Semplicemente Jody

 

Capitolo 5: Nuovi arrivi e nuove scoperte

"Guarda, Sanae: sulla pista ci sono Jody e Wakabayashi. Ma che fanno?" chiese Tsubasa , sul punto di chiamare i due "Che possono fare un ragazzo e una ragazza soli, abbracciati, in un luogo deserto?" pensò lei, scuotendo il capo. Ma sapeva che non era quella la risposta. Fermò Tsubasa, che li stava per chiamare "Penso sia meglio lasciarli. Devono parlare" disse, dolce. Se c'era qualcuno che poteva aiutare Jody, era Wakabayashi. "Ma di che?" chiese Tsubasa (.............NdA) "Non lo so...ma so che devono parlarsi" e detto ciò lo trascinò via. Lui protesto, ma la stretta di Sanae sul suo braccio era talmente forte da convincerlo a lasciar perdere.

Misaki , che aveva visto la scena da lontano, insieme a Izawa, sorrise. Izawa sorrise a sua volta. Poi i due rientrarono.

Yusuke guardò la cugina tra le braccia del portiere e annuì. Se ne andò.

Intanto Jody si era calmata. Si era sciolta dall'abbraccio e si passava un panno bagnato sul volto, per cancellare i segni delle lacrime. Wakabayashi stava dietro di lei, in silenzio. "Non parlarne con nessuno....nemmeno con me. Va bene, Wakabayashi? Io ora sto bene, finalmente il dolore accumulato in anno si è sfogato. Ora posso essere davvero Jody" disse, sorridendo. Lui le sfiorò il volto. "Non è vero. Ti manca ancora qualcosa. O molto. Ma non preoccuparti. Non sei più sola". Lei sorrise, stupita dalla dolcezza di lui. Gli prese la mano che le carezzava il volto. "Come sei dolce" mormorò "Si, ma non abituartici. Da ora ti tormenterò come sempre. Tutto come prima, no?" la prese in giro. Lei urlò e lo inseguì, ridendo. Wakabayashi rise, di gioia pura. Erano amici, veri amici.
Gli bastava, andava benissimo così.

Per il momento.

"Jody, aiuto !!! La settimana prossima ci sarà il ritiro della nazionale !!! Arriveranno qui giocatori da tutto il Giappone, e toccherà a noi occuparcene....e io non ho idea di dove cacciarli....." Sanae arrivò trafelata sulla pista, ignorando l'idea avuta poco prima di lasciarli soli. La ragazza bruna fissò Wakabayashi, poi si rivolse all'amica "Sanae, calmati !!!!! Vedrai che si sistemerà tutto. Qui a scuola non c'è il campus? Li possiamo sistemare li, no?" chiese, ma Sanae scosse la testa "Ci avevo già pensato, ma non c'è posto....e l'allenatore vuole che siano sistemati a casa dei nostri giocatori...fin qui tutto ok....ma ci sono due che arrivano con le manager, e quelli non so dove...." Wakabayashi sorrise, pensando che sapeva bene chi fossero quei due. Hikaru Matsuyama e Jun Misugi, che non si muovevano mai senza Yoshiko ed Yayoi. Jody invece non ne aveva idea, ma rispose "Se è questo il problema, possono venire da me, dopotutto sono la manager anch'io...e puoi venire anche tu, così avremo la soluzione sotto controllo". Sanae le saltò al collo "Davvero? DavveroDavveroDavvero?Sei grande!!!! Per fortuna. Va bene, vado a dirlo all'allenatore". Scappò via, lasciando Jody sconvolta e scombussolata dall'irruenza dell'amica. A volte Sanae era come un ciclone. Wakabayashi rise "Per me hai fatto un errore. Quelle due coppiette sono così melense..." Ma gli occhi azzurri di lei lo squadrarono, facendogli morire il riso in gola "E che male c'è?" chiese, dolce, facendolo arrossire. Lui calcò il berretto sugli occhi, e non rispose. Lei guardò altrove, pensando al ritiro. Poi sussultò "Cavolo, gli allenamenti!!!! Devo andare!!!!" e schizzò via, proprio come Sanae poco prima.
A volte il destino è strano. Jody, la manager del club di calcio che ora correva agli allenamenti di ginnastica ritmica, si era appena offerta di ospitare suo cugino...
e non lo sapeva nemmeno.

"Ora saltate...bene, giravolta, spaccata, vi rialzate, bene Jody....giro completo, salto....Kira, attenta alla posizione del piede sinistro...." la voce di Mya scandiva gli allenamenti delle ragazze "Ora una rovesciata....benissimo. Ora, le altre possono andare. Jody, July, vorrei che voi invece mi faceste vedere la seconda coreografia". Jody annuì, avviandosi insieme alla compagna, che insieme a lei era la promessa del club. "Comincia tu, July". Mentre la ragazza eseguiva la coreografia, più difficile della precedente, Jody si mise a pensare agli eventi che l'avevano colta di sorpresa nell'ultimo periodo. Di certo non poteva dire che la vita in Giappone fosse noiosa, anzi....bastava pensare a Sanae, ai ragazzi, per cambiare idea. Bastava pensare a....
Jody arrossì senza rendersene conto. I ragazzi...lui.... "Jody, tocca a te !" la voce di Mya la richiamò all'ordine "Stupida. Che stavi facendo?" si domandò, seccata con se stessa. Cominciò a eseguire la coreografia, cercando di concentrarsi al massimo. Stava facendo un'esecuzione esemplare, mancava solo il gran finale. Il volo, e l'atterraggio sul materasso posto di fronte alla trave. Senza perdere un colpo, salì sulla trave, eseguì vare piroette, rovesciate e ruote, e infine si librò in aria, compiendo qualche giro, leggera come una nuvola. Ma il destino è sempre in agguato....proprio mentre raggiungeva l'apice dell'evoluzione, una porta si spalancò e Wakabayashi entrò in palestra, chiamandola a gran voce "Harper ! Harper !!!! Ma dove ti sei cacciata?". Le altre ragazze cercarono di zittirlo, e solo allora lui si accorse di DOVE era lei...a metri da terra...ma ormai il danno era fatto, Jody si era distratta e stava cadendo, senza riuscire a raggiungere il materasso...cercò di allungarsi, in modo da arrivarci comunque....peccato che lui...LUI...fosse proprio li sotto, davanti a quel benedetto materasso...e se ne stava li a fissarla senza accennare a muoversi..."SPOSTATIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò lei, ma fu inutile. Un attimo dopo gli finì addosso, buttandolo sul materasso, e finendo distesa sopra di lui. Rimasero così per un secondo, mentre tutte le ragazze si affollavano li intorno, e la voce di Izawa riempiva la palestra "Wakabayashi, Jody, tutto bene? Oddio !" "Evidentemente lo ha accompagnato" pensò lei, ancora distesa. Mya le toccò una spalla "Tutto bene?" la preoccupazione trapelò dalla sua voce. Jody era una delle migliori del club, e anche una sua amica...era così dolce e vivace che era impossibile odiarla, o non badarle. Jody annuì, si tirò su e cercò di sorridere, ma si bloccò. I loro visi erano a pochi centimetri l'uno dall'altro. Rimasero in silenzio, imbarazzati; il primo a riprendersi fu Wakabayashi "Stavi cercando di uccidermi?" urlò, fissandola con occhi infuocati. Ma lei non fu da meno; si tirò su e disse "Dovrei dirlo io a te !!! Ma che ti salta in mente di entrare a degli allenamenti di ginnastica artistica urlando come un matto? Mi potevo ammazzare, mi hai fatto perdere la concentrazione, non riuscivo più a controllare la caduta" le parole uscirono come un fiume, e i due rimasero a guardarsi in cagnesco. Izawa la fece alzare, controllò che stesse bene, ma lei non lo vide neppure. Continuava a fissare Wakabayashi con aria di sfida. Anche lui la fissava "Credevo per te fosse solo un passatempo, che non potessi più appassionarti allo sport" disse. Solo allora si accorse che non avrebbe dovuto. Gli occhi di lei lo uccisero. Letteralmente "Tu, brutto...." la voce ora era un misto di tristezza, rabbia, delusione "Ma che mi è saltato in mente. E tu potresti aiutarmi? Ma se non sai nemmeno badare a te stesso ! Non sai nemmeno tenere la BOCCA CHIUSA" le ultime parole furono un urlo, poi la ragazza si voltò "Capitano, io devo andare" disse, e si allontanò. "Vai pure" disse Mya, fissando anche lei Wakabayashi con sguardo inceneritore. Si avvicinò e gli tirò uno schiaffo. Lui rimase li, ancora disteso, schoccato "Ma che..." chiese, fissando la ragazza "Avrebbe dovuto farlo lei, ma visto che è troppo buona...." Mya si voltò e seguì l'amica. Wakabayashi fissò Izawa, che scuoteva la testa "Che ho fatto..." mormorò, con l'immagine degli occhi di Jody fissa in mente "Sono un idiota !!!" pensò; si alzò e se ne andò al campo, cercando di sfogare la rabbia giocando. Izawa lo seguì; Misaki lo raggiunse e gli indicò Jody, che stava lontano e correva, con un'espressione omicida sul viso. Izawa indicò Wakabayashi con aria rassegnata e entrambi i ragazzi scossero la testa.

"lo odio !!! Lo odio come non ho mai odiato nessuno...." Jody palleggiava con un pallone, durante la pausa degli allenamenti. Misaki e Izawa la fissavano, Sanae aveva un' aria preoccupata. Wakabayashi invece guardava dappertutto tranne che da quella parte. Lei a sua volta cercava di non guardarlo, di non pensare a lui, di non..."Perchè? Perchè gli ho detto quelle cose, stamattina? E perchè non riesco a odiarlo? Perchè...perchè mi ha tradito?" chiese, con le lacrime che la opprimevano. Ma riuscì a controllarle, e si voltò verso Sanae che la chiamava "Jody, i ragazzi cominceranno ad arrivare da stasera, ma penso che quelli che devi ospitare tu arriveranno almeno domani" Jody annuì, anche se non aveva capito una parola. Nella sua mente c'era un solo pensiero. Lui...lui..."No, no, NO !!!!!" urlò silenziosamente. In quel momento, lui le passò di fianco, sussurrando "Sei così testarda, allora?". Lei rimase immobile. Non "Scusa" "Mi dispiace" "Non volevo". Questo. La palla che aveva al piede ricevette un calcio fenomenale, diretta verso il portiere, che solo per un pelo riuscì a girarsi e a bloccarla "Ma sei pazza?" le urlò, guardandola stranito. Ma lei non ascoltava. Le lacrime scendevano, senza che le riuscisse di fermarle, paralizzando il ragazzo, e la sua voce lo sfidò "Ti credi tanto superiore? E allora battimi !!! Para i miei tiri, e che sia finita qui !!!". Rimasero tutti di sasso. Tutti tranne Misaki , Izawa e Sanae, che sapevano che prima o poi sarebbe finita così, tra quei due. I tre si guardarono, e scossero la testa.

"Capitano, stiamo per arrivare" disse la graziosa manager dai capelli scuri al numero dieci della Furano, Hikaru Matsuyama. Lui annuì "Questa settimana di allenamenti ci voleva proprio. So già che mi divertirò un sacco....ma non sarebbe stato lo stesso, se tu non fossi venuta" le disse, guardandola con aria dolce. Yoshiko arrossì. Era quasi un anno che era tornata in America, lasciandolo di nuovo. Ci viveva da ormai due anni, a causa del padre. Ma non importava in quel momento. Ora era tornata, proprio quando lui stava per andare a Fujisawa...ma Matsuyama non aveva sentito storie, e l'aveva portata con sè. Ora Yoshiko sorrideva felice al suo capitano, ricordando le giornate passate insieme. Una le tornò in mente, quella in cui aveva conosciuto sua cugina, che le aveva fatto coraggio, dicendole che faceva il tifo per lei....intanto erano arrivati al campo "Guarda Yoshiko, si stanno allenando. Wakabayashi sta parando i rigori...ma chi è quello? Il povero Wakabayashi non ne para nemmeno uno...ma...mi sembra di conoscerlo....autista, grazie, scendiamo qui...." Schizzò fuori dal taxi, seguito da Yoshiko, che, fissando la figura che tirava senza sosta delle cannonate in porta, ebbe un primo oscuro sospetto "Capitano, non è...."

"Allora? Dov'è finita la tua sicurezza? Sei già stanco? E tu saresti il grande SGGK? Avanti, para questo !!!" le parole lo colpivano come frecce, quasi come i palloni che si insaccavano senza sosta alle sue spalle, e che, se per caso riusciva ad intercettarli, lo trascinavano con loro in porta. Non faceva in tempo a rialzarsi, che la ragazza aveva già tirato di nuovo. Non ce la faceva più, ma non voleva ammetterlo, non voleva arrendersi a lei....e se questo la faceva calmare...ben venga. Si rialzò a fatica, ma finì di nuovo in porta, colpito in pieno stomaco da una cannonata ad effetto. Il fiato gli uscì di colpo, e finì in rete, accasciandosi poi per terra "Wakabayashi !!! Tutto bene?" urlò Tsubasa , risvegliandosi dal torpore che aveva colpito tutti, allenatore e giocatori. Sanae, che invece era rimasta lucida, conoscendo già la bravura della ragazza, notò un movimento ai bordi del campo. Si trattava di un ragazzo alto e muscoloso, e di una graziosa ragazza bruna che lo seguiva. Lui si avvicinava velocemente, ma si fermò ad aspettare la ragazza. Sanae sorrise, certa di averli riconosciuti. Tirò Misaki per la manica e glieli indicò. Lui sorrise, ma non parlò, per non rompere l'atmosfera che si respirava in campo. Jody forse esagerava, ma era ora che Wakabayashi capisse, pensò. "E allora? Crolli per così poco?" urlò lei, scatenata, tirando ancora. A quel punto una voce ale sue spalle la interruppe "Jody !!!". lei si immobilizzò. Conosceva quella voce. Si voltò lentamente e....

"Yoshiko, sbaglio o quella è una ragazza?" chise Matsuyama, stando a bordo del campo e osservando il giocatore che stava dando del filo da torcere a Wakabayashi. Yoshiko sorrise. L'aveva riconosciuta, ma Matsuyama non ancora "Si, capitano" disse, cercando di non ridere. Matsuyama strinse gli occhi, cercando di vederla meglio "Mi pare...di conoscerla...sembra...." ad un tratto gli occhi del ragazzo si spalancarono "Possibile...." sussurrò, voltandosi a guardare Yoshiko. L'espressione di lei gli fece capire che c'aveva azzeccato "Ma pensa te !!!" disse, entrando in campo. Wakabayashi era stato atterrato dall'ultimo tiro, e Matsuyama iniziò a correre. Era divertito, ma deciso a fermare quella furia prima che uccidesse il portiere. Yoshiko, ridendo, lo seguì. Lui si avvicinò, poi smise di correre e camminò lentamente. Quando fu arrivato qualche metro dietro di lei la chiamò. La ragazza si girò, e lo vide. Stupore e gioia si alternarono sul suo volto. Matsuyama sorrise "Ciao piccola" la salutò.

"N...non è possibile" pensò Jody, fissando Matsuyama che le si avvicinava "Che ci fa qui?" ma lo sconcerto lasciò posto alla gioia di avere vicino il cugino. "Ciao piccola" le disse, e lei si avvicinò "Hikaru !!!!!!!" urlò, saltandogli al collo. Tutti li fissavano, sconvolti, Misaki e Sanae compresi, questa volta. Ma come faceva a conoscere il capitano della Furano? E che voleva dire quel saluto? E Yoshiko...perchè non faceva una piega? Sanae se lo chiese, fissando la manager che guardava il suo capitano e Jody sorridendo. Lo sconcerto crebbe ancor di più quando Jody saltò al collo di Yoshiko e la ragazza fece lo stesso. Ma che stava succedendo? Intanto, due occhi neri pieni di fuoco li fissavano.

"Che centra Matsuyama con lei? Perchè l'ha chiamata piccola? E lei, perchè lo chiama per nome?E ora....ma cosa fa!!!!!!!????? Gli è saltata al collo? ma...come...con Yoshiko li dietro? Cosa, ora salta al collo anche di Yoshiko? Ma che succede?" Wakabayashi si era rialzato e fissava la scena con rabbia, mentre la gelosia malcelata straripava dai suoi occhi. Matsuyama si girò verso di lui, ancora ignaro di tutto, e lo canzonò "Dunque ti fai battere da una ragazza, Wakabayashi?" Wakabayashi lo fissò come se volesse ucciderlo. "Come osi, Matsuyama...." Wakabayashi si avvicinò, gli occhi neri che eruttavano fiamme; il braccio destro si sollevò, pronto ad abbattersi sul volto di Matsuyama. Ma non vi arrivò mai. Una folata di vento li investì, e Jody si mise in mezzo, proteggendo Matsuyama col suo corpo e spalancando le braccia per impedire a Wakabayashi di avanzare, fissandolo con espressione astiosa. "Wakabayashi, smettila !!" urlò, arretrando leggermente e finendo contro Matsuyama. Il portiere la guardò confuso, ma la voce di Matsuyama lo fece imbestialire di nuovo "Del resto io l'ho semre saputo che se c'era qualcuno capace di batterti era lei." "COOOOSAAAAAA???????" fece Wakabayashi, pronto a scattare di nuovo "Hikaru!!!" urlò lei, fissando il cugino arrabbiata. Lui le sorrise "Te l'ho sempre detto, Jody" continuò, rivolgendosi a lei in tono dolce. Lei rimase in silenzio a fissarlo, con occhi confusi, ma il sorriso le tornò presto sulle labbra, nel guardare il viso del cugino. Ovviamente, per chi non sapeva la parentela, questa scena non era poi così innocente...e nemmeno la dolcezza con cui Matsuyama le disse "Sei straordinaria come sempre, piccola". Questo mandò Wakabayashi su tutte le furie. "Matsuyama !!!" Si avvicinò, afferrò Jody e la spinse via; lei, sorpresa e stupita, protestò che le aveva fatto male, ma lui non la sentì quasi. Gli bastava averla allontanata da lui... da Matsuyama. Lo fronteggiò, sputandogli in faccia parole dure "Che c'è, ora non ti basta più la tua ragazza e te ne vuoi trovare un'altra? E non ti preoccupi che la tua manager ti veda?" era un discorso idiota, ma la rabbia che aveva in corpo era tale che non ci pensò. Inoltre, era quello che si chiedevano tutti. "Lascia stare Jody !!!!" sibilò ancora il portiere, ricevendo in cambio da Matsuyama un'occhiata sospettosa di lenta comprensione "E chi ti dice che sia così? Non mi pare ci sia niente di male se la abbraccio o le parlo in modo dolce. Ne ho il diritto. Se ti da fastidio...." gli occhi scuri di Matsuyama ebbero un guizzo, poichè sospettava che fosse proprio così. Wakabayashi si avvicinò ancora a lui, rosso in volto per imbarazzo e rabbia "Io ti ammazzo" sussurrò in tono letale. Matsuyama non fece una piega, lo lasciò avvicinare col sorriso sulle labbra. La mano di Wakabayashi si strinse intorno alla maglietta di Matsuyama "Ah !!" Jody fece per intervenire, forse per calmare Wakabayashi, forse per bloccare Matsuyama, che stava immobile, mentre il pugno di Wakabayashi si sollevava ancora... "NO !!!" Jody si intromise ancora tra i due e urlò, fissando Wakabayashi dritto negli occhi coi suoi due smeraldi azzurri lucenti e rabbiosi "Se fai del male a mio cugino, giuro che non ti parlerò davvero mai più per il resto della mia vita" Ci fu un attimo di sconcerto universale. Tutti trattennero il fiato. Wakabayashi si bloccò. Guardò Matsuyama, che sorrideva; Yoshiko, che faceva lo stesso. Infine Jody, che lo fissò a sua volta con aria spavalda. "Dunque il tuo famoso cugino...era Hikaru Matsuyama" mormorò lui, incredulo. Lei annuì "Ci potevi arrivare anche da solo" disse, poi si allontanò. Era ancora arrabbiata. Ma ora a Wakabayashi questo non importava. Gli bastava sapere che tra lei e Matsuyama non ci fosse nulla. Matsuyama li osservò entrambi, sospettoso (dai, non fare il finto tonto, hai già capito tutto!!!! Mica sei Tsubasa ....NdA, Perchè? NdTsubasa ; Perchè non ci arrivi nemmeno se ti faccio uno schema !!!NdA; Arrivare a cosa? C'è una gara? NdTsubasa . ARRRGHHHH !!!!! NdA), poi sospirò "Il suo solito caratterino...ha trovato proprio la persona adatta con cui scontrarsi, non è vero?" Yoshiko annuì. La scena le aveva ricordato quella di un anno fa sul campo della Furano . Il futuro sembrava interessante.....

"Matsuyama !! Come è possibile che Jody sia tua cugina???" chiese Tsubasa quando i ragazzi si avviarono verso lo spogliatoio. Matsuyama si strinse le spalle "Sua madre era sorella di mio padre. Ecco tutto" rispose "Ma lei non ci ha mai detto niente...." disse Izawa, incuriosito. Matsuyama rise "Scommetto di sapere perchè. Voleva essere accolta per se stessa e non in qualità di mia cugina. Sapeva che mi conoscevate e che eravamo amici. Se si fosse presentata come la cugina di Hikaru Matsuyama, non credete che l'avreste accolta in modo diverso?". Misaki annuì "Quella ragazza è veramente matura" disse. L'amico lo guardò, malizioso "Misaki , anche tu adesso? Ma qui non ce n'è uno che non vada dietro a mia cugina? A parte Tsubasa , naturalmente...." "Che vuoi dire?" chiese Tsubasa (Oddio, qualcuno chiami un ambulanza, l'autrice ha avuto un attacco di cuore....NdA); risero tutti, ma a rispondere fu Izawa "No, noi la ammiriamo, ma niente di più....tranne qualcuno che prima per poco non ti uccideva per averla abbracciata...." alludette, malizioso, proprio nell'istante in cui Wakabayashi entrava. Il portiere fissò Matsuyama, arrossendo "Mi dispiace" mormorò. Matsuyama lo fissò, ridendo "Beh, almeno so che posso stare tranquillo, sapendo che Jody ha una simile guardia del corpo". Risero tutti, mentre Wakabayashi guardava altrove. "Figurati se vado a fare la guardia del corpo a una come quella !!!" urlò l'altro, diventrando color peperone e alimentando ancor di più la risate dei compagni. Misaki cercò di smuovere la situazione "Certo, certo Wakabayashi, ma Jody è comunque la nostra manager e siccome ha già un sacco di ragazzi che le girano intorno...." un'occhiata di fuoco lo colpì, mentre Matsuyama assumeva un'espressione preoccupata "...è logico che noi, che siamo suoi amici, ci preoccupiamo e la teniamo d'occhio". Si voltò verso Matsuyama "Anche tu, arrivi e la abbracci...va bene che anche lei ti ha abbracciato, ma ammetterai che era strano...." Matsuyama rise e annuì. Izawa chiese "Com'è che Yoshiko non ha fatto una piega? Lo so che non ti assillerebbe mai con queste storie, ma anche lei, vedendo una che ti salta al collo così...." Questa volta fu Matsuyama ad arrossire "Già. Dovete sapere che circa un anno fa...."
La storia del loro incontro veniva raccontata nello spogliatoio maschile, mentre in quello femminile veniva posta la stessa domanda. Patty guardò le altre due manager che andavano d'amore e d'accordo, anche troppo, e chiese "Ma com'è che siete così amiche? Voglio dire, Yoshiko, non hai fatto una piega quando è saltata al collo di Matsuyama, anche se sappiamo tutti che voi..." Yoshiko arrossì, mantre Jody scoppiava a ridere. Guardò la manager della Furano, chiedendo "Scommetto che la scena di prima ti ha ricordato qualcosa, vero?" Yoshiko annuì, sorridendo. Sanae a quel punto non ci capiva più veramente un tubo. Jody tentò di spegarle "Devi sapere che circa un anno fa ero venuta in Giappone per sistemare alcune faccende burocratiche; ero andata a Hokkaido dove avevo abitato fino ai 7 anni, da mio zio e mia zia, e mio cugino Hikaru...." Sanae sussultò "Vuoi dire che hai abitato con Matsuyama da piccola?" Jody la fissò "Secondo te chi mi ha insegnato a giocare a calcio?" domandò, sorridendo. Sanae annuì. Ora si spiegava tutto. La strana sensazione di conoscere il modo di giocare di Jody, le allusioni al cugino che avrebbero trovato al campionato nazionale..."Ora capisco..." sussurrò. Jody continuò "Mi hanno detto che Hikaru era al campo da calcio e sono andata a salutarlo....l'ho visto da lontano, sono entrata di corsa e gli sono saltata al collo. Anche lui mi ha visto e mi ha abbracciato. Mentre mi stringeva tra le braccia, ho visto Yoshiko. Stava dietro di noi, con un'espressione angosciata sul volto. Ho capito subito che succedeva, così mi sono sciolta dall'abbraccio e l'ho fatto voltare. E quello scemo non ha trovato di meglio da fare che arrossire e iniziare a balbettare....." rise, e Yoshiko continuò "Allora ci ha pensato lei. E' venuta da me, si è presentata e ha spiegato chiaramente di essere la cugina del capitano; in un attimo ha risolto tutto." abbracciò l'amica, che le chiese "Ti ricordi anche cosa ti ho detto poi?" Yoshiko arrossì, mentre Sanae si avvicinava, curiosa. Jody abbracciò a sua volta Yoshiko e sussurrò, sorridendo dolcemente "Avevo detto che facevo il tifo per te. E a quanto pare ho fatto bene" Sanae rise. Capiva benissimo cosa intendeva Jody "Almeno lui non pensa SOLO al calcio" continuò Jody, stavolta rivolta a Sanae, che arrossì. Le tre manager scoppiarono a ridere contemporaneamente. Erano già grandi amiche, accomunate da un destino che loro stesso avevano scelto. Quando Jody si voltò per cambiarsi, le altre due si guardarono, poi Yoshiko parlò "E che mi dici di quel portiere che stava per ammazzare il capitano, quando vi ha visto vicini?" Jody si voltò, rossa in volto, ma Sanae non le diede tregua "E' da quando è arrivata che lei e Wakabayashi litigano, ma poi se qualcuno tenta di intromettersi rischia la vita. Per me ci nasconde qualcosa...." Jody urlò, inseguendo le altre due fuori dallo spogliatoio.
Si rincorsero ridendo. La vita era bella. Jody si sentiva bene, così bene come non si era sentita da oltre un anno. Vicino a loro...sarebbe forse riuscita a dimenticare....
"Ehi, noi dove dobbiamo andare?" urlò Matsuyama, guardando le tre che correvano. Jody si bloccò, fissandolo sorpresa. Guardò Sanae, che si battè una mano sulla fronte "E' vero !!!!! Loro sono due dei tuoi ospiti, Jody" esclamò. Gli occhi di Jody si illuminarono "Vuoi dire che vengono da me? Oh, che bello !!!!" Saltò al collo di Matsuyama "Vieni a casa con me cuginetto!!!". Wakabayashi, che era li dietro, mugugnò. Anche sapendo che erano cugini, la scena non gli piaceva affatto. Lei, ancora appesa al collo del cugino, lo fissò con gli occhi azzurri spalancati e gli sorrise, felice. Lui arrossì e voltò gli occhi da un'altra parte. "E ora perchè è arrossito?" si chiese lei (Ma che è, un morbo? NdA). Matsuyama rantolò che lo stava soffocando, così lei lasciò la presa e cominciò a dare ordini. "Bene, allora Hikaru e Yoshiko vengono da me, e anche Sanae. Gli altri due?" chiese poi, guardandosi attorno. Sanae scosse la testa "Arrivano domani, a meno di sorprese....anzi di ALTRE sorprese...." disse, guardando Matsuyama e Yoshiko con aria maliziosa. Il ragazzo si battè una mano sul capo ed esclamò "No, arrivano stasera !!! Se parli di Misugi e la sua manager, Misugi mi ha chiamato e mi ha detto che alle sette sarà all'aeroporto, e alle sette e mezza al massimo sarà qui a Fujisawa. Si farà lasciare in piazza...." Sanae sussultò. Ecco un altro problema. "Ma le sette sono ora....oddiò, come facciamo???" disse, fissando spaventata l'amica, ma Jody sorrise "Allora prepareremo le camere ed andremo a prenderli. E voi..." disse poi, rivolta ai giocatori, che se ne stavano li con aria arrabbiata o delusa "Smettetela con quelle facce. Stasera Yusuke fa una grigliata. I miei zii vogliono che veniate tutti. Su, andiamo". Tsubasa , Misaki , Izawa e Wakabayashi la fissarono esterefatti, poi lanciarono urli di gioia "Ci vediamo alle otto e tre quarti a casa mia. Sapete dov'è" disse la ragazza, iniziando a correre "E questo che vuol dire?" chiese Matsuyama, raggiunendola, seguito da Yoshiko e Sanae. Jody arrossì, poi prese il cellulare e chiamò Yusuke per dargli disposizioni e aggiornarlo sulle novità. Poco dopo una lucente macchina nera accostò vicino a loro, e ne scese lo zio di Jody. "Yusuke mi ha avvertito, e sono passato a prendervi tornando dal lavoro. Buongiorno Matsuyama. E' un piacere rivederti" il ragazzo tese la mano "Anche per me, signore" disse, educato. L'uomo si voltò poi verso le altre due ragazze "Sanae e io ci conosciamo già...e quanto a te" disse, rivolgendosi a Yoshiko, che arrossì "Devi essere la famosa manager della Furano. Jody mi ha parlato di te. Piacere, signorina. Su, salite, vi accompagno io". Prese i borsoni dei due ragazzi, mentre Matsuyama faceva salire Yoshiko e Sanae dietro e Jody saliva davanti. In pochi minuti furono a casa, Jody mostrò loro le camere. Per quanto la casa fosse enorme, nella stanza di Jody c'erano tre letti, oltre al suo. Uno per Sanae, uno per Yoshiko, uno per Yayoi. Sua zia non aveva voluto, in principio, ma Jody l'aveva supplicata, dichiarando che sarebbe stato più divertente, e sua zia si era convinta. Indicò agli ospiti i bagni, poi si buttò sul letto. "Signore e signori, lo spettacolo comincia" disse, rivolta al soffitto. Chiuse gli occhi e attese. La vita era veramente una favola.

"Ehiiii !!! Sono le sette e venti passate !!! Se non ci muoviamo, non arriveremo mai in piazza in tempo !!!" Jody urlava rivolta verso le finestre delle camere. Matsuyama si affacciò, urlando in risposta "Ma noi non siamo pronti !! Siamo qui da neanche mezz'ora !!!" Yusuke scese in giardino, fissando la cugina arrabbiata "Se vuoi ti porto in moto" propose, ma l'occhiata che lei gli rivolse avrebbe incenerito un pezzo di ghiaccio. "E secondo te dove le carico due persone più rispettive valigie se vado in moto???" chiese, sarcastica. Lui convenne che era vero. Jody si stufò, si fiondò su per le scale urlandogli "Chiama l'autista, io vado". Lui non fece in tempo ad obbedire, che la ragazza uscì di nuovo, trascinandosi dietro Sanae "Jody, ma io...." cercò di obiettare l'altra, mezza spettinata, ma l'amica non voleva sentire ragioni "Io ti tolgo dai pasticci, ma tu vedi di non crearmene troppi" Sanae si dimenò, crecando di farla ragionare "Ma non mi sono nemmeno asciugata i capelli !!!" urlò, e Jody si fermò. Si voltò, costatando che era vero. "Si, ma che facciamo?" chiese "Ormai sono le sette e mezza !!!" Sanae non sapeva che dire; intervenne Yusuke "Vai tu. Non capisco perchè devi per forza portartela dietro. Muoviti, non puoi fare aspettare troppo quei due poveretti !!!". Jody lo fissò. Lui si preparò alle proteste, ma lei era già schizzata in macchina, che era già partita sgommando.

"Misugi, che facciamo?" chiese Yayoi, preoccupata "Sanae aveva detto che ci sarebbero venuti a prendere ma...." Fu interrotta da una macchina nera che entrò sgommando nel viale principale. Si fermò di botto, la portiera si aprì ancora prima che la macchina fosse del tutto ferma e una ragazza bruna scese, avviandosi di corsa verso di loro "E quella chi è? Non è Sanae...." disse Misugi. La ragazza li raggiunse, trafelata. Sorrise "Voi dovete essere Yayoi e Misugi. Piacere, io sono Jody, la nuova manager della Nankatsu" Tese la mano, e Misugi la strinse titubante "Nuova manager? E Sanae?" chise Yayoi, confusa. Jody sorrise di nuovo. "Sta arrivando. Io sono il nuovo acquisto, l'aiuto quando posso...." spiegò. Prese la valigia di Yayoi e si avviò "Andiamo, la macchina ci porta direttamente a casa mia. Siete miei ospiti" annunciò, sempre col sorriso sulle labbra "Ha un sorriso incantevole" pensò Yayoi, che trovava già simpatica la nuova arrivata "Ma non vogliamo disturbare...." disse, titubante. Jody scosse vivacemente il capo "Nessun disturbo, anzi. Ci sono già anche Sanae, Yoshiko e mio cugino Hikaru....e stasera arriveranno a cena anche gli altri componenti della squadra" Misugi annuì, poi capì quello che aveva detto e la afferrò per un braccio "Sei....la cugina di Hikaru Matsuyama???" Lei si morse il labbro. Ormai l'aveva detto "Si" disse semplicemente, fissandolo negli occhi. Lui la fissò, poi sorrise "Cavolo, e quello non ha mai detto nulla..." esclamò. Jody sorrise, poi salì in macchina vicino ad Yayoi "A te il posto davanti, baronetto" esclamò. Lui rise e salì. La macchina partì, e pochi minuti dopo era già alla villa. I due ragazzi la guardarono sorpresi "Ma è una reggia !!!" esclamò Yayoi, mentre Jody arrossiva "Su, non è poi così grande..." tentò di minimizzare, ma gli altri due non la ascoltavano nemmeno. Scesero dall'auto, e dalla casa cominciarono a venire fuori persone. Sanae uscì di corsa e saltò al collo di Yayoi, mentre Matsuyama andava a salutare Misugi "Yayoi, che bello rivederti !!!" urlò Sanae, mentre anche l'altra l'abbracciava. Jody sorrise, mentre anche Yoshiko arrivava a salutare l'amica. Jody fece strada e guidò i due ragazzi nelle camere. Misugi dormiva con Matsuyama, mentre Yayoi si sistemò nella stanza di Jody insieme alle altre tre. Sistemò la sua roba chiaccherando con Jody "Dunque il club delle manager gentili, sorridenti e remissive ha un membrò in più" disse ridendo. Jody fece una faccia sorpresa, non capendo cosa intendesse, ma Sanae entrò in quel momento ed esclamò "Remissiva lei??? Ma nemmeno per sogno !! Devi vedere come tratta Wakabayashi". Scoppiò a ridere, seguita da Yoshiko, mentre Yayoi la fissava con fare curioso "Wakabayashi?" chiese. Jody arrossì, canzonata dalle altre tre, allora prese il cuscino e lo gettò in faccia a Sanae. La battaglia che si scatenò richiamò i due ragazzi, anche se la loro camera non era proprio vicina, e Yusuke, che rimase sulla porta con espressione sarcastica del tipo "Lo sapevo". Quando la situazione si fu calmata le quattro, ormai amiche per la pelle, si chiusero in camera e si prepararono per la sera. Le loro urla e risa rimbombavano per la casa, ma erano urla felici che scaldarono i cuori di tutti gli abitanti, tanto che nessuno osò lamentarsene.

"Uffa, che caldo !!" esclamò Jody, scendendo in giardino dopo essersi preparata. Le altre tre stavano ancora in camera, ma lei non ce la faceva più. Si avviò verso l'angolo del giardino in cui Yusuke e suo zio, aiutati da un emozionatissimo Hideaki, che si era improvvisamente ritrovato in casa due miti come Hikaru Matsuyama e Jun Misugi. Mentre passava per il vialetto, sentì un rumore di passi e si voltò. Wakabayashi veniva verso di lei, lentamente, godendosi la brezza leggera che stava rinfrescando la serata. Lei si fermò a guardarlo, un po' stupita. Erano appena le otto e dieci "Cosa ci fai già qui?" chiese, fissandolo leggermente imbarazzata. La scena di quel pomeriggio l'aveva leggermente scossa, e non si era ancora ripresa. "Non c'era nessuno a casa, così ho fatto una doccia e sono venuto qui" rispose lui, noncurante, facendola indispettire "Ti piace così tanto casa mia?" chiese, leggermente alterata, ma lui si limitò a sorridere "Suvvia, perchè te la prendi? Oggi hai addirittura due cugini che possono proteggerti da me..." il sorriso che accompagnava queste parole era molto furbo, ma lei non si lasciò incantare "A parte che so proteggermi da sola....ma tu non saresti mai capace di fare qualcosa a una ragazza" disse. Il portiere la fissò, sospettoso, socchiudendo gli occhi "Che vuoi dire?" chiese, sussurrando. Lei si stava godendo il venticello del giardino, facendo qualche piroetta che le scompigliava leggermente i capelli "Intando dire che tu le ragazze non le vedi nemmeno, altrimenti avresti capito che...." si fermò, fissandolo con aria furba. Lui scosse il capo, ancora più confuso di prima "No, scusa, ti vuoi spiegare? Cosa vuol dire che io non vedo le ragazze? E di che dovrei accorgermi?". Lei si bloccò, mentre i suoi occhi assumevano un aria scocciata "A volte sei peggio di Tsubasa ...." lui cominciò a capire qualcosa "Cioè vuoi dire che tu...che io....che...." le parole si attorcigliarono tra loro, mentre il volto del ragazzo si coloriva sempre di più; ma Jody sapeva come giocare le sue carte. Assunse un'espressione di innocenza completa e pura, spalancò gli occhi e, avvicinatasi, sussurrò "Non lo saprai mai !!!" correndo poi via. Wakabayashi rimase immobile in mezzo al viale, schoccato come non era mai stato in vita sua "Piccola peste" mormorò, ma sorrideva....almeno fino a quando una mano non gli battè un colpetto leggero sulla spalla. Si girò e vide dietro di sè Matsuyama e Yusuke con un'espressione maliziosa e furba sul volto. Anche Misugi era con loro e sorrideva. "E bravo il nostro Wakabayashi. Si è trovato un bel tornado in versione femminile....certo che se volevi una più cocciuta di te ci sei riuscito...." esclamò Matsuyama, mentre Yusuke annuiva sollennemente "Credici, noi siamo suoi cugini e lo sappiamo" sentenziò. A quel punto il povero Wakabayashi era di tutti i colori possibili "Voi...avete visto...tutto???" rantolò, ansimando, e i tre annuirono in perfetto sincronismo. Lui non trovò altro da fare che calare i berretto sugli occhi (Che noia. Quando non sa come sfuggire a una situazione usa il berretto. NdA) e voltarsi "Non...non è come..." "Si, certo " esclamarono tutti tre con aria canzonatoria. Matsuyama si avvicinò e gli posò una mano sulla spoalla, dicendogli "Auguri amico...spero tu ne esca vivo" e così se ne andarono, lasciando Wakabayashi a riflettere sull'universo, sul caos...che sembrava essersi accanito proprio sulla sua vita, proprio nel momento in cui arrivavano Tsubasa , Misaki e Izawa e Tsubasa gli urlava "Ehi, Wakabayashi, sembri un po' strano....cosa ti succede? E com'è che sei già qui?" (Tanto per cambiare non ha capito nulla.....NdA).

Ora, se dobbiamo stare ad analizzare tutta la settimana in cui Matsuyama e Misugi con le rispettive manager vissero a casa di Jody non finiremmo più. ( sono tutte balle ! Sei tu che non hai voglia di lavorare !!!NdPubblico Inbestialito; Ehm....NdA) Fu una settimana in cui si pensò molto al divertimento e poco allo studio, piena di risate, allenamenti, corse lungo il fiume, battibecchi (Indovinate tra chi?NdA) e scene imbarazzanti (tutto merito di Tsubasa ....Ehi ! NdTsubasa . Tu sta buono che è vero ! NdA); ma tutte le cose belle hanno una fine (che poetica...sigh sigh....ehm...ok, come non detto....NdA) e così arrivò il giorno in cui la lucente auto dello zio di Jody riportò i quattro ragazzi al'aeroporto. Jody salutò il cugino, Misugi, Yayoi e Yoshiko (Che erano ormai sue amiche per la vita....NdA) con la promessa che durante il ritiro estivo in vista del campionati nazionali sarebbero stati ancora suoi ospiti. L'abbraccio più lungo fu riservato al cugino, e Wakabayashi, che era li dietro (Non si sa bene che centri, ma comunque...NdA), ebbe un moto di rabbia. Ma Matsuyama, che se lo aspettava, si avvicinò poi a lui e Yusuke e sussurrò, con sguardo furbo "Mi raccomando, ve l'affido...soprattutto a te, Wakabayashi" "E perchè proprio io...." cercò di obiettare quello, ma Yusuke lo prevenne "Per il semplice fatto che a me non da retta, invece tu litigandoci riesci almeno ad ottenere qualcosa". Il ragazzo arrossì e abbassò lo sguardo, mentre Matsuyama si allonatanava ridendo, ripetendo "Mi raccomando Wakabayashi!!. "Jody si avvicinò "Che intendeva?" chiese, ignara (Tsubasa è contagioso, ormai è evidente....NdA) e Wakabayashi cercò di spiegare...."Eh...ecco...di..." ma non finì la frase, salvato du Yusuke che trascinò via Jody con un pretesto, strizzando l'occhio in direzione del portiere. Wakabayashi sorrise "Forse quel tipo non è poi così antipatico...." pensò.

NOTE DELL'AUTRICE:

Note dell'Autrice: dunque, questo capitolo necessita di qualche spiegazione riguardo ai nomi dei personaggi e al loro uso. Come molti di voi sapranno già, ma chi non lo sa ora lo saprà, in Giappone si usa chiamare gli altri per cognome; l'uso del nome è riservato agli amici stretti, ai parenti e ai fidanzati. (Infatti, ad esempio nella scena del ballo Sanae si stupisce quando Tsubasa la chiama per nome, quasi più che quando la invita a ballare). Ecco perchè, quando Wakabayashi sente Jody chiamare Matsuyama semplicemente "Hikaru", ignorando la parentela tra i due, pensa subito male, anche perchè Jody ha dato dimostrazione di conoscere bene l'usanza Giapponese: infatti loro li chiama sempre per cognome, tranne Sanae, che è sua amica (E in seguito lo stesso vale per Yoishiko e Yayoi) per Tsubasa, che tutti chiamano così, e per Yusuke, anche lui suo cugino (Non proprio, ma questo si vedrà più avanti........). Jody invece viene chiamata sempre per nome. La speigazione qui non è semplice. Lei è perfettamente integrata nella cultura Giapponese, e quindi dovrebbe venir chiamata "Harper" (Ora, coi nomi originali, non c'è nemmeno il pericolo di confonderla con Ryo Ishizaki, Bruce Harper in mediaset) ma non so perchè, mi è venuto spontaneo che tutti i personaggi, non solo ii parenti e gli amici stretti, la chiamassero per nome, seguendo l'usanza occidentale, e nemmeno lei se n'è mai accorta, abituata a farsi chiamare così. Questo succederà poi anche per altri personaggi che compariranno più avanti.....il fatto poi che lei abbia un nome occidentale sottolinea ancora di più il fatto, ma a me pare una cosa carina. Certo, era bella anche l'idea di farla chiamare per cognome, e che poi 'qualcuno' si guadagnasse il diritto di chiamarla Jody....(e chi volete che sia?) ma anche così è bello, per quel momento mi inventerò un nomignolo carino. lei inoltre ce ne metterà prima di passare da 'Wakabayashi' a 'Genzo'.....
Altra nota. Il fatto che, quando lei dice a Misugi di 'Essere la cugina di Hikaru' e lui non capisce subito a chi si riferisce, è un'ulteriore prova di tutto ciò. Lui è infatti abituato a chiamarlo Matsuyama, e non associa il nome Hikaru all'amico, almeno non immediatamente. Anche qui ci ho pensato molto, se far chiamare a Jody il cugino per nome. Alla fine ho deciso di si, perchè lei chiamava già Yusuke in questo modo e mi pareva bello che facesse così anche con Matsuyama, perchè faceva risaltare il legame che i due avevano da piccoli (Se avete notato Jody dice che è stato lui a insegnarle a giocare a calcio).
Beh, per ora è tutto, ma tenetevi forte....stanno per arrivare le sorprese !!!!!
Alewen


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