Risentimento

 

[ultimo allenamento prima delle vacanze]

-Ragazzi è dura lo so per quindici giorni niente giri di campo, niente scatti, niente esercizi massacranti, ma sappiate che al rientro vi voglio attivi, svegli e agili, quindi vedete un po' voi cosa fare durante le vacanze!-
I ragazzi urlarono con quanto fiato avevano in gola.
-Sì coach!-
-Oggi partitella di allenamento Pierre e Napoléon formate voi le squadre!

I ragazzi organizzarono le due squadre, Taro giocava con Napoléon contro Pierre. Sulla carta la coppia sembrava invincibile ma Pierre sembrava non mostrare il minimo segno di preoccupazione. L'uno di fronte all'altro sulla linea di centro campo i due cacliatori si squadrarono, quasi che volessero misurare la forza reciproca. Con un sorriso di scherno Pierre si rivolse a Taro.
-Credo che per un po' il nostro giapponesino non toccherà palla!-
Nonostante le parole di Pierre il possesso di palla passò subito alla squadra bianca, quella di Napoléon e Taro. I due con scambi veloci stavano costruendo un'azione da manuale, ma Pierre non aveva la minima intenzione di rimanere a guardare. Più che una tra compagni di squadra sembrava si giocasse una finale di qualche coppa!
La tensione era inspiegabilmente alta, ma il gioco era corretto. Il coach dalla panchina era orgoglioso:
-Guarda guarda i miei ragazzi che passione ci mettono, una partitella si trasforma in un ricamo di partita! Che squadra, che coppi Napoléon e Taro, non mi ero accorto che fossero così affiatati!

 

[classe di danza]
-Benissimo oggi niente spettacolo faremo una lezione distensiva e poi sorpresa...sceglieremo e prenderemo le misure dei costumi!
-Alé- urlarono in coro le ragazze
-Olè - e con un tono tra l'ironico e il divertito André continuò a bassa voce nell'orecchio di Nicolas-chissà di che bel colorino sarà la mia calzamaglia...non vedo l'ora!
-Piantala André dovresti averne l'abitudine ormai!Guarda che al primo ballerino va sempre peggio, gli tocca la calzamaglia bianca!
-Ah, ah è vero così impari a esser più bravo di me!
-Se solo ti impegnassi di più mi surclasseresti in un baleno!
-Ma che dici!
-Allora ragazzi dormite voi due coraggio fate il vostro esercizio. Urlò Sebastien dalla sua postazione vicino al pianoforte!

[campo di calcio]

-Cavoli che partita! Ma cos'è si stanno giocando il ruolo di titolari?
Sugli spalti i soliti curiosi si gustavano la partita, mentre le ragazze inciatvano i loro begnamini rispolverando i cori che facevano allo stadio o urlando delle frasi più ardite che facevano arrossire i ragazzi lì intorno!

( quando con Saki andiamo alle gare di pattinaggio escono dei commenti e delle battute da censura...ecco immagino che anche sugli spalti si facciano gli stessi commenti!NdA)

Quando la partita volgeva al termine ed era ancora sullo zero a zero accadde un fatto che nessuno si sarebbe aspettato, ma che era comprensibile per chi aveva ascoltato la frase di Pierre prima del calcio d'inizio.
Napoléon stava correndo velocemente verso la porta dopo aver driblato due difensori aveva fatto un lancio lunghissimo sulla fascia per Taro che stava per sopraggiungere quando dopo un cenno di intesa con Pierre, Jean intervenne a gamba tesa sul povero malcapitato Taro.

Il ragazzo fu colpito alla gamba destra dai tacchetti di Jean che era entrato con tutti i suoi 92 kili su di lui.


Taro fu sbalzato in avanti rotolò per qualche metro poi rimase a terra dolorante stringendosi la gamba ferita e urlando dal dolore.
Sugli spalti il gruppetto di tifosi era ammutolito! Le fan di Taro erano sconvolte e maledicevano Jean con colorite espressioni.
L'allenatore era corso in campo, mentre il massaggiatore stava prestando i primi soccorsi!
-Napoléon corri a chiamare il medico della scuola.
Dalla ferita usciva parecchio sangue:
-Ci vorranno dei punti, speriamo che l'osso non si sia rotto cavoli la ferita è profonda si vede l'osso!
Taro non riusciva a trattenere gli urli di dolore si contorceva poi fu soprafatto e svanne.
-Presto presto- urlò l'allenatore- cosa sta facendo Napoléon? Il dottore!
-Meglio chiamare un'ambulanza se è svenuto lo porteranno al prontosoccorso per degli accertamenti!
-Corri Pierre vai a chiamare l'ambulanza!
Credo che dopo questa bella avventura Taro abbia capito con chi ha a che fare!Mi sto proprio divertendo, mi sa che me la prenderò con comodo!

[classe di danza]

-Questo Laure è il disegno dei tuoi due costumi, ti piacciono?
-Oh sì, sono stupendi
-Dopo vai da Sophie che ti prende le misure.
L'allegro pomeriggio nella classe di danza fu interroto dall'arrivo dell'ambulanza, tutti i ragazzi si affollarono alle finestre per vedere cosa era successo.
-Ma si è sentito male qualcuno?
-Magari è la prof Howens che ha tirato le cuoie!
-André come sei cattivo, la Howens è un'istituzione- ribatté Nicolas
-Appunto, è talmente vecchia che mio nonno se la ricorda anche lui!
-Esagerato! No, guarda vanno con la barella verso il campo da calcio!
-Oddio qualche ragazza Cherleader si è ingoiata il pon pon?
-Sarà Pierre che è stato travolto dal tagliaerba mentre potavano il campo?
-Piantatela con queste cattiverie e via dalle finestre abbiamo una lavoro da terminare- risuonò dal fondo la voce di Ludmilla richiamando all'ordine i ragazzi.
-André vai a vedere cosa è successo e facci sapere
-Allora la megera ha un cuore- sussurrò nell'orecchio a Laure che scoppiò a ridere!
-No, è solo curiosa come tutti- rispose la ragazza.


-Benissimo oggi niente spettacolo faremo una lezione distensiva e poi sorpresa...sceglieremo e prenderemo le misure dei costumi!
-Alé- urlarono in coro le ragazze
-Olè - e con un tono tra l'ironico e il divertito André continuò a bassa voce nell'orecchio di Nicolas-chissà di che bel colorino sarà la mia calzamagli...non vedo l'ora!
-Piantala André dovresti averne l'abitudine ormai!Guarda che al primo ballerino va sempre peggio, le tocca la calzamaglia bianca!
-Ah, ah è vero così impari a esser più bravo di me!
-Se solo ti impegnassi di più mi surclasseresti in un baleno!
-Ma che dici!
-Allora ragazzi dormite voi due coraggio fate il vostro esercizio. Urlò Sebastien dalla sua postazione vicino al pianoforte!

[campo di calcio]

-Cavoli che partita! Ma cos'è si stanno giocando il ruolo di titolari?
Sugli spalti i soliti curiosi si gustavano la partita, mentre le ragazze inciatvano i loro begnamini rispolverando i cori che facevano allo stadio o urlando delle frasi più ardite che facevano arrossire i ragazzi lì intorno! ( quando con Saki andiamo alle gare di pattinaggio escono dei commenti e delle battute da censura...ecco immagino che anche sugli spalti si facciano gli stessi commenti!NdA)
Quando la partita volgeva al termine ed era ancora sullo zero a zero accadde un fatto che nessuno si sarebbe aspettato, ma che era comprensibile per chi aveva ascoltato la frase di Pierre prima del calcio d'inizio.
Napoléon stava correndo velocemente verso la porta dopo aver driblato due difensori aveva fatto un lancio lunghissimo sulla fascia per Taro che stava per sopraggiungere quando dopo un cenno di intesa con Pierre, Jean intervenne a gamba tesa sul povero malcapitato Taro.
Il ragazzo fu colpito alla gamba destra dai tacchetti di Jean che era entrato con tutti i suoi 92 kili su di lui.
Taro fu sbalzato in avanti rotolò per qualche metro poi rimase a terra dolorante stringendosi la gamba ferita e urlando dal dolore.
Sugli spalti il gruppetto di tifosi era ammutolito! Le fan di Taro erano sconvolte e maledicevano Jean con colorite espressioni.
L'allenatore era corso in campo, mentre il massaggiatore stava prestando i primi soccorsi!
-Napoléon corri a chiamare il medico della scuola.
Dalla ferita usciva parecchio sangue:
-Ci vorranno dei punti, speriamo che l'osso non si sia rotto cavoli la ferita è profonda si vede l'osso!
Taro non riusciva a trattenere gli urli di dolore si contorceva poi fu soprafatto e svanne.
-Presto presto- urlò l'allenatore- cosa sta facendo Napoléon il dottore!
-Meglio chiamare un'ambulanza se è svenuto è meglio portarlo al prontosoccorso per degli accertamenti!
-Corri Pierre vai a chiamare l'ambulanza!
Credo che dopo questa bella avventura Taro abbia capito con chi ha a che fare!Mi sto proprio divertendo, mi sa che me la prenderò con comodo! Una ambulanza meglio di quanto avessi previsto!

[classe di danza]

-Questo Laure è il disegno dei tuoi due costumi, ti piacciono?
-Oh sì, sono stupendi
-Dopo vai da Sophie che ti prende le misure.
L'allegro pomeriggio nella classe di danza fu interroto dall'arrivo dell'ambulanza, tutti i ragazzi si affollarono alle finestre per vedere cosa era successo.
-Ma si è sentito male qualcuno?
-Magari è la prof Howens che ha tirato le cuoie!
-André come sei cattivo, la Howens è un'istituzione- ribatté Nicolas
-Appunto, è talmente vecchia che mio nonno se la ricorda anche lui!
-Esagerato! No, guarda vanno con la barella verso il campo da calcio!
-Oddio qualche ragazza Cherleader si è ingoiata il pon pon?
-Sarà Pierre che è stato travolto dal tagliaerba mentre potavano il campo?
-Piantatela con queste cattiverie e via dalle finestre abbiamo una lavoro da terminare- risuonò dal fondo la voce di Ludmilla richiamando all'ordine i ragazzi.
-André vai a vedere cosa è successo e facci sapere
-Allora la megera ha un cuore- sussurrò nell'orecchio a Laure che scoppiò a ridere!
-No, è solo curiosa come tutti- rispose la ragazza.

Gli alberi spogli si erano riempiti di mille lucine bianche, i giocattoli nelle vetrine dei grandi magazzini avevano preso vita per la gioia dei bambini, la gente era indaffarata nella corsa ai regali affolando le vie della capitale che si preparava ad accogliere il Natale.
Il cortile della scuola era deserto per un po' la campanella, che scandiva le ore della giornata a Saint Germain, sarebbe rimasta silenziosa: le vacanze natalizie erano cominciate.

* * *

Taro pensieroso guardava il cielo grigio dalla finestra della sua camera, era ancora a letto dopo il suo infortunio subito a scuola. Anche se non era nulla di grave, il ragazzo sembrava piombato in uno stato di prostrazione

-La ferita, non è nulla di grave signor Misaki- aveva detto il dottore all'ospedale- la perdita di conoscenza è stata causata dal dolore, il trauma cranico è lieve, terremo Taro due giorni in osservazione, non si preoccupi.

Ma dal giorno in cui era stato dimesso Taro non aveva più lasciato il letto, non provava neanche a camminare con le stampelle, il suo sguardo vuoto si posò sull'ultima foto scatta alla Nankatsu con i suoi vecchi compagni, il libro aperto che aveva sulle ginocchia sembrava non interessargli, la sua mente era ancora a quel pomeriggio, alle parole di sfida che Pierre gli aveva lanciato nello spogliatoio, ai fatti che ne erano seguiti.


Improvvisamente uno strano tac tac sui vetri ridestò Taro dai suoi pensieri, una voce dall'esterno lo chiamava, una voce che la sua mente faceva fatica a riconoscere, ma che gli era familiare.

-Ehi Misaki, sei ancora vivo? Sei diventato tutt'uno con il letto? Dai apri sono io, Laure!

Taro ci mise un po' a metter a fuoco quella figura esile che gli sorrideva da dietro il vetro. Nella sua mente stava cercando di capire come la ragazza aveva raggiunto il suo cortile visto che delle sbarre nere dividevano i due cortili!

-Ti voglio far presente caro, che qui fuori si gela! Riesci ad aprirmi o devo fare il giro?
Taro fece uno sforzo, si appoggiò alla testiera del letto e con gran fatica si sollevò, allungò il braccio e aprì la finestra.
Laure con grande agilità scavalcò la ringhiera del balcone ed entrò nella camera del ragazzo.
Taro la guardava senza aprire bocca come se la ragazza non esistesse. Laure lo fissava incerta, forse non era stata una buona idea andarlo a trovare, esistante cercò di rompere l'atmosfera facendo una battuta:
-Allora Misaki hai deciso di andare in pensione? Sembri un vecchietto malaticcio. Forza e coraggio da quanto non esci dal letto?

Il ragazzo la guardava senza rispondere poi si decise contro voglia ad assecondare la ragazza in fondo non è colpa sua, se sapesse il buon vecchio Pierre cosa sta architettando...

-Come hai fatto a passare tra le sbarre? Uh, che frase che ho trovato?
-Segreto di quando ero piccola, siccome nella casa in cui vivi tu adesso, prima c'era una vecchia megera, ogni volta che mi cadeva la palla da questa parte me la prendeva e me la bucava o non me la restituiva più, ho limato una sbarra ed eccomi! Furba no?
-Limato una sbarra?…è proprio da te, dico, non fermarsi davanti a nulla e andare diritta per la tua strada!
-Certo, vedo che mi conosci bene!

La conversazione si era interrotta Taro non aveva molta voglia di chiachierare e Laure non voleva sembrare invadente e chiedergli cosa era successo, non aveva il coraggio, a scuola quel pomeriggio erano girate delle voci discordanti poi :

-Taro mi racconti cosa è successo quel pomeriggio?
-Sai non ho molta voglia di parlarne, sono cose che succedono in campo sai?
-Ah sì è uno sport così violento? No, sai perché a scuola girano delle versioni alquanto discordanti, del tipo "Taro ha dato del gigante scemo a Jean e lui nell'azione difensiva si è vendicato" "Taro ha finto le urla e lo svenimento perché ha paura di essere messo in panchina e quindi vuole un alibi per non perdere la faccia" questa è una versione della cricca Pierre & Co. Mi dai la tua versione io non credo a nulla di tutto quello che dicono perché so che sei un ragazzo a posto, coscienzioso, leale che non offenderebbe mai nessuno.

-Grazie per la tua fiducia, posso raccontartelo un'altra volta, se non ti dispiace? Ora ti va se andiamo in cucina e ti offro una cioccolata calda per farmi perdonare per averti lasciato fuori al freddo?
-Certo grazie, ma riesci ad alzarti e camminare?
-Sì è ora che mi dia una mossa, passami le stampelle, lo vedremo subito se voglio un alibi per rimanere in panchina!
-Dovrai camminare per molto con le stampelle?
-No, ancora per qualche giorno poi mi hanno dato degli esercizi da fare, non è comunque una questione di ossa o muscoli è solo una precauzione in più. La ferita e i punti sono le cose più gravi!
-Benissimo e allora ti rivoglio presto in pista per andare a correre, da sola mia madre brontola ed è un po' restia a mandarmi e poi dobbiamo pattinare e infine voglio mostrarti la città nel suo aspetto migliore! Lutetia proprio come la chiamavano i romani, piena di luce.

 

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