LA DORSALE E PRATO GENTILE  

 La seguente pagina web è stata realizzata grazie alla collaborazione di:

 Erberto PAGLIONE, Lucio CARNEVALE, Michele MONACO e Pasqualino DI VITO;

progressivamente sarà arricchita con altre foto ed ulteriori informazioni.

 La dorsale del sentiero di Colle Cornacchia è stata realizzata da Lucio CARNEVALE con

la collaborazione di DI BUCCI FERNANDO.

   Il verso di percorrenza del sentiero descritto è in senso antiorario ed

è già geolocalizzato; i circa 3 km. sono percorribili in 1h e 45

  Il sentiero inizia e termina nello stesso punto ed è percorribile in entrambe le direzioni, ma

è consigliabile effettuarlo in senso antiorario.

Considerazioni personali sulla sicurezza quando si percorrono i sentieri:
  • 1) - E' vietato l'uso delle scarpe da ginnastica
  • 2) -Durante il periodo invernale con neve ghiacciata è indispensabile applicare agli scarponi ghette chiodate o le ciaspole
  • 3)- In qualsiasi stagione gli adolescenti devono essere accompagnati da conoscenti adulti.

                Il sentiero è accompagnato da una " mappa parlante" costituita da:

      La visione d'insieme 3D mi permette di non far uso del GPS.: è consigliabile la stampa della stessa.

  La presenza di alcuni punti caratteristici sulla cartina 3D (guglie, massi particolari, grotte,ponticelli, fonti, ecc.) mi

permettono di individuare la posizione lungo il percorso. 

Nota: Le distanze ed i tempi di percorrenza sono riferiti al punto di partenza.

 Il sentiero inizia 500 metri dopo l’abitato di Capracotta, sulla SP Sangrina per

Castel del Giudice, poco prima del tornante sul Ponte di Ferro, quota di 1.360 m.s.l.m..

         $GPRMC,085758.00,A,4150.53220,N,01416.07315,E,0.015,,250118,,,A*78 ,A*2D

                           Foto scattata alle ore 9 57' 58"  del 25.1.2018

      Si raggiunge la sommità di Colle Cornacchia a quota 1472 m.s.l.m. , con un  percorso a serpentina.

   Dopo il bivio (2), proseguendo verso destra iniziamo il nostro percorso. 

 Il primo "incontro" naturalistico è la tettoia panoramica, ci invita a sedere sui sedili in pietra posti alla base ; 

ma non è il caso in quanto siamo all'inizio del percorso.  GPS: 41°50.610 N ,014°16.020 E

  La tettoia funge da riparo all'alberello del maggiociondolo, il quale ripaga questa attenzione, durante il 

periodo primaverile, con  grappoli di fiori dorati e ciondolanti ad ogni sospiro del vento.     1395 m.s.l.m.

L'escursionista attento  potrà  notare il profilo della testa di un cucciolo di cane pastore abruzzese, forse a mo' di guardiano delle bellezze naturalistiche che gli agenti atmosferici hanno modellato nel tempo?.

Lungo il sentiero, ad un tratto, volgendo lo sguardo verso sinistra, fa capolino tra le foglie argentate dei faggi un "tholos"  di recente costruzione, arroccato lungo le pendici del colle.

La curiosità mi spinge a deviare dal sentiero per osservare il tholos da vicino.

Noto che i "ripristinatori",  anche in questo caso, hanno confermato la loro bravura.

Infatti hanno realizzato una costruzione conica, armoniosa, molto accogliente  all'interno.

A destra dell'ingresso sono state ancorate due funzionali catenelle di metallo.

Presumo che le stesse  abbiano dato lo spunto per la denominazione del tholos.

Non manca ,addossata alla parete ,una comoda seduta per i viandanti....

Su un masso vicino,ad ogni brezza di vento,sventola leggermente una bandiera italiana..

Mentre mi accingo a riprendere il cammino, sento in lontananza lo scampanellio delle campane delle mucche al pascolo.

      Proseguendo , lungo il pendio, si "incontra" un altare votivo con una madonnina di origine armena.

 La madonnina è stata deposta da Don Michelino DI LORENZO ; l' omaggio di una comunità armena

 durante una sua visita in tale regione orientale.

         $GPRMC,091244.00,A,4150.64261,N,01416.09915,E,0.658,,250118,,,A*7F ,A*22

                       Foto scattata alle ore 10 12' 44"        del 25.1.2018          

      Dopo aver costeggiato le pendici si giunge ai  2 punti panoramici della dorsale a strapiombo del colle,

distanziati fra loro da un tratto percorribile in circa 3 minuti.

      Da qui si gode di un ampio e bellissimo panorama:

Punti panoramici geolocalizzati:

   1° Punto panoramico: $GPRMC,091833.00,A,4150.68070,N,01416.09067,E,0.004,,250118,,,D*7D ,D*2A

   2° Punto panoramico: $GPRMC,092103.00,A,4150.70856,N,01416.11509,E,0.006,,250118,,,D*77,D*20

  Lo spettacolo delle sfumature di verde è ovunque e assorto da tale bellezza osservo anche il volteggiare dei nibbi.

    Il fruscio delle foglie mosse da una leggera brezza è rotto dal richiamo di un nibbio, che volteggia nell'aria

 senza sforzo e poi un altro immobile, nell'aria, mentre fa vibrare in modo alternato le estremità delle sue ali.

   Per un instante si materializzano i ricordi dell'infanzia con le imprecazioni del nonno nei confronti del nibbio

che a suo dire,ogni tanto, gli portava via qualche gallinella. 

   Non è il tempo delle reminiscenze infantili; riprendo il cammino.     

      Proseguendo lungo la dorsale si raggiunge il ponticello di tronchi che sovrasta il piccolo avvallamento dove

confluiscono le acque piovane che danno origine alla cascata del Pisciarello.

              $GPRMC,092856.00,A,4150.87437,N,01416.17197,E,0.045,,250118,,,D*7F,D*2C

    La cascata,spesso, diventa di ghiaccio nella stagione invernale con temperature molto rigide.

    Proseguendo si incontra il bivio per la Grotta di Colle Cornacchia(A) ; svoltiamo sulla destra,

fino alla Fonte del Capriolo (ha contribuito alla sua realizzazione DI RIENZO Sebastiano) 1476 m. s.l.m.

 e  200 m.  più avanti un  piccolo "altare" in pietra prospiciente una guglia rocciosa ed una croce     1479 m. s.l.m.

      Fonte del Capriolo: $GPRMC,093601.00,A,4150.91495,N,01416.16735,E,0.010,,250118,,,D*72,D*2F

       Altare:    $GPRMC,093841.00,A,4150.92602,N,01416.13569,E,0.016,,250118,,,D*7F ,D*23

   Guglia panoramica: $GPRMC,093901.00,A,4150.92629,N,01416.13607,E,0.013,,250118,,,D*7D,D*22

Foto panoramiche scattate dalla guglia:

       Il lato principale della croce con la sagoma di un Cristo stilizzato filiforme è rivolto verso la Chiesa Madre

      Forse l'intento spirituale del DI LORENZO è che ogni escursionista possa immaginare una sagoma 

del Cristo Redentore secondo il suo stato d'animo interiore.

     Un cartello descrittivo, alla base della croce, riporta una dedica spirituale .

          Dopo un centinaio di metri  si giunge al 3° punto panoramico (3P) a quota 1500 m. s.l.m.

 

      Proseguendo lungo il sentiero si incontrano anche dei simpatici escursionisti :

    Don Ninotto e due suoi amici parrocchiali di Lanciano..

    Si costeggia il sentiero per circa 400 metri delimitato alla sua  sinistra da filo spinato.

    Scavalcato lo scalandrino  si nota l' albero con la segnaletica segnavia a vernice di colore bianco-rosso, 

che indica anche la direzione per raggiungere il pianoro di Prato Gentile.

  Dopo una ventina di metri ,deviando leggermente a destra,  ci immettiamo lungo un tratto di una pista di  sci

di fondo  che ci permette di raggiungere il pianoro di  Prato Gentile.

    Il "sottopasso dei trionfi" ci invita ad oltrepassarlo per accedere all'arena della ospitalità:

  

    PRATO GENTILE.