Da Campitello di Fassa al Lago d'Antermoia

E' un bellissimo itinerario che si svolge in un ambiente alquanto vario.Si supera un bosco, si attraversa un suggestivo alpeggio, poi un boschetto di ontani ed infine si raggiunge l'altipiano pietroso su cui sorge una delle perle del Catinaccio: il Lago d'Antermoia.
Imperdibile la visita al Monte Mantello che offre un panorama trabocchevole su quasi tutte le Dolomiti impreziosito dal fatto di essere incredibilmento trascurato dagli escursionisti.

Punti d'appoggio: Rif. Micheluzzi, Baita Lino Brach, Rif. Antermoia.
Difficoltà:E
Sempre su sentiero ottimamente segnato, il percorso è totalmente privo di difficoltà. L'unico ostacolo è dovuto alla fatica, considerati gli oltre 1200 mt. di dislivello partendo a piedi da Campitello di Fassa (è possibile servirsi di bus-navetta fino al rif. Micheluzzi riducendo così il dislivello a poco più di 800 mt.).
Durata: 5h partendo e arrivando al Micheluzzi. Almeno altre 3 ore se si parte e si torna a Campitello.



Dal rif. Micheluzzi (1850 mt.), raggiungibile da Campitello di Fassa attraverso il bosco a piedi o in bus-navetta (consigliato), si percorre il comodissimo sentiero 532 (più che altro una sterrata). Ci si inoltra, per lo più con andamento pianeggiante, nella splendida val Duron. Si superano alcuni sbarramenti elettrici per il bestiame (attenzione alla scossa ;o)) e si prosegue accompagnati dal rio Duron, dai campanacci delle muche e da fienili e ricoveri in legno dal sapore antico. Si fa in tempo ad assaporare questa idilliaca atmosfera, prima di ripiegare a sinistra per il sentiero 578 (direzione Antermoia). La pendenza si fa subito marcata e si procederà così fino al passo di Dona. Si passa per un grazioso boschetto di ontani prima di raggiungere una piccola radura. Si continua a salire fino a giungere al Passo Ciaregole (2282 mt.). Dal passo si gode di un ottima visuale sulla verdissima val de Dona. Si imbocca il sentiero 580 che con un ultimo strappo (fatica) conduce al Passo di Dona. Da qui si nota il resto del percorso (quasi finito) che lievemente in discesa conduce al rif. Antermoia e allo splendido laghetto retrostante. Il paesaggio è grandioso: il vallon d'Antermoia è chiuso ad ovest dall'imponente mole del Catinaccio d'Antermoia, mentre a nord dominano le slanciate forme della Croda del Lago. Sopra al laghetto spicca un pittoresco nevaio e di grande fascino risulta la vista dell Marmolada. Il ritorno può avvenire per la stessa via, oppure attraverso la val di Dona o la val Udai. Queste ultime due varianti, seppur molto suggestive hanno l'inconveniente di giungere ad un punto diverso da quello di partenza. In qualsiasi caso è imperdibile la salita al Monte Mantello: dal passo di Dona si segue il crinale verso sud, in buona salita, ed in pochi minuti si è in cima. Molto probabilmente si sarà in solitudine ad osservare un panorama immenso: Catinaccio, Dirupi di Larsec, Monzoni, Cima Uomo, Pale di S.Martino, Marmolada, Pelmo, Antelao, Marmarole, Sorapiss, Sella, Sassolungo-Sassopiatto e Odle. Insomma, una volta qui, sembrerà più triste dover tornare indietro.
Immagini


Il lago d'Antermoia con la Marmolada sullo sfondo


Il nevaio sopra al lago

La Val de Dona, il Sassolungo e il Sella dal Monte Mantello


Il Sella, il Padon e l'alta Val di Fassa dal Monte Mantello
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