Sei anche carina...
[ Parigi. Classe di danza del Saint Germain]

Le prove del balleto si facevano sempre più intense, i ragazzi tuttavia non perdevano mai il loro buon umore, merito soprattutto di André che spesso si lasciava sfuggire battute e combinava scherzi ai danni delle prime ballerine.
Il suo ruolo di rivale del principe per il cuore di Giselle non gli si addiceva molto essendo André il miglior amico di Nicolas. I due ragazzi erano inseparabili e insieme a Pierre erano i più corteggiati della scuola. Al contrario di Nicolas, André approfittava del suo fascino e lo si vedeva ogni mese con una ragazza diversa. Al termine delle lezioni di danza aveva un gruppetto di ragazze che si facevano in quattro per potergli passare l'asciugamano, portargli la borsa e lo aspettavano fedeli come cagnolini fuori dagli spogliatoi per poter far con lui il tragitto verso casa.
André era figlio d'arte, sua madre infatti era stata una famosa ballerina, lui aveva intrapreso questa strada spinto più dalla madre che da una reale passione, ma come si dice buon sangue non mente e di certo il talento non gli mancava. Il successo che riscuoteva con le ragazze era comunque stata la causa principale della sua decisione di continuare a ballare anche se aveva preferito frequentare una scuola come quella di Saint Germain piuttosto che l'Opéra.
Con Nicolas aveva subito stretto una forte amicizia fin dal primo anno delle elementari quando si erano trovati nella stessa classe, durante le lezioni di danza. Non passava giorno che l'esuberante André non coinvolgesse Nicolas in una delle sue bravate.

-Ora André prendi la spada e mostrala a Giselle. Questa è la prova che Albrecht è il principe e la fai vedere a Giselle. Così volta meglio quella gamba, allora? Laure tu devi fare una faccia atterrita-
-Sì Laure guarda come sono brutto e gurda lì quel cane traditore che ti ha mentito, verme schifoso!-


-Insomma André un po' di serietà se voglio sentire una serie di insulti certo non vado a vedere un balletto! Per favore concentrati. Laure basta ridere-
-Scusi madame, ma André è troppo ridicolo e mi fa le bocacce!-
-Riprendiamo da capo, JeanPaul rimetti la musica!-
La rivelazione del tradimento del principe era seguita dalla scena più importante del primo atto, la follia di Giselle. Tutti gli occhi sarebbero stati puntati sul volto della prima ballerina, l'intensità dello sguardo era fondamentale. Laure stava ancora imparando i passi, ma ben presto avrebbe cominciato a lavorare sull'interpretazione. Ludmilla si aspettava molto da lei, ma per fortuna era generosa di consigli e molto paziente.
-Benissimo ora riproviamo la scena di innamoramento tra Giselle e Albrecht. Ragazzi vi lascio soli, vado a vedere come vanno le prove delle ragazze nell'altra classe. Mi raccomando provate seriamente.

I ragazzi concentrati cominciarono a provare, Laure eseguì il suo assolo, poi cominciò a ballare con Nicolas, era da poco che provavano quei passi e non sempre riuscivano a trovare l'armonia giusta, soprattutto nelle prese e nei sollevamenti.

Che bravo Nicolas è così armonioso nei suoi movimenti, al suo fianco mi sento benissimo, sento il suo cuore che batte con il mio e il suo corpo che mi avvolge teneramente.

Come è brava nel suo assolo che espressione, come vorrei avere il coraggio di dirle ciò che provo.

Mentre stavano eseguendo una presa Nicolas, concentrato sul suo ruolo di principe prese Laure con dolcezza sotto al braccio, ma la sua mano invece di posarsi sulla vita finì un pò più in alto...
-Nicolas!- esclamò Laure rossa come un peperone lasciando subito la presa.
-Scusa Laure non ho fatto apposta, non volevo toccarti il seno, scusa-


Laure era piegata con le braccia al petto imbarazzatissima. Mentre Nicolas non sapeva come scusarsi.
-Scusa ma non mi ero mai accorto che avessi il seno prima...cioè voglio dire ti sarà cresciuto negli ultimi tempi...cioè...-
-Cosa vorresti dire?! Sono una donna e non una tavola da surf!-
-No, non volevo dire scusa lo so che sei una donna ma è che non ...-

André tirò un sospiro rassegnato. Come al solito si stava scavando la fossa con le sue stesse mani. Però capiva quello che vaveva voluto dire con quel discorso confuso, Laure era davvaro cresciuta in quell'ultimo anno e non era solo una qustione di taglia di reggiseno. Con un'espressione complice afferrò Nicolas per le spalle e lo allontanò dall'inviperita Laure:
-Caro mio mai e poi mai far capire a una ragazza che ha poco seno, sai come ci tengono...e allora piccolo mandrillo com'era eh? - sfoderando una delle sue espressioni facciali tipiche -Piccolo e morbido eh?-
-Bé in effetti...ma cosa mi fai dire disgraziato!?-
Laure dal canto suo si era accucciata rannicchiandosi con la testa tra le gambe troppo imbarazzata per reagire alle provocazioni di Andrè...
-Basta piantatela voi due!-

Nicolas, superando il suo tremendo imbarazzo si avvicinò a Laure e le porse la mano.
-Scusa non volevo assolutamente ferire il tuo orgoglio, ero concentrato sulla mia parte e ho sbagliato, lo so che sei una donna e anche carina, ero confuso per averti toccato e mi sono uscite frasi senza senso, scusa scusa, torniamo a lavorare prima che Ludmilla o Sébastien ci uccidano. Vuoi?-
Laure ammutolita tornò alle prove, i due ragazzi che fino a poche minuti prima sembravano ballare stupendamente in armonia ora si limitavano a eseguire i passi.

Cavolo che idiota, altro che dichiarami! Sono uno stupido, idiota, cretino... Nicolas non si dava pace e stava ripetendo a mente tutto un campionario di insulti a se stesso.
Non mi ero mai accorto che avessi il seno ?...ma è scemo o cosa?! Dio quanto lo odio! Però mi ha detto che sono carina...sì per farsi perdonare altro che!