Marcia topografica

Una giornata all'aria aperta

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Foto di gruppo prima della partenza (vi ricordereste i loro nomi?)

Per molti di noi è uno dei più bei ricordi del corso AUC, in quanto svoltasi in una bellissima giornata e in uno splendido scenario naturale. Ci fu annunciata molto tempo prima come un avvenimento temibilissimo in quanto molti di noi, secondo la prassi, avrebbero dovuto perdersi e vagare per giorni nella fitta boscaglia. Naturalmente il nostro corso si distinse in bravura anche quel giorno, e tutti arrivarono spediti alla meta (Ciro, non ridere!).

Una splendida giornata, che cominciò con una corroborante sveglia alle 5:00, seguita da un rilassante viaggio sul comodissimo cassone del camion ACM: in quell'occasione dimostrammo quanto era forte il nostro spirito d'adattamento (e la nostra stanchezza) riuscendo a dormire nella "posizione delle galline".

Arrivati a destinazione si formarono le squadre e furono distribuite le radio: ambitissime in quanto portandone una ci si vedeva protagonisti di un film americano sullo sbarco in Normandia! In realtà ci rendemmo conto che la missione era un po' più semplice di una azione di guerra: eravamo in una perfetta conca naturale in cui non si sarebbe potuta perdere nessuna persona di buon senso (per noi AUC però, qualche preoccupazione c'era). Poco dopo cominciarono a partire le squadre alla quali fu dato un nome che ci esaltò tutti: lupo 1, lupo 2, ecc.

Il primo tratto di itinerario era un percorso per turisti giapponesi: bisognava seguire la strada su cui venivamo messi alla partenza e svoltare a sinistra all'altezza di un bandierone rosso. E' proprio in questi casi che si distingue l'AUC che riesce a fare cose egregie ma che a volte si perde in un bicchier d'acqua: lupo 3 riuscì a perdersi proprio alla partenza! Per mezzora risuonarono nella valle e in tutte le radio i commenti del Capitano: "Idioti, imbecilli, imbranati ..."; tanto per ricordare solo gli aggettivi di ammirazione e compiacimento. Dopo un po', comunque, lupo 3 tornò in carreggiata e riprese il suo cammino. Qualcuno, per essere sicuro della strada che chiese informazioni agli abitanti della zona chiedendo se erano già passati degli altri militari....

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Gli allievi svolgono gli esercizi di topografia

Nella seconda parte del percorso la squadra protagonista fu lupo 5. Subito dopo la famosa svoltà inventò un percorso tutto particolare: il risultato fu l'arrivo trionfale alla seconda postazione in cui erano previsti esercizi di topografia con un tempo record; peccato che avessero saltato la prima! Per lupo 5 questo fu solo il primo di un'amara serie di errori, il risultato fu un umiliante ultimo posto con un vergognoso punteggio. All'arrivo si distinsero due squadre: lupo 1, capitanata dal capocorso, che risultò vincitrice e lupo 9 , capitanata capitanata dall'allievo Gandossi che non riconsegnò la radio dimenticata ad una postazione con risultato record di 21 pezze (giorni di punizione) distribuite tra tre persone ( lo stesso Gandossi, e gli allievi Trentin e Dipierro), C'è da dire, comunque, che lo spirito competitivo non cancellò l'allegria con cui tutti affrontammo la giornata; il paesaggio di boschi di quercie, ulivi, ginestre e qualche galeotto albero di ciliege rese la marcia una magnifica scampagnata. All'arrivo in paese, comunque, giungemmo sani e salvi tutti e 113: immancabile, naturalmente la ragazza di Antiga.

C'è da ricordare un altro avvenimento: quel giorno l'allievio Veggetti raggiunse l'apice della formalità, portnadosi lucido da scarpe e "Duraglit" per lucidare il cinturone, che gli valsero l'ammirazione di tutti gli altri.

"Ma come si monta sto maledetto trespolo?.."

Dopo un veloce pasto in paese (panino e bibita) ed un'interessantissima visita alle grotte di Pastena, iniziò il viaggio di ritorno che vide il serpentone di ACM trasformarsi in un grandissimo Karaoke camion-trasportato. Alla sera potemmo goderci il meritato riposo, stanchi, ma soddisfatti (a parte i tre "radiofonisti").

 

Radio o centrale telefonica?