Titolo

Strane coincidenze

[Francia, Parigi.]

-Siamo stati grandi abbiamo vinto contro l'under 21!!-
-Non è da tutti, ma non montiamoci la tesa!!- Disse Pierre da buon capitano.
-Ehi, Taro hai giocato bene!

Taro era assorto nei suoi pensieri. Laure stava veramente guardando me? Perchè sono attratto da lei? In fondo è così fredda e scostante! Eppure mentre faceva gli esercizi era così...ma basta pensarci!

-Base terra chiama Taro! Taro rispondi!
-Ah, sì scusa Napoléon ero distratto!
-Ce ne siamo accorti che hai?
-No nulla era la mia prima partita e stavo facendo il bilancio!
I ragazzi non notarono il lieve rossore che si era diffuso sulle guance del ragazzo...

-Mentre passavo sotto la classe di danza- disse Pierre- ho visto quella Laure! Carina non c'è che dire, ma quante arie! Sapete che vi dico? Me la faccio e poi la pianto...mi piacerebbe proprio vederla umiliata la principessa del Kirof!
-Dai non dire così!- Taro sembrava a disagio - forse quel giorno era nervosa e ti ha risposto male per questo! Sai a volte come sono le ragazze!
-Caro mio da dove vieni? Le donne vanno rimesse al loro posto soprattutto quelle che si credono delle dee! Non le sopporto sono tutte uguali, ti sfruttano e poi, ciao, ti danno il ben servito!
-Ma a me non sembra che sia quel genere di ragazza!
-E tu che ne sai, sei qui da poco no? La conosci per caso?
-Noo, maaa- la voce di Taro stava tremando, ma in fondo che gli importava di Laure? -Non penso che si debba generalizzare!
-Ma che ti prende? Da come la difendi sembra quasi che ti piaccia!
-No, non è vero! Figurati! E' solo che mi sembrano dei discorsi assurdi...quelli che fai. Forse hai incontrato solo ragazze che ti hanno usato perchè tu le cerchi così! E la prima che ti resiste la giudichi male!
-Hei senti un pò giapponese! Vuoi litigare? Cosa intendi dire che me le scelgo tutte...
-Su, su, basta - intervenne Napoléon -Non litigate! Andiamo alle docce!
I due ragazzi si divisero e ognuno prese direzioni opposte. Napoléon guardò entrambi preoccupato. Non era una buona cosa che ci fossero dissapori in squadra...per una donna poi! Mah...a volte non li capiva proprio i suoi compagni, lui non avrebbe mai messo qualcosa prima del calcio...

Sulla via del ritorno Taro ripensò al primo incontro con Laure, alla sua freddezza nelle parole e negli atteggiamenti! Allo sguardo che aveva incrociato il suo poco prima. All'armonia del suo corpo mentre eseguiva gli esercizi o ascoltava le lezioni in classe, a come parlava con le compagne.
Possibile che quella ragazza lo avesse colpito così a fondo?

***

-Laureeeeeee, abbassa lo stereo non vorrai svegliare tutto il vicinato di domenica mattina!!
-Ma non trovo il telecomando. Aspetta!
-Fallo manualmente!
-Ma sono impicciata con il body!!
-Muovitiiii!
-Ah ecco!
-Brava era ora! E in più avevi la finestra aperta!!! Ora sentiremo Madame Durand!!!

Era una bellissima domenica mattina e Laure, come sua abitudine era alla sbarra per fare gli esercizi di riscaldamento. Voleva provare anche la variazione che avrebbe portato all'esame, madame Oblasova non faceva che ripeterle quanto sarebbe stato determinante il suo voto finale...Meno male che poi si va a mangiare dai nonni a Versailles! Ho proprio voglia di rilassarmi.

-Ma è mai possibile!!!- Una voce maschile stava urlando insulti in una lingua familiare.
- Neanche la domenica si può dormire un po' di più?-


Attirata dalle urla maschili che provenivano dal cortile interno di fronte al suo, Laure si affacciò, rispondendo per le rime nella stessa lingua.
-E a te sembra il caso di usare questo linguaggio? Sei proprio un maleducato!
-Ehi, ma tu mi capisci?
-Cosaaa? Sei tu Misaki?
-Cosaaa? Sei tu Delobel? Ma sai il giapponese?
-Sì mia mamma è giapponese e i miei nonni mi hanno insegnato la lingua! Scusa ma io non ho tempo da perdere in chiacchiere! E poi un atleta che si rispetti non poltrisce fino a tardi...neanche la domenica! Non so a che ritmi sei abituato ma se per la partitella di ieri ti sei stancato, non farai molta strada!

Acida come sempre quella! E io che per un momento avevo pensato di poter diventare suo amico! Fossi matto! Che stupido poi difenderla davanti a tutti da Pierre! Le farebbe proprio bene una bella umiliazione in pubblico!

-E poi - aggiunse Laure- Se fossi in te mi coprirei prima di urlare come un pazzo fuori dalla finestra. Qualcuno potrebbe chiamare la buon costume...

Taro si guardò e si accorse che era corso sul balcone in boxer! Arrossì prima per l'imbarazzo e poi per la rabbia. Che voleva quella, disquisire anche sul suo abbigliamento notturno?

-Non la sopporto!- Urlò chiudendo la finestra.
-Taro, che fai? Ti vedranno tutti! Perchè urli dalla finestra, qualcosa non va?
-Quella lì mi ha svegliato!
-Ah urlavi per la musica? Bhe ma dai era ora che ti alzassi, di solito non stai a letto così tanto! Alle otto sei già fuori che corri! Ma cosa hai fatto stanotte alle tre? ti ho sentito trafficare in cucina...e il tuo pigiama che fine ha fatto?

Taro non voleva raccontare al padre che quella notte si era girato e rigirato nel letto al pensiero di Laure e delle parole aspre di
Pierre. E neanche che per disperazione si era alzato a farsi una tazza di latte e Banania ( è una specie di Nesquik buonissimo che ha un retro gusto di banana, la mia bevanda preferita di quando ero piccola!NdA). E soprattutto che ripensando agli sguardi che si erano incrociati il pomeriggio si era rovesciato il latte sul pigiama!

Ma quello lì doveva proprio avere il cortile comunicante con il mio!!! Non mi bastava averlo come vicino, come compagno di classe! Scopro che la sua finestra dà sul cortile interno come la finestra della mia camera! E in più a pian terreno! Ci manca che si metta a dare calci al pallone in cortile e sono a posto! Aahhhh basta perder tempo! Non ho ancora finito la sbarra ed è già quasi l'una!!!

Dopo la mezzora di riscaldamento mentre stava facendo gli esercizi con la gamba sulla sbarra guardò fuori dalla finestra attirata da uno strano rumore.

E ti pareva! Si sta allenando con quello stupido pallone! Ma che fa? Però è proprio bravo. Ma che dico! Devo concentrarmi! Concentrarmi!


Ma lo sguardo di Laure rimaneva incantato dall'eleganza di quel corpo apparentemente esile, che con estrema abilità e controllo
palleggiava da un piede all'altro senza mai far cadere il pallone.

-Laure, posso entrare?
-Sì mamma!
-Ti stai esercitando? Non dovresti fare i compiti?
-Li ho già fatti ieri pomeriggio! Stasera devo solo ripassare!
-Va bene, ricordati quest'anno hai il bac! ( maturità francese, molto impegnativa!NdA)
-Sììììì, lo soooo!- rispose la ragazza alzando gli occhi al cielo.
-Ma tu guarda quel ragazzo lì fuori! Allora è lui il famoso ragazzo giapponese che è nella tua classe!

Aprendo la finestra la madre di Laure richiamò l'attenzione di Taro rivolgendosi a lui in giapponese.
-Ciao, allora tu sei Misaki Taro! Laure mi ha parlato molto di te!
Laure rossa in volto per l'uscita infelice dellla madre e l'imbarazzo cominciò a strattonare la madre nel disperato tentativo di allontanarla dalla finestra.
-Ma che dici, che fai ti metti a urlare dalla finestra poi Madame Durand chi la sente?! Mi stai facendo prendere un raffreddore! Chiudi!-
-Perché qualche volta vieni a casa a trovarci così potrò parlare un po' giapponese con qualcuno che non siano i miei genitori! E poi farai fare un po' di pratica anche a Laure, così finalmente si concentrerà su qualcosa che non è la danza classica! Anzi perché non vieni a pranzo con noi dai nonni di Laure? Abitano a Versailles, e oggi ci sono i giochi d'acqua alle fontane del castello e lo spettacolo pirotecnico per salutare la fine dell'estate!- La madre di Laure proseguì la conversazione incurante delle proteste della ragazza.
-Ma che dici mamma?? Non voglio, non se ne parla neanche!- insistette Laure continuando a tirare.
Taro che si era avvicinato alle inferiate che dividevano i due cortili. Quell'invito così diretto lo aveva messo in imbarazzo...ma davvero la madre di Laure era giapponese? Dai suoi modi non sembrava proprio...
-Bhe, non saprei, signora, non vorrei disturbare è un pranzo di famiglia e...
-Ecco appunto- disse seccata Laure
-No, no insisto! Se sei qui da poco non avrai ancora visitato il castello e Laure conosce tutti gli angoli del giardino e del castello, è una vera esperta, pensa che da piccola era innnamorata di Luigi XIV! A proposito tu ce l'hai la fidanzata?-
-Mamma che dici piantala!- Laure avrebbe voluto una pala per sotterrarsi a 20 metri di profondità! Ma che figura le stava facendo fare quella svergognata di sua madre?? Lei che desiderava apparire a tutti i costi perfetta, compita, adulta! E poi di fronte a Taro! Peggio! Non lo soppportava!
-Ma ssignora, non vorrei disturbare...
-Taro!- La voce del padre si intromise nella conversazione -Io vado!-
-Ecco! Vedi? Non vorrai stare da solo di domenica! Prova a chiedere il permesso a tuo padre!
Non c'era speranza, la madre di Laure era più testarda di sua figlia...e dire che fino a poco prima Taro non lo avrebbe creduto possibile!
-Un minuto!- E rientrò in casa per chiedere il permesso. Certo l'idea di passare una domenica da solo non lo esaltava! D'altra parte stare con una ragazza che non lo voleva tra i piedi non era altrettanto allettante, ma parlare un po' giapponese non gli dispiaceva! Il padre era sempre impegnato, ma sssì vedere Versailles era una buona idea, avrebbe accettato! Uscì per comunicare la sua decisione.
-Se non disturbo, mio padre mi ha dato il permesso...ma se non disturbo, sa?
-Smettila di fare il complimentoso se ti va vieni, non disturbi!!!-
-Laure ma che dici sii gentile. Non preoccuparti ti aspetto fra mezz'ora! Va bene?
-Sì signora, grazie grazie!

Laure, infastidita era tornata verso il registratore e, ancor prima di aver sentito la risposta di Taro, aveva messo la musica per provare la sua variazione. Ormai erano giorni che provava la variazione di Kitri nel DON QUIJOTE, ma era ancora indecisa forse era meglio usare un pezzo della Carmen. Prese comunque il ventaglio e ancora rossa dalla rabbia cominciò a provare con decisione.
-No!!! Che rabbia! Non riesco a concentrarmi...Mi devo sfogare!
Cambiò musica, e mise i blink182 e con le sue scarpette da punta si mise a fare strane evoluzioni.

Ascolta i blink 182 insieme a Laure...

Da ballerina a punk in tutù!
Intanto Taro continuava a fare i suoi esercizi, pensando e ripensando alle parole della madre di Laure. Ma allora le aveva raccontato di lui e per giunta bene! Che strano. Poi distratto dai pensieri si lasciò sfuggire il pallone...cosa che gli capitava davvero raramente. Si voltò per riprendere la sfera che era rotolata via e sentì Laure che cambiava musica.
Siamo nervosette eh?! Ma che musica ha messo su?
Poi si mise a ridere e rientrò in casa per farsi una doccia. Non vorrai mica puzzare come uno scaricatore di porto no?

 

Indice Capitoli /Gallery Fan Fic 2

La canzone dei Blink 182 è All the small things e puoi leggere il testo originale qui.