-Coraggio andate- li sollecitò il signor Bart alla fine del primo
tempo dello spettacolo- vorrà certo vedervi.
-Oh no, vada lei sicuramente vorrà abbracciare prima i suoi genitori-
fece timidamente Tom rivolto ai signori Bart, la madre di Lauren lo
stava squadrando da cima a fondo, non amava molto l'aspetto trasandato
del ragazzo che sembrava appena uscito dal Bronx.
-Non penso proprio- asserì con sicurezza il padre di Lauren-
la piccola vorrà certo vedere i suoi angeli custodi, andate o
vi costringo- il signor Bart accompagnò quelle parole con una
piccola spinta per sollecitarli.
Bill e Tom felicissimi abbandonarono la platea e si diressero verso
i camerini. Erano stati istruiti perfettamente da Lauren prima dell'inizio
dello spettacolo e le nonne avevano spiegato ai due ragazzi come fare
per raggiungere la ragazza alla fine dello spettacolo. Tuttavia prima
della porta di ingresso al backstage un addetto li bloccò.
-Siamo attesi dalla signorina Bart.
-Fatemi controllare i vostri nomi? Siete sull'elenco?
-Spero- fece titubante Tom. -Kaulitz per Bart- disse sicuro Bill.
-Controllo- il signore scrupoloso fece scorrere l'elenco e trovò
i due nomi.
-Prego terza porta a sinistra, avete quindici minuti.
-Grazie saranno sufficienti- disse Tom.
-Sì certo di solito duri molto meno- fece Bill sorridendo in
modo molto ironico alludendo a qualcos'altro.
-Bill va fan culo che cazzo dici!
-Nulla era una battuta.
-Idiota, io sono un drago tra le lenzuola.
-Sì Grisù- lo spintonò Bill in modo bonario- una
fiammella e via.
-Bill se vuoi ritornare una voce bianca dimmelo che provvedo subito.
I due ragazzi erano entrati nel backstage che si presentava alquanto
diverso da quello a cui erano abituati.
Dai camerini uscivano ragazze nelle tenute più strane e colorate,
con scaldamuscoli di ogni dimensione colore e fattura dai quali uscivano
costumi voluminosi o sobri e semplici. Tutti si abbracciavano e si auguravano
qualcosa, si scambiavano commenti e dalle porte aperte provenivano risate
e battute.
I tecnici, i costumisti affollavano gli stretti corridoi e lavoravano
alacremente per preparare tutto per il secondo tempo del Galà.
Poi dalla terza porta a sinistra uscì una ragazza trafelata e
di corsa.
-Lauren!- chiamò Bill vedendola.
-Scusate devo andare- la ragazza si girò di corsa e rivolgendo
un bacio volante ai due amici proseguì la sua corsa dicendo-
fatevi spiegare dei ragazzi.
Dalla porta fecero capolino Friedrich e Richard che fecero entrare Bill
e Tom nel loro camerino.
-Cosa sta succedendo?- chiese stupito e ancora basito Tom
-Una cosa eccezionale- lo incalzò Friedrich.
I due ragazzi erano ancora madidi di sudore, avevano concluso con il
loro passo a tre la prima parte del Galà e avevano ottenuto un
enorme successo, tutta la platea era rimasta strabiliata dalla loro
performance. Leggera e spensierata nella prima parte, drammatica e intensa
nella seconda parte. Il finale tragico poi aveva lasciato tutti ammutoliti,
un applauso fragoroso si era alzato da tutto il teatro.
-Mi sono scarnificato le mani per applaudirvi ragazzi siete stati fantastici-
fece il cantante mostrando le sue mani arrossate.
-Grazie Bill, ma ora dovete rimettervi in forze perché la piccola
ballerà ancora.
-Cosa?- chiese senza parole Tom.
-Sì sostituirà la Bussel infortunata!- annunciò
Richard.
-Cosa? ma non era stata nominata la stronza- fece Tom senza mezzi termini.
-Sì, fino a dieci minuti fa era così, ma pensa sia Murru
che la signora Bussel hanno insistito perché ballasse Lauren.
-Davvero?- fece Bill sempre più confuso.
-Già, pensa che onore- sottolineò Richard.
-Il direttore artistico e il Maître de Ballet, Samuelson non erano
d'accordo, ma i due ballerini hanno insistito e il signor Neumeier ha
ceduto, in effetti Lauren era stata la sua prima scelta e visto che
la coreografia è sua, ha confermato Lauren.
-Ma la piccola non l'aveva più provata, come farà?- fece
Bill con un filo di voce.
-Infatti ecco perché è corsa via così dietro le
quinte, sta provando con il signor Murru prima dello spettacolo. Ha
per fortuna quaranta due minuti prima di entrare in scena.
-Comunque era solo negli ultimi giorni che era stata sostituita quindi
la coreografia la sa benissimo- rassicurò Friedrich i due ragazzi
che avevano perso il sorriso.
-Sono in panico totale- fece Bill prendendo a fondo il respiro- sento
il cuore in gola come quando devo uscire su un palco per un concerto.
-Anch'io mi sto cagando in mano- fece molto finemente Tom.
-Che buffi, e che belle espressioni colorite che avete voi rockettari.
-E' bello però vedere che ci capite- fece con una punta di malinconia
Friedrich- quando vengono i miei amici o mio fratello di solito non
comprendono la mia tensione.
-Già prima ti hanno preso pure per i fondelli per la tenuta succinta-
gli ricordò Richard.
-In effetti il costumino color carne del primo ensemble era alquanto
sconvolgente- fece Friedrich.
-Vero- confermò Bill- sembravate nudi.
-Comunque io sono un po' incavolato- fece Tom riprendendosi dopo la
notizia shock- avete baciato la mia ragazza- poi rivolto a Friedrich
con fare minaccioso- e tu ci hai ficcato pure la lingua!
-No- si difese con forza il ragazzo- non è vero ti assicuro.
-Già già- rincarò Bill- io ero seduto accanto alla
tua ragazza e anche lei ti aspetta al varco, si è girata e ha
detto rivolta alla ragazza di Franz "quando lo vedo lo castro".
-La mia "susina" non direbbe mai una cosa del genere- asserì
sicuro Friedrich.
-Non ha usato proprio questi termini, Bill- fece rincarando la dose
Tom- ma un'espressione più rabbiosa.
-Mi difendo, non è vero. Poi Lauren mi sembra che ti aveva informato?
-Sì mi aveva parlato di alcuni baci che facevano parte della
coreografia, ma le carezze polipo e i tentacolini insinuati in molti
anfratti di cui solo io ho libero accesso, questo no. Ti aspetto fuori,
da uomo a uomo- fece Tom scuro in volto.
-Tom, non essere così cavernicolo- lo redarguì Bill- ci
penserà già Brigitta.
-Piantatela ragazzi di prendermi per i fondelli- disse sempre più
impacciato Friedrich.
Richard intanto rideva in un angolo mentre si asciugava il sudore e
si sistemava prima di rientrare in scena per i saluti finali.
-Sipario fra cinque minuti- si udì una voce nel corridoio.
-Ragazzi dovete tornare in platea- li invitò Richard gentilmente-
e salutatemi Brigitta.
-Bastardo- incalzò Friedrich che aveva perso il sorriso.
-Sì, senza dubbio- fece Bill gongolante per una volta che non
era lui al centro dello scherzo.
-Ti aspetto fuori lo stesso- concluse Tom- salutatemi il mio fiorellino.
-Le daremo un bacio e la palperemo bene- scherzò Richard.
-Provaci e ti manometto i sospensorio la prossima volta- ribatté
torvo Tom.
***
-Non ho più voce e le mani sono fucsia- concluse Bill rivolto
all'amico.
-E non si intonano con il tuo giubbottino nero- fece divertito Gustav.
-Ah, ah- fece con tono innervosito il cantante, poi cambiando discorso
aggiunse- Lauren è fantastica sono senza parole.
-Anch'io, la credevo, brava, cioè le prove che avevamo visto
facevano intuire qualcosa, ma quello che abbiamo visto supera la mia
immaginazione- asserì Georg.
Tom raggiunse i suoi amici.
-Ottimo lancio del bouquet Tom- lo rassicurò Bill- hai quasi
ucciso la nostra étoile ma fa nulla.
-Oddio Bill che pronuncia delle parole in francese.
-Siamo ai confini del paranormale- fecero in coro i ragazzi.
-Mami- disse Bill avvicinandosi alla madre- ai miei concerti non piangi
come una fontana.
-No, piccolino, i vostri concerti sono un po' più movimentati
qui c'è poesia, amore, sofferenza, sono commossa. La signora
Simone si aggrappò al braccio del compagno in evidente stato
di imbarazzo, con due lacrime che le bagnavano il volto.
Poco più in là il padre di Lauren era immobile in stato
catatonico fissava il sipario ormai calato.
Mentre la madre di Lauren anche lei abbastanza scossa sfogliava nervosamente
il libretto del balletto leggendo in continuazione la pagina dedicata
alla figlia.
-Mi trema la tasca- fece Tom- numero sconosciuto- disse ad alta voce
e lesse- "venite dietro le quinte siamo in emergenza". Tom
e Bill ripercorsero i passi che avevano fatto poco prima, la scena si
ripeté simile.
Bussarono al camerino, ad aprirgli Richard e Friedrich vestiti in civile.
-Solo voi riuscirete a calmarla è così da quando è
rientrata in camerino.
Lauren era seduta davanti allo specchio con il costume di scena un asciugamano
posato sulle spalle dai suoi due partner e circondata dai fiori che
gli amici le avevano tributato, piangeva.
-Amore che c'è?- chiese allarmato Tom avvicinandosi e prendendole
la mano. Lauren si tuffò nel caldo petto del ragazzo continuando
a piangere.
-Fiorellino- fece titubante Bill avvicinandosi a sua volta all'amica-
che cos'hai? Hai ballato benissimo, sei stata eccezionale, incredibile.
Ti hanno chiamato fuori per gli applausi almeno sette volte.
Lauren non diceva nulla e piangeva affondando la sua testa nell'enorme
felpa del ragazzo che le accarezzava dolcemente la testa madida di sudore.
-Piccolina mia, che c'è- fece Tom cercando di staccarla lievemente
dal suo corpo guardandola negli occhi blu cielo velati dalle lacrime.
-Ho ballato malissimo- disse la ragazza tra un singhiozzo e l'altro.
-Scherzi?- rispose con forza Bill.
-E' vero noi di danza ne capiamo poco, niente direi, ma la platea mi
sembra che abbia apprezzato.
-No, non capite ho ballato malissimo, ho sbagliato tutto, sono una frana,
non so perché mi hanno dato la parte.
Lauren non accennava a calmarsi. I due ragazzi ammutoliti di fronte
a questa scena poterono solo stringerla in un collaudato abbraccio a
sandwich.
Poi qualcuno bussò al camerino, era il signor Neumeier che voleva
parlare con la ragazza, era stato informato da Friedrich e Richard che
Lauren era disperata.
Quando il coreografo entrò Lauren fece capolino con la testa
da sotto la felpa di Tom, ma rimanendogli abbracciata si discostò
poco e con estremo sforzo tra i singhiozzi accennò:
-Mi dispiace, ho ballato malissimo.
Il signor Neumeier senza dire nulla si avvicinò e chiese a Tom.
-Quanti anni ha la vostra amica?
-Diciotto- rispose un po' stranito Tom che non capiva molto.
-Da quanto tempo?
-Circa una settimana- affermò Bill anche lui confuso.
-Ecco signorina, diciotto anni appena compiuti e appena diplomata, direi.
-Ma ho sbagliato molte cose, ho ballato malissimo e
-Perfetto, lei certo non è la signora Bussel, ovvio, se avessi
voluto un'esibizione perfetta dal punto di vista coreografico e tecnico
avrei scelto senza dubbio la signorina Denkova.
-Ecco, ma perché me?- si interrogò Lauren- io proprio
non capisco. Eravate tutti d'accordo che la mia poca esperienza avrebbe
messo in gioco la buona riuscita del passo a due finale. La sua coreografia
poi, una prima, creata apposta per la signora Bussel. -Certo la mia
coreografia l'ho splendidamente vista ieri alla generale.
-Ecco, ieri, non oggi, non la sua coreografia, io ho sbagliato tutto-
sottolineo Lauren tra un singhiozzo e l'altro.
-Vero, ha cambiato dei passi perché tecnicamente le sono ancora
un po' difficili, deve rafforzarsi, certo la signorina Denkova ha quattro
anni in più di esperienza.
-Perché non ha fatto ballare lei? Lo ha detto lei stesso. Ho
sbagliato tutta la coreografia.
-No, non è vero- asserì semplicemente il coreografo.
-Sì, lo ha appena detto- ribatté con forza Lauren che
si stringeva sempre più a Tom cercando di sparire sotto la sua
felpa- la coreografia si chiamava "Euthanasie" la mia interpretazione
invece.
-E' stata semplicemente unica, dolce, delicata, come il tocco di una
farfalla- incalzò il coreografo.
-Ma lei non voleva questo- fece la ragazza affondando il viso nel petto
di Tom e piangendo.
-Certo, ma questo non vuol dire che la sua interpretazione non mi sia
piaciuta e solo stata diversa. Sa quale particolare mi è piaciuto
di più?
-Quello in cui Lauren bacia dolcemente il ragazzo morente e staccandosi
da lui gli sposta i capelli dietro all'orecchio, si alza come se stesse
raccogliendo l'ultimo anelito di vita, lo stringe al suo cuore e lo
porta via- disse Bill tutto d'un fiato.
Il signor Neumeier lo guardò stupito:
-Esattamente, quella dolcezza che solo una ragazza che si avvicina all'amore
da poco sa trasmettere. Quella freschezza e semplicità che mi
aspettavo affidandole la mia coreografia.
-Ma la morte non doveva essere dolce-disse Lauren- questo dalla signora
Bussel non l'ho mai visto.
-Certo la signora ha un'altra maturità è una donna, stupenda
ballerina con un'esperienza infinita che ha lavorato mille volte con
personaggi diversi e ha acquisito una capacità incredibile di
calarsi perfettamente nei ruoli a lei assegnati. La sua era una "Signora
Morte" fredda, implacabile il tocco gelido che strappa via la vita.
-Io non ne sono stata all'altezza- fece Lauren.
-Certo signorina- fece categorico il coreografo- lei ha rappresentato
la dolcezza della morte, quella che libera dalle sofferenze della vita
umana.
Lauren lasciò le braccia sicure di Tom e corse ad abbracciare
il coreografo come una bambina, lasciando l'arcigno e autorevole signore
senza parole.
-Grazie, grazie- diceva Lauren tra le lacrime- allora la mia interpretazione
le è piaciuta?
-Moltissimo e ringrazio il cielo che sia ieri che oggi abbiamo ripreso
tutto, così potrò rivedere le due facce della mia opera.
Aspra e cruda quella della signora Bussel e quella dolce e delicata
della signorina Bart.
A quelle parole Lauren non poté fare a meno di reprime un moto
del cuore e baciò sulla guancia quel signore.
-Grazie grazie- poi lasciandolo interdetto si rituffò sotto la
felpa di Tom che l'accolse con gioia baciandola sulla fronte.
Il signor Neumeier uscì lasciando Lauren tra le lacrime che piano
piano cadevano meno copiose.
-Sto, tremando ancora- fece con un filo di voce- non è giusto
sono troppo piccola per poter sopportare tutto, non voglio, non voglio.
I due ragazzi rimasero interdetti, quando sembrava che Lauren fosse
stata rassicurata, le lacrime ricadevano abbondanti. Ai due ragazzi
non rimaneva altro che coccolarla dolcemente.
Poi qualcuno bussò al camerino.
-Signorina Bart sono felicissimo- fece il signor Murru entrando nel
camerino.
Si fermò subito interdetto per la scena che gli si presentò,
Lauren piangeva tremante tra le braccia di Tom e Bill le teneva dolcemente
le mani.
-Scusate- fece titubante il ballerino- come mai piange così?
Lauren girò il volto solcato da due grossi lacrimoni e disse
trattenendosi un po':
- Sono scossa, ancora non ci credo, come ha fatto a ballare con me?
-In che senso?- chiese stupito il ballerino.
-Ho cambiato mezza coreografia, sono una frana totale, come ha fatto?
-Ho ballato benissimo, la sua interpretazione mi ha coinvolto tantissimo
siamo stati stupendi insieme, mi sono trovato molto bene, tranquillo
e sicuro. Perché sta piangendo?
-Piange perché crede di aver ballato male e anche se il signor
Neumeier l'ha tranquillizzata- spiegò Bill- il nostro fiorellino
piange.
-Oh, me ne rendo conto, così all'ultimo minuto dover entrare
in scena è difficile per qualsiasi ballerino, ma lei ha dimostrato
una prontezza e una lucidità degne di un professionista.
-Grazie, mi fate sempre tanti complimenti, ma io sono agitatissima,
ho cambiato mille cose e la mia interpretazione è stata l'opposto
di quella voluta.
-Ma il passo a due l'abbiamo ballato in due e se è venuto diverso
dall'originale è perché insieme lo abbiamo cambiato. Le
sensazioni che ho provato con lei mi hanno portato a modificare a mia
volta ciò che con il corpo trasmettevo.
- Certo- fece a sua volta la signora Bussel che era entrata nel camerino
per congratularsi con la ragazza- la sua interpretazione è stata
molto lontana dalla mia, ma le posso assicurare che dalla mia poltrona
in platea ho pianto per la dolcezza della sua danza. Lauren lasciò
per un momento i due ragazzi che la sostenevano e asciugando le lacrime
chiese:
-Non lo state dicendo per consolarmi, vero?
La signora Bussel le si avvicinò e la abbracciò stampandole
un bacio sulla fronte disse.
-Sono proprio contenta di non aver danzato questa sera, sono contenta
di averla vista ballare e infine sono contenta che il signor Neumeier
abbia esaudito il mio desiderio di far esibire lei. La signorina Denkova
avrebbe danzato senza dubbio perfettamente ma certamente non sarei stata
altrettanto felice e mi sarebbe rimasto il rammarico di non aver ballato.
-Certo, invece- incalzò il signor Murru- lei ha ballato come
la signorina Bart.
-No, vi prego, mi state facendo troppi complimenti, non riesco a trattenere
le lacrime, come faccio?
-Non si preoccupi, i suoi amici la consoleranno al meglio, si cambi,
coraggio tutti la stanno aspettando per festeggiare la fine dello stage,
manca solo lei. I due ballerini lasciarono i tre ragazzi soli.
-Allora fiorellino, ho sentito solo i complimenti di tutti, forza e
coraggio, dobbiamo raggiungere i tuoi genitori e gli amici, tutti ti
aspettano.
-Certo tesorino, tuo padre versa in stato catatonico davanti al palco
vuoto, devi andare a staccarlo dalla poltrona, mentre tua madre consuma
il libretto con la tua biografia e le tue foto.
-Non prendetemi in giro- fece Lauren con un accenno di sorriso.
-No, è vero, sono totalmente stravolti e nostra madre sta piangendo
come una fontana dai primi minuti in cui ti ha visto ballare. -Che carini!
-Noi poi abbiamo urlato come matti.
-Sì, vi ho sentito, una voce poi fra tutte ha gridato a pieni
polmoni un urlo alla Schrei, mentre un mazzo di fiori mi è piombato
tramortendomi quasi, Tom che cavolo di lancio hai fatto?
-Ho preso dalle mie fan- fece Bill fiero- vedi quando mi ci metto sono
grande.
-Anche i lanci di peluches gli ho imparati dalle nostre fan- incalzò
il chitarrista.
-Veramente le vostre fan vi tirano anche oggetti più, come dire
intimi- fece la ragazza ironica.
-Sì ma non era il caso di tirare i boxer infestanti di Tom- incalzò
Bill ridendo.
-Ah, ah- concluse Tom freddamente.
-Scommetto che il mazzo di rose rosse e nere posizionate come il logo
dei Tokio Hotel sono frutto della mente del piccolo Bill.
-Esatto! Saranno una gallata senza eguali?- fece tronfio il ragazzo.
-Sì, splendide, eccole, le adoro. Poi la scatola dorata con dodici
rose rosse a stelo lungo credo siano frutto di un ammiratore segreto
totalmente innamorato di me.
-Certo- fece Tom tirandola a sé e baciandola affettuosamente.
-Mentre il mazzo di rose rosa è del mio papinou- poi aggiunse
-I ragazzi mi hanno fatto consegnare una scatola di cioccolatini, stupendi,
ora ce li scofaniamo a casa.
-Bene bene- fece Bill felice fregandosi le mani- adoro i cioccolatini.
-Mi sistemo, datemi qualche minuto, ma Tom, ho totalmente e irrimediabilmente
macchiato la tua maglietta di cerone!- fece Lauren guardando il ragazzo,
poi aggiunse- tesoro perché ti sei vestito da cazzone rap? Non
avevamo deciso per abiti civili meno Tom dei Topkio Hotel?
-Sì, ma- fece titubante il ragazzo
-Ma lui è Tom, cazzone rap in tutto e per tutto- fece Bill cercando
di essere il più convincente possibile.
-Cosa ha detto mia madre quando ti ha visto entrare così?
-Nulla, mi ha solo incenerito con lo sguardo- spiegò Tom tremante
al ricordo dello sguardo gelido della donna.
-Lo immagino- fece asciutta Lauren.
-Sta ancora tremando- incalzò divertito Bill, che di frasi gentili
ricevute dalla signora Bart ne aveva un intero campionario.
-Mi nascondete qualcosa?- chiese Lauren con un piccolo dubbio in mente.
-No, assolutamente no!- fece categorico il cantante- Va tutto benissimo.
-Ho capito ci piomberà una merda secca di dimensioni epocali,
vero?- fece Lauren subodorando qualcosa- ti trema il sopracciglio quando
menti, Bill.
-Davvero? No, no, niente di irreparabile, normale routine, un centinaio
di ragazzine urlanti fuori dal teatro che ci aspettano al varco e forse
qualche tv di gossip, niente di strano.
-Per questo il signorino fa il cazzone rap?- chiese la ragazza.
-Uffi, se non ti piaccio così me ne vado- fece scocciato il ragazzo.
-No, piccolino rasta- fece Lauren trattenendolo- mi piaci, felpa XXL
e pantaloni " me la sono fatta nelle mutande". A proposito,
levati la maglia macchiata, il padre di Richard mi ha portato quella
che gli avevamo chiesto.
-L'originale?- chiese soddisfatto Tom che pregustava di ritornare in
possesso della sua t shirt preferita.
-Eccola- Lauren gliela porse e Tom soddisfatto si tolse quella macchiata
restando a torso nudo.
-Cavoli- fece Lauren guardando il ragazzo- certo che i miei partner
sono meglio messi di te, hanno un fisico da paura, tu sei gracilino,
praticamente non hai muscoli, vedessi Friedrich che fisico ogni volta
che lo toccavo
Tom torvo e con una vena pulsante si infilò rapidamente la maglia
poi grugnì nervoso:
-Fan culo, ti ho visto sai nel passo a tre che slinguazzata vi siete
dati e i due continuavano a toccarti dove non si dovrebbe.
-Ah, lo sapevo, mi stavo solo divertendo tesorino- fece Lauren con un
sorrisetto diabolico avvicinandosi al ragazzo-vieni qui voglio solo
il tuo sapore sulla mia bocca.
Tom allora impetuosamente cominciò a baciarla senza mai staccarsi
da lei.
-Raga- fece Bill- respirate coraggio, no, no, vi prego, nove settimane
e mezzo fatelo dopo!
Lauren si interruppe dopo un po':
-Scusaci Bill, ma Friedrich mi ha detto della scenata di gelosia di
Tom e dei commenti della sua ragazza per cui volevo divertirmi un po'
a sue spese.
I due ragazzi si scambiarono ancora qualche coccola allora Bill annunciò
trionfante:
-Abbiamo una sorpresa per te!
-Davvero?- chiese curiosa Lauren- che cos'è?
-Non te lo dico, se no che sorpresa è?- incalzò il ragazzo.
-Dai- fece Lauren leziosa avvicinandosi come una faina e sfoderando
le sue doti persuasive migliori. Bill arrossì profondamente quando
Lauren lo toccò dolcemente e gli passò un dito dolcemente
sul naso in una mossa che faceva spesso con il suo amico, sapendo di
colpirlo in un punto debole.
Tom allora la afferrò lievemente ingelosito da dietro e la abbracciò
dicendole all'orecchio:
-Non te lo diciamo, se no che sorpresa sarebbe- per poi baciarla di
nuovo con trasporto dietro l'orecchio, sul collo, sulla spalla ed infine
mordicchiare il lobo dell'orecchio sapendo di toccare un punto debole
della ragazza.
-Possiamo evitare di risvegliare Tillo davanti ai bambini?- protestò
vivamente Bill che sentiva il suo stomaco contorcersi dalla gelosia
mista ad imbarazzo.
-Scusa- fece arrossendo Lauren- ora mi preparo tesorini e arrivo.
Tom torvo diede un buffetto a suo fratello redarguendolo:
-Se nomini ancora Tillo giuro che ti taglio Billo!
-Cavoli che crudele- fece ridendo sotto i baffi Bill- in intimità
come lo chiami?
Lauren era dietro ad un paravento, che si lavava, cambiava e vestiva
e si lasciò sfuggire una battuta: -Grisù- disse divertita-
un fuoco di breve durata.
Bill guardò il fratello e cominciò a ridere senza contegno,
ma ammutolì quando da dietro il paravento vide spuntare la ragazza
con uno stupendo vestito lungo grigio polvere con lievi ricami rosa.
-Mi allacceresti amore?- porgendo la schiena completamente scoperta
a Tom chiedendo di chiudere tre piccoli bottoncini dietro al collo che
tenevano fermo lo stupendo abito.
Tom e Bill rimasero attoniti, Lauren era bellissima, sensuale, il vestito
metteva in luce la sua innata eleganza. I due ragazzi erano ammaliati,
quella davanti a loro non era la ragazzina dalle buffe gonne fiorate
era una bellissima donna.
-Piccoli, ci siete?- fece Lauren sollecitando l'aiuto dei suoi due amici.
Tom come un automa, impacciato e tremante davanti a quella visione si
avvicinò alla ragazza. Quella schiena che poco prima aveva baciato
ora sembrava così diversa, sentì un nodo in gola che gli
bloccava la respirazione avrebbe voluto baciarla tutta quella schiena
e andare oltre, ma si dominò. Con fatica e con poca destrezza
riuscì ad allacciare i tre piccoli bottoni al collo.
Poi sospirò e Lauren divertita disse:
-Mi sa che anche questa volta metterò a dura prova la tua destrezza.
-Scusate- fece Bill- questa notte ci sono anch'io nel lettone con voi.
-Non penso cucciolo- fece Lauren maliziosa- potrei chiedere a Gustav
o a Georg un favore, anzi penso che Georg possa passare benissimo la
notte con qualche amica francese di mia conoscenza e lasciare il letto
a te.
-Mi sembra un'ottima idea- fece Tom con un largo sorriso mentre si prefigurava
il dopo festa.
-Insomma mi cacciate fuori di casa?- chiese un po' risentito il ragazzo.
-Esatto- risposero all'unisono i due ragazzi.
-Uffi- si imbronciò Bill- sono veramente sfigato!- lentamente
si portò fuori dal camerino lasciando i due ragazzi per qualche
minuto soli e raggiungendo il gruppo di parenti e amici in attesa.
-Tom, dimenticavo- Lauren ripresentò la schiena al ragazzo- la
cosa più importante del mondo- la ragazza porse il ciondolo che
le aveva regalato il ragazzo al compleanno- me lo rimetti amore?
Tom come quella notte al castello di Vaux le Vicomte circondò
il collo della ragazza e allacciò il simbolo del suo amore accompagnando
quel gesto con un bacio lungo e caldo.
Lauren trovò ad aspettarla nel foyer del teatro tutti gli amici
e i parenti.La prima cosa che fece fu correre tra le braccia di suo
padre che la avvolse in un caldo abbraccio mentre sua madre le accarezzava
il capo con due lacrime che le velavano gli occhi.
-Oh, papi sono così tremendamente agitata- fece con un filo di
voce la ragazzina- non so- poi rivolgendo il capo verso sua madre e
vedendola in lacrime- mami, allora?
Lauren non sapeva cosa aspettarsi da sua madre. Nel mese in cui era
stata ad Amburgo sua mamma non aveva mai voluto vedere la figlia soprattutto
dopo le foto e gli articoli usciti su di lei e i ragazzi. Inoltre la
signora Bart aveva tenuto in sospeso la figlia fino all'ultimo sulla
sua presenza quella sera.
Ancora tra di loro non si era creato un rapporto affettuoso nonostante
tutta la psicoterapia che stava facendo la madre, ma quella sera, in
quel momento la signora Bart per la prima volta aveva capito cosa volesse
essere madre.
Si avvicinò a quella stupenda ragazza dai capelli lunghi che
scendevano mollemente sulle spalle in morbidi boccoli, stretta nel bellissimo
abito lungo, grigio cenere con perline finissime e petali rosa delicatissimi
era solamente stupenda. Una bellissima ragazza ed era sua figlia quella
che aveva ballato con uno dei ballerini più famosi al mondo un
balletto di uno dei massimi coreografi viventi. Sua figlia aveva ricevuto
applausi fragorosi sia nel primo sia nel secondo pezzo.
La madre di Lauren la prese tra le sue braccia e le disse semplicemente:
-Sono fiera di te, sei stata magnifica, ti voglio bene. Lauren a quelle
parole cominciò a piangere senza poter trattenersi e fu accolta
da un abbraccio a tre dei suoi genitori.
La signora Simone, il signor Gordon e i due gemelli che conoscevano
bene la storia della piccola Lauren si commossero a loro volta vedendo
quella stupenda scena.
Poco dopo Lauren fece capolino dall'abbraccio dei suoi genitori e rivolgendosi
a Bill disse:
-Neanche il tuo mascara a prova di monsone ha tenuto, sai?
-Già non è fatto per le tempeste del cuore- disse con
dolcezza Bill, esitando ad avvicinarsi per paura di essere redarguito
immediatamente dalla signora Bart.
Poi Lauren abbandonò il caldo abbraccio del padre e prendendo
per mano Tom lo trascinò verso di sé e si rifugiò
sotto la sua enorme felpa sussurrandogli:
-Hai visto? La mia mamma è fiera di me, lei che non voleva neanche
venire e non mi voleva far fare danza.
-Già a volte accadono dei miracoli- fece con voce tremante dall'emozione
il ragazzo.
-Voglio che questo non finisca mai, vorrei che tutto rimanesse così
per sempre- sussurrò Lauren guardando profondamente gli occhi
nocciola di Tom.
-Anch'io lo vorrei, ma purtroppo
- fece Tom lasciando la frase
a metà.
-No, non diciamolo o vivremo questi ultimi giorni in tristezza.- concluse
Lauren
-Godiamoci ogni attimo- disse semplicemente Tom.
-Ti amo- fece Lauren assaporando quel caldo abbraccio- sai, adoro le
tue felpe XXL perché ci stiamo abbondantemente in due- mi piace
il tuo odore.
-Dici che se ti bacio qui davanti a tutti rischio la vita?- domandò
titubante il chitarrista.
-Non so, proviamo.- suggerì Lauren.
I due ragazzi si scambiarono un dolce bacio, amorevole, affettuoso ma
fugace per timore di irritare la signora Bart che in effetti commentò
-Siete proprio una starna coppia voi due, ma dovrò farci l'abitudine.
-Grazie mamma- fece sorridendo la ballerina.
-Lauren- la richiamò timidamente Bill- c'è una persona
speciale che vuole salutarti, vieni, signora Bart- azzardò timidamente
Bill- gliela posso rubare?
-Sì, ma un consiglio, tagliati i capelli sembri una ragazza.
-Lo so, ma quando ce li ho dritti sparati in aria è tutt'una
altra cosa, no?
-Sì sembri un invasato- commentò acidamente.
-Grazie è l'effetto che voglio ottenere- fece Bill stupendo la
signora Bart, poi prese per mano l'amica e con Tom la portarono verso
la sorpresa.
Lauren ritrovò i genitori di Gustav e Georg, la sorella di Gustav
che stava conversando con una signora distinta ed elegante. -Oddio-
esclamò Lauren- la signora Svetlana.
-E' un onore per me- disse la signora di fronte alla sua ex-allieva.
Lauren fece un inchino e tutti la guardarono stupiti poi la sorella
di Gustav spiegò:
-Le allieve fanno sempre l'inchino alle loro insegnanti.
Poi le due si abbracciarono:
-Oh, signora Svetlana, è grazie a lei se sono qui.
-Non penso, ti ho avuto come allieva solo per pochi mesi.
-No, è lei che ha convinto i miei genitori a farmi provare l'esame
per entrare all'Opéra. È lei che ha detto che avevo talento,
che non potevo sprecare il mio dono. Lei è venuta a prepararmi
al concorso di luglio quello che ho vinto nella sezione danza classica.
-Lo so ma ho fato poco, credo che tutto il lavoro l' abbia fatto tu,
piccola- le fece la signora Svetlana abbracciandola.
-Io però le sarò sempre riconoscente, grazie- aggiunse
la ragazza commossa.
Lauren poi fu travolta da tutti i suoi amici che volevano complimentarsi
e la frase ricorrente fu "sei magnifica" "sei grande"
"una vera stella"
-Sei stata semplicemente commuovente quando uscivi per i saluti sola
e spaurita come se non credessi che la gente potesse applaudirti- fece
la sua cara amica Leonor venuta apposta da Parigi per vederla.
-E poi quando hai ricevuto il mazzo di fiori che ti ha tirato Tom e
il ballerino l'ha raccolto e te lo ha porto- incalzò Sylvie.
-Non sapevo cosa fare ero imabarazzatissima quando mi sono ritrovata
al centro e dovevo inchinarmi al direttore d'orchestra e prenderlo per
mano e fare la riverenza- Lauren fece una piccola pausa- cioè
l'ho sempre visto fare nei balletti sui dvd, dalle mie colleghe più
grandi e durante i balletti a cui ho partecipato in questi anni di scuola,
ma doverlo fare io - Lauren, tradendo una grande emozione, proseguì
il suo racconto- ero impacciata.
-Non si è visto sai- confessò Tom guardandola fiero.
-Vero sembravi nel tuo elemento come se facessi quello da sempre- confermò
Leonor.
-E invece ero totalmente in panico, ma il signor Murru l'ha intuito
e mi ha sostenuto- raccontò Lauren.
-E' stato gentile- concluse Tom.
-E poi quando uscendo sei andata verso il palco e ti sei inchinata alla
signora Bussel- incalzò la sorella di Gustav- sei stata magnifica.
-Grazie, siete troppo gentili, tutti,- fece Lauren guardando tutte le
persone che la circondavano- sono troppo felice di essere qui e poter
condividere le mie emozioni con voi.
-Spazio, spazio, io voglio un autografo- Bill si fece largo tra la folla
di amici che circondavano Lauren con in mano un pennarello nero indelebile
e un manifesto gigante della serata.
-Dai, piantala Bill- lo redarguì Lauren- non prendermi per i
fondelli.
-No, anche io lo voglio- disse la sorella di Gustav- quando vado ai
balletti mi faccio sempre firmare il libretto, prego- le disse porgendo
il foglio.
-Oddio, non l'ho mai fatto, mi sento idiota, ma voi come fate?- fece
Lauren rivolta ai suoi amici famosi.
-Guarda all'inizio sei impacciato, ora si va in automatico- mostrò
con sicurezza Gustav.
-Allora comincio con il libretto di Tom, se non vi dispiace- fece Lauren
sorridendo amorevolmente al ragazzo.
Lauren si trovò circondata dagli amici che le chiedevano anche
la dedica e lei scriveva divertita magari scambiando anche qualche scemenza.
-Oh, Friedrich- fece Lauren richiamando il suo partner- mi presenti
tuo fratello?
-Veramente sono Franz, il fratello.
-Ups- fece Lauren arrossendo.
-Comunque piacere di conoscerti,- fece Franz porgendo la mano- Friedrich
mi ha parlato molto di te e dei tuoi amici.
-Bene- Lauren allungò la mano e la strinse forte guardando il
ragazzo negli occhi e sorridendo dolcemente.
-Vieni la mia ragazza e Brigitta vogliono conoscerti sono rimaste molto
ammirate dal vostro passo a tre.
Lauren fu presentata ai genitori di Friedrich e ai suoi amici che la
accolsero come una star.
-Dai venite unitevi a noi- fece Lauren dopo un po' che stavano chiacchierando.
-No, io mi vergogno- disse Brigitta.
-Anch'io- fece Ute la fidanzata di Franz.
Lauren le guardò perplessa.
-Di che cosa vi vergognate?
-Di parlare con i "Tokio Hotel"
-Oddio i quattro idioti sono talmente normali che voi neanche vi immaginate
e anche se l'idiota si è vestito da rap e l'altro da invasato
rockettaro sotto sono normali, degli scemi integrali vi assicuro.
-E' vero, Bill poi è fuorissimo- fece Friedrich che aveva avuto
modo di parlargli più volte- sono alla mano e simpaticissimi.
Il gruppetto di amici di Friedrich si unì agli amici di Lauren
e cominciarono a chiacchierare allegramente intorno ai tavoli del buffet.
In breve il ricevimento si trasformò in una bellissima serata.
-Signorina Bart la devo rapire- fece ad un certo punto il signor Neumeier-
dovrebbe venire con me, alcuni giornalisti vorrebbero parlare con lei.
-Sta scherzando?- fece intimorita la ragazza stringendo forte la mano
di Tom.
-In bocca al lupo- gridò orgoglioso Bill.
-Idiota- lo riprese Lauren acida- non sono mica come te, io, io sono
più modello Gustav, timido, riservato, imbranato che odia le
telecamere ed essere ripreso.
-Un palo- disse acidamente Bill.
-Ha parlato il logorroico accentratore- ribatté Gustav offeso-
io odio le interviste e parlare, ma le poche volte che lo faccio dico
cose sensate, i tuoi soliloqui invece li capite solo tu e tuo fratello.
-Non è vero- fece indispettito Bill.
-Coraggio signorina- sollecitò divertito il signor Neumeier che
ben conosceva i ragazzi dopo il loro incontro in ufficio- i giornalisti
non mordono e ci sono io accanto a lei.
-Se vuoi vengo anche io- fece tronfio Bill- l'esperto.
Tutti si voltarono a guardarlo e chi lo conosceva bene iniziò
a spintonarlo facendo in coro:
- Bill va fan culo- fecero i tre ragazzi della band
-Sei sempre il solito egocentrico- aggiunsero Ralph e Alex
-Il megalomane- fecero in coro le ragazze.
-Benvenuti nel piccolo mondo di Bill- fece costernata Lauren scotendo
la testa e sorridendo affettuosamente al ragazzo.
-Uffi, mi trattate sempre male, io volevo solo essere gentile e aiutare.
-Grazie leoncino dalla criniera piastrata- disse Lauren- me la caverò
spero.
-Sì sarai una grande- fece Tom lasciandola affettuosamente- siamo
tutti con te
***
-Cosa fai tesorino tinto?- fece Lauren semi addormentata tra le braccia
di Tom sentendo Bill alzarsi.
-Ho fame- rispose come un automa il ragazzo.
-Ah- disse Lauren accoccolandosi tra le braccia di Tom.
Poco dopo si sentì un gran frastuono, come uno scoppio, l'allarme
anti incendio innescarsi e del fumo provenire dalla cucina. Lauren scattò
veloce e corse verso la cucina allagata dal dispositivo antincendio
Bill che armeggiava con il microonde dal quale si alzava un fumo tremendo.
-Bill, aiutami - lo sollecitò la ragazza- dobbiamo disinnescare
il dispositivo che spruzza acqua e l'allarme fastidioso prima di svegliare
tutto il palazzo- Lauren salì sul tavolo e Bill con lei, poi
cingendola dalla vita la sollevò e insieme bloccarono tutto.
Intanto tutti erano accorsi a vedere quello che gli si presentò
fu alquanto divertente:
-Bill, lo so che dopo gli Mtv music Award ti sei esaltato e ti piace
cantare sotto l'acqua gelida- fece divertito Alex.
-Ma se potessi farlo sotto la doccia e non alle quattro di note- intervenne
Ralph. -te ne saremmo grati- concluse il gruppo delle ragazze.
-Già- fece in coma profondo Tom che si era appena accorto del
fastidiosissimo rumore dell'allarme.
Lauren sorrise affettuosamente al ragazzo che bagnato fradicio sembrava
proprio come nel video Monsoon.
-Che complicato pasto ti stavi cucinando per scatenare tutto questo
casino?- chiese curiosa Lauren.
-Un Wurstel
E tutti in coro ripeterono scocciati: -Un Wurstel?
-Sì.
-Ma come hai fatto?
-Non so?
-Certo Bill- fece Ruth guardando il timer del forno- se metti un wurstel
in un microonde per 45 minuti è inevitabile che prenda fuoco.
-Non ho messo 45 secondi?- chiese stupito il ragazzo.
-No.
-Ups- esclamò semplicemente il ragazzo poi guardando Lauren negli
occhi arrossì.
Il ragazzo infatti era attaccato a lei che indossava una semplice camicia
da notte finissima che ora bagnata faceva intravedere ogni cosa. E guardandola
avvampò imbarazzato, la allontanò da sé, scese
dal tavolo, la aiutò a fare lo stesso sempre più confuso.
-Bill- fece Ralph mal calcolando le sue parole- meno male che la sera
dei music Award non portavi questo elegante pigiamino bianco trasparente
e soprattutto non eri così esaltato.
Bill si guardò e notò un bozzo che deformava i suo pantaloni
arrossì imbarazzato e corse a rifugiarsi in camera sua.
Tutti risero divertiti mal calcolando la portata di quelle parole e
non sapendo dei profondi sentimenti che il loro amico provava per Lauren.
Tom dapprima lievemente geloso per la situazione che si era creata tra
Lauren e Bill nel loro abbraccio per disinnescare l'allarme, si rese
conto che doveva andare dal fratello.
-Bill, posso entrare?- fece Tom bussando.
-No, ti prego, potete lasciarmi per qualche minuto solo?- fece con la
voce impastata- mi sto cambiando e asciugando.
-Vieni in camera mia così le ragazze possono tornare a dormire
sono le quattro.
-Aspetta- disse Bill con voce ancora malferma.
-Dai, non c'è nessuno se ti senti in imbarazzo, sono tutti in
cucina ad asciugare il lago che hai fatto.
Tom entrò titubante, non sapeva che parole usare per sostenere
il fratello fortemente imbarazzato.
-Bill, mi spiace per la frase di Ralph, sai forse lui non sa dei tuoi
sentimenti per la piccola.
-E tu?- fece con un filo di voce Bill.
-Nulla, non preoccuparti a me succede praticamente ogni volta che la
vedo, è talmente bella che spesso mi va il sangue alla testa.
-Ah, allora lo ammetti che sei una testa di cazzo- fece ridendo Bill
Tom lo abbracciò divertito per la battuta quasi scontata che
aveva fatto il fratello, ma fu sollevato per l'umore che esternava.
Il ragazzo con un nuovo pigiama si rifugiò in bagno del fratello
per asciugarsi i capelli e lì ritrovò Lauren.
I due ragazzi si trovarono in bagno con il phon accesso davanti allo
specchio e senza dirsi nulla si sorridevano complici nei piccoli gesti.
Poi Bill cominciò sparandosi l'aria sul volto ad imitare il video
1000 Meere ridendo divertito.
Mentre Lauren gli sorrideva per la parodia.