Alberto Popolla

Il clarinetto e' il suo primo amore; infatti a soli 14 anni comincia suonando... il basso elettrico. Con questo strumento incide ben due Lp con i mitici Magic Potion , gruppo psichedelico romano. L'alto uso di sostanze stupefacenti porta il gruppo ad un rapido scioglimento, non prima di aver partecipato a varie compilation tra cui "Rock Contro Il Proibizionismo". Immerso nelle visioni piu' celestiali e psichedeliche della sua vita, improvvisamente gli appare uno strumento in legno, cilindrico, pieno di chiavi: chiaramente un clarinetto, anche se non proprio di marca, diciamo da studio. Tale e' l'amore che pensa subito a guadagnarsi da vivere suonando in varie bande.

L'incontro della sua vita avviene nei locali dell'Associazione Culturale Controchiave : e' il 1994 e nascono i Brassax . E' li' che comincia il suo fondamentale sodalizio con una mitica seconda tromba, Marco De Persio. Insieme i due calcheranno i palcoscenici di Lanuvio e dintorni, non disdegnando qualche apparizione persino a Castelnuovo di Porto.
Primo Clarinetto e Seconda Tromba, forti della loro abilita' esecutiva, mollano i Brassax e formano i Leaping Fish, settetto da mille battaglie che, in omaggio ai trascorsi psichedelici del suo clarinettista, musichera' un film muto degli anni venti, The Mistery Of Leaping Fish, geniale elogio della droga da parte di un pazzo ispettore privato.

Ma la vita riserva grosse sorprese e anche grosse delusioni (più le ultime, veramente): dopo liti furibonde, il gruppo, con un ingaggio di altissimo livello gia' in tasca, si scioglie.
Ormai il nostro pensa solo alla pensione quando, un pomeriggio, passando vicino ad un centro sociale, ascolta delle note invero confuse ma piene di energia: la Titubanda! ... I due ingaggiano per poche lire la fisarmonicista della Titubanda, le fanno imparare un intero repertorio in due ore e in cambio lei trova il nome al gruppo, Dragan Trio: un doveroso tributo al suo (primo) idolo del mantice, Dragan Nikolic. Motivi di ritmica impongono pero' di introdurre un contrabbasso nello scalcagnato ensemble. 
Malauguratamente a Roma ne esiste solo uno: Daniele Ercoli. Con la promessa di enormi compensi, lo convincono: il Dragan Trio diventa realtà, anzi leggenda. Anzi, un quartetto.

Da allora "il Papasov di San Lorenzo" e' riuscito a laurearsi, e' entrato al conservatorio di Frosinone ed e' persino riuscito a conoscere di persona il vero Ivo Papasov (clarinettista/icona dei balcani).

Attualmente partecipa a un centinaio di progetti musicali tra cui:
Hot Tune (trio/quartetto tra Monk e Rabih Abou Khalil passando per la scuola di Canterbury), Duosmos in Quintet (con Davide Piersanti, Eugenio Colombo, Gianluca Taddei e Alessandro Garau), Lesmi Carrozzieri Popolla Trio (Libera improvvisazione e interplay gli aspetti caratteristici di questo ensemble), il duo di clarinetti bassi Roberto Fega/Alberto Popolla e la tradizione romana rivisitata dalla Bandajorona.

Clarinettisti preferiti 
Perche', esistono altri clarinettisti?...

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