Spotti Marco

Soprannominato "Gian Burrasca" dal S.Ten. Quattrociocchi. Il Filini della decima campata. Si è autonominato, per la gioia dei suoi pigrissimi compagni, organizzatore e pianificatore di ogni cosa interna ed esterna alla caserma che coinvolgeva la campata. All'inizio del corso partì sparato, tanto che arrivò a "bestemmiare" in occasione del rientro dalla licenza di Pasqua dicendo: "Io sto meglio qua che a casa mia". Tutto questo entusiasmo, però, naufragò alla prima pezza e quando la nostalgia di casa e degli amici divenne insostenibile. Nonostante dormisse tra il capo-corso ed il vice-capocorso e vivesse nella campata-comando della I° batteria (così fu definita la campata 10 per la contemporanea presenza del 1°, 2°, 12° e 28° della graduatoria), non riuscì mai ad eccellere a causa delle sue scarsissime qualità sportive.

Ora comanda una sezione contraerea cammello-trasportata nella legione straniera.