Storia del teatro ovadese V
Il periodo fascista
Nella controversa epoca del ventennio fascista purtroppo le due filodrammatiche, che tanto si erano e si sarebbero ancora distinte per la beneficenza, rimasero a loro volta compromesse dagli avvenimenti di quel tempo e quanto di peggio vi era. Eraldo Ighina divenne segretario del fascio e la sua compagnia entro nell’orbita del fascismo. Come
segretario del fascio ed anche grazie alle sue molte amicizie nel mondo
teatrale, Ighina fece costruire ad Ovada un nuovo teatro, il teatro Lux
(oggi Comunale), che fece inaugurare con una serie di rappresentazioni
memorabili con i maggiori rappresentanti del mondo teatrale dell’epoca.
Così ad Ovada passarono attori come Zacconi, Besozzi, De
Sica, Govi, le sorelle Grammatica, e molti altri. In quegli anni
di intensa attività teatrale, gli attori più celebrati delle due
compagnie erano Eraldo Ighina per il Circolo Filodrammatico e Cleodoro
Merlo e Paolo Ballati per la Juventus. In quegli anni
i teatri ovadesi vissero un momento d’oro, perché Ovada era in una
posizione strategica lungo le vie di comunicazione tra Torino, Milano e
Genova, e spesso le grandi compagnie sostavano dalle nostre parti,
cogliendo l’occasione per fare spettacoli extra e guadagnare qualche
soldo in più, cosa molto conveniente all’epoca, soprattutto per gli
attori di seconda linea che non erano pagati molto bene. Molti attori
famosi dell’epoca erano amici personali di Eraldo Ighina e spesso la sua
casa era frequentata dal bel mondo del teatro. Una curiosità
rilevante per colui che era il segretario del fascio, Eraldo Ighina,
soprattutto per la portata del personaggio che citeremo, era il cugino
della signora Ighina, tal Alessandro Pertini, socialista ed esule,
che non credo meriti una presentazione, visto che tra le tante cose che ha
fatto, l’ultima è stata quella di essere stato presidente della
repubblica italiana. Parentela che ha portato negli anni a diverse visite
di Pertini ad Ovada. |
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