PROGETTAZIONE MECCANICA   

PREPARAZIONE ..............

Considerazioni personali:

Come unità di misura utilizzerò quelle più consone al mio senso pratico:

Peso di un corpo:kg  Forza applicata:kgf  Pressione (bar):kg/cmLunghezza:mm

  Carico unitario:kg/mm    VISUAL NASTRAN  asseconda il mio senso pratico.

P.S. per avere i N  basta moltiplicare  il valore dei  kgf x 10

 Tutto ciò che viene illustrato è rivolto all'"ambito" scolastico e non industriale.

   Con la progettazione meccanica non bisogna inventare formule, sono già state

sperimentate da chi ci ha preceduto (dal 1700-1800) e sono state ampiamente 

testate, bisogna solo capire quale formula applicare.

    Quando si progetta un organo di una struttura meccanica 

 bisogna tenere conto di due condizioni:

    Bisogna studiare e determinare quali forze verranno applicate

 e di conseguenza scegliere il materiale più consono.

   Un organo meccanico quando è sottoposto a delle forze esterne

subisce delle variazioni di volume e di forma.

   Se le forze esterne non superano certi valori  e cessano la loro azione

l'organo meccanico "riacquista" la sua forma iniziale.(corpo elastico)

   Di ogni materiale ferroso(e non) è possibile verificare le condizioni di elasticità

grazie alla prova tecnologica di trazione:

  

               

 

  Quando si progetta è necessario non oltrepassare un certo valore limite che viene chiamato

limite di elasticità.

Come scelgo il materiale da utilizzare nella fase di progettazione?

 Onde evitare l’"impasse" vengono elencanti 6 tipologie di acciai, detti tipizzati, con i 

quali è possibile facilitarne la scelta, acciai da cementazione e bonifica  

Gli acciai possono essere designati secondo :

COMPOSIZIONE CHIMICA

Acciai da cementazione:

hanno un basso contenuto di carbonio C<0.20%  adatti per gli organi meccanici sottoposti 

ad urti e sollecitazione dinamiche.

Hanno una  elevata durezza superficiale e nucleo adatto ad assorbire sollecitazioni dinamiche:

 Ingranaggi, alberi di trasmissione e distribuzione, boccole,spinotti,rulli,perni,coni morse,ecc..

·        16 CrNi4    Pezzi di spessore fino a 30 mm. 

·        20 CrNi4    Pezzi di spessore fino a 60 mm  

·     18 NiCrMo5 Pezzi di tutte le dimensioni maggiori di 20 mm.

Acciai da bonifica:

Gli acciai da bonifica sono richiesti anche per pezzi di grandi dimensioni per i quali la 

cementazione determinerebbe alte deformazioni.

Hanno un alto contenuto di carbonio C>0.20%  adatti per organi meccanici sottoposti 

sollecitazione statiche e dinamiche.(tenacità elevata):

bulloneria,cingoli,semialberi, bielle,leve,aste,perni,boccole,giunti cardanici

·        39 NiCrMo3 per pezzi fino a 100 mm.

·        40 NiCrMo7 per pezzi superiori a 100 mm.

·        C60  

CARATTERISTICHE MECCANICHE

es.: Fe 45     Indica un acciaio con carico di rottura minimo di 45 kgf/mm2

es:  Fe E 30   Indica un acciaio con carico di snervamento minimo di 30 kgf/mm2

Le sollecitazioni a cui sono sottoposti gli organi meccanici possono essere:

SOLLECITAZIONI SEMPLICI:

1.    TRAZIONE

2.    COMPRESSIONE

3.    TAGLIO

4.    FLESSIONE

5.    TORSIONE

SOLLECITAZIONI COMPOSTE:

1.    COMPRESSIONE e FLESSIONE

2.    FLESSIONE e TAGLIO

3.    TORSIONE e FLESSIONE

4.    FLESSIONE, TORSIONE e TAGLIO

     Gli organi meccanici li possiamo assimilare a tanti quadrotti dalla sezione 

di 1 mm collegati fra loro da un collante elastico infinitesimale.

  Se in qualche area dell’organo meccanico ,la forza applicata ai quadrotti 

supera un certo valore, il collante non riesce a tenere uniti i quadrotti 

adiacenti e si può avere il collassamento delle fibre.

   Per comprendere bene quale deve essere il valore del carico,applicato ad 

un quadrotto da non superare, ci viene in aiuto la prova tecnologica di TRAZIONE.

Un provino di dimensioni standard viene sottoposto a trazione fino alla sua rottura,

 tramite una macchina universale, la più nota la GALDABINI

Durante questa fase vengono registrati, su foglio di carta millimetrata 

avvolta su un tamburo, gli sforzi applicati,in kg, e gli allungamenti(mm.)-. 

 Premessa: allo stato attuale le macchine universali di trazione sono dotate di

celle di carico e righe ottiche, applicate alle traverse, il tutto viene gestito

da un P.C.(Carichi, allungamenti, ecc..)

Per i dati che mi occorrono sono rimasto al mio vecchio grafico generato dal

tamburo rotante, prima verificavo che il pennino, con un pò di saliva,"scrivesse".

  Mi piace ancora fare a penna divisioni, moltiplicazioni e radici quadrate perchè

mi da un senso di partecipazione intellettiva alla stesura dell'esito finale.

   Il grafico ottenuto dalla Prova di TRAZIONE mi permette 

di evidenziare le caratteristiche meccaniche di un acciaio.

  Diametro del provino 20 mm.  Materiale C50

Es.: Prova eseguita anni fa.

 

Dal grafico si evincono:

·        La regione elastica – Le deformazioni sono proporzionali ai carichi

·        il Carico di snervamento

·        il Carico di rottura

La regione elastica è quella interessata alla progettazione.

La regione elastica termina con l’inizio del carico di snervamento

 Come si interpreta un diagramma:

Inizialmente di un materiale conosciamo il suo diametro .

Es.: 20 mm. La sua area corrisponde a 314 mm2

Dopo la prova rileviamo dal quadrante il carico applicato,in kg, 

che ha determinato la rottura del provino.

 

 In questo caso  kg. 22250                         

  Su ogni quadrotto è stato applicato un carico di  22250/340 =70.8 kgf/mm2 

  che ha determinato il collassamento del provino.

 Il carico di snervamento è pari a 13000/340 = 38.2 kgf/mm2 

 In fase di progettazione su ogni quadrotto da 1 mm2 non deve essere 

presente un carico superiore a 38.2 kgf

 Inoltre vengono utilizzati i coefficiente di sicurezza in funzione della 

sollecitazione a cui è sottoposto l'organo meccanico,che puo' essere:

STATICA                       di norma si utilizza un coefficiente tra 3-4

DINAMICA                    di norma si utilizza un coefficiente tra 8-10

In questo caso progetterò "l'oggetto misterioso" con un carico sui quadrotti:

38.2/4 circa   10 kgf/mmse la sollecitazione è statica

38.2/8 circa  4.7 kgf/mm2   se la sollecitazione è dinamica

esauriente tutte le caratteristiche tecniche degli acciai. Ed. Giugno 1979

ED. Bruno Mondadori -tratta in modo esauriente la classificazione degli acciai

Analizziamo alcuni dati significativi della tabella:

  A cosa serve il:

MODULO DI ELASTICITA'     Simbolo  E

  Il valore di E mi occorre quando devo effettuare i calcoli delle 

"deformazioni" degli organi meccanici nel campo elastico.

Robert Hooke, nel 1675, constatò che nel campo elastico

le deformazioni sono direttamente proporzionali al carico applicato.

  Mentre YOUNG (modulo Young), andò oltre, rappresentò in modo

 matematico la relazione esistente tra carichi unitari e allungamenti.

 Uno spezzone di una sbarra di lunghezza L0, sottoposta ad un carico

unitario   F/A0 si allunga di una quantità Delta L.

 Se il Carico diventa 2F  l'allungamento diventa 2 x Delta L.

   YOUNG giunse alla seguente rappresentazione matematica:

  Rimanendo sempre nel campo campo elastico di proporzionalità la E viene indicata

come: Il carico da applicare ad uno spezzone di un metro per produrre un allungamento

di un metro, ossia lo farebbe diventare lungo il doppio.

Il valore di E è specifico per ogni materiale.

Per i materiali acciaiosi varia tra 19000-23000  kg/mm2

    

  Prendendo spunto da una esercitazione effettuata dalla classe 5BM a.s. 2001/2002

dell'I.T.I.S.NEWTON di Varese:"Determinazione del modulo di elasticità dell'acciaio C40" 

verrà verificato il Modulo di elasticità a Trazione anche con VISUAL NASTRAN.

  La prova pratica consiste nell'applicare ad un provino una serie di carichi noti

 e per ognuno di essi rilevare tramite l'uso dell'estensimetro a specchi "MARTENS" 

 il valore DELTA L.(Allungamento della provetta)

  

       l0 = 100 mm.            D= 20 mm.        A0= 314 mm2

 

Ecco il risultato.

A NOI ....   VISUAL NASTRAN !!!!

Importo un cilindro dalle dimensioni note,realizzato con VISICAD

Imposto i PARAMETRI dell'acciaio C40

Imposto il carico di 5000 kgf

Imposto la visualizzazione del Delta Z:

Errore di un micron !!!!!!!

Grazie ragazzi....

                      

L'allungamento dovuto a sbalzo termico:

              

CONSIDERAZIONI INIZIALI:

Un aumento della temperatura provoca in un'asta un allungamento.

  La temperatura di riferimento degli organi meccanici per le:

è fissata a 20°

significa che uno spezzone di acciaio di 1 metro si allunga di

0.0124 mm. per ogni incremento di temperatura di 1° C.

Facciamo un esempio.

Prendiamo la solita rotaia lunga 12 m.

La posizioniamo su due cavalletti di legno in un ambiente a 60° C.

Il giorno successivo,diamo tempo alla rotaia di stabilizzarsi a 60° C.

di quanto si sarà allungata?