programma 2004-2005
 

CORSO DI DISEGNO INDUSTRIALE 5-C
prof arch CECILIA POLIDORI
a.a. 2004-05
 
 
Il panorama della produzione prototipale delle scuole di design del bacino mediterraneo dimostrano di aver raggiunto una preoccupante omogeneità, oltre che un ottimo livello del manufatto e del percorso di studio con i vari laboratori di modelli, ad uso e mentre la globalizzazione sta mantenendo le sue promesse e le sue minacce: tutto meglio e a minor costo! Ciò produce, ben si sa una ricaduta sull'ambiente paurosa dal punto di vista dell'inquinamento (qualcuno, compresa la sottoscritta, da molti anni si batte perché si attivino progettazioni che forniscano all'industria- sostanzialmente tecnologie sostenibili- suggerimenti atti a diminuire il danno prodotto da un'incontrollabile produzione indiscriminata e ormai non più locale ma importata - dall'est).
L'altro aspetto preoccupante di "tutta questa qualità", di cui ancora nessuno mostra di avvedersene e di parlare, è che tutto assomiglia a tutto e a totale scapito delle tradizioni, storia e culture locali e - e qui vengo al punto - del momento, della fase storica che stiamo attraversando.
In poche parole è impossibile che in spagna vivano, mangino, respirino e guardino la medesima tv che in svezia! Se ciò è vero - completamente - dobbiamo pensare a cambiare qualcosa prima che l'omologazione strozzi anche quei pochi rantoli di ricerca di adeguamento al respiro energetico che il pianeta ha fornito ad ogni contrada. Se così non fosse, tra breve non avremmo più nulla da offrire a nessun mercato né esterno, né interno. Il made in italy sopravvive "attivamente" solo sulla moda visto che il resto è accreditato come metafora e simbolisimo (gli anni del dopoguerra, gli anni '60, i '70, o del 400, leonardo, michelangelo, piero della francesca e, perché no persino masaccio, giotto, dante e l'impero romano) insomma se mettiamo da parte il turismo romantico e l'immagine che offre di sé l'italia e parliamo di mercato, di produzione, allora dobbiamo preliminarmente fare un vero punto del "nostro bacino". E fare un programma di impegno a ciò che potremmo essere tra qualche anno: pochi o molti, dipende.
 
 
Bibliografia

CECILIA POLIDORI, Il design qualunque/ si, ediz, union printing, roma, 2003 (disponibile in biblioteca di facoltà)
CECILIA POLIDORI, DesigniK/il primo fumetto di eco-design e architettura biodegradabile, ediz, biblioteca del cenide, 2003 (disponibile in biblioteca di facoltà)
CECILIA POLIDORI, Il design delle maree/ design al 38° parallelo, ediz, poli.design, milano politecnico, 2003 (disponibile in biblioteca di facoltà)
 
 
 
Siti di riferimento
http://xoomer.virgilio.it/cpolidori
http://xoomer.virgilio.it/design38
http://www.materialconnexion.com/PA1.asp
http://nature.org/
http://www.speedo.com/