Minuetto a Versailles

[Francia, Versailles]

Orgoglio...

-Nonni- disse la mamma di Laure - oggi abbiano una sorpresa, un compagno di classe di Laure è venuto con noi!-
-Benissimo- rispose la nonna- non vedo l'ora di conoscerlo!-
-Sta aiutando Laure a scaricare la torta!-
La macchina della signora Yuki era parcheggiata davanti al cancello della villetta. L'ingresso era sormontato da un piccolo arco su cui si snodava una pianta di glicine che cominciava a perder le foglie. Il vialetto di ciotolato bianco era fiancheggiato da piccoli fiori bianchi e da settembrini rosa. Il giardino tradiva subito la nazionalità di chi ne aveva cura, era un tipico giardino
giapponese con una vasca di pesci rossi e una fontanella di bambù e un piccolo ponticello in legno che lo attraversava. Non poteva mancare una magnolia giapponese ormai quasi spoglia e in un angolo, vicino ad un salice piangente, un'altalena.
-Oh, ma è un ragazzo giapponese!-
-Benvenuto, come ti chiami?-
-Misaki Taro.
-Prego entra, è da tanto che vivi a Parigi?
-Ah no aspetta la torta la prendo io, Taro! prima che nella foga i nonni o tu la facciate cadere!- si intromise acidamente Laure.
-Grazie, ma ce la faccio a parlare e nello stesso tempo camminare!-
Laure arrossì di rabbia, era la prima volta che Taro le rispondeva per le rime. Rimase un po' a guardarlo poi, gli prese la torta dalle mani e andò di filato in cucina. Provava un po' di gelosia perchè le attenzioni erano rivolte tutte a quel ragazzo, e poi non sopportava l'idea che i nonni pensassero che c'era del tenero tra lei e quel calciatore da strapazzo.

La sola idea che la nonna cominci a fare domande imbarazzanti o che il nonno faccia delle battutine del tipo. " Finalmente Laure si interessa ai ragazzi" o " che bello si è innamorata di un ragazzo giapponese, un ritorno alle origini!" Mi fa venire i brividi sarà meglio mangiare e subito andare al castello!

Il pranzo si svolse in maniera conviviale, Laure naturalmente a dieta ferrea non aveva quasi toccato cibo e aveva un volto tirato, quasi furioso, non aveva aperto bocca e non aveva rivolto neanche una volta la parola a Taro.
Il ragazzo era stato sommerso di domande e, durante il pranzo, per fortuna di Laure, i nonni avevano parlato solo della loro vita in Giappone, della guerra e dei ricordi.
Terminata l'ultima fetta di torta senza aspettare un minuto Laure si alzò e, rivolta a Taro, con voce perentoria che non ammetteva repliche disse:
-Se vuoi vedere il castello e i giochi d'acqua è meglio andare! Prendiamo le biciclette!
Taro si alzò, si inchinò dicendo:
-Grazie del pranzo era ottimo! Al nostro rientro dalla visita ascolterò con piacere altri racconti. Grazie!-
-Nonno presto a Taro la tua bici, io prendo quella di nonna, va bene?-
-Sì certo pupetta, va e divertiti, starete anche per i fuochi?-
-Sì, se troviamo ancora biglietti per lo spettacolo! Nonna dov'è la mia giacca a vento?-
-Nell'armadio dove l'hai messa l'ultima volta!-
-Grazie, a dopo!-

...e pregiudizi

-Allora per prima cosa andiamo a vedere se ci sono dei biglietti per lo spettacolo di ‘sta sera, poi visitiamo i giardini con i giochi d'acqua perchè abbiamo solo un'ora, poi c'è il finale al bacino di Nettuno! Dopo di che visitiamo i grandi appartamenti! Ti dovrai accontentare di una visita solo parziale perchè gli appartamenti del Re, del delfino e le altre aree aprono solo al mattino! Dovrai venire un'altra volta! Se non sbaglio per noi minorenni l'entrata è gratuita, ce l'hai un documento?-

Taro si trovò letteralmente sommerso dalle parole di Laure. Aveva pianificato ogni secondo della visita come se si trattasse di un'operazione militare...e a quanto pareva conosceva il posto come le sue tasche. Chissà quanti ci aveva portato prima di lui...Il ragazzo si trovò ad arrossire involontariamente.

-Allora? Il documento?-
-Sì eccolo!-
-Sù, muoviti!-

Il tono della voce era di nuovo acido, ma gli atteggiamenti bruschi tradivano un certo nervosismo. Taro non si lasciò scoraggiare, Laure non poteva saperlo, ma lui era famoso per essere l'unica persona al mondo a non aver mai litigato con nessuno, neppure con quell'irascibile di Kojiro Hyuga! La naturale serenità e calma di Taro sembravano inattaccabili e questo faceva infuriare Laure ancora di più.. Il fatto che il ragazzo avesse sempre il sorriso sulle labbra irritava ancora di più la già tanto seccata Laure.
Non lo sopporto! Più lo maltratto e più sorride! Ma, che pappamolla! Come fa a essere un calciatore così bravo!

-Benissimo ora che abbiamo i biglietti per lo spettacolo di ‘sta sera, cominciamo il giro. Sai già qualcosa su Versailles?
-Bé ecco...
-Lo sapevo- tagliò corto Laure -me lo aspettavo!-
Figurarsi se un calciatore poteva saperne qualcosa.
-Lo so a che cosa stai pensando!- ribattè Taro – i calciatori sono solo degli ignoranti non è vero?-
Laure diventò tutta rossa. Ma mi ha letto nel pensiero? Ma allora aveva capito che non sopporto il calcio? Perchè allora continua ad essere gentile... e perché ora quel sorriso disarmante? Un altro mi avrebbe mandata a quel paese "e senza passare dal via"!

 

Ai tuoi ordini

Cercando di non scomporsi Laure cominciò a raccontare la sua storia preferita.
-Bè ora andiamo nei giardini così ti racconto un pò di cose, ma non interrompermi eh, le domande alla fine!-
-Ai tuoi ordini!-
-Fai dello spirito?
-Nooo! Oggi sei tu il comandante della spedizione no? Giuro che mi comporterò da bravo soldato semplice.

ForseTaro aveva capito che non aveva molta voglia di scherzare, per lei la visita a Versailles costituiva un tuffo nell’incantato regno dei re e della regine che le tenevano compagnia fin da bambina! Guai prendersi gioco dei suoi sogni!

-Bene. Luigi XIV, dopo la morte del Mazzarino comincia a governare personalmente la Francia, siamo nel 1661. Un giorno, l'intendente delle finanze Fouquet, che sperava di prendere il posto di primo ministro del Mazzarino, invita sua maestà nel suo castello di Vaux le Vicomte. Il giovane Luigi XIV rimane incantanto dalla bellezza del castello e invidioso della richezza che ostenta Monsieur Fouquet lo fa imprigionare. Durante il processo farsa, Fouquet fu accusato ingiustamente di aver sottrato ricchezze alla corona e per questo fu condannato alla prigione. Luigi XIV non ascoltò mai le supppliche dei parenti e dei numerosi amici, tra cui LaFontaine, conosci vero La Fontaine?
-E' uno scrittore di favole no?-
Touché pensò Laure, allora non è del tutto ignorante...

Quel ragazzo continuava a stupirla, ma naturalmente si guardò bene dal mostrarlo.
-E hai per caso sentito parlare dei tre moschettieri.
-Ah sì quel libro l'ho letto poco tempo fa!
-Ma non hai letto nè Vent'anni dopo, nè il Visconte di Bragelonne, vero? Se no sapresti della maschera di ferro e di Fouquet!
-Ma è una visita guidata o un terzo grado?-
Come d'abitudine Taro sdrammatizzò la situazione di tensione con una calda risata, che non fece altro che accrescere l'irritazione di Laure.
- Comunque la risposta è no, però ho visto il film con DiCaprio.-
- Splendido! A parte aver stravolto ignominosamente la storia tanto da farmi accaponare la pelle, almeno hanno rispetttato un filo la scenografia! Lo scambio dei due re è avvenuto proprio a Veaux! Le scene sono state girate nel castello che ti dicevo! Comunque questa è un'altra storia e te la racconterò meglio quando andremo a visitare Vaux le Vicomte!
-Il tuo è un invito? Hai detto andremo...-
Il sorriso diretto del ragazzo la prese di nuovo in contropiede.
-No, non volevo dire andremo...

Laure non sapeva più come cavarsi dagli impicci, perchè ho detto andremo?
Fin da piccola aveva giurato a se stessa che avrebbe visitato quel castello al fianco del suo principe azzurro, ma poi le cose non erano andate come nei suoi sogni di bambina. I ragazzi erano rimasti un universo sconosciuto per lei. Ma allora perché le era venuto così spontaneo dire "andremo"? Guardò di nuovo quel sorriso aperto e sincero...non è che mi sto per caso...Impossibile!
Un calciatore ignorante che non ha letto "les Fables " e si è limitato ai "Tre Moschettieri" senza andare oltre nella trilogia, limitandosi a guardare i film! No, no, non se ne parla!

-Bhè vedremo, non so se ho voglia! Al massimo ti darò dei libri e ci andrai da solo!-
-Cosa fai ti rimangi le parole?-
-Sì, non ho nessunissima intenzone di andare per l'ennnesima volta ad un castello che ormai conosco come casa mia! In tua compagnia mi annoierei!-

Naturalmente erano solo bugie. Aveva letto tanti libri, ma non era ancora mai andata, o meglio c'era stata da piccola con suo padre e non c'era mai più tornata. Mentre leggeva "Il Visconte di Bragelonne" si era detta "voglio tornarci solo quando avrò incontrato il mio grande amore!" Quanto era ingenua da bambina...non immaginava che la vita poteva imporre scelte così difficili a volte. Ma ormai lei aveva scelto ed era troppo tardi per tornare indietro. E poi, non avrebbe mai e poi mai ammesso che, forse Taro, poteva essere la compagnia adatta!

-Bhè ne riparleremo!- Tagliò corto Taro che non voleva irritare Laure più del solito.

 

I giardini dei sognatori

I due ragazzi erano nel frattempo giunti all'ingresso dei famosi giardini. Di fronte a loro un perfetto connubio di aiule geometricamente disegnate, fiori, boschetti e fontane si stendeva a perdita d'occhio.
-Sembrano infiniti...come il mare.-
Laure si voltò stupita. Taro aveva notato istintivamente una delle caratteristiche architettoniche più peculiari dei giardini.
-In effetti Le Notre, il progettista, concepì il giardino in modo tale che la vista si perda da quella parte del parco. Ma se invece ti volti e guardi al di là del castello riuscirai a vedere il cortile d'onore, la statua equestre di Luigi e tutta la citta!-
-E' vero è sbalorditivo, sono senza parole, il primo colpo d'occhio è stupendo! Quante fontane! Quanta acqua!
-Bè questo bacino si chiama "Parterre d'eau" ma non è un gran chè, le statue di bronzo rappresentano i fiumi di Francia, delle ninfe e degli amorini. Aspetta leggiamo qui perchè non so tutto.-
-Dammi leggo io, così faccio esercizio!-
-Sì buonanotte finiamo a Natale!-
-Uhm, sempre carina eh!
-Dai, dà qui! Allora sulla facciata sono poste le statue dei mesi, che inquadrano le statue di Diana e Apollo! Sotto vedi ci sono le statue di Bacco, Apollo, Mercurio e Silene. I due vasi rappresentano La Guerra e la Pace! Uhm, come le due stanze che aprono e chiudono la galleria degli specchi! Sai perchè Apollo e Diana sono onnipresenti?
-Ammetto la mia infinita ignoranza, ma sono sicuro che nella tua altrettanto infinita saggezza saprai illuminarmi...-

Taro addolcì la battuta con un sorriso che sorpresa delle sorprese venne ricambiato da Laure. In fondo quella gita improvvisata poteva riuscire meglio del previsto...

-Luigi il re Sole, il dio Apollo era il dio del Sole! Vedrai dentro ci sono dei quadri che lo rappresentano come Apollo il dio del sole sul carro!
E poi se non sbaglio in una delle prime feste che ha dato nei giardini di Versailles il tema era il trionfo di Apollo, impersonato ovviamente da..-
-Lui. LuigiXIV!-
-Bravo! E la sua amante Louise de la Valière ebbe un ruolo importante durante la rappresentazione! pensa alla povera Maria!
-Maria chi?
-Maria Teresa la moglie! La regina più cornificata! Bhè non proprio, anche Maria Leszczynska non scherza!
-Maria che? Lez.che?
-La moglie di LuigiXV!
-Ah sì famosissima!!
-Ma certo! Chi si interessa di storia francese deve conoscerla! Io so tutto delle amanti dei re! Io leggo spesso...-
-Intendi dei libri?-
-Intendo il formato standard più comune, sì...ti è mai capitato di averne uno fra le mani? O come atleta ti era richiesto solo di leggere il tabellone segnapunti?-
-Si vede che non hai mai vissuto in Giappone. La nostra è una delle scuole più selettive e rigide del mondo...abbiamo test d'ingresso anche per le elementari...ma naturalmente questo tu lo sapevi no?-

Taro sorrise divertito nel vedere l'espressione imbarazzata di Laure. L'aveva punta sul vivo.

-Va bene, ora scendiamo.

-Questa fontana?

-E' il bacino di "Latone" Latona mamma di Apollo e Artemide ( Diana ndA). La prima volta che l'ho vista mi ha fatto tanta paura, perchè rappresenta Latona, lassù con i due figli, implorando Giove di vendicarla contro gli abitanti della Licia (antica regione dell'Asia Minore) che si erano presi gioco di lei e che Giove trasforma in rane!
-Uhm, carino Giove!
-Non so perchè ma mi aveva fatto una paura del diavolo! Vedi le faccie di quelli laggiù? E le rane che sputano fuori l'acqua come se stessero urlando nooooo!
-Che carina!
-Cosa?
-Mi immaginavo te da piccolina che ti stringi al cappotto della mamma e guardi con un occhio solo la fontana per paura di trasformarti in rana!
-Ma stai bene? Ti pare! Io sono Diana vicino alla sua mamma!
-Ah sì noto la somiglianza!
-Cos'è vuoi un calcio negli stinchi? Anzi beccati questo!- E gli diede un piccolo pugno sulla spalla.
-Ahi! Gridò Taro! Mi hai lussato una spalla!-

I due ragazzi scoppiarono in una risata liberatoria. La tensione si era sciolta.

Allora anche lei ride ogni tanto...Peccato che sia sempre così controllata, come se fosse sempre sotto esame.

-Bando alla ciance, se non ci muoviamo perderemo il resto! Questo è un tour de force in un'ora dobbiamo vedere tutte le fontane!
-Ma per due atleti sarà una passeggiata! Vero?
-Vero! Andiamo.
 Laure continuò a descrivere con accuratezza ogni angolo del giardino

Vedi da qui si va al Trianon, al petit Trianon e all'Hameau della regina Maria Antonietta!
-Ah questa regina la conosco anch'io!
-Ci mancherebbe!
-Dai fammi vedere l'ham...
-L'Hameau!E' uno dei luoghi che prediligo. Vi è il tempietto di Amore! Io lo adoro!
-Bhè allora ci andiamo, va bene?
-In bici si fa prima!

Storie di amori e tradimenti

Ascolta Badinerie in sottofondo...

 Laure era così impaziente di arrivare al tempietto rotondo che si riflette nell'acqua e che rendeva il luogo così romantico che non vide arrivare il treno panoramico che attraversava ogni giorno i giardini. Per fortuna Taro non la perdeva di vista un solo secondo.
-Attenta passa il trenino!
-Cavoli quasi ci lascio le penne! "Ragazza del liceo Saint Germain investita da treno! Brillante stella del balletto francese non potrà più danzare!" Che perdita per il mondo del balletto, L'Operà di Parigi è in cordolio...-

Mentre pronunciava il suo elogio funebre Laure aveva giunto le mani e guardava con contrizione verso l'alto. Taro non potè trattenersi dallo scoppiare a ridere commentando la sceneggiata della ragazza.

-Che fantasia che hai!-
-Scherzi? Sono assolutamente realistica!

Quel pomeriggio si stava rivelando pieno di sorprese, se solo pensava alle prospettive apocalittiche che si era figurata solo poche ore prima...



-Ecco, guarda che bello, il laghetto e laggiù il tempietto di Amore! Mi fa venire in mente la storia di Louise de la Valière!
-Chi era l'amante, vero?!-

Laure sorrise divertita prima di continuare. Di solito tutti si stancavano presto dei suoi racconti sulla vita di corte, ma Taro sembrava ascoltarla...ascoltarla davvero...

-Secondo Dumas è andata così.

 Era notte e al castello di Fontainebleau c'era un bellissimo ballo. Louise e due sue amiche stanche di ballare stavano facendo una passeggiata nel bosco. Immagina un parco come questo, c'è un laghetto, un tempietto ottagonale su una piccola isola, sotto una quercia le ragazze si fermano, si siedono su un tronco e cominciano a parlare tra loro dei partecipanti alla festa. " Hai visto il vestito di Madame x e quello di tale y!"-
-Insomma cominciano a spettegolare...-
-Ah ah ah sì più o meno...non è che ci fosse molto altro da fare per una donna all'epoca. Louise a quel tempo era dama di compagnia della moglie dello zio di Luigi, Gastone D'Orléans. Luigi l'aveva già vista al castello di Blois mentre stava andando a sposare Maria Teresa, l'infante di Spagna ed era lì che aveva dato addio al suo primo vero grande amore Maria Mancini, la
nipote di Mazzarino. Beh in realtà Luigi era stato svezzato dalla sorella più grande Orthense, poi era passato a Maria, hai capito?
-Uhm?
-Aahh, ma che tardo! Aveva perso la verginità con Orthense!!! Comunque in quella occasione Luigi non aveva notato ovviamente la modesta dama di compagnia! Aveva solo notato una fanciulla che zoppicava lievemente con un piede!
-Ma dai, Louise zoppicava?
-Sì, si era fatta male e a quei tempi spesso non si guariva bene! Ma se tu leggi Dumas avrai la sua versione dei fatti! Comunque anche il re stava passeggiando nel parco con Saint-Aignant se non erro, un suo amico quando si accorge delle ragazze.Il discorso era interessante. Dopo aver spettegolato sulle dame le ragazze erano passate a parlare di...-
-Gioielli e vestiti!
-Ah ma ci sei o ci fai?! Secondo te il re si sarebbe fermato ad ascoltare di nascosto le conversazioni delle fanciulle se avessero parlato di gioielli? Dai parlavano di uomini!-
I due ragazzi si guardarono negli occhi prima di scoppiare a ridere, poi arrossendo entrambi si voltarono e calò un silenzio pieno di imabarazzo.
-Dai, continua..- Le parole di Taro sciolsero il silenzio.
-Bene, le ragazze stavano dicendo chi avevano ammirato durante la festa, Atenaïs (quella che sarà poi Madame de Montespan, la seconda amante di Luigi dopo La Valière ndA) rivolgeva le sue attenzione sul marchese di Montespan, non tanto per la sua bellezza quanto per i suoi soldi e il suo titolo!
Louise invece tutta confusa e imbarazzata ad un certo punto disse:" Ma voi non avete notato il re?" Le ragazze la guardarono sorprese! " Sì," disse ingenuamente Louise " il re era bellissimo"!

A quel punto il re che stava ad ascoltare stupito fece rumore. Le ragazze spaventate corsero via, poi Louise affanata disse " E se qualcuno ci ha ascoltato? Oddio, avrei preferito un lupo piuttosto che qualcuno che abbia scoperto il mio segreto" e così dicendo svenne-
-Addirittura! Un pò deboluccia...-

Così dicendo Taro cominciò a fissare Laure. La ragazza ricambiò lo sguardo perplessa...sembrava che il ragazzo la stesse studiando.

- Tu non assomigli a Louise! Non ti ci vedo proprio a svenire per l'imbarazzo...al massimo avresti tentato di scorticare chi ti aveva ascoltato!-

Laure rispose con una linguaccia prima di proseguire il racconto.

- Bè deboluccia si fa per dire...In realtà Louise divenne l'amante di sua maestà, per ben sette anni fu la favorita e gli diede alcuni figli illegittimi che il re riconobbe mi ricordo il Conte de Blois, credo e altri. Ma la cosa che più stupisce è che l'amica di Louise, Madame de Montespan fu la seconda amante di Luigi!
Anche se sposata lei divenne l'amante del re. Un marito avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco e si sarebbe fatto avanti con richieste e avanzamenti, mentre il Marchese di Montespan combinò un sacco di guai! Un giorno si presentò a corte vestito di nero, con la carrozza e il suo stemma con lunghe corna da cervo dicendo di dover rendere pubblico il testamento di sua moglie!
Perchè per lui la moglie era morta! Il re si infuriò tanto che lo esiliò nelle sue terre!
-Bè ma non è poi un comportamento così strano! Se io fossi innamorato, veramente innamorato.-

Taro fece una pausa guardando Laure dritto negli occhi.

-...e vedessi il mio unico amore sputare sul nostro rapporto, sulla nostra promessa...così pubblicamente...forse anch'io impazzirei. Tu no?-

Laure ricambiò lo sguardo del ragazzo. Se io fossi innamorata...e come faccio a saperlo? Non ho mai avuto tempo per queste cose! Un ombra passò nello sguardo di Laure, la compagnia di quel ragazzo continuava a ricordarle tutto quello che aveva perso. Stringendo i pugni la ragazza fece finta di non aver colto la domanda e continuò il racconto come se niente fosse successo.

-Tra l'altro Madame de Montespan diede alla luce una cosa come quindici figli con il re! Molti morirono, ma altri furono educati da una donna, una certa vedova Scarron che era caduta in miseria dopo la morte del marito. Così il re, mentre andava a trovare i figli, fece amicizia con quella donna e a poco a poco se ne innamorò! Madame de Montespan furiosa cominciò a fare follie, finchè non fu coinvolta, pare, in un affare un po' losco di stregoneria e messe nere, con sacrifici di bambini! Sai a quell'epoca si finiva sul rogo per stregoneria e ci finì una poveretta che aveva avuto un ruolo marginale, mentre Madame de Montespan fu allontanata definitivamente dalla corte. Così madame Scarron divenne la nuova amante di Luigi! Con il titolo di Madame de Maintenan! Poi il re sposò in segreto Madame de Maintenan, ovviamente quando rimase vedovo! E vissero gli ultimi anni della vita insieme! Il re che aveva condotto una vita dissoluta, con Madame de Maintenan, che era un po' bacchettona, divenne pio! Ma lo sai che all'inizio durante la guerra con le Fiandre Luigi in una notte passava dalla Valière, a Madame de Montespan e poi alla regina! Che donnaiolo! Aveva studiato tutto per farsele tutte e tre! Il piacere e il dovere coniugale per ultimo!
-Bello fare il re!!!
-Ah sì!?- Laure accompagnò le parole con un altro pugno sulla spalla di Taro, questa volta non più scherzoso ed innocente.
-Ahi! Che destro!-
-Tutti uguali gli uomini! E meno male che parlavi di grande amore...-
E si alzò di scatto scura in volto! Poi prese la bicicletta e con voce perentoria disse:
-Andiamo!-
-Ehi aspetta, stavo scherzando!-
Ma un silezio gelido era calato tra i due. I tratti di Laure erano tornati tesi e nervosi.
-Dove andiamo?-
-Visto che abbiamo perso la fine dei giochi d'acqua al bacino di Nettuno vediamo di vedere il castello, non volevi vedere il salone degli specchi?-
-Sì, certo! Ma...-
-Muoviti e pedala! Lasceremo le bici legate all'entrata!-

I due ragazzi in silenzio risalirono verso la reggia, arrivati all'entrata legarono le bici, poi entrarono. Laure aveva perso ogni entusiasmo, non aveva più voglia di raccontare e mostrare a Taro che nella galleria dei ritratti al pian terreno, c'erano tutti i personaggi di cui aveva raccontato la storia reale e inventata.
Perchè la battuta ingenua di Taro l'aveva ferita così tanto?

 

La danza dei sentimenti

Siccome Taro aveva capito che Laure non aveva nessunissima intenzione di spiegargli, come promesso, l'interno del castello noleggiò una di quelle guide a forma di cellulare che ti spiegano tutto sui musei. Intanto pensava e ripensava al perchè di quel repentino cambiamanto di umore di Laure...Pensava e non capiva!
Le stanze erano quasi deserte, i turisti non affolavano più i grandi saloni e i due ragazzi sembravano quasi i due padroni.
Arrivati nel magnifico salone degli specchi Taro ascoltò la spiegazione, poi cominciò un bellissimo minuetto.

E allora gli venne un'idea! Prese la mano di Laure, fece un inchino e...

Ascolta il minuetto insieme a Taro

-Mademoiselle Laure, mi permette, vuole danzare cortesemente questo minuetto con me?
-Ma veramente, io? Così, qui?
-Sì senti!
E le fece ascoltare la musica. Laure sorrise nel riconoscere le note che aveva ballato centinaia di volte.
-Mais, oui certennement Monsieur le comte!

-Ho un piccolo problema...
-Non lo sai ballare, sbaglio?
-Già!
-E' semplice: mezza punta passo con destra, sinistra, destra, giù...- e Laure si diffuse in una dettagliata spiegazione dei passi del minuetto.
-Vado bene?-
-Beh potrebbe andare peggio...ruota il piede così...no! Non come se calciassi! Ricominciamo! Ora ci separiamo, tu fai l'inchino, io la riverenza, poi ci scambiamo così, sempre un due tre gamba. Inchino, riverenza, giro.
Mettiti in ginocchio dammi la mano, ecco!

I due ragazzi ballarono, Laure non si era mai sentita così felice!
Presto la gente cominciò a guardare tra il meravigliato e il divertito una ragazzina sottile che, tutta presa dalla musica, trascinava in un ballo, decisamente fuori moda, un ragazzo impacciato, la cui massima aspirazione non doveva certo essere quella di diventare primo ballerino.

 


-Che fai?! Non credo che le dame alzassero così la gamba!-
Laure si stava infatti esibendo in un Penché tenendo stretta la mano di Taro.

-Eh no! Se no, sai che risate...Si sarebbero visti i mutandoni! Ma dai ci guardano tutti! Che figura!
Tra le risate divertite dei visitatori Taro prese per mano Laure e la trascinò a forza nel salone della pace.

-Guarda il tramonto!-
I ragazzi si fermarono catturati dalla luce rossa e arancione che rendeva ancora più sfavillante e ricco il salone degli specchi.

 

Laure leggeva l'incanto dagli occhi nocciola di Taro, le sue guance stavano riprendendo il colore normale dopo il lieve imbarazzo provato durante il ballo.

E' la prima volta che esco con un ragazzo e mi sembra di vivere una favola!

 La magia del tramonto si stava spegnendo e i due ragazzi andarono verso gli appartamenti della regina Maria Antonietta. D'un tratto Laure sembrò attirata da un punto particolare della stanza, quasi come se un ricordo infantile l'avesse sopraffatta. -Ma sai da quella porticina che vedi ci sono i veri appartamenti di Maria Antonietta! In questo letto si faceva solo il rito della regina che si alza e si corica, in realtà non era questo il letto nel quale dormiva. La cerimonia era lunga e solo i familiari potevano accedere alla parte oltre la balaustra che vedi mentre solo alcuni nobili potevano assistere al resto, ma al di là della balaustra! Anche i pranzi e le cene erano ritualizzate: il re mangiava e i nobili, a seconda del rango, guardavano da diversi punti della stanza!
-Che vita complicata!-
-Già...senza mai un attimo di spontaneità. Tutto era controllato nei minimi dettagli...non potevano permettersi di rovinare l'immagine di grandezza e divinità dei reali-
Taro guardò il viso di Laure...sembrava quasi che la ragazza stesse parlando a se stessa...chissà perchè. Forse anche lei si sentiva costretta in una vita ritualizzata ed esteriore...in questo poteva capirla fin troppo bene.
-Ragazzi scusate ma stiamo chiudendo!
-Ah che peccato!- esclamarono Taro e Laure all'unisono, prima di guardarsi e scoppiare di nuovo a ridere.
-Che ne dici di andare a mangiare prima dello spettacolo?
-Sì, ma a casa non facciamo in tempo!
-Ma c'è un bar o qualcosa qui vicino? Non so un Fast food?
-Un Fast Food? Non so non ci sono mai stata in posti del genere...
-Cosa? Ma dove vivi?
-Perchè? Quel genere di schifezze fa male!
-Sì certo ovviamente, ma una volta ogni tanto è divertente!
-Se lo dici tu...- ma Laure sembrava poco convinta.

 

Una serata diversa dal solito

-Dunque vediamo...cosa posso prendere?L’hamburger non mi piace? Ah sì un’insalata!
-No, non te lo permetto! La prima volta da Mac va inaugurata mangiando una "schifezza"! Se non ti piace l'hamburger di manzo, c'è quello di maiale, o meglio il Mac Chiken, di pollo!
-Ma io sarei a dieta e ho già mangiato la torta oggi...
-Dai su, una volta, e poi oggi abbiamo fatto tanto di quel movimento, io mi mangerei un bue!

-Alla Obelix?

-Sì, più o meno

-Allora un MacChiken e un'acqua naturale!
-No, no! Un Mac Chiken menu! Con una coca cola! O altra bevanda! Devi entrare nello spirito!
-Ma diventerò una balena!
-Ah ma allora sei fissata! Anche oggi non hai mangiato quasi niente! Al massimo danzerai la variazione degli ippopotami di Fantasia!
-Oh, grazie per il complimento! Se domani Ludmilla mi sgrida darò la colpa ad un calciatore giapponese appena arrivato!
-Ma no! Vedi è tutto calcolato: tu di certo non mangerai le patatine, così dovrò sacrificarmi!
-Ah, quando è così non si può dire di no!
-Vedi, che generosità! E poi offro io e così risparmio!
-Ah grazie dell'offerta! Paghi tu quindi?
-Sì!
-Va bene se ci aggiungo anche una ciambellina, un milkshake e un sundea al cioccolato?
-Eh no, no! Calma! Così non vale!
Dopo varie discussioni Taro si rivolse al cassiere che tamburellava impaziente sul bancone
- Allora due Mac Chiken menu, due cheeseburger doppi, una ciambellina, due milkshake vaniglia...E per finire due sundea al cioccolato!
-No no calma, stavo scherzando! Prendo solo il Milkshake! Ma tu prendi tre hamburger?!
-Sì non sai quanta fame ho! Sono in via di sviluppo, io! E la partita di ieri? Devo riprendere le energie!
-Chiamale riprendere le energie! Stai finendo le scorte del negozio!-

Dopo pochi minuti i ragazzi erano già seduti a un tavolo.
-Ma si deve mangiare con le mani? Le posate?
-Ma dai addenta e vai! Sembri una principessa viziata! Fai l'uomo delle caverne!
-Se mai, la donna delle caverne!
I due ragazzi gustarono la loro cena ridendo e scherzando.
-Guarda hai della maionese sul naso!
-Ups! Che figura! E ora...attaco al cheesburger!
-Sei una fogna!
-Uhm, comfermo!

Laure si stava divertendo, era la prima volta che usciva con un ragazzo e con le amiche, di solito, facevano uscite culturali: cinema, mostre, musei...
Con Taro era tutto molto diverso.
Laure guardava fuori dalla vetrina, il suo volto felice si rifletteva sul vetro, ogni tanto osservava con la coda dell'occhio il ragazzo...
Carino, veramente carino, che begli occhi nocciola! Che spreco dedicarsi al calcio...
Senza darlo a vedere anche Taro osservava Laure.
In fondo è la prima volta che esco con una ragazza. Sono sempre uscito in gruppo con Tsubasa e gli altri! E mai senza parlare di calcio!
Anche se era calato il silenzio tra i due ragazzi, era un silenzio nuovo, stranamente rilassato.

Intanto dietro di loro si sedette un gruppo di ragazzi e ragazze.
-Ma li hai visti?!-
-Come no! L'invasione gialla continua! Secondo voi avranno fotografato anche i cessi della reggia?
-Strano che non mangino con le bacchette anche il cheesburger!
-Sì e quella lì?
-Che scema uscire con un muso giallo!
-Sì ma guarda come sono vestiti!
-Lei sembra una tavola da surf!
-E lui, con quei capelli! Una scopa di saggina sarebbe più pettinata!
E scoppiarono a ridere con una risata sonora!
Laure stava ad ascoltare indignata!
-Che confusione che fanno quei ragazzini eh?!
-Scemo, non capisci?
-Cosa?
-Stanno ridendo di te!
-Ma dai, e perchè dovrebbero ridere di me? E poi anche se fosse che importa? Non me la prendo certo perché dei ragazzini che neanche mi conoscono ridono delle mie origini. Si vede che sono molto ignoranti.-
Laure rimase senza parole...ma come faceva a stare così calmo? Non si arrabbiava mai per niente quello lì?! E poi un momento...ma allora aveva capito benissimo quello che quei maleducati avevano detto e non aveva reagito? La ragazza era confusa
-Ma vedo che tu invece te la sei presa eh? Su dai usciamo, non vorrai farti rovinare la serata no? Dobbiamo ancora vedere lo spettacolo! Ti prendo io il vassoio...-
-Ah, grazie...- Laure era confusa. Non capiva l'atteggiamento del ragazzo: perché non si ribellava?

E mentre Taro stava andando a posare i vassoi Laure si avvicinò al gruppetto dicendo:

-Mi fate pena! Quel ragazzo ha molta più classe e bravura di voi tre buoni a nulla, in quanto a voi due galline, sarò pure una tavola da surf ma due centrali del latte come le vostre non le avevo mai viste, la scollatura serve per tenere in fresco il contenuto?Chissà quante belle esercitazioni avranno fatto i Parà con il vostro regiseno?!

Poi uscì dal negozio e mentre slegava le biciclette vide dalla vetrina che uno dei ragazzipiù grandi aveva fermato Taro.

-Ehi ma tu non sei Taro Misaki, quello della nazionale giapponese?

-Sì sì è lui! Ah possiamo farci una foto, siamo tifosi del Saint Germain! Giochi lì adesso vero?

Taro sorrise cordialmente e in un francese quasi perfetto rispose ai suoi inaspettati fan.

-Scusate ma ho finito il rullino per fotografare i cessi della reggia e poi non credo che vorreste avere una foto con uno più spettinato di una scopa di saggina-

I ragazzi erano ammutoliti, mentre due delle ragazze erano arrossite fino alla radice dei capelli. Di certo non si aspettavano che i due oggetti delle loro risate li avessero sentiti né tantomeno che capissero il francese!
-Ci dispiace noi...non credevamo...

Con un sorriso condiscendente Taro si allontanò. Laure era rimasta senza parole anche più di quei ragazzini.

 

La magia di una notte stellata

-Bhe, non abbiamo dei posti poi tanto male?

-Già abbiamo avuto fortuna!

-Finalmente mi posso mangiare la ciambellina! La vuoi assaggiare? Dai facciamo a metà!

-Ma...

-No non ricominciare! Tieni, insisto!|

Lo spettacolo era fantastico e ripercorreva le feste della corte da LuigiXIV a LuigiXVI con balli di dame e cavalieri tra minuetti rondò e contro danze. Avevano riprodotto le feste dei tempi, ricostruendole sulla base di alcuni quadri e stampe.
Le fontane del bacino di Nettuno risplendevano di mille colori.
-Bello vero? Ma stai tremando?-
Laure guardò perplessa il ragazzo seduto al suo fianco.
-Beh in effetti! Sarà l'effetto della digestione!-
-Ah ma è pericoloso! Potrebbe venirti una congestione...tieni prendi la mia giacca a vento!
-Ma dai esagerata! E poi potresti prendere freddo tu dopo...e poi come farebbe l'Opéra senza la sua stella?-
-E va bene allora...bè se ci stringiamo sono sicura che ci stiamo tutti e due, è la giacca del nonno!-
-Bè se la metti così non posso rifiutare...-
-Ma tieni i tentacolini al loro posto o li trasformo in sushi eh!-
Taro scoppiò a ridere mentre si stringeva insieme a Laure nella giacca decisamente troppo piccola per due.

Laure sentiva il respiro calmo di Taro e la sua spalla muscolosa contro la sua. Il suo cuore batteva forte...era confusa. Non aveva mai provato niente di simile prima. Come aveva potuto dargli dello scaricatore di porto? Taro non puzzava affatto,
al contrario aveva un buon odore che le ricordava qualcuno. Non capiva chi, ma nella sua memoria aveva già sentito lo stesso odore.
Anche Taro era perso nei suoi pensieri, gli occhi fissi sui fuochi artificiali. Che giornata intensa era stata! Bè, c'erano stati degl'alti e bassi, ma nel complesso si era divertito. E il ballo nel salone degli specchi? Che gli era saltato in mente! Davanti a tutti! Solo quella nube dopo il racconto davanti al tempio di Amore lo impensieriva? Perchè aveva reagito così? Non osava chiederglielo per non rovinare tutto, ma era un pensiero fisso! Certo la reazione di Laure alla sua battuta gli era sembrata un po’ eccessiva. Mah valle a capire le donne! In Giappone non aveva mai avuto tempo di uscire con una ragazza e se anche lo avesse fatto sarebbe stato impensabile una confidenza come quella che c'era stata tra Laure e lui!

 
Dopo lo spettacolo i due tornarono in silenzio a casa dei nonni di Laure dove la madre li aspettava impaziente di sentire i commenti sulla giornata. Nessuno dei due però sembrava avere voglia di parlare.Forse in un altro momento Laure avrebbe raccontato alla madre che quella giornata era stata una delle più belle della sua vita! Per qualche istante si era sentita la regina di Versailles!

Durante il tragitto in macchina i due ragazzi ammiravano assorti il quarto di luna, assaporando la notte stellata sopra le loro teste. 

 

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