Come neve al sole

Umh, scusa!

 

[ Per esigenze di copione mi sono presa la libertà di cambiare un po' l'andamento delle partite!!! Chiedo sempre perdono a chi ne capisce di basket per le mie descrizioni alquanto strampalate sulle partite e i termini utilizzati. NdA]

Nella palestra dello Shohoku, in quei giorni, si poteva respirare un'atmosfera tesissima. Gli allenamenti erano sempre più duri, le matricole Hanamichi, Lory, Rukawa non erano, poi tanto, in vena di scherzi; ora si cominciava a fare sul serio, fra pochi giorni avrebbero disputato la finale per l'accesso ai play off. La squadra da battere era "solo" la seconda classificata dell'anno precedente, lo Shoyo!
Akagi sapeva che la posta in gioco era alta, conosceva benissimo il valore dello Shoyo, pretendeva il massimo; Mitsui cercava di prepararsi al meglio allenandosi nei tiri da tre punti; Miyagi aveva un colorino verde pisello al solo pensiero di misurarsi con uno dei migliori playmaker della prefettura di Kanagawa, il famoso Fujima Kenji.

-Ehi begli'occhi, sai perché il gorilla è così teso?
-Buf,-rispose il ragazzo che come sempre era di molte parole…
-Avrà le sue cose!- ribattè la ragazza.
-Che deficiente, piantala e facciamo qualche schema!- arrossendo come un pomodoro, chissà da dove le tira fuori certe battute, poi ripensandoci sorrise fra sé e si mise a preparare gli schemi.


[spogliatoio Shohoku ore 14 30, domenica pomeriggio, stadio della prefettura]

La tensione si poteva tagliare con un coltello, Mitsui era già andato in bagno quattro volte, Miyagi era seduto in un angolo quasi tremante, Rukawa stava raccogliendo le idee davanti al suo armadietto, il capitano Akagi guardava fuori dalla finestra assorto nei suoi pensieri, Lory si stava cambiando in un angolo dietro gli armadietti.

-Eccomi la più forte e la più bella giocatrice di basket è pronta, per l'occasione indossa la sua orribile maglia numero tredici, ma oggi ha aggiunto un tocco di classe- urlò trionfante la ragazza- porta infatti una bellissima treccia greca, ammalierò i ragazzi dello Shoyo con la mai bellezza, sarò la sirena del canestro!
Hanamichi le andò incontro e con altrettanta baldanza aggiunse mettendole un braccio intorno al collo:
-Eccoci le supermatricole pronte per fare il loro ingresso nell'Olimpo dei campioni! Oggi segnerò più punti di Rukawa e non mi farò espellere!
-La coppia di mentecatti- boffonchiò Rukawa.
-Che disastro due dementi accoppiati, dove andremo a finire!-disse Akagi girandosi verso i compagni.
E Kogure aggiunse:
-Beati loro che scherzano!

Il coach entrò pronto per caricare i ragazzi. anzai con la sua solita calma serafica aveva da tempo un piano pronto per contrastare i ragzzi dello Shoyo e senza indugiare fece un breve riepilogo ai suoi atleti.

-Ricordatevi cosa abbiamo detto in palestra! Hanamichi da te ci aspettiamo un ottimo gioco sotto canestro, i rimbalzi sono tutti tuoi; Miyagi, gioca come sai, non preoccuparti dell'altezza degli avversari o della loro fama; Mitsui oggi è il tuo momento! Date il massimo ragazzi! E la signorina Lory…

-Sì signore, operativa, carica come un toro inferocito!-urlò la ragazza in modo "molto femminile" facendo seguire le parole con una smorfia, soffiando dalle narici e incurvando la schiena per sembrare più grossa.
-Osserva bene gli avversari-le disse Anzai sorridendo- le tue intuizioni sono sempre molto preziose. Andiamo e ricordiamoci chi siamo noi- alzando il tono della voce.

-I più forti- risposero in coro i giocatori dello Shohoku.

Le squadre entrarono in campo, sugli spalti lo stadio era gremito. Niente a che vedere con l'atmosfera delle altre partite. Lo Shoyo imponeva il suo dominio anche sulle gradinate. La tifoseria era organizzatissima: la divisa con i colori della scuola, delle bottiglie vuote per far rumore e il capo tifoseria con il megafono per scandire i cori.

Per lo Shohoku un gruppo sparuto di compagni, gli amici di Hanamichi, la sorella di Akagi e alcune amiche. In un angolo svettava un enorme cartellone con un grosso cuore porpora e il nome di Kaede Rukawa dipinto, dietro le immancabili ragazze pon pon, le uniche che si facevano sentire. I liceali dello Shohoku tra il pubblico facevano finta di non conoscerle, tanto si vergognavano.

La formazione dello Shoyo vedeva schierati: numero 9 Itoo, come guardia, 8 Takano, 9 Nakano, 6 Asekawa e numero 5 Anagata, pivot. In panchina Kenji Fujima dava le ultime indicazioni ai compagni fungendo da allenatore.

Lo Shohoku schierava Akagi, Miyagi, Mitsui, Rukawa e Hanamichi.

-Ehi principe azzurro-urlò dalla panchina Lory rivolta a Fujima - ti aspetto, oggi sarà la fine della tua carriera di miglior guardia della prefettura, la principessa Lory ti farà il fondoschiena quadro!
A metter fine alle urla della peste una razione di cazzotti del capitano Akagi.

Mentre dalle tribune le ragazze pon pon le urlarono:

-Ehi scopa di saggina stattene in panchina e taci!
-Ehi galline perché quei pon pon non ve li mettete lì e, dato che ci siete, non vi coprite quelle gambe cellulitiche, non sono un bello spettacolo!
-Panchinara taci!
Alla seconda razione di cazzotti, Lory si sedette mesta e si concentrò sulla partita!

Le squadre presero posizione. Oltre ad essere la seconda squadra più forte della prefettura lo Shoyo era anche la più alta, quattro dei ragazzi erano alti più di 1 e 90, il quinto era solo 1 88. L'altezza era il loro punto di forza, ma non solo, erano veloci e scattanti, la partita non sarebbe certo stata facile!

Akagi, l'unico a poter competere in altezza si mise in posizione, aveva contro Anagata l'altro pivot.
L'arbitro lanciò la palla in aria, i due ragazzi saltarono, Akagi colpì la sfera, Hanamichi la recuperò, ma l'arbitro fischiò fallo.
Il povero Sakuragi era verde dalla paura, ma come non aveva fatto nulla, aveva solo recuperato la sfera, stava già tremando all'idea di aver commesso il primo fallo della partita e si guardava intorno interdetto.

-Fallo del saltatore- annunciò l'arbitro-Palla allo Shoyo.
Hanamichi sospirò di sollievo, Akagi aveva colpito la sfera prima che raggiungesse il punto più alto e aveva commesso infrazione.
La palla era allo Shoyo che costruì la prima azione punto. Anagata, infatti, ricevuta la sfera, si trovò davanti al muro di Akagi e lo superò con destrezza facendo un tiro magnifico in sospensione. Questa prodezza del ragazzo stava a sottolineare la bravura della squadra.

Hanamichi innervosito sbotto contro Anagata:
-Ehi tu, sai i tuoi bei occhialetti da fighetta? Beh, te li trito!
-Piantala- lo redarguì Akagi - pensa a giocare senza commettere falli.

Le ultime parole famose…Miyagi aveva la palla e si era portato a centrocampo per costruire l'azione d'attacco, passò la palla ad Akagi, ma quest'ultima venne intercettata da Anagata che partì per il contropiede. Lo Shohoku veloce si riportò nella sua metà campo chiudendosi in difesa. Hanamichi stava fronteggiando Takano, però per troppa irruenza commise il suo primo fallo dando una botta al braccio dell'avversario.

-Concentrati ritardato-gli disse Rukawa nero dalla rabbia. Lo Shohoku era già sotto di 4 punti.
-Tua madre doveva strozzarti con il cordone ombelicale appena nato!- disse alterato Sakuragi al tenebroso numero 11.
-Piantala Hanamichi, non preoccuparti, andrà meglio la prossima volta- mitigò Kogure dalla panchina.

Ecco un'altra azione fulminea dello Shohuku, ma la difesa dello Shoyo poteva contare sulla superiorità d'altezza, i ragazzi non riuscivano a passare la palla, questa, infatti, veniva sempre intercettata. Ecco che sull'ennesima palla rubata dello Shoyo il numero 9, Itoo, concludeva la sua stupenda azione con un tiro da tre punti.

-Insomma volete svegliarvi- urlò Lory dalla panchina- sembrate delle donnine, allora tirate fuori i coglioni o li avete lasciati nell'armadietto?!

Con la sua solita e immancabile finezza Lory aveva stupito i compagni. Rukawa rimaneva sempre più perplesso, come poteva essere la stessa ragazza che aveva cenato a casa sua e che sua madre aveva così apprezzato per bellezza, educazione e finezza? Come poteva essere la stessa ragazza con la quale era uscito un sabato pomeriggio? Proprio non riusciva a capire eppure era lei, Lory, la ragazza che era entrata nel suo cuore e quelle parole, urlate così, a bruciapelo lo scossero, era ora di dare una svolta alla partita.

La palla era allo Shohoku che rapidamente si portò nella metà campo avversaria. Cominciò come sempre a costruire l'azione: Miyagi, con un palleggio serrato, cercò di farsi strada sotto canestro, ma, tallonato da vicino, decise di passare a Mitsui. Il ragazzo tentò di fare un tiro da tre si mise in posizione, ma il blocco di Asekawa, lo fece desistere. Hanamichi allora, urlò al compagno di lanciargli la palla visto che si era liberato dalla marcatura, Mitsui però esitò, si guardò intorno per cercare qualche altro compagno un po' più affidabile, ma non trovò nessuno e mentre Hanamichi urlava e si sbracciava Mitsui fintò e lanciò la palla proprio a lui, il re dei falli, come lo chiamavano i suoi amici. Hanamichi che non aveva intuito la finta ricevette la sfera in pieno viso! Itoo allora accorse e tentò di recuperare la palla, la sfiorò con la mano, ma la sfera scivolò fuori. All'errore madornale di Hanamichi era seguito un colpo di fortuna, la rimessa era per lo Shohoku.
Dopo una serie di nomi rivolti a Sakuragi da parte di tutti i compagni e un coro di buh dagli spalti, ecco che Miyagi si mise in posizione per la rimessa laterale.
I ragazzi dello Shohoku cercavano di sfuggire alla pressante marcatura dei giganti avversari, Rukawa scattò prontamente e Miyagi gli passò la palla, ma questa fu facilmente intercettata da Itoo che allungando il braccio anticipò il numero 10 dello Shohoku. La guardia del Shoyo scattò in avanti per un fulmineo contropiede, sotto canestro passò la palla ad Anagata che stava per realizzare l'ennesima palla punto. Il numero 5 dello Shoyo saltò e Akagi prontamente si mise in posizione per contrastarlo, ma era solo una finta, aspettò il timing giusto e risaltò sorprendendo così gorilla-Akagi. Quando ormai l'azione sembrava conclusa con un canestro per lo Shoyo, ecco il numero 10 dello Shohoku. Rukawa non voleva mollare, saltò e intercettò la sfera. Con balzo felino cominciò il contropiede. Palleggiando Kaede si portò sotto canestro dove ad attenderlo vi erano Takano e Nakano praticamente un muro invalicabile! I compagni dello Shohoku da dietro urlavano:

-Aspetta arriviamo!

Ma il gelido ragazzo non ci stava, e con un salto da maestro usò la tattica di una altro asso del basket Akira Sendo, saltò e invece di tirare frontalmente la palla, portò la sfera sotto le braccia possenti dei due difensori dello Shoyo e con abilità da sotto la fece entrare nel canestro.

Il primo punto per lo Shohoku era stato messo a segno!

Lo stadio era in religioso silenzio davanti a quella prodezza, tutti stavano cercando di capire l'azione che si era appena svolta sotto i loro occhi. Poi un urlo delle galline pon pon sciolse la tensione:

-Ma che figo mi ci ficco- e la più racchia delle tre -Io sono la tua galleria e tu il mio treno in corsa!- questa volta Lory era stata battuta in fatto di battute a doppio senso.

Ma Rukawa doveva fronteggiare i compagni che lo stavano rimproverando:

-Ehi, prima donna, non sei solo in squadra!-disse seccato Miyagi.
-Eh, ma chi ti credi di essere?-tuonò Mitsui.
-Insomma siamo una squadra- aggiunse Akagi.

Il ragazzo imperturbabile rispose con estrema franchezza:

-Non potevo passarvi la palla, eravate troppo tesi!

I compagni erano rimasti sbalorditi. In effetti fino ad ora non avevano sfruttato le loro doti per paura. Hanamichi aveva il terrore di essere espulso; Akagi subiva la marcatura di Anagata; Miyagi non riusciva a trovare gli schemi giusti per condurre la squadra a segnare qualche canestro. Ma il più teso era Mitsui, proprio non ci stava a perdere, soprattutto dopo che aveva sentito in bagno Asekawa dire ad un suo compagno "non gli farò segnare più di 5 punti".
Ecco ora i ragazzi dello Shohoku si sarebbero sbloccati, se non altro per dimostrare a Rukawa che si stava sbagliando e che poteva andare a farsi un giro se continuava a credersi un Dio.

Si era forse ad una svolta, il tabellone però segnava 11 a 2 per lo Shoyo.

-Ecco finalmente!!!-urlò Lory dalla panchina-eccolo lo Shohoku!!!forza ragazzi ricacciate il secchioncello quattrocchi in biblioteca! Strapazzate per bene quei carciofi, ragazzi!

-Carciofi?- disse Anagata- carciofi a chi, ehi tu sottospecie di donna petulante, facci vedere le tette che non hai?
-E tu? Che taglia porti di sospensorio? La meno 1?
Anagata era sempre più arrabbiato, ma dalla panchina Fujima lo richiamò all'ordine:
-Lascia perdere Anagata, concentrati!!!- poi tra sé…certo che quella ragazzina …non vedo l'ora di vederla in azione.

La parita ricominciò: Itoo, pronto per andare a canestro, palleggiava fiducioso, il piccolo Miyagi però lo sorprese e gli rubò la palla. Lo Shohoku partiva per la rimonta, Miyagi solo in corsa verso il canestro, passò la palla ad Hanamichi sperando che mettesse a segno i tiri in corsa che gli avevano insegnato, ma il ragazzo, preso dalla foga di segnare più punti di Rukawa, lanciò la sfera alla bell'è meglio. La sfera rimbalzò sul cerchio arancione del canestro e Rukawa con un salto felino la insaccò facilmente.

11 a 4 era l'ora della rimonta.

Rincuorato, lo Shohoku ora imponeva il suo ritmo. Akagi e Hanamichi sotto canestro erano abilissimi a prendere i rimbalzi, Miyagi, nonostante l'altezza, era riuscito ad imporre il suo ritmo e aveva segnato uno stupendo punto. Poi anche la mitica mina vagante dello Shohoku, il rosso Hanamichi Sakuragi, fece il suo primo canestro.
-Ecco il mitico, l'immenso Sakuragi, insacca la palla con uno stupendo tiro in corsa!!!-cominciò ad urlare il ragazzo fiero
-E vai così- Lory dalla panchina si era alzata ed era andata verso il suo compagno inaugurando la danza del canestro. Era una danza che i due ragazzi facevano sculettando e facendo degli ampi cerchi con le braccia, la testa poi compiva il movimento di un tacchino con un attacco epilettico…insomma i giocatori dello Shohoku non potevano non esimersi dal commentare:
-Ma perché quei due dementi si sono iscritti nella squadra di basket?- si domandò Akagi.
-Due dementi accoppiati, che pena?- commentò Rukawa
-Che vergogna, c'è da seppellirsi!!!- sospirò dal canto suo Miyagi
Mentre Mitsui ne approfittava per riprendere fiato e concentrarsi, insomma ora doveva mostrare tutto il suo gioco e segnare!
Lo Shohoku stava sfoderando tutte le sue carte. Il momento era venuto, era ora di spezzare il ritmo dello Shohoku e un abile capitano-allenatore come Fujima non si lasciò sorprendere e sull'11 a 11 chiamò il time out.
Il tempo segnava 10 minuti e 59 secondi alla fine del primo tempo, la partita era solo all'inizio.

-Allora Hanamichi, come ti senti?-chiese Lory durante il time out
-Bene, ora comincia la carriera di cestista del grande Sakuragi
-Sì, solo nei tuoi sogni- disse Rukawa sottovoce
-Ma guarda quello lì- disse Lory- mi fa una rabbia quel numero 4, si crede una star che può comandare i suoi compagni di squadra come fosse il principe del basket, perché non scende in campo?
-Già, chi si crede di essere quel nano?
-Piantatela quel ragazzo merita tutto il nostro rispetto, è un ottimo giocatore
-Sì, ma non scende in campo perché ha paura di rompersi un'unghia a giocare contro di noi? Non ritiene lo Shohoku una squadra forte?
-Forse, ma ci ha sottovalutato, ora cominciamo a fare sul serio!
-Sìììììì urlarono in coro i ragazzi!

La partita ricominciò con un ritmo sempre più serrato. Fujima aveva dato la carica giusta a i suoi compagni, ma dopo un tiro micidiale di Mitsui il ragazzo comprese che era ora di entrare in campo. Anagata però gli fece cenno di lasciarlo giocare e sfoderò una serie di giocate grandiose che portarono lo Shoyo in vantaggio. L'andamento altalenate dell'incontrò proseguì quando finì il primo tempo lo Shoyo era avanti di 9 lunghezze.

***

-Ehi Akira, certo che tu e tua sorella vi assomigliate!
Koshino e Sendo stavano tornando a casa dopo il loro incontro, erano entrambe contenti per la loro bella partita e non apparivano per nulla stanchi.
-Dici?
-Sì! E secondo me il mister prima o poi ti ammazza!
-Perché?
-Le insegni troppi trucchetti! Mi riferisco a quello stupendo Alley hoop che ha tirato fuori appena entrata in campo. A Fujima gli sono cascati i coglioni!
-In effetti era stupendo, ma mi spiace contraddirti, io non le insegno nulla!
-Non ci credo! In più è alta per essere una ragazza!
-Sì è uno e 85 e ha un margine di crescita piuttosto alto visto che mia madre è 1 86, mio padre 1 90 e il nonno materno era quasi due metri!
-Urca, la famiglia Gulliver!
-Mia madre è americana e il nonno era un giocatore di basket!
-Ecco spiegati i geni del cestista!
-Tu non sai, mia sorella ed io eravamo due pesti combina guai, quando eravamo piccoli…
-Non lo avrei mai detto, soprattutto vedendola in campo-disse ironico Koshino.
-Tra lei e quel demente di Sakuragi, non so chi sia il più ridicolo! Comunque, Lory era la mente e insieme ci cacciavamo in mille guai, due pesti, da rinchiudere! Mia madre, esasperata, per cercare di allontanarci un po', per questo, l'aveva iscritta ad un corso di danza, ma a lei non piaceva! Non che non amasse la danza, non sopportava l'insegnante, il rigore e soprattutto le sue amiche che la prendevano in giro perché era magra, magra e dinoccolata. Così un giorno, dopo l'ennesima litigata con una compagna, l'insegnante la mise a pulire il pavimento della classe con un piccolo straccio. Lei pulì tutto con tale precisione apportando però qualche modifica al prodotto da usare per il pavimento.
-Ma dai e come è finita?
-Ha messo cera e sapone così l'insegnante e le ragazze entrando il giorno dopo scivolarono praticamente tutte! La maestra si ruppe il polso, ci furono della caviglie slogate e tanti culetti doloranti! Lory fu vivamente invitata ad abbandonare la scuola di danza!
-Caspita una Carla Fracci stroncata sul nascere!
-Insomma non c'era verso di render più femminile mia sorella e insieme eravamo sempre più scatenati. Fin tanto che un'estate, i nostri genitori ci lasciarono in America con i nonni. Quando tornarono a prenderci, non credevano ai loro occhi, finalmente il nonno aveva trovato il modo di canalizzare le nostre energie. Ci aveva insegnato a giocare a basket!
-Quanti anni avevate?
-Dieci circa! I genitori erano felici, ma Lory era sempre più un maschiaccio e a questo punto nacquero i pasticci: insomma mia madre non voleva che giocasse a basket! Sai mia sorella disegna in maniera strepitosa!
-Ha un talento per la pittura?
-Straordinario! Teoricamente nello Shohoku è iscritta al gruppo di arte! E sempre teoricamente alla domenica va a fare gli schizzi all'aperto con i compagni!!!
-Insomma racconta un sacco di frottole a tua madre?
-Esatto, per fortuna abbiamo il papà e mamma Yuki che ci spalleggiano e la coprono!
-Adesso mi spiego perché si è messa sugli spalti con una grossa cartelletta durante la nostra partita! Ma te lo saresti mai aspettato lo Shohoku che batte lo Shoyo?
-Beh, io sono di parte! Comunque, quando è entrato Fujima…per un attimo ho temuto!
-All'inizio del secondo tempo lo Shohoku aveva imposto il suo gioco! Hanamichi non sbagliava un rimbalzo e Akagi poi…!
-Beh, Fujima non poteva lasciare che lo Shohoku imponesse sul suo ritmo, quando è entrato c'è stato un festival, la sua classe è uscita!
-Cavolo, tra tiri in sospensione, double clutch continuava a fregare tutti.
-Mi è piaciuto il duello tra Asekawa e Mitsui.
-Sì il miglior realizzatore delle medie non poteva deludere la sua squadra. Certo due anni di assenza dai campi di basket sono pesanti da recuperare e ad un certo punto era a corto di fiato, energie e lì ho temuto.
-Sì ma tua sorella ci ha messo del suo! La tattica di sfruttare Mitsui con un gioco a tutto campo è stata una bella trovata. Come playmaker è abbastanza brava.
-Sì, ma le palle le ha tirate fuori quando è rientrato Miyagi al posto di Mitsui e ha cambiato ruolo! Con Rukawa, formano una bella coppia!
-Prova a ripeter Koshino? Vuoi morire giovane?
-Intendevo una bella coppia nel basket! Sei geloso?
-Sì sono un fratello tremendamente geloso e poi quella sotto specie di ghiacciolo in pantaloncini non è adatto a mia sorella!
-Sì sì ho capito! Calmati!
-Beh, io sarei arrivato-disse Akira davanti a una bella villetta bianca circondata da un bellissimo e lussureggiante giardino-ci vediamo domani a scuola!
-Sì ciao e mi raccomando Otello, non prendertela per tua sorella! E basta insegnarle trucchetti!
-Piantala! Ciao!
I due ragazzi si lasciarono, Akira corse in casa e poi si mise spalmato sul divano a guardare un po' di tv, era pensieroso, nei play off avrebbe incontrato sia lo Shohoku, sia il Kainan! Bisognava assolutamente allenarsi al meglio e con questo pensiero si mise a guardare delle partite dell'Nba!

***

Dopo la partita con lo Shoyo i ragazzi dello Shohoku, felici per la loro inaspettata vittoria, tornarono negli spogliatoi
-Bravi ragazzi avete giocato magnificamente!-disse felice Ayako
-Grazie, Ayakuccia! -disse sorridendo Miyagi
Poi i ragazzi che non avevano giocato presero le loro cose, in fretta e lasciarono i ragazzi che avevano giocato un po' soli.
-Ci vediamo sugli spalti, dopo gioca il Kainan, vi aspettiamo per vedere la partita!-disse Kogure.
-Sì, sì -rispose con poca voce Akagi.
-Sì, andate che vi raggiungiamo disse Lory lasciandosi cadere su una panchina!
I ragazzi si accasciarono stanchi morti, ma felici. Akagi accaldato si sdraiò a terra, con la sua mole occupava tutto lo spazio tra la panca e gli armadietti!
-Ce l'abbiamo fatta- con un filo di voce- per un momento ho temuto!
-Anche io- rispose Mitsui appoggiandosi all'armadietto e lasciandosi cadere a terra!
-Ben detto gorillone - disse Hanamichi - ma con me sotto canestro non c'era scampo!- e appoggiandosi con la testa sulla pancia del capitano il ragazzo si lasciò andare. Tutti erano stanchi morti e con gli occhi ripensavano a ogni momento che avevano appena vissuto, ad occhi chiusi rivivevano le emozioni! Anche Rukawa nel suo angolo si era sdraiato e si era appisolato, come al suo solito. Miyagi era appoggiato al braccio del capitano e ogni tanto mormorava.
-Certo che Fujima…che osso duro!
Lory li guardava, anche lei era stanca, anche se aveva giocato solo il secondo tempo per una ragazza era sempre piuttosto duro, il contrasto fisico con quei giganti dello Shoyo aveva svuotato tutte le sue energie.
I ragazzi rimasero così, uno sopra l'altro, uniti anche nella stanchezza, poi pian piano si svegliarono dal loro torpore, Akagi diede la smossa ai suoi compagni come solo un capitano sapeva fare:
-Coraggio ragazzi, cambiamoci e andiamo a vedere almeno il secondo tempo della partita del Kainan. A quelle parole i ragazzi si ridestarono e tra uno sbadiglio e l'altro cominciarono a svestirsi e cambiarsi. Rukawa invece era profondamente addormentato.
-Guardate quello lì!-disse Hanamichi- il bel addormentato a canestro!-poi si avvicinò e gli mise un piede puzzolente sul naso- vediamo se si sveglia!
-Piantala cretino- disse Lory dandogli una pacca sulla spalla mentre usciva dallo spogliatoio- muoviti, pensa a cambiarti in fretta che dopo devo farlo io! Puzzo come un caprone e mi devo lavare!
-Dai muoviamoci- aggiunse Akagi, poi si chinò su Kaede e lo scosse, ma il ragazzo nulla!
-Ma è senza speranza questo qui!
-Ci penso io, urlò Hanamichi e gli mollò un sonoro calcione nel fondo schiena.
Rukawa si ridestò, con dei movimenti lenti come quelli di un bradipo, si strofinò gli occhi, si alzò, poi come nulla fosse appioppò una sberla sul coppino ad Hanamichi, i due cominciarono ad insultarsi, ma dalla porta si sentì la voce di Lory urlare
-Ragazzi quanto ci mettete? Sono stufa di aspettarvi, io entro e peggio per voi se vi vedo nudi! Oh se non vi sbrigate vi mando le ragazze pon pon!
I ragazzi si guardarono atterriti, l'idea di avere tra i piedi le fan di Rukawa non era per nulla allettante! I ragazzi si cambiarono in men che non si dica e lasciarono lo spogliatoio a disposizione della loro compagna
-Prego signorina, lo spogliatoio è tutto suo
-Mamma mia che puzza, chi si è dato 800 tonnellate di deodorante?
Tutti si girarono verso Mitsui
-Oh, piantala, ragazzina questo è Kenzo!
-Sì buona notte, caccanel numero cinque!-disse Hanamichi- una sottomarca da discount altro che!
I ragazzi risero e poi si allontanarono dallo spogliatoio.
Lory finalmente sola poté cambiarsi, aprì l'acqua del piccolo lavabo, si tolse la maglietta, la canottiera e il reggiseno contenitivo, cominciò a lavarsi abbondantemente, e intanto canticchiava felice, poi prese il sapone per il viso e si diede una bella insaponata, con il rumore dell'acqua e la canzoncina sulle labbra la ragazza non si era accorta che qualcuno era entrato nella stanza.
Finito di lavarsi, chiuse il rubinetto, si asciugò e mentre si strofinava il viso si avvicinò alla sua sacca si piegò per prendere il reggiseno, ignara di essere osservata, poi si tirò su per indossarlo, era solo in mutandine. La persona che era entrata era rimasta a guardare la scena senza palesare la sua presenza, aveva osservato la ragazza senza fiato, ma ora, erano in piedi uno di fronte all'altro: Kaede Rukawa e Lory.
La ragazza interdetta era immobile, praticamente nuda, Kaede rosso come un pomodoro era lì che guardava con la sua fascetta nera tra le mani.
Poi un urlo sovrumano scosse il ragazzo:
-Disgraziato, da quanto sei qui, scemo, deficiente, guardone, pervertito, come osi disgraziato!
-Scu…scu scusa- azzardò il ragazzo, ma non poté fare in tempo a finire la frase che ricevette un paio di scarpe, uno shampoo, insomma tutto il contenuto della sacca della ragazza in faccia.
Lory, furente come un toro inferocito, si coprì il seno con l'asciugamano e tirando tutto il contenuto della sua borsa fece uscire il ragazzo, poi si appoggiò alla porta dello spogliatoio per riprender fiato, dall'altra parte della porta anche il ragazzo era rimasto appoggiato, come svuotato, con il viso rosso per l'imbarazzo. Poi si girò e disse:
-Perdonami Lory, non volevo, te lo giuro, non volevo fare il guardone, ma…
-Vattene ti prego vattene, non voglio vederti quando esco di qui.

***

Lory stava tornando a casa dopo aver assistito alla partita del fratello! Lo scontro contro lo Shoyo era stato faticosissimo, si sentiva svuotata e poi quello che era successo nello spogliatoio dopo. Mentre camminava, assorta nei suoi pensieri, imboccò il cancello di casa. Era l'imbrunire, un sole color rosso stava tramontando tingendo il cielo di caldi colori. La ragazza sospirò, poi si sentì trattenere per un braccio, si voltò spaventata e vide che era il suo compagno di squadra Rukawa. I due ragazzi si guardarono intensamente poi entrambi abbassarono gli occhi, le loro guance si colorirono lievemente, vi era una certa tensione mista ad un profondo imbarazzo.

-Uhm, scusa…per prima..- accennò Rukawa- sì cioè - disse balbettando.

Il miglior realizzatore dello Shohoku, una delle migliori matricole della prefettura di Kanagawa, di fronte a quella ragazza sembrava un bambino impaurito.

-Beh veramente…sai
-Ti giuro non volevo, ero confuso…sì insomma- il ragazzo non si trattenne la guardò a lungo negli occhi poi le si avvicinò, Lory stupita per l'improvviso gesto del compagno, lo guardò a sua volta, come stregata. I suoi occhi blu notte la avvolgevano caldi come gli ultimi raggi del sole al tramonto. La ragazza si lasciò andare come rapita, Kaede con una dolce stretta strinse la ragazza tra le sue braccia e la baciò.
Le mani del ragazzo la tenevano stretta a sé, Lory rovesciò il capo indietro, la mano del ragazzo si perse nei lunghi e fluenti capelli di lei, Lory afferrò il braccio del ragazzo come volesse penetrargli l'anima, lo stringeva a sé con avidità, non voleva che quel baciò finisse, al di sotto della divisa scolastica sentiva i possenti muscoli del cestista pulsare e tendersi.


Nulla intorno a loro, non vi era più nulla, Rukawa sentiva il profumo di quei bellissimi e lucenti capelli corvino farsi avanti come un'onda, fin dentro le ossa, sentiva le braccia della ragazza stringerlo, i seni di lei sul suo petto, i due ragazzi non avrebbero mai voluto sciogliersi l'uno dall'altro, ma qualcosa li riportò alla realtà.
In silenzio i due si staccarono, un ultimo sguardo e poi si lasciarono. Le parole non servivano, una sera piena di stelle avvolse i due ragazzi come un manto celando agli altri i loro sentimenti.

-Scusa ancora-sussurrò il ragazzo staccandosi dalle labbra calde della ragazza.
-Scuse accettate, ma la prossima volta che mi baci, non mettere una cintura con una fibia così grossa, sai, mi dava fastidio!
Il ragazzo rosso come una pomodoro abbassò lo sguardo poi titubante disse.
-Uhm veramente non è la fibia...
Lory lo guardò all'altezza della vita e comprese, divenne a sua volta rossa, poi tentò di farfugliare qualcosa, ma l'imbarazzo era troppo, raccolse la borsa e corse in casa senza fiato.


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