Samurai Trooper

 

Un'ondata di novità

 

Capitolo 3

Touma sedeva sul letto, troppo stanco per provare a fare una mossa. Troppo stanco persino per pensare e questo la diceva tutta. Anne era rannicchiata accanto a lui, la testa sulle sue gambe e un delizioso sguardo assonnato. Shin e Ryo erano seduti sul letto di Seiji, mentre quest'ultimo sedeva su una sedia tra i due letti e Shu stava in piedi dietro di lui. Nasutei passeggiava nervosamente per la stanza e lentamente lanciava occhiate ai due fratellini sul letto.

"E così... tu facevi parte dell'impero del male, e sei la sorella di Touma! Ma se sei dalla nostra parte, com'è che non hai fatto niente per aiutarci durante la guerra contro Arago?" Finalmente Ryo aveva espresso quella domanda, era una domanda che tutti avevano nell mente da un pò, persino Touma l'aveva pensata, anche se ora era troppo stanco per ricordarselo.

Anne si mise a sedere, lentamente e lentamente si alzò in piedi passeggiando verso il muro "Io... bhè, io ho cercato di aiutarvi..." Ma si fermò, girandosi e dando loro la schiena. Come poteva dir loro cosa aveva passato? Li aveva aiutati, aveva combattuto per loro, ma era stata fermata e rinchiusa in una cella nella quale aveva subito numerose torture per il suo tradimento. Come poteva dirlo? Come poteva, anche perchè probabilmente loro non la avrebbero creduta! In più c'era Touma... aveva già abbastanza complessi per conto suo senza dover aggiungergliene altri!

"Insomma cos'è questo terzo grado? Perchè tutte queste domande a mia sorella??" Touma si era alzato, non sopportava tutto questo sospetto verso la sua Anne. Shin anche la pensava come lui, ma non aveva il coraggio di ammetterlo.

"Touma! Non possiamo fidarci! Lei viene dall'impero del male! Dannazione, per quanto ne sappiamo potrebbe essere una spia..."

"Ryo! Lei è mia sorella! Come puoi dire cose del genere?? E tu Nasutei? Tu la pensi come lui? E tu Shin? Shu? ... Seiji..?" Touma non poteva crederlo. Non voleva crederlo! I suoi amici dubitavano di lei! Della sua gemella... della sua metà! Praticamente dubitavano di lui!

"Io non dubito di lei! Non temere Touma!" Shu? Shu, quello che era considerato il più attaccabrighe di tutti, quello che non si fidava di niente e di nessuno per via dei numerosi trucchetti di Rajura...
"Ragazzi, non dovreste nemmeno voi dubitare di lei, primo perchè così facendo dubitate di Touma, e secondo perchè... bhè perchè Anne ha veramente combattuto per noi!"

Ora erano davvero tutti stupiti! Shu? Come poteva dire una cosa del genere Shu? Allora lui non era così tonto come gli altri credevano!
"Dovete sapere che... bhè Anne ha combattuto al mio fianco!"

"Come sarebbe a dire, Shu ti prego racconta!" Ryo era in piedi, pugni serrati e sguardo fisso su Anne.

"É stato quando Seiji e Shin erano già caduti nelle mani di Arago... Io mi sono fatto accompagnare nell'impero da Rajura.. per cercare di liberarli, al momento pensavo fosse l'idea più furba da mettere in pratica, ma ora so meglio! Appena messo piede sul suolo sono stato circondato dai soldati juya! Anne è intervenuta e mi ha salvato!"

Ora tutti gli sguardi erano su di lei, su Anne che cercava di fissare un punto preciso sul pavimento "Io non ti ho salvato! Per lo meno non ci sono riuscita! Quando ho visto che c'era un esercito che ti inseguiva e ho capito che eri uno degli amici di Touma... bhè ho cercato di aiutarti!"

"Mi ha fatto scappare in un vicolo, grazie al quale sono arrivato vicino alla cella dove eravate rinchiusi voi due... ma le guardie mi hanno scoperto e i masho mi hanno bloccato! Non ti ho più vista dopo di allora... prima ovviamente del mio ritorno a scuola!" Sorrise alla ragazza che ricambiò divertita

"Anne? Cosa ti è successo dopo? Voglio dire... perchè non ci hai più aiutati?" Seiji, sempre diretto al punto e sveglio come non mai a capire le menzogne e i segreti celati da uno sguardo.

"I..io.. bhè...io... è meglio che torni nella mia stanza adesso! Ci vediamo domani!" Detto questo uscì dalla stanza rapidamente, troppo rapidamente perchè qualuno potesse fermarla.

"Anne! Aspetta!" Touma cercò di andarle dietro, solo per ricevere la porta sbattuta sul naso. "Ohi!" Fu l'unica cosa che potè dire, prima di voltarsi con il naso insanguinato e scorgere l'ilarità negli occhi dei suoi amici "Guai al primo che ride!" Touma era il vecchio Touma, Seiji doveva ammetterlo, quel pomeriggio l'arcere gli aveva permesso di vedere il lato più fragile del suo carattere, ma ora lo stava nascondendo. Eppure il biondo sapeva cosa quegli occhi nascondevano, sapeva bene la paura che l'arcere aveva per ogni cosa, ora lui sapeva l'infinito bosogno di amore che quella testa pazza desiderava e aveva bisogno.

"Sentite ragazzi, ora è meglio andare a letto! Anne è nel nostro stesso albergo, e domani le potremo parlare con più calma! Ora non so voi, ma io sono stanco! E quindi se voi volete scusarmi e uscire dalla mia stanza..." Seiji si era alzato in piedi e molto gentilmente aveva fatto fare lo stesso a Shin e aveva spinto tutti verso la porta. "Buona notte, ci vediamo domani!"

Riluttanti tutti uscirono dalla stanza, così che Touma e Seiji rimasero soli in stanza. "Io vado a lavarmi i denti Seiji, poi magari leggo un pò... se non ti da fastidio la luce..."

"Touma sono anni ormai che dormiamo insieme, quando stiamo da Nasuti, e tutte le sere mi devi chiedere se mi da fastidio la luce! No! Non mi disturba, non ti preoccupare! Ma non stare sveglio troppo a lungo! Ti voglio in forma domani mattina!" Seiji spinse Touma verso il bagno dandogli un veloce bacio sulle labbra e chiudendogli la porta dietro le spalle.

Quando Touma tornò in stanza trovò solo la luce dell'abatjour del suo comodino accesa, e il letto di Seiji vuoto. Che strano, che Seiji fosse uscito per prendere una boccata d'aria? O peggio e se fosse andato da Anne a farla parlare? Ma un movimento proveniente dal suo letto lo fece avvicinare sospettoso. Qualcuno era sdraiato nel suo letto, e dalle lenzuola spuntavano ciocche color oro. Scostando appena le lenzuola si trovò faccia a faccia con un sorridente Seiji.

"Ehm... Seiji, guarda che hai sbagliato letto!" Touma non riusciva a capire, di solito Seiji era molto attento a queste cose. E di certo uno sbaglio come quello non lo avrebbe mai fatto.

"Lo so Touma! Ma... pensavo avessi voglia di dormire con me! Non mi sembri in forma e io voglio assicurarmi che tu stia bene!" Seiji si mise a sedere a lo guardò con uno sguardo preoccupato negli occhi e un dolce sorriso sulle labbra "Ma se a te da fastidio... posso sempre andare nel mio letto!"

"NO! Cioè... volevo dire no, non credevo tu volessi... dormire con me! Io..."

"Touma chiudi la bocca e infilati in letto! É tardi e francamente io non dormo fino a tardi al mattino... come fai tu!" Seiji fece spazio a Touma spostandosi nel letto così che l'arcere fosse vicino al comodino e potesse leggere liberamente.

Dopo un paio d'ore la luce era ancora accesa, ma Touma era bloccato ancora sulla stessa pagina. Seiji sbuffò, un pò per celare la sua preoccupazione e un pò perchè quella dannata abatjour cominciava a lampeggiare e non lo lasciava dormire.
Levandogli il libro dalle mani Seiji fece voltare verso di se il blu arcere. "Ora è tempo di fare la nanna Touma!"

"Ma... non ho ancora finito il capitolo!" Touma era solito leggere un capitolo a sera, ma questa volta era fermo alla pagina due del capitolo.

"E non lo finirai neanche tra altre due ore, e poi non ti sei accorto che sta andando via la luce? Coraggio Tou, è meglio se ti sdrai e cerchi di dormire!" Seiji si allungò e spense la luce. "e guarda che non voglio sentire altre lamentele!" Seiji si voltò su un lato, lasciandolo senza parole, ammutolito nel buio della stanza. E Touma non si mosse, rimase li, seduto sul letto in mezzo a una stanza buia. Guardava la figura di Seiji e i contorni dei mobili tracciati solo dalla fioca luce della luna che filtrava dalle persiane.

Seiji dormiva, aveva cercato di rimanere sveglio ed aspettare che Touma si fosse addormentato per poter controllare se stesse davvero bene, ora era lui che dormiva e Touma lo scrutava. Touma detestava essere trattato come un invalido e questo Seiji lo sapeva bene. Sciocco testardo, quando veniva ferito in battaglia dovevano tenerlo in tre mentre il quarto procedeva a curarlo. Non lo sopportava, non gli piaceva essere toccato quando stava male. Era troppo per lui sentirsi al centro dell'attenzione. E Seiji lo sapeva bene, tutti lo sapevano bene, con tutti i colpi che si prendevano ogni volta che lo dovevano far stare a letto. Stupido arcere dai capelli blu, con la mira quasi infallibile che si trovava riusciva a tener loro testa per mezz'ora buona. Per non parlare di quando nascondeva le cose! Tutte le volte che andavano in battaglia e Touma combatteva con ferite non trattate appositamente? Quante volte se lo sono visto svenire sul campo a causa della sua pressione bassa e della perdita di troppo sangue?

Touma questo lo sapeva, sapeva che ogni volta faceva preoccupare i suoi amici, ma non ci poteva fare niente! Non c'era abituato, non gli piaceva essere trattato come un bambino, non lo era mai stato un bambino. Piccolo adulto tra gli adulti, lui era cresciuto all'età di tre anni, era già un uomo a quell'età. Non è mai stato un bambino e nessuno lo ha mai trattato come tale. A sei anni sapeva già risolvere i problemi da scuola superiore a dieci risolveva i problemi da universtià! A quattordici aveva salvato il mondo da Arago... e adesso era svuotato. Si sentiva vecchio. Non riusciva a far altro che pensare di aver compiuti tutto nella sua vita e continuava afissare Seiji.

Si decise ad alzarsi. Sarebbe andato lui a parlare con sua sorella. La raggiunse in camera sua e lievemente bussò alla porta.
Non attese molto per avere risposta e senza troppi convenevoli dopo due secondi era già in stanza della sorella.
Lei lo aveva aspettato, sapeva che lui sarebbe andato da lei, sapeva che anche se esausto lui voleva sapere, era fatto così lui voleva avere sempre il controllo su tutto. Avere informazioni su ogni cosa, specialmente quelle riguardanti le persone a lui care.

"Allora Anne... mi vuoi raccontare?"

"Non c'è nulla che tu non sappia già! Lo sai che nell'impero ho subito diverse punizioni... bhè quella volta ci sono andati giù pesanti... era il periodo in cui i Masho non potevano difendermi, per cui... se ne sono un pò aprofittati!"

"Perchè non hai voluto dirlo agli altri? Perchè sei scappata così?" Touma sedeva sul letto della sorella mentre lei fissava il paesaggio notturno fuori dalla finestra.

"Perchè io sono esattamente come sei tu! Non mi piacciono i compatimenti e sopratutto non mi piace che qualcuno provi pietà per me!" Sibilò lei a denti stretti, Anne non era una persona di molte parole, non le piaceva esprimersi con la voce, anzi era riluttante sentire il suo suono persino quando era da sola. Gli ìunici suoi amici fin da quando era piccola erano i lupi, i lupi di uno dei suoi padri, i lupi di Anubis no Yami. Si divertiva coi serpenti, i serpenti di Naaza no Doku. E giocava con i ragni di Rajura no Gen. In più si era divertita numerose volte ad andare da Lord Cruel a giocare con Kokuen ho, la maestosa tigre nera del valoroso spadaccino. Anne si divertiva molto di più con gli animali che con gli uomini. Dopo i quattordici anni i quattro maso non ebbero più molto tempo da spendere con lei, e così dovette affrontare la pericolosa vita dell'impero del male praticamente sola. Non era più una ragazza, come poteva esserlo la dolce Nasutei. Era una guerriera, era veramente un killer, uno spietato assassino che non si faceva scrupoli ad eliminare chiunque le venisse ordinato di farlo. Touma conosceva questa storia solo grazie al legame che li legava, quel filo indissolubile che nessuno avrebbe potuto mai spezzare.

"Anne... nessuno potrebbe provare pietà per te, cioè... non volevo dire così... Nessuno ti tratterebe mai con pietà! Insomma, i miei amici hanno accettato me tra di loro, come se nulla fosse... perchè dovrebbero fare la differenza con te?" Touma si era avvicinato a lei, e le aveva messo le mani sulle spalle facendola girare verso di se. "Anne..."

"Non cominciare Touma... ora è meglio se torni da quel tuo amico moro che ti aspetta fuori dalla porta con l'orecchio incollato alla serratura per ascoltare meglio!"
"Ryo?" Touma andò silenziosamente alla porta aprendola e facendo cadere Ryo all'interno. "E tu cosa stai facendo li?" Chiese lievemente alterato l'arcere, guardando dall'alto verso il basso il suo leader che cercava di rialzarsi, rosso in viso per l'imbarazzo di essere stato scoperto.

"Ecco Touma... io volevo solo..."

"Volevi solo assicurarti che stesse bene! Non ti preoccupare io capisco benissimo! Ma ora è meglio se tornate a letto, è tardi e domani rischiate di perdervi una bella giornata per il sonno!"

Touma annuì sempre fissando con occhi torvi il compagno e lo fece uscire dalla stanza. "CI vediamo domani mattina sorellina! Ok?" Con questo Touma voleva far sottointendere alla sorella che l'avrebbe voluta trovare al suo risveglio e che lei non avrebbe dovuto andarsene prima di allora.

"Ci sarò Touma! Ma ora va aletto, il tuo koibito sarà preoccupato per te!" Detto questo chiuse la porta dietro alle loro spalle e si diresse verso il letto. Sapendo di essere sola lasciò andare un lungo e profondo sospiro, poi ridacchiando disse ad alta voce. "Rajura otosan, per favore esci dal tuo nascondiglio e vieni fuori!"

Senza dover aspettare troppo il guerriero dai capelli bianchi si mostrò a lei in tutta la sua potenza. Indossava infatti la sua pesante ermatura e la gurdava corrucciato. "Anne! Che cosa stai facendo qui?"

"Mi sembra chiaro ootosan, sto facendo una vacanza e mi sto incontrando con mio fratello! Perchè? Non potevo?" Disse lei sollevando le coperte e infilandosici sotto.

Lui scosse il capo sconsolato e si levò l'armatura. Si sedette sul suo letto e le mise bene le coperte addosso. "Non era il caso tu venissi da sola! I compagni di tuo fratello sono pericolosi, se ti avessero attaccato? Cosa sarebbe successo? O se ti avesse seguita un demone e ti avesse attaccato? Uh?" le diede un bacio sulla fronte e le accarezzò le guancie.

"Papà... lo sai benissimo che non sono così incapace nel difendermi! E poi c'era Touma con me, lo sai che lui non permetterebbe mai ai suoi compagni di levarmi anche un solo pelo! In più c'è Shu che mi deve un favore... anche lui si fida di me!"

"Shu è una testa calda, voglio sperare che lui non ti abbia messo gli occhi addosso!" Disse leggermente irritato.

"Ah ah, ma no! Volete smetterla di trattarmi come una bambina? HO 18 anni! Cavoli fin da piccola mi avete insegnato a combattere ed ora non vi fidate più di me?!"

"Non è questo... è che gli uomini della terra sono... come dire... molto pericolosi per le belle ragazze come te!"

"Papà?!? Volete smetterla tutti e tre di pensare ame come ad una bambina? Per favore, vorrei anche io poter vivere la mia vita normalmente!! E poi cosa volete che io mi sistemi con un demone dell'impero? O peggio volete farmi rimanere sola per tutta la mia vita?"

"No! Ma vogliamo vedere con chi esci! E sopratutto dobbiamo ancora fare un discorsetto... riguardo a..."

"O cavoli... vuoi forse farmi il discorsetto dell'ape e del fiore??NO grazie, ci sono già passata!" Anne vedendo il volto dell'uomo in fronte a se incupirsi pericolosamente capì l'errore che aveva commesso e velocemente cercò di rimediare "No, cioè volevo dire che ho già conoscenze TEORICHE sull'argomento, grazie ma non ho bisogno di consigli sulla sicurezza in quel senso!!" Anne stava arrossendo, non aveva mai fatto simili discorsi con i suoi padri... era estremamente imbarazzante!
"Va bene...è tardi piccola mia, è tempo che tu dorma! Ma domani con più calma ci sediamo intorno un tavolo, io te e gli altri due tuoi padri e ne discutiamo, ok?" Si chinò di nuovo e le baciò le tempie, se avesse potuto le avrebbe messo a fianco anche un orsetto di peluches avrebbe pensato Anne. Solo che mentre le dava il bacio Rajura la fece cadere addormentata con il suo potere, così, che nessun pensiero potesse formarlesi in testa durante la notte.

***

"Mmm dove sei stato Tou?" Seiji era mezzo assonnato, aveva sentito il ragazzo blu ritornare in camera e poteva chiaramente percepire la rabbia e la tensione che emanava il suo amore attraverso il loro legame.

"Sono andato un attimo a parlare con Anne... ma cosa ci fai ancora sveglio?Non ti avrò mica svegliato io, vero?" Chiese più gentilmente sedendosi sul letto.

Seiji fece altrettanto e mettendosi alle spalle dell'altro ragazzo cominciò a massaggiargli via la tensione. "Cavoli Touma! Che cos'hai combinato perchè i tuoi muscoli siano così tesi?"

"Niente... solo che non sopporto che voi non vi fidiate di mia sorella! Ryo ci ha addirittura spiati!"

"Ryo vi ha spiati?" Seiji lo fece sdraiare sullo stomaco e gli si sedette sopra, levandogli la maglietta del pigiama cominciò a massaggiare ogni singolo muscolo del suo corpo. Touma istintivamente comiciò a tendersi allorchè quelle esperte mani arrivarono alla fine della sua schiena e fece si che a Seiji scappasse un risolino malizioso. "Touma! É ancora troppo presto! Non possiamo ancora...*farlo*!" Rise ad alta voce appena lo sentì mugugnare uno "Stupido" e riprese il suo lavoro sui suoi muscoli.

"Seiji? Tu ti fidi di Anne?" Era una domanda a bruciapelo, praticamente gli aveva messo in mano la sua stessa fiducia. E Seiji ora doveva valutare bene la sua risposta, poteva mentire, o poteva dire la verità... ma poi qual'era la verità? Si fidava di Touma, perchè non avrebbe dovuto fidarsi anche di quella ragazza? E poi... lui davvero era diffidente da quella ragazza, non aveva forse provato per lei un sentimento di simpatia non appena aveva incrociato il suo sguardo?

"Touma... io mi fido di te! Se tu dici che ci si può fidare di lei, allora io mi fido!" Era la pura e semplice verità! E anche Touma se ne rese conto e gliene fu grato. Seiji riprese a lavorare sul suo corpo, mentre piano Touma si rilassava. Non appena lo seppe addormentato Seiji gli rimise addosso il pigiama e lo fece girare sulla schiena. Mettendogli una mano sul petto e una sulla fronte cominciò a concentrarsi e ad accertarsi delle sue condizioni di salute. Era una mossa scorretta, e lui lo sapeva, ma era preoccupato e voleva sapere se il suo compagno stesse veramente bene.

***

Il mattino seguente Touma si svegliò, trovandosi di fronte una poco sorridente Anne e un altrettanto preoccupato Seiji. Entrambi erano seduti a fianco a lui ai lati del letto e lo stavano fissando. Evidentemente quei due stavano parlando fra di loro e si erano interrotti quando lo avevano sentito svegliarsi.
"Buon giorno ragazzi..."Touma era ancora frastornato e si mise a sedere stropicciandosi gli occhi con il dorso delle mani.

"Touma, dobbiamo parlare!" Disse Seiji senza troppi convenevoli. Anne lo stava guardando con due occhi supplichevoli e imploranti.

Touma guardò prima l'uno e poi l'altra con sguardo interrogativo, e si mise ad aspettare l'imminente discorso. Vide Seiji che prendeva un profondo respiro e che si preparava mentalmente il discorso. Probabilmente il biondo avrebbe calibrato parola per parola tutte le frasi affinche lui non si sentisse offeso da niente.

"Touma... vorrei, cioè vorremo sapere qualcosa su queste due piccole cicatrici sui tuoi polsi!" Ecco glielo aveva chiesto, ora voleva una spiegazione. Touma gli aveva tenuto nascosto una cosa così grave. E lui non amava le menzogne e i segreti! Rispettava le idee e i sentimenti degli altri, ma il pensiero che Touma avesse taciuto una cosa simile gli faceva ribollire il sangue nelle vene. Certo.. non era un caso che Touma nascondesse suoi problemi fisici, una volta era sceso in battaglia con una quarantina di gradi di febbre. Ovviamente era svenuto alla fine dello scontro, lo avrebbe picchiato in quella occasione!

"Fratello? Tu hai... tu hai tentato di ucciderti?" Anne era disorientata da tutta la faccenda. Seiji l'era andata a chiamare al mattino presto e senza troppi complimenti era entrato in camera sua mentre lei si stava cambiando.

// Anne era praticamente in mutande quando Seiji entrò rumorosamente in stanza, senza preoccuparsi di bussare. Rimasero entrambi a fissarsi per qualche minuto prima che il biondo iniziasse a parlare.

"Tu conosci molte cose su Touma che io non so..."

"Senti un pò biondino! Non è che potresti al meno chiedere scusa per il fatto che sei entrato in camera mia senza nemmeno bussare!!!!" Anne lo interruppe e senza troppe formalità continuò a vestirsi non degnandolo minimamente di attenzione.

"Stavo dicendo... Tu sai il perchè sui polsi di Touma ci sono delle cicatrici?" Seiji cercò di tenere la sua collera sotto controllo, quella ragazza poteva essere testarda come il suo Touma... e ne aveva avuta la prova dato che lei aveva ignorato la sua domanda. Spazientito le si avvicinò e la fece voltare verso di lui. "Ragazzina!!! Non farmi perdere la calma! Hai sentito quello che ti ho detto?"

"Hai detto: 'Tu conosci molte cose su Touma che tu non sai...' ecco fin dove ti ho ascoltato, poi ho sentito che dicevi dell'altro, ma sinceramente.. non ho capito molto!" Bhè, per lo meno era sincera, questo Seiji doveva proprio riconoscerlo.

"E io ti ho detto: Touma ha delle cicatrici sui polsi... come se se li fosse tagliati! Tu ne sai qualcosa??" Seiji l'aveva lasciata e si era girato, improvvisamente colpito da un pudore che fino a quel momento non si era ricordato di avere.

"Che hai detto biondo??" Anne gli si era messa davanti e lo fissava con occhi sgranati.

"Ehm... Anne? Non ti conviene vestirti? Sei solo in mutande!" Seiji era arrossito e aveva cercato di rigirarsi dall'altra parte.

Anne alzò un sopracciglio e lo guardò annoiata "Ma se sei entrato poco fa e non hai fatto una piega... e poi se non sbaglio tu stai studiando medicina, cosa speri che i tuoi pazienti siano tutti uomini???" Anne si stava alterando. Questo era entrato in camera sua, senza bussare o farsi scrupolo alcuno e adesso le faceva la paternale perchè era pressocchè nuda. In più lui aveva detto che il suo adorato fratellino aveva cercato la morte con una lama... e ora lui voleva che lei si vestisse tranquilla... Questo era folle.

"Senti... vestiti e poi rispondi alla mia domanda! Tu ne sapevi niente?"

"Biondo! Ti sembra che dalla mia reazione io abbia dimostrato di saperne qualcosa???"

"Ehm...no, ma smettila di chiamarmi Biondo! Io mi chiamo Seiji! Seiji Date!"

"Senti Biondo! A me non frega niente di come ti chiami! Hai detto qualcosa di estremamente serio nei confronti di mio fratello... e ora voglio vederci chiaro!!!"

"Se proprio vuoi... possiamo andare di la da lui, ma forse è il caso che tu ti vesta... hai ragione a dire che a me non dovrebbe importare, infatti il mio problema era nei tuoi confronti, ma agli altri credo che vedere una bella ragazza come te girare per l'albergo in mutande..." Seiji le stava porgendo una maglia e le indicava con la testa la porta sorridendo.

"Uhm.. credo tu abbia ragione Seiji!"

"E-ehy! Tu mi hai chiamato per nome! Finalmente!!!" Seiji le sorrise e le mise un braccio intorno alle spalle accompagnandola fino alla porta.

"Perchè non avrei dovuto chiamarti per nome? Comunque rimango della mia idea, Biondo ti sta meglio!!" Seiji lasciò andare un sospiro e alzò gli occhi al cielo facendola scoppiare a ridere.//

Anne doveva ammettere che quel ragazzo le piaceva. Era forte e in più voleva molto bene al suo adorato fratellino. Era perfetto per lui. Touma li stava guardando con un misto di vergogna e confusioe negli occhi.

"E così... lo avete scoperto... ma non è come la pensate a voi!" Touma si tirò in piedi e andò vicino alla finestra " Non mi sono tagliato le vene! Me le ha tagliate mio padre, nel tentativo di vedere quanto sangue potevo perdere prima di perdere i sensi..."

Seiji si alzò in piedi cingendogli la vita da dietro "perchè non me ne hai mai parlato?"

"E che cosa ti avrei dovuto dire? E poi... non avrei avuto voglia di parlartene o parlarne a qualcuno..." Touma si girò e si arrese all'abbraccio del biondo sprofondando la faccia tra il collo e la spalla dello spadaccino.

Anne sorrise alla scena e decise di lasciarli alla loro intimità. E poi l suo stomaco reclamava cibo... Scese quindi a fare colazione e lì incontrò Shin...

Fine capitolo 3.


Acuamaine: Vi ho spiazzati eh? Ditelo che non ve lo aspettavate, un capitolo intero senza suspance!!!!

Touma: Più che spiazzato direi schifato!!! Acua mi stupisci ogni volta di più... le tue storie sono una più brutta dell'altra!!!! **comincia a ridere come Hanamichi Sakuragi**

Acua: Grrr...Touma caro... vuoi ancora che Seiji sia il tuo Koibito nel prossimo capitolo? Oppure posso inventarmi un personaggio che te lo soffi sotto il naso!!!^^ Acua diabolica!!

Touma: NOOOOOOOOOO!!!! Acua sei bravissima a scrivere!!! Veramente! Non ho mai visto persona più brava di te!!!!

Acua: Bravo Touma-chan! Ecco tieni un bel biscottino con la forma di Seiji! Su ora vai a giocare con le tue freccette!! **Touma corre via e va alla ricerca di Seiji** Se volete un nuovo capitolo fatemi sapere, lasciate un review o madatemi un e-mail!! Comunque fatemi sapere!!!


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