Giuramento

10 giugno 1995. Una batteria da ... OSCAR

Gli allievi sfilano

Tutto cominciò il terzo giorno di corso, quando prendemmo conoscenza della nostra linea comando. Le parole del Capitano risuonarono chiaramente in aula: "Il 10 giugno avremo il GIURAMENTO, che verrà effettuato in forma solenne. Per tutti noi il fatto che esso avvenga in questo modo è un grande onore, ma anche un grosso impegno". I più saggi e lungimiranti di noi compresero subito il senso di quelle parole: ci avrebbero "fatto il culo" in addestramento formale ed in definitiva non ci sarebbe passato nulla fino a quel giorno. E in effetti tali previsioni si rivelarono azzeccate: il Garand ben presto divenne nostro inseparabile ed odiato compagno per tre-quattro periodi al giorno (quando andava bene, visto che più di una volta ci toccarono anche sette periodi su otto). Strilli, clamori e schiamazzi come "ALLINEAMENTO, COPERTURA, TACCHI A TERRA" ("TEVA" nel caso di 'Four Chocks') "SO QQUATTRO MINCHIATE, VE FICCO TUTTI DENTRO" (S. Ten. Petrolini), "PETROLI' FICCALI DENTRO" (GALAXY) divennero il nostro incubo quotidiano.

Durante una noiosissima lezione di Tecniche didattiche, tutti si risvegliarono improvvisamente dal torpore in cui erano fisiologicamente caduti quando il S. Ten. Calvaruso annunciò che al nostro giuramento avrebbero presenziato il Presidente della Repubblica Italiana [rendigli gli onori e ascolta questo file mp3] e il Ministro della Difesa. "Tra l'altro -ci disse- non solo è la seconda volta che il Capo dello Stato viene a Sabaudia, ma è anche la prima che entra dentro alla SACA. In parole povere non vi passa più". Questa notizia, se da una parte ci rese contenti ed orgogliosi, dall'altra ci preoccupò non poco in quanto ci rendemmo conto che, qualora non avessimo fatto una bella figura, gli ultimi due mesi di corso sarebbero diventati un vero inferno.

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Il Presedente Oscar Luigi Scalfaro passa in rassegna i giuranti (clicca per ingrandire)

In effetti le tappe di avvicinamento e soprattutto i nostri progressi furono lenti e sofferti: a Pasqua perdevamo regolarmente il passo al ritorno dall'alzabandiera. In quel periodo il cavallo di battaglia di Galaxy divenne il fantomantico torneo di bridge programmato il 10/6 in luogo del giuramento per chi non fosse ai livelli qualitativi richiesti, ovvero per la maggior parte di noi. Intorno alla fine di aprile inoltre una trentina di noi vennero "ficcati dentro" per scarso impegno o perchè si muovevano in inquadramento. Alla fine comunque arrivammo tutti ad un buon livello addestrativo: finalmente si potevano fare i blocchi per il giuramento.

Penso che nessuno di noi potrà mai dimenticare quando, durante lo prove, al momento del grido "lo giuro" spararono senza il minimo preavviso e pochi metri dietro le nostre spalle una salva con i cannoni. [Per rivivere questo momento del giuramento, ascolta il file mp3]. I problemi principali, negli ultimi giorni di prove, non fummo più noi, ma l'incertezza sulla disposizione che avrebbero assunto i tre blocchi e il picchetto d'onore. In pochi giorni essa fu rivoluzionata rispetto alle prove: i bassi davanti al posto degli alti, file da nove invece che da sei, il picchetto non avrebbe più dovuto incrociarsi con la banda ...e così via.

Picchetto di onore composto da allievi e dalla banda

A tre giorni dal giuramento, dopo che tutto era stato definito, cominciarono le prove ufficiali. L'inizio non fu dei migliori: il Colonnello Strata, nel verificare la reattività del reggimento facendogli effettuare qualche movimento da fermo, fece risuonare alta la sua voce: "Reggimento E-ALDO" (sarebbe stato "RI-POSO") [Non ci credi? Ascolta il file mp3]. Ogni allievo ed ogni ufficiale fece un movimento diverso; l'unica cosa che ci accomunò fu l'esecuzione ritardata dell'ordine. A parte questo, durante le prove tutto andò per il meglio tranne qualche piccolo inconveniente: una baionetta caduta (vero Mingarelli?) un triplice richiamo dai Generali per l'allievo Drago e qualche richiamo anche per i superiori (legge del contrappasso).

Palco delle autorità

Arrivò infine il fatidico 10 giugno. Al mattino fummo tutti molto emozionati sia per il fatto che ci stavamo giocando tutti i mesi di prove e di fatiche in pochi attimi, sia perchè avremmo dovuto dimostrare la perizia raggiunta ai nostri familiari, alle autorità militari presenti, al ministro della Difesa e al Presidente della Repubblica.

Al suono dell'adunata scattammo tutti fuori dagli androni e subito sorsero i primi problemi: una caduta dell'AUC Pasca nel prato disorientò gli AUC Roncioni e Longhini, che sbagliarono inquadramento; per fortuna questa cosa riuscì a passare inosservata. Ci fu anche lo svenimento dell'allievo Veggetti durante il discorso del Presidente, evidenziato dalla ragazza dell'allievo Lanza: "E' caduto uno!!", ma tutto andò per il meglio.

Giuranti

I giuranti schierati

I giorni successivi infatti non credemmo alle nostre orecchie: il Generale Morea si congratulò con noi davanti a tutta la caserma; articoli su tutti i giornali, locali e nazionali; Galaxy ci definì "una bomba, la chiara dimostrazione di come si marcia". La leggenda narra addirittura di complimenti fatti da Oscar a Galaxy per la bravura dei suoi ragazzi. Insomma in poche parole eravamo diventati in pochi mesi da un branco di "Timide Orsoline" (come continuava a chiamarci il nostro comandante) ad un corso che probabilmante resterà nella storia della SACA per la riuscitissima manifestazione di fronte al Presidente della Repubblica. In altri termini da quel momento in avanti i Comandanti insisteranno così tanto con il giuramento del 159°, che saremo l'incubo degli zanzoni delle future generazioni.