Racconti e Favole                                                                                                                                                                                

 

RACCONTI BREVI 

                                                                     SIGARETTE

Il Pelè del Nilo palleggia goffo nel cortile sotto la finestra di Alina al terzo piano.

-Andiamo, Ahmed, passa quella palla, vogliamo giocare anche noi.

E' il cortile dei giochi e dei sogni.

-Ahmed, sali su.

Le persiane di Alina si sono aperte.

Ahmed si libera del pallone, è una rondine che infila di corsa  le scale e  vola fino alla porta di Alina.

-Vieni dentro Ahmed.

Alina apre la vestaglia dai verdi ricami e infila la mano nelle mutandine di pizzo nere.

-Ti piacciono le ragazzine, Ahmed?

Ahmed ansima per la corsa, la domanda lo infastidisce, non vuole essere distratto dall'incanto delle cosce di Alina, bianche come la panna montata sul sorbetto. Cosa nascondono le mutandine nere? avrà mai il coraggio di chiedere ad Alina di lasciarlo esplorare nell'ignoto. Forse ha paura.

-Le ragazzine sono stupide.

Alina ha tirato fuori un piccolo rotolo di banconote. La mano di Ahmed prende la banconota col ritratto del Gran Pascià, ma la testa oscilla per guardare dietro la mano di Alina prima che la vestaglia si richiuda. 

Un giorno Ahmed torna con le sigarette, le consegna, aspetta che Alina gli appoggi le mani sulle spalle fino alla porta e poi lo sfiori con una carezza prima che ridiscenda in cortile.

Ma stavolta Alina non si muove, rimane nella stanza, lo fissa con occhi grandi e strani, si sfila le mutandine e glie le porge.

-Tienile. Io mi sposo domani. Vado in Arabia Saudita. Non potrò più fumare. _