Tratto da FOCUS N° 134 – dicembre 2003 |
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LA SCIENZA NON ESCLUDE CHE LA REALTA’ SIA ILLUSORIA; UN
SOGNO O UN PROGRAMMA AL COMPUTER, COME NEL FILM “MATRIX” |
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E SE VIVESSIMO IN UN SOFTWARE? |
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Ciò che consideriamo “mondo reale” è
soltanto una percezione del nostro cervello. Che può essere ingannato. |
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A cura di
Andrea Partangeli |
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Mentre state leggendo questo articolo, siete
certamente convinti di avere tra le mani un giornale fatto di carta e
inchiostro. Non mettete in dubbio l’esistenza né del giornale, né del divano
sul quale vi trovate, né del vostro corpo. Ma siete proprio sicuri sia cosi? |
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Atomi o bit? |
Per quanto strano possa sembrare, nessuno
può escludere che il mondo che percepiamo sia illusorio: invece di essere
composta da atomi reali, per esempio, la materia attorno a noi potrebbe non
esistere il risultato di stimoli elettrici creati artificialmente. Potremmo
vivere in un programma, insomma. Potremmo vivere in un programma, insomma,
proprio come avviene nella trilogia del film MATRIX. Oppure potremmo essere
in un sogno o sotto l’effetto di droghe, come avviene in altri film e come
hanno immaginato in passato anche alcuni filosofi. Ecco 8 principali modi in
cui un tale “inganno”alla nostra mente si può presentare. |
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Secondo un filosofo svedese e molto
probabile che la nostra realtà sia simulata |
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1.
Il mondo "Matrix" |
Anno 2199: l'umanità è "coltivata” dalle
macchine, che ne ricavano energia. Gli uomini vivono in stato non cosciente
all'ìnterno di capsule e il loro sistema nervoso è collegato elettricamente
a un computer che simula la realtà. t questa la cornice in cui si svolge il
film Matrix. |
L'umanità vive dunque imprigionata in una
realtà virtuale senza rendersene conto: palazzi, strade, automobili sono
tutti il risultato di un programma al computer. |
Soltanto un manipolo di eroi., tra ì quali
il protagonista Neo, è consapevole di questa situazione e n'e sce a muoversi
in questo mondo di bit in modo spettacolare, sfruttando le regole e le
anomalie del programma. |
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2.
Cervelli in una vasca |
Il film Matrix è originalissimo, ma alcune
delle idee su cui si basa esistevano già. Uidea di persone collegate con
spinotti a un programma. per esempio, era già stata sperimentata nel film
d'animazione giapponese Ghost in the shell. |
Da un punto di vista filosofico, invece, una
situazione analoga era già stata esaminata dal filosofo Usa Hilary Putnam
una ventina di anni prima. Putnam considerò il caso di un cervello collegato
con cavi elettrici a un computer che gli trasmette emozioni e sensazioni di
una vita corporea... Con quali conclusioni? Che un tale essere vivente non
potrebbe in alcun mo rendersene conto, né descrivere il suo stato, se non
all'interno del programma in cui si trova. Oltretutto, al posto del cervello
potrebbe esserci una macchina o perfino un'altra entità impossibile da
concepire. |
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3.
Il mondo sullo schermo |
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Nello scenario immaginato da Putnam (e anche
in Matrix), ci sono due elementi distinti: la realtà virtuale del programma
e i cervelli reali. E anche possibile, però, che la realtà sia interamente
una simulazione, compresa la nostra coscienza: noi e il mondo, per esempio,
potremmo essere i protagonistí di una vicenda che un'entità aliena guarda
sullo schermo del suo computer. Sembra un'ipotesi totalmente irrealistìca,
ma secondo un ragionamento del filosofo svedese Nick Bostrom,
dell'Università di Cambridge (Uk), è più probabile che il nostro mondo sia
il frutto dì un programma. piuttosto che sìa fatto di atomi come crediamo. |
Immaginiamo, suggerisce infatti Bostrom, la
nostra civiltà umana tra migliaia di anni: ci saranno computer potentissimi,
enormemente più deglì attuali. capaci per esempio di sìmulare la nascita
dell'universo, la formazìone delle galassie, delle stelle e dei pianetì. E,
su un pianeta come il nostro, dal loro programma questi nostri discendentì
vedrebbero nascere ed evolversi la vita fino alla comparsa di entità
intelligenti e tecnologicamente evolute che si domanderebbero a loro volta
se vivono in un programma e, in una concatenazione da "scatole cinesi ne
metterebbero a punto a loro volta uno per ammirare l'evoluzione
dell'universo. |
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Assurdo? Niente affatto |
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Per dimostrare che questo scenario è molto
probabile, Bostrom parte da una premessa: «Si presume che le menti coscienti
possano essere realizzate non soltanto con i neuroni (come avviene nel
cervello), ma anche in un substrato come un processore di silicio» dice H
filosofo. Si tratta certamente di una premessa importante, e non è detto che
sia vera. «Ma non possiamo escluderlo» afferma Dario Floreano, docente del
Politecnico di Losanna (Svìzzera) ed esperto di intelligenza artificiale. |
Data questa premessa, dunque, Bostrom deduce
che almeno una delle seguenti affermazioni è vera: o le possibilità che una
specie del nostro livello si estingua prima di diventare "tecnologicamente
matura" (cioè di scrivere un programma come quello di cui si è parlato
prima) sono elevate (ìpotesi A): oppure quasi nessuna civiltà di questo tìpo
è interessata a sìmulare menti come le nostre (ipotesi B); oppure ancora è
molto probabile che viviamo in una simulazione (ipotesi C). E, tra queste,
l'ipotesi più verosimile sembra proprio la C. |
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Il filosofo francese Cartesio disse che è
impossibile stabilire se siamo in un sogno |
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4.
Ombre nella caverna |
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Può forse stupire che i filosofi si occupino
di questi temi, ma il problema di determinare se la realtà sia illusoria è
antichissimo. Se lo pose perfino Platone che, nella sua opera Repubblica,
paragonò metaforicamente la condizione degli uomini a quella di schiavi in
una caverna, legati e obbligati a osservare le ombre proiettate su una
parete da alcuni attori. Secondo Platone, però, grazie alla ragione, l'uomo
può liberarsi da questa condizione di schiavitù dalle apparenze e
raggiungere un livello i di conoscenza più elevato. |
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5.
Mondo emanato da Dio |
Alcuni filosofi arrivarono a sostenere che
tutta la realtà non esiste se non nella nostra mente. Il filosofo e decano
irlandese George Berkeley (1685-1753), per esempio, sostenne che il mondo
fisico non esiste affatto. Esisterebbero solo le idee e le sensazioni, che
ci sarebbero infuse direttamente da Dio, dandoci l'impressione della realtà
esterna. |
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6.
Esisto solo lo! |
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Un'altra curiosa teoria filosofica è il
"solipsismo": esisto solo io, ossia la mia coscienza pensante. Tutta la
realtà, comprese le altre persone e le loro coscienze, sono create dal mio
pensiero. Questa concezione non si può confutare su basi puramente logiche,
ma il filosofò Johann Gottlieb Fichte la condannò per ragioni etiche: non si
può fare a meno di prendere seriamente in considerazione l'esistenza degli
altri! |
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7.
Cartesio e" Vanilla Sky" |
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Le basi filosofiche del solipsismo,
curiosamente, furono gettate da un filosofo con convinzioni molto diverse:
René Descartes, o Cartesio (1596-1650). |
Secondo Descartes, infatti, la sola cosa
assolutamente dimostrabile è l'esistenza dell'Io pensante: «Cogito ergo sum
(penso, dunque sono)» disse infatti il celebre filosofo. Descartes era
comunque convinto dell'esistenza del mondo reale, anche se nella sua opera
Meditazioni notò che spesso non siamo m grado di distinguere la realtà dal
sogno, e avanzò il dubbio che "un demone malvagio potrebbe ingannarci". |
Il fatto che la nostra vita si possa
svolgere in un sogno è stato considerato anche in molti film, per esempio in
Vanilla Sky (Usa, 2001): qui il protagonista, sfregiato da un incidente
automobilistico decide di farsi ibernare e vive in un sogno (chiamato "sogno
lucido") apparentemente indistinguibile dalla realtà. |
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8.
A nostra insaputa |
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Un film, che ha recentemente affrontato m
maniera originale situazione di tipo ancora diverso The Truman Show qui il
protagonista, Truman è fin dalla nascita in una cittadina costruita apposta
e abitata solo da attori. |
Truman pensa di condurre una vita normale,
ma è il prìncipale attore di una serie televisiva di successo costruita
attorno a lui e nella quale egli è l'unico personaggio inconsapevole: una
situazione inquietante e del tutto irrealistica... ma chi non ha mai
sospettato di trovarsi in circostanze simili? |