PHP, la nuova droga ...
Su
internet ho trovato il seguente articolo:
"Brett
Tyson, studente del secondo anno presso il college di Topeka,
Kansas, sta raccontando ad alcuni suoi colleghi le proprie
esperienze in tema di sviluppo di siti web, e spiega
loro di avere spesso utilizzato, negli ultimi tempi, il PHP.
Un professore, incrociando il gruppetto in corridio, coglie solo
le ultime parole del discorso e, convinto che la sigla PHP
identifichi uno dei numerosi stupefacenti sintetici diffusi tra i
giovani (forse confondendosi con PCP), corre a denunciare lo
studente al preside dell'istituto, Clyde Thurlow. Questi,
preoccupato per il buon nome della scuola, sospende
immediatamente Brett, senza prima effettuare neppure i più
banali accertamenti ne' consentire al ragazzo di giustificarsi.
Vivendo nell'era della telematica, la voce si sparge 'in tempo
reale'. Prima che Brett abbia la possibilità di capacitarsi
dell'accaduto e di spiegarsi con le autorità scolastiche, alcuni
genitori particolarmente apprensivi (e un po' bacchettoni)
organizzano una crociata contro il malcostume giovanile e il
diffondersi della tossicodipendenza nelle scuole.
La rivelazione che, secondo gli studenti, l'uso del PHP in ambito
scolastico sarebbe del tutto normale e molto diffuso, soprattutto
tra i fanatici di Internet (vade
retro, Satana!), non fa che inasprire le polemiche.
L'equivoco si palesa, finalmente, quando il preside chiede
all'amministratore della rete
dell'istituto di filtrare l'accesso a tutti i siti in cui si
parli di PHP. Non è difficile immaginare l'espressione
allucinata del tecnico nel sentirsi impartire un simile ordine, e
la sua conseguente richiesta di spiegazioni...
La notizia, inizialmente diffusa dal sito satirico BBspot, ha
fatto ormai il giro del mondo, nonostante non ci siano prove
concrete della sua veridicità. Anzi, la storia è così assurda
da sembrare impossibile, ma tutti sappiamo bene che, talvolta, la
realtà supera davvero la fantasia.
Qualsiasi tentativo di scrivere un commento serio obbligherebbe a
banalità di indicibile tristezza. Forse, per una volta, vale la
pena di farsi quattro risate senza troppo meditare.
P.S.: Genitori, se avete il dubbio che i vostri figli facciano
uso del PHP, consultate www.php.net."