dr. med. Cosimo Savoia |
LIMI
Sono melme ipertermalizzate costituite da un
elemento solido, principalmente minerale e quindi inorganico, e da una
componente liquida rappresentata da un’acqua di laguna marina, aperta o
chiusa, di lago salato o dolce oppure di fiume.
Nel
corso degli anni, ponendo l’attenzione sul diverso contenuto in sostanze
organiche, seppure tale componente rappresenti una parte
quantitativamente minore del mezzo di cura termale rispetto alle torbe e
alle bioglee, si è arrivati ad una maggiore conoscenza della loro
struttura chimico-fisica, delle loro proprietà e del loro campo
d’azione.
In base all’origine della parte solida si
distinguono:
-
limi di
laguna
-
limi di lago
-
limi di
fiume
È l’origine che ha condizionato le differenze tra
i tre limi.
Riguardo ai limi di laguna, importante è la
differenza fra una laguna marina aperta ed una di tipo chiuso.
Di solito, infatti, le saline sono costruite in
modo da far sì che l’acqua di mare sia regolata da un sistema di chiuse
tali che, l’acqua stessa una volta arrivata entro i bacini di
evaporazione, abbassate le chiuse, non possa più
uscire.
Si tratta quindi di un sistema nel quale la
concentrazione di cloruro di sodio aumenta dalle bocche aperte al mare
fino alla serie di vasche di evaporazione, nelle quali il sale raggiunge
livelli di saturazione. La salinità crescente consente lo sviluppo di
pochissime specie viventi per di più entro i canali di accesso al
mare.
La tecnica classica di preparazione prevede il
riscaldamento al sole e la successiva applicazione sul paziente
all’aperto sotto forma di impacchi.
Attualmente la tecnica più usata è invece la
stessa in uso per i fanghi.
Il potere di ritenzione del calore è generalmente
superiore a quello dei fanghi, il che permette l’applicazione in strato
più sottile (circa
Il ciclo di cura prevede 12 gg. di trattamenti intervallati da una o due soste a seconda del grado di estensione dell’applicazione.
Segue un bagno con acqua marina a temperatura
progressivamente decrescente da circa 38° C a 32,5°C, spesso arricchita
con fitoderivati dalle alghe e piante marine
eventualmente integrati da bagni in mare.
All’estero sono impiegati prevalentemente in
Russia (zona del Mar Nero).
In Italia i tre centri ove si applicano sono
quelli delle terme di Cervia, Margherita di Savoia e S. Giovanni (isola d’Elba) che presentano
differenze tra loro, mentre un comune denominatore è rappresentato dal
fatto che sorgono entro complessi che originariamente erano organizzati
come saline.
Tra queste, quello di S. Giovanni è un bacino
aperto sul mare e la flora e la fauna che vi si sviluppa è molto varia e
tipica del mare aperto; per questo centro quindi si può propriamente
parlare di vero limo, mentre gli altri due, originati in un sistema
chiuso, sarebbe più corretto definirli limani (dal russo liman che
significa laguna con chiusa).
Le patologie per le quali vengono
impiegati i limi sono principalmente quelle di tipo artro-reumatico,
come nel caso dei fanghi, con ulteriori impieghi, a seconda delle
componenti specifiche, ad esempio in campo dermatologico (eczemi secchi
e ipercheratosici, affezioni con alta componente seborroica, psoriasi) Schema delle principali differenze dei
tre limi noti in
Italia
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