Lottando per un
sogno
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Dopo qualche giorno di convalescenza Taro tornò in classe, i
compagni lo circondarono per sincearsi delle sue condizioni di salute. Perchè mi evita, dopo tutto quello che ha fatto per me? Proprio non capisco a volte quando siamo soli è così allegra, dolce e affettuosa, mentre a scuola diventa un muro! L'attegiamento di Laure era inequivocabile, a scuola voleva essere lasciata in pace, era superba e altera con chiunque tranne che con i suoi pochi amici ed evidentemente non voleva che Taro entrasse nel suo cerchio. Proprio non capisco eppure mi ricordo benissimo che quando mi sono svegliato, Laure mi stringeva forte la mano e come era carina addormentata sul mio braccio. Poi mi ha curato finchè non è arrivata sua madre e mio padre non è rientrato dal suo viaggio. E mentre le ore di lezioni trascorrevano lente e noiose i due ragazzi
ripensavano a quel giorno.
*** -Benissimo ragazze dopo gli esercizi alla sbarra daremo i ruoli per
lo spettacolo di fine anno, verranno i ragazzi a provare con voi. Coraggio
cominciamo!- Sì ce la metterò tutta, nulla mi potrà fermare, voglio realizzare il mio sogno! Ballerò come non mai, la mia Kitri sarà fantastica (la protagonosta del Don Quijote di Leon Minkus NdA)! *** -Ok ragazzi oggi faremo un allenamento speciale una partita, voglio
provare un po' di schemi per il campionato; inutile dirvi che deciderò
la foramazione dei titolari, quindi coraggio in bocca al lupo a tutti! Le due formazioni erano in campo, Pierre e Taro ricoprivano lo stesso
ruolo, centrocampisti. La sfida sarebbe stata ai vertici. Il fischio dell'arbitro decretò l'inizio della partita, i ragazzi
si fronteggiavano come in una partita di campionato, ovviamente la squadra
A stava dominando, il loro gioco era deciso, i passaggi precisi, rapidi
non lasciavano scampo, la squadra B era bloccata sempre a centrocampo. Ma mi deve venire in mente Laure? Proprio mentre sto giocando? Perchè mi ha trattato con indifferenza, sembra che abbia un alter ego! Ma basta non posso distrarmi! -Coraggio ragazzi- urlò Taro rivolto ai suoi compagni- dobbiamo solo trovare il ritmo, stringiamo la difesa e tentiamo un contropiede rapido. Non posso farmi battere da Taro, fin'ora mi ha bloccato, ma ora faccio sul serio. Sembra in difficoltà approfittiamone! Napoléon fece un passaggio a Pierre, rapido e preciso, Taro
però non si lasciò sorprendere, subito fu sulla palla
e fronteggiò il fuori classe del Paris Saint Germain. -Sìììì- l'urlo liberatorio di Taro riempì
l'aria. Dopo un attimo il ragazzo alzò il pugno chiuso verso
il cielo -Questo è per te Nankatsu!- *** Le ragazze stavano mostrando le loro variazioni agli insegnanti Ludmilla
Oblasova e Sébastien Du Près che avrebbero deciso i ruoli.
Tra le ragazze ce ne erano almeno tre che potevano impensierire Laure:
Maurinne, Jeanne e Marina. La più pericolosa era proprio Marina,
una ragazza russa da pochi anni trasferita a Parigi. Era compagna di
classe di Laure, le due ragazze si Marina si infilò un gonnellino di tulle bianco e cominciò a fare la famosa variazione di Odette nel lago dei Cigni. Ascolta la variazione di Marina Sicuramente un pezzo di bravura che non reggeva con le minori difficoltà
della variazione di Kitri. Voglio proprio vederla affrontare la serie di rond piqué... Ma Marina fu perfetta, Laure si morse il labbro per la rabbia. Ma come ha fatto? Non le riuscivano fino a poco tempo fa! -Benissimo ora è il turno di Maurinne. Prego.- *** Il risultato della partita nel secondo tempo era sempre fermo sull'uno
pari. Non posso perdere contro un novellino! Mai ora lo distruggo. Taro cominciava a dare i primi segni di affaticamento, il respiro si
era fatto affannoso. Le gambe lo stavano tradendo, il suo gioco stava
perdendo in lucidità. Il capitano del Paris Saint Germain era furioso. Lui il famoso el cid
non era riuscito a tener testa ad un ragazzino appena guarito che giocava
da pochi mesi nella squadra. In effetti ciò che aveva fatto la
differenza tra i due ragazzi era stato che Taro aveva fatto gioco di
squadra, sostenendo i compagni ogni volta che avevano commesso un errore,
mentre lui, il capitano aveva preso la sfida come qualcosa di personale
perdendo il senso del gioco. Taro ancora incredulo si avviò agli spogliatoi, molte ragazze
che erano sugli spalti a vedere la partita attorniarono il ragazzo *** -Laure tocca a te!- -Ma che cosa succede Laure, non è da te!- -Che ti succede Laure?- Se solo penso a quel cretino, ed io che mi sono preoccupata tanto per lui ho perso tre giorni di lezione per curarlo, ecco lo sapevo! Nicolas l'abbracciò parlandole dolcemente. -Qualuque cosa ti sia successo, non puoi mollare, dai non era nulla
di grave, rientra e fai vedere chi sei non mi vorrai far ballare con
Marina la scopa di saggina!- Laure sorrise tra le lacrime. -E poi, non importa cosa sia successo, usa le tue emozioni e danzale!- Laure era gelosa, non voleva ammetterlo ma gli occhi nocciala di Taro
avevano cominciato a far breccia nel suo cuore, vederlo circondato da
tante ragazze la faceva infuriare e Aki... sì quel nome continuava
a tormentarla. -Grazie Nico-
Ludmilla la guardò sorpresa, cosa aveva preparato? Ascolta la variazione di Laure Le note della Carmen risuonarono nella classe di danza, Laure ballò una Carmen stupenda mostrando fino in fondo i sentimenti dell'eroina innamorata che per gelosia aveva ucciso il suo amante. Tutti rimasero in silenzio catturati dalla visione che avevano davanti, quella non era più Laure, ma la gitana di Bizet. Quando la musica finì si sentì solo un respiro affannoso
di Laure, la ragazza si alzò, chiuse con rabbia e liberazione
il ventaglio; fece l'inchino. Finalmente aveva ritrovato se stessa,
la calma era tornata, era sicura che avrebbe ottenuto la parte.
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