dr. med. Cosimo Savoia

Home Su studio curriculum collegamenti

 

LA FEBBRE DEI BAMBINI

 

La febbre non è una malattia ma un sintomo di stato.

 

La misurazione della febbre

I punti più agevoli sono l’ascella e l’inguine, quest’ultimo preferibile quando il bambino è piccolo, con il bimbo su un fianco mettere il termometro tra l’inguine e la coscia tenendola leggermente premuta per evitare che  il bimbo lo sposti muovendo le gambe, avere l’accortezza di rimuovere i pannolini per evitare un surriscaldamento della zona; questo sistema è attendibile e non traumatico.

La misurazione rettale è la più precisa ma anche la più traumatica e fastidiosa, poco attendibile in caso di diarrea, ricordarsi che la temperatura interna è più alta di 0,5°-0,6° C (da aggiungere ai fatidici 38°).

La misurazione timpanica è equivalente a quella rettale, può essere falsa se lo strumento è introdotto in modo errato

Le strisce reattive danno una misurazione rapida ma può dare risultati falsamente positivi quando la pelle è sudata o surriscaldata e, in caso di febbre, falsamente negativi quando la striscia non aderisce bene alla pelle.

QUANDO E’ FEBBRE

La temperatura dei bambini è normale fino a 37,5° C. Da 37,5° a 38° non è ancora febbre, si tratta di un’alterazione di stato definito “sub febbrile”. Dopo i 38° (38,5° interna) si parla di stato febbrile.

 

Prima o poi i genitori devono affrontare il problema della febbre, dopo la nascita il bambino, generalmente, resta "senza febbre" per i primi sei mesi di vita, periodo in cui il piccolo è protetto dagli anticorpi materni. Dopo questa "tregua" ci si troverà molto spesso a fare i conti col termometro. Come se i problemi non bastassero ci sono i consigli di amici e parenti: chi dice di coprire di più il bambino e alzare la temperatura del riscaldamento di casa per "paura della polmonite", chi critica il medico che non ha prescritto subito gli antibiotici, per finire, chi racconta scene terrificanti: una malattia grave della figlia di una conoscente iniziata proprio con un episodio febbrile.

Cosa aspettarsi quando il termometro segna i fatidici 38°C? L’influenza,una malattia infettiva, disidratazione o la reazione al caldo eccessivo di casa? Ma se la febbre e solo un sintomo come capire quale malattia si annuncia per sapere come comportarsi e affrontarla tranquillamente. Per questo però la febbre da sola non basta a svelare il malanno: occorre controllare la presenza o meno di altri sintomi.

Cercherò di aiutarvi, seguite i dieci punti seguenti e alla fine vedrete la febbre in modo diverso, non av­volta dal mistero, ma una spia che vi dice di volta in volta cosa fare.

SINTOMI DA INTERPRETARE

1

la febbre è inferiore a 38,5° o è superiore solo di notte?

Se la risposta è positiva: riprovare

Bisogna capire se è una normale “alterazione” o vera febbre. Per questo occorre ricontrollare la temperatura dopo una o due ore. Infatti anche se il termometro segna 38-38,5° C la febbre potrebbe essere dovuta a cause fisiologiche: il bambino potrebbe aver pianto in modo intenso o potrebbe essere stato coperto troppo. Quest'ultima causa è alla base spesso dell'innalzamento eccessivo della temperatura che si verifica di notte: infatti i bambini, specie i più piccoli, non hanno ancora un sistema di termoregolazione in grado di rispondere velocemente ai cambiamenti della temperatura. Se la febbre si mantiene sopra i 38° C, e il bambino non presenta nessun altro sintomo, andate direttamente alla domanda n.10.

Se la risposta è negativa:

se non c'è febbre, leggete le altre domande per curiosità;

se la febbre è superiore a 38' C andate alla domanda n. 2.

2

il piccolo ha meno di 18 mesi, piange in modo vigoroso e non si calma tenendolo in braccio, né dandogli da mangiare oppure dopo  i 18 mesi dice che gli fa male un orecchio?

Se la risposta è positiva:

probabilmente si tratterà di otite, contattare il pediatra.

Nell'attesa non si devono instillare gocce all'interno dell'orecchio, ma solo usare ogni 4 ore il paracetamolo, cioè il classico farmaco antifebbrile, che è anche un efficace antidolorifico.

Se la risposta è negativa: vai alla domanda n. 3.

3

il bambino ha raffreddore (anche solo il naso chiuso), tosse e raceudine o congiuntivite (occhi rossi o anche solo appiccicati)?

Se la risposta è positiva: è un virus

I virus sono i più frequenti responsabili delle malattie dei bambini, normalmente si tratta di infezioni che però guariscono spontaneamente senza ricorrere ai farmaci, tanto meno agli antibiotici, che combattono i batteri, ma sono inefficaci contro i virus. In questi casi lo uniche medicine che possono essere utili sono le gocce o gli spray per il naso in caso di raffreddore e i farmaci a base di destrometorfano contro la tosse.

· Solo se la febbre dura più di 72 ore si deve consultare nuovamente il medico.

· in caso di congiuntivite non si devono applicare sugli occhi colliri o pomate senza il parere del medico. Per pulire gli occhi si fa bollire per 5-10 minuti un batuffolo di cotone che, raffreddato, si passa delicatamente sugli occhi.

Se la risposta è negativa vai alla domanda n. 4.

4

oltre alla febbre vi è vomito e/o diarrea?

  Risposta positiva: attenti ai farmaci

Anche solo uno di questi sintomi fa pensare che l'infezione sia dovuta a un virus; infatti potrebbe trattarsi di gastroenterite virale più frequente in inverno. Il vomito in genere precede la comparsa della diarrea; talvolta però può anche essere l'unico sintomo, se l'organismo riesce a neutralizzare i virus prima che possano "attaccare" l'intestino. Anche questo tipo di infezione guarisce senza dover assumere né medicine né antibiotici. Anzi i farmaci possono addirittura creare problemi: infatti alcuni di quelli usati contro il vomito, se presi ad un dosaggio eccessivo, possono dare dei disturbi che simulano il coma o un semplice disturbo del linguaggio mentre gli antibiotici possono eventualmente prolungare il decorso della diarrea. In questo caso si consiglia di far bere il bambino, qualsiasi bevanda sia gradita, meglio se a piccoli sorsi, magari con un cucchiaino, per evitare il vomito.

Risposta negativa vai al punto n.5

5

ha mal di pancia?

Risposta positiva: subito consulto medico.

Se non c’è diarrea e il dolore continua ininterrottamente per più di mezz’ora o si accentua quando il bambino si muove si deve consultare con urgenza il medico; se invece si ha diarrea e il dolore è intermittente, ovvero momentaneamente è più forte per cui il bimbo si lamenta ma dopo qualche minuto passa e non si lamenta più del mal di pancia si può star tranquilli.

Risposta negativa: vai al punto 6

6

ha mal di testa?

Risposta positiva: è normale.

Gli agenti infettivi che sviluppano febbre, soprattutto i virus, generano due gruppi di sintomi, il primo coinvolge generalmente tutto l’organismo manifestandosi con mal di testa, malessere, svogliatezza, facile affaticabilità, diminuzione dell'appetito, dolori alle ossa e alle articolazioni. Perciò non ci si deve allarmare quando li bambino con la febbre presenta qualcuno di questi sintomi; il secondo gruppo di sintomi coinvolge i singoli organi o apparati, perciò la tosse indicherà una infiammazione di certe parti dell'apparato respiratorio, la diarrea dell'intestino e così via.

· Per alleviare il mal di testa si potrà ricorrere al paracetamolo.

Se la risposta è negativa vai al n. 7.

7

c’è acetone (s’intuisce dal cattivo odore dell’alito)

  se risposta positiva: è normale

La febbre comporta un aumento del metabolismo basale quindi si consumano più velocemente gli zuccheri che sono la principale fonte di energia; l’organismo perciò, quando sono finite le scorte, ricorre al grassi, che, pero, oltre all'energia, producono anche delle scorie, i corpi chetonici (acetone, acido acetacetico, beta-idrossibutirrico), che vengono eliminati nelle urine (si rilevano mediante le apposite strisce reattive), di questi l'acetone, l'unico volatile, dà all'alito l'odore di frutta marcia.

· Per contrastare l'acetone è bene far bere bevande zuccherate, succhi di frutta.

Se la risposta è negativa vai al n. 8.

8

la pelle ha dei puntini o delle chiazze rosse?

La prima cosa da fare è osservare bene

·Se i puntini rossi sono disseminati in modo non uniforme sulla pelle e distanziati fra loro, hanno le dimensioni di circa 1 mm, sono localizzati soprattutto alle ascelle, all'addome, all'inguine, intorno all'ano o fra i glutei o nella piega del gomito o del ginocchio, potrebbe trattarsi di lesioni dovute al sudore. Il consiglio è di coprire meno il bambino e, nonostante la febbre, di fargli il bagno usando il sapone bianco di Marsiglia.

· Se si presentano sottoforma di chiazze, superiori a 1 cm di diametro, di colore dal rosa al rosso scuro e tendono a confluire fra loro, oppure la pelle ha un colore rosso uniforme ma in realtà è formata da tanti puntini rossi, così ravvicinati da conferire un aspetto uniforme, si deve consultare il pediatra, perché potrebbe trattarsi di una malattia infettiva o di allergia ad un farmaco.

Se la risposta è negativa vai al n. 9.

9

il bambino é confuso e ha le convulsioni?

Risposta positiva: stare calmi

Il brusco contrarsi e rilasciarsi del muscoli e la perdita di coscienza spaventano molto ma non sono indice di gravità di nessuna malattia: le convulsioni febbrili, infatti, sono dovute alla immaturità del cervello del bambino, che, fino ai sei anni di vita, ha un maggior numero di strutture eccitatorie rispetto a quelle inibitorie. Anche se si risolvono in pochi minuti, è bene consultare il medico.

Se la risposta è negativa vai al n. 10.

10

solo febbre senza altri sintomi

Controllare il bambino per vedere se compaiono  i sintomi fin qui descritti, di solito si manifestano nei primi tre giorni, mantenere comunque ben idratato il bambino e somministrare eventualmente paracetamolo. Se persiste chiedere consiglio al medico.