"Lo sapevi Nicolas che Taro e Laure stanno insieme?"
Nicolas non poteva fare a meno di pensare e ripensare a quella frase
che Marina aveva pronunciato, era solo una menzogna di una ragazza innamorata
e gelosa o era la verita?
Le giornate erano passate lente e inesorabile e per un po' Laure aveva
evitato di trovarsi faccia a faccia con Nicolas, lo stesso ragazzo aveva
deciso di non cercarla per poter far chiarezza nei suoi sentimenti.
Ma l'angoscia cresceva di giorno in giorno e il nodo alla gola non lo
abbandonava mai e gli impediva di mangiare e di dormire.
"Il a le droit de poser ses mains sur
ton corps
Il a le droit de respirer ton odeur
Il a même droit aux regards qui le rendent plus fort
Mets-moi la chaleur de ta voix dans le coeur
Et ça fait mal, crois moi, une lame
enfoncée loin dans mon âme"
[spoglatoio dei ragazzi, classe di danza]
-Nicolas hai una brutta cera, mio caro? Ballare con
il ghiacciolo ti fa così male?- lo interrogò scherzosamente
André
-Paintala! Non è quello!
-Seriamente, dimmi, lo sai che di me ti puoi fidare!
-Lo so, sei il mio miglior amico, ma non è facile...
Nicolas non aveva molta voglia di parlare, ma all'improvviso realizzò
che forse confidarsi con André avrebbe reso le cose più
semplici. Invece di chiudersi in sè e rimugginare continuamente
sulle due brevi frasi che lo avevano sconvolto qualche giorno prima,
meglio liberarsi, forse avrebbe ricevuto qualche consiglio prezioso
o se non altro si sarebbe alleggerito di un peso.
-Be'- cominciò con una voce flebile, quasi tremante- ultimamente
mi sono successe un paio di cosucce che non ti ho detto...ho baciato
Laure.
-Bene!!! - esultò André- questa è una notiziona!
Finalmente!
-Sì ma,-riprese Nicolas che fu subito interrotto
-Ah, perché c'è un ma...il ma è pericoloso, non
promette bene! Aveva l'alito puzzolente, vi siete scontrati con i denti,
le hai morsicato le labbra
-Piantala! Cretino, il bacio è stato stupendo e perfetto!
-Allora...che c'è? No!!!-esclamò- ha già un altro!
-Be' sì o meglio non so!
-Ma allora che cosa ti ha detto?
-Nulla lei non ha detto nulla, lasciami finire- aggiunse impaziente-
Allora ho baciato Laure e come ti ho detto è stato fantastico!
Finalemnte, ho trovato il coraggio, non ne potevo più!
-Anch'io non ne potevo più di vederti impalato come un allocco!
Inebetito ogni volta che ti dicevo di provarci! E poi che è successo?
-Nulla, il giorno dopo a scuola non l'ho vista! Si è fatta come
di nebbia, sembrava volatilizzata!
-No, a lezione di danza c'è eccome, ed è un portento,
i maestri sono estasiati!
-Mi immagino, ma con il fatto che abbiamo lezioni in classe separate
e con orari diversi, non riesco mai a trovarla e poi deve aver trovato
una specie di teletrasporto perché nè all'entrata nè
all'uscita da scuola riesco mai a vederla.
-Provare ad andare a casa sua ad aspettarla?
-Ma no, mi sembra brutto! Sembra da maniaco!
-Va be' continua, qual'è il vero problema?
-L'altro giorno Marina
-La scopa di saggina...
-Piantala! Marina, dicevo, mi ha detto che Laure ha una storia con Taro,
uno della squadra di calcio!
-Scherzi, vero?
-No! Questo è quello che mi ha riferito Marina, e poi- Nicolas
esitò, si piegò per prendere la maglietta nella sacca
e quando si rialzò aggiunse- Marina mi ha baciato!
-Che bella battuta! Sei un fantastico burlone! Non è ancora il
primo di aprile!
-Cretino, credi che scherzerei su una cosa del genere?
-Quindi il ghiacciolo venuto dalla fredda russia ha un cuore?
-A quanto pare...
-Urca qui le cose si complicano...sembra Beautiful!
-Grazie per il tuo sostegno!- disse Nicolas con un tono scocciato
-No scusa, è vero sarò serio, secondo me per prima cosa
devi chiedere a Laure un chiarimento. Devi andare a casa sua e chiarire
la situazione. E con Marina...be' non sparei, ti ha baciato?
-Si e mi ha sussurrato " Mi piaci".
-Non ho parole, però che coraggio la rossa!
-Sì e mi dispiace perché poi ultimamente è peggio
di prima! Balliamo ancora più distanti...non c'è verso!
Fra un po' i maestri ci scannano!
-In effetti li vedo sempre più preoccupati, comunque tu devi
chiarirti con Laure, non c'è dubbio!
[spogliatoio delle ragazze]
Laure aveva finito le prove, ma non era rientrata subito nello spogliatoio
con le altre ragazze, preferiva aspettare un po', cambiarsi e fare la
doccia senza esser squadrata dagli sguardi freddi e invidiosi delle
sue compagne, certo Marina era riuscita appieno nel suo intento di creare
il gelo intorno a lei, anche le ragazzine giovani con cui Laure aveva
legato l'avevano abbandonata e non le rivolgevano più la parola.
Marina aveva raccontato molte menzogne sul conto di Laure e ora tutte
la scansavano.
E poi voleva assolutamente evitare di incontrare Nicolas.
Dopo aver fatto alcuni esercizi di rilassamento e di streaching si avviò
verso lo spogliatoio ormai deserto, con solievo si diresse verso la
doccia, ma qualcuno era pronto ad aspettarla, Marina con il suo solito
sguardo freddo e glaciale la squadrò. Poi con il sorriso di trionfo,
che Laure conosceva bene, disse:
-Orami il tuo doppio gioco è stato scoperto!
Laure non capì e con un viso tirato e preoccupato balbettò:
-Scusa, non capisco?
-Non fare la santarellina, sei veramente irritante, ormai Nicolas, il
tuo caro amico Nicolas, che da mesi inganni, sa tutto di te!
Laure sempre più preoccupata sussurrò
-Che cosa intendi dire?
-Sa di te e quel perdente di Taro! Della vostra tresca amorosa!- poi
Marina si interruppe per assaporare appieno il suo trionfo e aggiunse-
Che falsa e ipocrita, sei! Fai tutta la carina e mielosa con Nicolas,
sbatti i tuoi occhioni blu e lui accorre in tuo aiuto! Fai le moine
e lui cade a tuoi piedi e poi, lo calpesti come uno scarafaggio facendoti
quel calciatore! Hai capito le santarelline, gattemorte sotto, sotto
cosa nascondono!
Laure era senza parole e guardava l'ennesima cattiveria
di Marina, certo non avrebbe mai voluto che Nicolas sapesse proprio
da lei, e in quel modo brutale, la sua storia con Taro. Non avrebbe
mai voluto ferire così il suo amico e poi, i suoi sentimenti
per Taro, ora era confusa. Ma si fece forza per non rendere completo
il trionfo di Marina, trattenne un fiume di lacrime e con voce ferma
disse:
-Come sempre Marina dimostri la tua cattiveria innata, sappi solo che
la mia vita privata non ti rigurda e i miei sentimenti per Taro e Nicolas
non sono materia che dovrebbe interessarti almeno che tu non sia gelosa!
Marina rimase qualche secondo senza parole, la parola "gelosa"
era penetrata come una lama tagliente nel suo cuore, ma con la sua innata
capacità di dominare le emozioni si girò, prese i vestiti,
li indossò senza proferire una parola e uscì rapidamente
dallo spogliatoio.
[Casa di Laure]
Nicolas era fuori dal portone di casa di Laure, era una giornata glaciale,
un vento freddo soffiava tra gli alberi dell'Avenue Fréderic
le Play, ma Nicolas non sentive nulla. Era di fronte a quel portone
che era stato teatro del loro primo bacio e ancora a quel ricordo Nicolas
fremeva. Tuttavia Laure non era in casa, al citofono non aveva risposto
nessuno. Erano le sette di un lunedì sera e tutto taceva. Nicolas
si era seduto sul gradino d'entrata deciso a non mollare, avrebbe aspettato
la ragazza, anche tutta la notte se sarà
necessario, ma che dico, tornerà a casa a dormire, domani abbiamo
scuola...che cretino, avrà fatto tardi con le prove!
Poi vide due ombre che uscivano dai giardini Champ de Mars e quando
furono sotto ad un lampione Nicolas riconobbe Laure. La ragazza non
era sola, le due silouhettes si fermarono all'angolo della rue Savorgnan
De Brazza, Nicolas non poteva distinguere con chiarezza, ma Laure era
senza dubbio in compagnia di un ragazzo. Nicolas sentì tutto
il freddo di quell'ora e mezza fermo ad aspettare la ragazza penetrargli
in pochi secondi, pervaderlo fino nelle ossa. Quel ragazzo che parlava
con tanta familiarità con Laure doveva proprio essere Taro. E
la voce di Marina "Taro e Laure stanno insieme" risuonò
chiaramente nella mente di Nicolas come portata da quel vento freddo.
Taro e Laure, dopo la corsa abituale, si congedarono, Taro rimase a
guardare la ragazza che si allontanava come era solito fare: aspettava
che l'amica raggiungesse il portone, aprisse ed entrasse poi tornava
a casa. Anche quella sera lo fece, Laure corse come sua abitudine a
casa senza accorgersi della presenza di Nicolas che celato dall'oscurità
si era allontanato di corsa, senza voler spiegazioni con un nodo alla
gola e lacrime che gli sferzavano il viso come lame taglienti.
Nella sua mente sentiva solo le parole della canzone dei Kyo e finalmente
ne comprendeva appieno la sofferenza
"Il a le droit de poser ses mains sur
ton corps
Il a le droit de respirer ton odeur
Il a même droit aux regards qui le rendent plus fort
Mets-moi la chaleur de ta voix dans le coeur
Et ça fait mal, crois moi, une lame
enfoncée loin dans mon âme
Regarde en toi, même pas l'ombre d'une larme
Et je saigne encore, je souris à la mort
Tout ce rouge sur mon corps
Je te blesse dans un dernier effort
Il aime caresser ton visage quand tu t'endors
Et toi tu te permets de dire encore encore
Je sais que ce qui ne tue pas nous rend plus fort
Mais moi, mais moi je suis déjà mort
Ca fait mal, crois moi, une lame enfoncée
loin dans mon âme
Regarde en toi, même pas l'ombre d'une larme
Et je saigne encore, je souris à la mort
Tout ce rouge sur mon corps
Je te blesse dans un dernier effort
Mais je saigne encore, je souris à
la mort
Mais je saigne encore,
Tout ce rouge sur mon corps
Tout ce rouge sur mon corps
Tout ce rouge sur mon corps"
DISCLAIMERS!
La canzone presente nel testo è
dei © Kyo,
album Le Chemin,
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