ATTACCO ALLA TERRA
Gli alieni sono dotati di una tecnologia avanzatissima: usano Uindos Nainti Eit.
Comandante
Alieno: "Armiere, inquadri la prima città di
quegli schifosi terricoli".
Armiere Alieno: "Inquadrata New York, isola di
Manhattan".
Comandante Alieno: "Aprire il fuoco!".
Pausa
musicale.
Sul monitor compare la scritta "Sei sicuro di
voler incenerire i 1 oggetti selezionati?"
L'armiere seleziona SI.
Pausa.
Sovrimpressa
a New York, compare una processione di foglietti svolazzanti, che
vengono inceneriti, uno ad uno, da raggi laser di vari colori.
Compare un messaggio: "SYSTRAY ha eseguito una
istruzione non ammessa all'indirizzo 017AC:00008 e sarà
terminato".
Fuori, New York è sempre intatta. Preoccupato, l'armiere
verifica il pannello di controllo (Impostazioni) e sfoglia le
varie cartelline.
Aprendo "Armamento", viene elencata
una lunga lista di voci, alcune in grigio, altre decorate da un
cerchietto giallo con un punto esclamativo.
La cartella "Proprietà" informa che le
armi per distruzione spazio-terra sono inutilizzabili perchè: "la periferica
non è installata, non funziona correttamente, o non tutti i
drivers sono stati installati. Errore 010".
L'armiere seleziona "Guida - Risoluzione
problemi", e viene informato che deve "verificare
che i cavi di collegamento siano inseriti e che le armi ricevano
corrente. Verificare che ci siano proiettili nel caricatore, se
l'arma ne prevede. Se l'arma continua a non funzionare,
contattare l'armiere".
L'armiere tenta eroicamente di contattare se stesso e si suicida.
Dopo alcuni minuti, il programmatore capo scopre che la causa del
conflitto è da ricercarsi in un gestore del carburante
installato poco fuori Betelgeuse e poi rimosso, ma i settaggi del
quale permangono nei registri di configurazione dell'astronave.
Le procedure di reinizializzazione prevedono che l'astronave
ritorni in orbita oltre Plutone e da lì ricominci
l'avvicinamento alla Terra.
Poco oltre Marte, il pannello di controllo si anima e,
verificando che l'ID del nuovo armiere differisce dal precedente,
snocciola alcune pagine allusive sulla pirateria informatica.
Ricevuto l'OK, viene proceduto a reinstallare la
versione precedente del software, corredata di errore,
costringendo l'astronave a tornare per la terza volta su Plutone.
Dopo aver esiliato i softwaristi su Caronte, aver reinstallato
oculatamente tutti i drivers dai CD-ROM, e aver saturato il
canale subspaziale di assistenza on-line, l'astronave riparte
all'attacco.
Purtroppo,
per motivi di compatibilità, l'astronave può usare solo i
motori a impulso a 16 bit, ed arrivare sulla Terra solo un mese
più tardi.
Nuovamente sopra New York, il comandante ordina di aprire il
fuoco.
Stavolta, un laconico messaggio informa che la periferica "destroyer" è già in uso da
oltre un mese, e un comando di distruzione è già in coda.
"Si
desidera svuotare la coda?" domanda il
computer.
Pazzo di rabbia, il comandante invia l'ordine; immediatamente,
compare una scritta su uno sfondo di nubi che informa
dell'imminente arresto del sistema. Dopo un paio di minuti,
mentre i navigatori tentano di impedire la catastrofe, una
scritta arancio su sfondo nero annuncia orgogliosa che il sistema
è fermo.
Un improvviso scossone schiaccia tutti gli occupanti contro le
pareti, spedendo l'astronave in orizzontale ad una velocità
smodata.
Priva di supporto anti-G, la grande astronave perde rapidamente
quota cadendo in rotta di collisione con una inerme città
costiera.
Ma questa storia non avrà un lieto fine: un imprevisto windshear
alza l'astronave quel tanto che basta per farla precipitare
nell'oceano, risparmiando Seattle.
Anche questa volta il pianeta Terra l'ha scampata bella.
Ma sarà così anche quando gli alieni ritorneranno nel Duemila,
armati di Windoze EMMEE?
Rimanete in ascolto, per la seconda puntata, intitolata "Il Guglielmo
Furioso: Contatto Abort, Retry, Fail?"