanza ti senti rispondere asciutto “Non me ne vado proprio da nessuna parte, devo trovarmi al lavoro ogni lunedì mattina.”  _