dr. med. Cosimo Savoia

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VOUCHER SOCIO-SANITARIO

Presentazione del “Voucher socio-sanitario" nei servizi di assistenza domiciliare integrata della ASL della provincia di Como.

Il Piano socio-sanitario regionale (PSSR) ridisegna l'intera offerta di servizi sanitari ed assistenziali in un'unica rete socio-sanitaria integrata, in cui il cittadino possa più facilmente esercitare la sua "libertà di scelta", come previsto dalla Legge regionale 31/97.

 

Per questo sono introdotti anche nel territorio della Azienda sanitaria locale della provincia di Como i voucher socio-sanitari per l'assistenza domiciliare integrata (ADI).   (DGR n° VII/12902 del 9.05.2003)

Che cosa è il voucher socio-sanitario?

 E’ un contributo economico non in  denaro, fornito dall'ASL, esclusivamente  per acquisire prestazioni di assistenza domiciliare socio-sanitaria integrata. Queste prestazioni saranno erogate da operatori socio-sanitari qualificati (infermieri, fisioterapisti, medico specialista) denominati "care-giver professionali" che, se accreditati dall'ASL, possono essere scelti direttamente dal cittadino.

Chi ne ha diritto?

Ogni cittadino senza limiti di età o di reddito, che necessita di prestazioni socio-sanitarie integrate a domicilio (prestazioni infermieristiche, riabilitative ecc.) essendo impossibilitato a muoversi dal proprio domicilio.

Come si accede al voucher socio-sanitario?

Rivolgendosi al medico o al pediatra di famiglia che richiederà al distretto ASL di riferimento le prestazioni socio-sanitarie integrate necessarie al paziente, come accadeva prima: di fatto non si modificano le attuali procedure di accesso al servizio ADI.

Cosa cambia per l'assistenza domiciliare integrata?

Nulla, infatti le prestazioni socio-sanitarie sono le stesse erogate prima dal Servizio ADI.

Come fare per  ottenere le prestazioni?

E' il medico o il pediatra di famiglia che prescrive l'intervento domiciliare.

La richiesta di intervento deve sempre essere portata al servizio ADI del distretto ASL di riferimento.

La richiesta sarà valutata dall’ASL tramite una visita domiciliare del paziente da parte di operatori dell’ Unità valutativa e quindi verrà definito il piano assistenziale individualizzato ( PAI ) in accordo con il medico o il pediatra di famiglia; se opportuno, verrà assegnato il voucher socio-sanitario.

Come scegliere tra gli erogatori di prestazioni accreditati? Il distretto ASL di riferimento fornisce l'elenco delle strutture accreditate tra cui scegliere liberamente quella che fornirà le prestazioni a domicilio; la  scelta verrà comunicata all'ASL che  provvederà a contattare la struttura erogatrice del servizio.

Come fa una organizzazione pubblica o privata ad accreditarsi?

Tramite  apposita domanda di accreditamento e sottoscrivendo un "Patto di accreditamento" con l’ASL.

 Il voucher socio-sanitario non va confuso con il voucher sociale ed il buono sociale, entrambi erogati dal Comune. Il primo è destinato all'acquisto di prestazioni a carattere sociale (pasti a domicilio, pulizie, ecc.) svolte da care-giver professionali sociali, mentre il secondo è un contributo economico destinato a sostenere la famiglia che direttamente accudisce a domicilio una persona “fragile” (care-giver non professionale).

DIFFERENZA TRA VOUCHER SOCIO-SANITARIO E BUONO/VOUCHER SOCIALE

Il voucher socio-sanitario viene erogato dall'ASL ed  è una provvidenza economica spendibile presso organizzazioni accreditate unicamente per l'acquisto di prestazioni di assistenza domiciliare socio-sanitaria integrata con operatori socio-sanitari qualificati (caregiver professionale).

 Il buono sociale viene erogato dal Comune ed è un contributo economico in denaro destinato a sostenere economicamente la famiglia la famiglia per accudire a domicilio una persona fragile (caregiver non professionali).Viene erogato dal Comune.

Il voucher sociale viene erogato dal Comune ed è destinato all'acquisto di prestazioni a carattere sociale (pasti a domicilio, pulizie, ecc.) svolte da operatori sociali (caregiver professionali).

Con il voucher socio-sanitario la Regione Lombardia vuole:

 

· evitare o ritardare la istituzionalizzazione della persona non autosufficiente, consentendogli di ottenere supporto alla propria fragilità nella sua casa;

· consentire al cittadino di scegliere liberamente la modalità e gli erogatori dell'assistenza;

· ridefinire il ruolo dell'ASL, assegnadole progressivamente unicamente funzioni di accreditamento degli erogatori, di distribuzione del voucher socio-sanitari e controllo di appropriatezza e di qualità delle prestazioni;

· sostenere lo sviluppo di una nuova rete di erogatori pubblici e privati per l'ADI;

· favorire tra gli erogatori una competizione regolata esclusivamente dall'utenza.