Dal Sass Pordoi al Piz Boè

Accesso: Dal Passo Pordoi con la funivia o a piedi per la Forcella Pordoi.
Punti d’appoggio: Rif.Maria al Pordoi, rif.Forcella Pordoi, Capanna Piz Fassa al Piz Boè, rif Boè.
Difficoltà: Percorso facile e ben evidente,a seconda della stagione si devono attraversare (in estate comunque senza problemi) alcuni piccoli nevai. Brevissimo tratto attrezzato (facile) nella discesa dal Piz Boè verso il rif.Boè. Sconsigliato con tempo incerto, nonostante i molti punti di appoggio, per non precludere l’immenso panorama. Tutto l’itinerario è generalmente affollatissimo.
Tempo previsto: 3h30’ utilizzando la funivia, altrimenti 5h (molto faticosa la risalita della Forcella Pordoi dal Passo).



Appena scesi dalla funivia il panorama è impressionante: la Marmolada, le Pale di S.Martino, i Monzoni, il Latemar, il Catinaccio e tutta la Val di Fassa appaiono nella loro meravigliosa bellezza. Superba da qui è la visione del Sassolungo. L’orizzonte è riempito dalle Alpi e dai grandi ghiacciai. Nel versante opposto appaiono il Civetta, il Pelmo, l’Antelao, il Sorapiss, insomma, sembra di avere sotto controllo tutte le Dolomiti. Pochi minuti per godersi lo spettacolo e si inizia il cammino. In 20 minuti si scende per roccette alla Forcela Pordoi(m2.829). Si entra così nel circo interno del Sella che appare come un altipiano desertico con piccoli nevai sparsi qua e là (a seconda della stagione e della generosià dell'inverno). Evidente, da subito, la meta del nostro cammino: il Piz Boè. Alla prima deviazione si abbandona il sentiero n.627 per il n.638 che conduce in breve alla base del Piz Boè (splendida vista sulla Marmolada). La salita non presenta difficoltà (appena un po’ di fatica) e in un’oretta si raggiunge la cima presso la Capanna Fassa (m3152). E’ la vetta del più facile dei 3000 delle Dolomiti ed il panorama è semplicemente magnifico. Alle montagne che già si vedevano si aggiungono ora le Tofane e tutta la Val Badia ed impressionante è la strapiombante visione di Arabba. Dopo aver osservato e riosservato l’irripetibile paesaggio si saluta il Piz Boè, scendendo dal versante opposto. Si supera un salto roccioso con l’aiuto di cordini metallici e dopo un divertente nevaio si raggiunge il rif.Boè(m2871). E’ d’obbligo raggiungere il ciglio della Val di Mesdì prima di tornare indietro alla funivia attraverso il sentiero visibile per tutta la sua lunghezza.
Immagini della zona

Piz Ciavazes e Sassolungo dal Sas Pordoi


La Marmolada salendo al Piz Boè


L'altipiano del Sella, il rif. Maria e il Catinaccio


La Val Mezdì ed il Sassongher

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