Semplicemente Jody
Capitolo 9: Tutto come prima...o anche peggio!!
"Oh, Jody
!!!" urlò Sanae singhiozzante alla fine del racconto. Jody la abbracciò
sorridendo e ringraziandola per la comprensione. L'amica la fissò, piangente,
e chiese "Ma come hai fatto a sopportarlo?". Jody riflettè, poi
disse "Perchè glielo dovevo. Ad Angel e alle altre.". Sanae piangeva,
sconvolta, ma cercò di farsi forza per l'amica. Debolmente sorrise "Ora
ci siamo noi, qui con te". Jody annuì e l'abbracciò, felice
"Ora posso ricominciare a vivere" sussurrò. Sanae la abbracciò
a sua volta e, poco dopo, le due ragazze uscirono ridendo sotto il sole, per andare
dai loro amici. Questi, che naturalmente si stavano allenando, si voltarono tutti
nel vedere le due manager entrare ridendo. Non capivano cosa fosse successo, ma
le espressioni felici delle due bastavano; sorrisero tutti. Ma naturalmente, tra
loro c'erano alcuni che capivano benissimo cosa era successo. A esempio Wakabayashi,
vedendo Jody ridere felice, ebbe un tuffo al cuore. Finalmente, pensò.
E si rese conto che aveva sempre aspettato di vederla ridere così. Era sera, ormai. Jody, che era rimasta indietro
per sistemare le ultime cose, chiuse la sede del club e si voltò per andare
a casa, ma rimase paralizzata a fissare un punto vicino al cancello. Li c'era
Wakabayashi che guardava verso di lei e aspettava. Stava....aspettando lei? Si
guardò intorno ma non c'era nessun'altro. Si avvicinò, titubante,
arrossendo, ma lui si limitò a sorridere, dolcemente. Lei senti che il
cuore cominciava a batterle forte. Da quando gli aveva raccontato la sua storia,
non erano mai stati soli, non avevano mai potuto parlare...si arrestò a
pochi passi da lui, fissandolo incerta. Lui sorrise ancora, tese una mano e le
disse "Non volevo lasciarti tornare da sola, a quest'ora poi....meglio tenerti
d'occhio. Lascia, ti porto io la borsa" le prese la cartella e se la caricò
sulle spalle, avviandosi. Lei, sorridendo e arrossendo, lo seguì, mormorando
"Grazie....". Lui si limitò a fissarla, con gli occhi neri lucidi
e sereni, che si persero in quelli blu di lei, ugualmente splendenti. Il silenzio
calò tra loro, poi lei si sporse e gli diede un dolce bacio sulla guancia,
sussurrando "Cerca di non essere troppo gentile...potrei abituarmici !"
si avviò, sorridente, lasciandolo li, sconvolto, con una mano posata sulla
guancia , dove lei lo aveva baciato. Le sue parole....erano scherzose, ma rivelavano
anche quanta paura avesse di venire ferita di nuovo. Di corsa la raggiunse, la
afferrò per un braccio e la tirò indietro, sussurrandole all'orecchio
"Io non ti abbandonerò....non ti tradirò mai !" Stavolta
fu lei a rimanere immobile, fissandolo incredula. Possibile? Possibile che lui
fosse così...unico? Così dolce, perfetto, sincero? Era davvero lui
quel ragazzo che la faceva sempre infuriare? Una lacrima scese dagli occhi azzurri.
Si, era lui. E lei lo aveva sempre saputo....senza una parola, gli fu tra le braccia,
e lui la strinse, quasi volesse proteggerla dal mondo intero. E lei, sentendo
quelle braccia muscolose che la stringevano, per la prima volta si sentì
veramente al sicuro. "Intanto
credo che sia Jody a dover raccontare cosa le è successo ieri. Prego, piccola"
disse suo zio, dopo che tutti si erano sistemati in salotto, si erano asciugati
e avevano preso una tazza di thè fumante. I due ragazzi lo guardarono insospettiti,
soprattutto Wakabayashi, ma Jody sospirò e annuì, poggiando la tazza.
Si rivolse verso Yusuke...suo fratello...no, era meglio non pensarci se doveva
raccontargli quello che era successo....e cercò le parole, che non volevano
venire. All'improvviso sentì un bracciò che la stringeva, confortandola.
Era Wakabayashi. La sua mano strinse quella di lei, e Jody si rasserenò.
Yusuke ebbe un moto di irritazione, ma l'espressione di lei gli fece cambiare
idea, tanto più che in quel momento lei iniziò a raccontare. E a
quel punto nulla ebbe più importanza. Solo il dolore della ragazza. Alla
fine però lei non piangeva. Grazie a Wakabayashi, non avrebbe più
pianto. Yusuke aveva gli occhi umidi, e distolse lo sguardo. Come, come poteva
guardarla? Se era sua sorella....e lo era, lui lo sentiva....come aveva potuto
lasciare che affrontasse tutto ciò da sola? A quel punto però Wakabayashi
prese la parola, dicendo in tono duro "E ora ci potrebbe spiegare come è
possibile che questi due siano fratelli?". Yusuke alzò il capo sconvolto.
Ma quello ce l'aveva un cuore? Come faceva ad avere quel tono dopo aver sentito
la storia di Jody....ma si accorse che lei aveva la stessa espressione. Allora
capì. Era per quello che era stata male, e lui l'aveva aiutata....era stato
lui quello con cui si era confidata....un moto di gelosia, questa volta fraterna,
lo investì, ma si risolse ad ascoltare quella storia assurda secondo cui
lui era il fratello di lei. Suo zio li guardò, poi iniziò a parlare
"Credo che sappiate tutti che Yusuke è stato addottato da mio figlio
e sua moglie. Quello che nessuno ha mai chiesto, è di chi fosse realmente
figlio....in realtà sua madre era la sorella maggiore della moglie di mio
figlio, morta quando lui aveva solo un anno. E' stato logico che ti addottassero
loro. Ma la storia naturalmente non finisce qui...credo debba continuare tu, Hiromi"
disse, rivolgendosi alla moglie. Lei annuì, prendendogli una mano e stringendola,
e fissando poi Jody "Tu invece sai bene che tua madre era mia sorella. Ti
ho sempre detto che le assomigli molto....e infatti è così. Tuo
padre era un ricco imprenditore tedesco, e voleva a tutti i costi un erede, ma
sua moglie sembrava non poter avere bambini, così lui chiese a una...parente
della moglie di prestarsi per l'inseminazione artificiale. Così nascesti
tu, Jody, e in contemporanea nacque Angel, tua sorella, figlia della moglie di
quell'uomo. Come hai già spiegato tu, vostre madri erano sorelle, come
gemelle, e lo stesso era per voi due, che eravate sorelle e cugine. Tu sei stata
affidata a vari parenti, poichè l'erede designata era Angel...ma alla fine
abbiamo ottenuto che tuo padre si prendesse cura di te....ed è successo
quel che è successo. Perdonaci. " si fermò, fece un respiro,
poi ricominciò "Ma c'è qualcosa che non sapete. Io, tua madre
e la madre di Angel eravamo sorelle, figlie della stessa madre; nostro padre aveva
avuto però anche un'altra moglie, da cui aveva avuto altre 2 figlie. Volevamo
loro molto bene come a delle vere sorelle, anche se la differenza d'età
era molta. Quando nacque l'ultima io avevo 20 anni, e mio figlio era appena nato.....i
due crebbero insieme, la distinzione zio - nipote sparì subito...e alla
fine si sposarono. Noi non ci opponemmo. Era naturale, anzì, ne fummo contenti.
Doppotutto lei era mia sorella solo a metà... la sorella maggiore, la mia
vera sorella, invece non si sposò, ma si offrì di avere un figlio
per il marito della sorella minore....la madre di Angel.... di cui era sempre
stata innamorata. Era tua madre, Jody. E alla fine morì, lasciando solo
il suo bambino di un anno....tu, Yusuke. " i due la guardarono esterefatti
"Vuoi...vuoi dire che nostra madre era tua sorella minore, e che la mia madre
adottiva era anche quella tua sorella e aveva sposato tuo figlio????" urlò
Yusuke. La donna annuì "Dopo la morte di Harumi - vostra madre - Yusuke
è stato adottato da Grace e mio figlio, mentre Jody ha visitato l'Europa
coi parenti di suo padre. Ora sapete tutto....voi siete tutto ciò che rimane
della nostra famiglia...Angel non c'è più, e sua madre non può
più avere bambini....ragazzi, mi spiace" non fece in tempo a dirlo,
che i due l'avevano abbracciata "NO!!!! Non è colpa vostra. Nonostante
tutto, voi ci avete voluto bene, ci avete accolto, ci avete amato. Non avete nulla
da rimproverarvi !!!" urlò Yusuke, e Jody si associò "E'
vero. Se c'è qualcuno che ha sbagliato, è mio padre. Ma voi ci avete
voluto bene !" Ci fu un attimo di commozione, poi fu Wakabayashi a chiedere
una cosa che lo tormentava "Ma, Jody, alla morte di Angel sei rimasta l'unica
erede...tuo padre non ti voleva con lui?". Yusuke lo fissò, colpito.
Era vero, e questo voleva dire che forse un giorno quell'uomo sarebbe venuto a
pretendere Jody. Lei annuì "Si, ma non è riuscito a fermarmi.
Mi aveva abbandonato già una volta, e io non ho voluto restare con lui....dopo
ciò che aveva fatto a Angel. E anche se verrà qui....non cederò"
i cinque presenti si fissarono, poi i signori Tachikawa si alzarono. "Ora
noi ce ne andiamo. Credo che Yusuke e Jody debbano parlare. Wakabayashi, se vuoi
ti accompagno a casa." Il ragazzo, preoccupato, fissò Jody, ma lei
sorrise, rassicurante. Lui si convinse e annuì, ma le disse "Se hai
bisogno di me, chiamami. A qualsiasi ora" Lei annuì e uscirono tutti,
finchè non rimasero solo lei e il fratello nella stanza. Jody chiuse gli
occhi e inspirò profondamente. Suo...fratello. Fratello....... La
mattina dopo il sole risplendeva nuovamente, illuminando il grande parco della
Villa Tachikawa. Jody, finalmente serena, felice, e con un fratello che aveva
appena scoperto di avere ma che amava già moltissimo, uscì di corsa
per andare a scuola. Si avviò, ridendo, a piedi come al solito, ma fu richiamata
indietro da un urlò di Yusuke, che spuntò fuori dal garage con già
addosso casco e guanti per andare in moto. Jody non voleva mai andare con lui
in moto, preferiva correre e fare esercizio fisico, così suo zio aveva
ideato una soluzione...una piccola sorpresa di cui Yusuke si era incaricato e
che si acciongeva a mostrarle. Lei, sentendo la sua voce, ritornò indietro
di corsa e gli saltò al collo, urlando "Buongiorno, fratellino !!!!!"
con foga....e sbattendo in pieno la testa contro il casco di lui. Saltò
a terra dolorante, premendo una mano sul bernoccolo "Ahia !". Lui sospirò
"Ero certo che sarebbe finita così....perchè non stai più
attenta???" chiese in tono da perfetto fratello maggiore scocciato. Lei sorrise
e gli fece una linguaccia "Impossibile. Sono sempre io, no?". Aveva
un'espressione così dolce e spontanea che lo fece arrossire, pensando quando
bella e carina fosse sua sorella....un motivo in più per tenerla d'occhio.
Soprattutto da una certa persona...."Senti, a proposito, non mi va tanto
che tu continui a frequentare quel Wakabayashi...mi fa venire i nervi, quel ragazzo,
e quando siete insieme succede sempre qualcosa e...." uno sguardò
azzurro tagliente lo bloccò "Spiacente, ma su questo non discuto.
Sarai anche mio fratello, ma non puoi decidere chi devo o non devo vedere...e
se vuoi scusarmi, io vado....". Impudente e cocciuta. Come un'autentica sorellina
minore. "Credo di dovermici abituare" pensò Yusuke, scuotendo
il capo. La fermò ancora "Aspetta, non era di questo che volevo parlarti.
Lasciamo perdere i tuoi deprecabili gusti in fatto di ragazzi...." occhiata
fulminante accompagnata da rossore improvviso. Brutto segno "Lo zio ha preparato
una piccola sorpresa per te...così la smetterai di perderti per la città
a piedi. E cerca di portarti dietro quel cellulare, così ti posso trovare
!!!!!!! Ecco, tieni" tirò fuori dal garage una fiammante bicicletta
color blu metallizzato, nuovissima. Lei la guardò esterefatta, poi gli
saltò al collo urlando "E' stupenda ! Siete mitici !!!" prese
la bici, salì e partì in quarta, urlando "Ci vediamo a scuola
!!!". Yusuke annuì, lanciando poi un urlo di avvertimento "Attenta
al cancelloooooooo!!!!!!!" Jody correva in riva al fiume, felice, guidando con sicurezza la sua bici nuova (NdAvvertimento_per_il_lettore: le bici sono pericolose !!! Se andate ad Amsterdam evitatele come la peste !!! E' più pericoloso attraversare una pista ciclabile che la strada !!! NdA E questo che centra? NdPubblico. Beh...ehm....NdA); Sanae la vide arrivare e la chiamò, e l'amica accostò vicino a lei. Sanae ammirò il mezzo luccicante "Che bella ! Da dove salta fuori questa meraviglia ???!!!" Jody rise "E' un regalo dello zio...così non devo girare a piedi di sera...." Sanae rise a sua volta. In quel momento Yusuke passò loro accanto di corsa in moto, urlando a Jody di stare attenta a cancelli e di non ammazzare nessuno, se possibile. Lei rispose facendo una linguaccia, ma lui era già lontano. Sanae fissò i due con aria dubbiosa talmente evidente che Jody non potè fare a meno di chiedere "Ma che hai?" Sanae la guardò, un lungo sguardo indagatore "Non so perchè ma mi sembra che siate molto più intimi, voi due....non è che...." imbarazzata, non riuscì a continuare, ma Jody rispose a tutti i suoi dubbi scoppiando a ridere "Noooo ! Ma che vai a pensare? E' logico che siamo intimi...è mio fratello !" si avviò, spingendo la bici a mano, lasciando indietro l'amica che era rimasta immobile con la bocca spalancata. Fece un po' di metri, poi si voltò "E allora, ti vuoi muovere????" chiese, e in quel momento Sanae si risvegliò, investendola "CCCCCCCCCOOOOOOOOOOOOOOSSSSSSSSSAAAAAAAAAAAAAA?????????????????? Tuo FRATELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO???????????? Ma COMEEEEEEEEEEEEEEEEEE????????" Jody si tappò le orecchie, ormai seriamente compromesse, e cercò di rispondere in modo coerente, cosa difficile a causa dei continui urli di stupore dell'amica. A un certo punto un braccio la strinse da dietro e il suo corpo reagì d'istinto, senza darle il tempo di reagire. Il malcapitato si trovò disteso a terra, atterrato dalla sua perfetta mossa di karate. Wakabayashi la fissò dal maricapiede, chiedendo "Buongiorno. Com'è la vita lassù? Ouch !!!" Si rialzò a fatica, mentre lei diveniva viola "Wakabayashi ! Oddio ! Scu-scusa...." si preparò a una sfuriata, ma lui si rialzò e le scompigliò gentilmente i capelli "Non è nulla, non è nulla....ho deciso di essere gentile...." lei lo fissò, indecisa se sorridere o essere furiosa, ma fu prevenuta da Sanae "Mi sa che qui è successo qualcosa....Yusuke che diventa il fratello di Jody all'improvviso...voi due che non vi sopportate e ora andate d'amore e d'accordo....Jody, mi sa che mi devi raccontare...." i due si fissarono, in trappola, arrossendo e alimentando così i sospetti di Sanae...ma dietro di lei si materializzarono all'improvviso le figure di Tsubasa, Misaki e Izawa come d'incanto. Jody colse l'occasione al volo "Guarda, Sanae. Il capitano !!!" La ragazza si voltò, e Tsubasa esibì il suo gran sorriso "Ehi, Wakabayashi, manager, salve ! Che fate li?" La povera Sanae arrossì, rimanendo incantata a guardarlo, e Wakabayashi non si fece sfuggire l'opportunità. Afferrò la bici di Jody, vi fece salire la ragazza, salì a sua volta e parì di corsa, urlando "Spiacente, siamo in ritardo. Le spiegazioni un'altra volta !!!". Jody dovette aggrapparsi a lui per non cadere dalla canna della bici, mentre Sanae si voltava e urlava "Aspetta ! Così non vale!!!" e rimanendo esterefatta a fissarli insieme agli altri tre. Poi i ragazzi sorrisero. Era tornato tutto alla normalità. Wakabayashi arrivò a scuola trafelato, saltò giù dalla bici al volo e afferrò Jody che stava cadendo. I due si fissarono, scoppiando poi a ridere contemporaneamente. Si fissarono negli occhi, e il mondo scomparve...c'erano solo loro....almeno finchè non arrivò Allenby "Capitano, che stai facendo?" chiese, incuriosita e insospettita. Jody e il ragazzo si allontanarono con un balzo, e lei cercò di dare una spiegazione coerente all'amica, mentre il respiro le diveniva affrettato e il volto si arrossava. Allenby aveva un'espressione neutra, ma dentro di sè aveva già qualche sospetto...anzi, molte certezze!!!!! La situazione degenerò quando lei e Wakabayashi cominciarono a guardarsi in cagnesco, e per completare il quadro arrivò anche Yusuke. Per una volta lui e Wakabayashi non iniziarono subito a litigare, ma il portiere si avvvicinò al ragazzo e gli sussurrò "E' lei. Allenby". Yusuke fissò la ragazzina con fare impassibile, cercando di decidere come comportarsi con lei, e finì per rivolgere uno sguardo indagatore alla sorella, che gli rispose con un gran sorriso. Lui, nel vederlo, si rasserenò. A quel punto era Allenby che non sapeva che fare. prima Jody stava tra le braccia di Wakabayashi, poi sorrideva con affetto a quell'altro biondo....se non l'avesse conosciuta, avrebbe detto che era una smorfiosa, ma sapeva che non era così. La fissò a sua volta, aspettando. E Jody capì al volo. Infatti afferrò in braccio di Yusuke e disse "Allenby, lascia che ti presenti...beh, Wakabayashi lo conosci già, e anche quelli che stanno per arrivare li in fondo e travolgerci di domande. Perciò" disse, vedendo Sanae e gli altri che si avvicinavano, e alzando apposta la voce "Ti presento Yusuke, mio fratello". "FRATELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO??????????????" urlarono tutti, tranne Wakabayashi e Sanae. Yusuke scosse il capo, incredulo, poi abbracciò Jody e disse, rassegnato "Credo sia meglio spiegare tutto. A te l'onore, signorina, visto che ti diverti tanto a creare tanto scompiglio" Jody sorrise tra le braccia del fratello (Inutile dire che Wakabayashi è incavolato nero, anche se sa benissimo che sono fratelli....NdA) e cominciò a spiegare. Quando ebbe finito, tutti si guardavano stupefatti; quella ragazza non finiva mai le sorprese. Ma fu Allenby quella che prese la parola. Aveva ascoltato con attenzione e espressione impassibile il racconto, e ora commentò "Credevo di conoscerti bene cap...ehm, Jody, ma non avrei mai creduto che tu avessi un fratello nascosto" evitò per un soffio di chiamarla capitano. nessuno lo notò, tranne Wakabayashi, Sanae, Yusuke e la stessa Jody. Lei la ringraziò per questo e rispose "Sai Allenby...fino a ieri non ci avrei creduto nemmeno io!!!" Scoppiarono tutti a ridere...finchè il suono della campanella non riportò tutti alla realtà "Oddio, la scuola !!! Siamo in ritardo !!!" partirono tutti di corsa, accalcandosi sulle scale. Entrarono in classe come furie, ma per fortuna il professore non era ancora arrivato. Si sistemarono tutti ai loro posti, ridendo e scherzando. Allenby li seguì, leggermente titubante, ma felice di far parte di quel gruppo, anche se non l'avrebbe mai ammesso. Depose la sua cartella sul banco e si sedette. Un rumore affianco a lei la fece voltare, e solo allora si accorse che nel banco di lato c'era Izawa. Arrossì lievemente, mentre lui le sorrideva, poi, visto che la timidezza non le si addiceva, cominciò a chiaccherare piacevolmente, fino all'entrata del professore. Jody la guardò, felice per lei, anche se non invidiava Izawa, che avrebbe dovuto scontrarsi col suo bel caratterino....e dovette dirlo ad alta voce, poichè Wakabayashi,che era acconto a lei, rispose "Naaa ! Non sarà mai peggio di ciò che sto passando io"......ricevendo una poderosa cartellata in testa. Ora di lezione (E te pareva !!! Ma non si poteva saltare questa parte????NdPersonaggi); il professore di fisica stava spiegando e la classe stava di speratamente cercando di capirci qualcosa (Non è un'offesa ai personaggi....era la situazione della MIA classe durante le ore di fisica...compatisco il nostro povero professore....NdA). Volendo verificare se gli studenti avevano capito, ne chiamò alcuni alla lavagna a svolgere degli esercizi (E andiamo avanti ! Ma l'autrice ce l'ha con noi? NdPersonaggi_in_via_di_ribellione); naturalmente, quando chiamò Jody, lei risolse unesercizio difficilissimo senza problemi (OOOOOOOOHHHHHHHHHH......stupore_generale. NdA); poi fu la volta di Allenby, e tutti trattennero il fiato, poichè l'esercizio era veramante complicato. Ma lei non ebbe nessun problema e lo risolse in un attimo. Rimasero tutti di stucco, anche il professore, che si congratulò vivamente con lei "Complimenti, Farwell. Devo dire che non ha niente da invidiare alla sua amica Harper. Si vede che la vostra scuola in Germania era veramente ottima" Allenby sorrise per ringraziarlo e tornò al suo posto. Ma subito cominciò a sentirsi a disagio. Per forza, la stavano fissando tutti !!! Cercò di non darci peso, ma la sua pazienza aveva dei limiti ridotti, così si rivolse a Izawa con tono arrabbiato e disse "La smetti di guardarmi come se fossi un mostro? Non ho fatto nulla per cui vale la pena di fissarmi così !!!" lui rimase un secondo interdetto, poi sorrise "Già...ci siamo appena abituati a Jody...devi scusarci....sei grande !" lei arrossì, distogliendo lo sguardo, mentre Jody la fissava sorridendo felice. Era come in Germania....bastava riabituarcisi. DRINNNNN !!! Fine lezione (ERA ORA !!! NdTutti_i_personaggi_imbufaliti.)
Gli studenti uscirono di corsa dall'aula, e i nostri eroi (seeeeeeeee, adesso
non esageriamo....NdA. EHI !!!NdPersonaggi_Maschili) si recarono al campo da calcio,
mentre Jody andava in palestra e Allenby a quello di pallavolo. Jody si aspettava
che l'amica le chiedesse di entrare nel club, ma Allenby non l'aveva fatto, e
ripensandoci si chiese perchè. Che stesse aspettando che lo decidesse lei?
O qualcos'altro? Decise che glielo avrebbe chiesto più tardi. Infatti,
alle sette, finiti gli allenamenti, le due si ritrovarono al campo da calcio della
New Team per aiutare Sanae a mettere a posto le ultime cose. I ragazzi stavano
ancora giocando, e Allenby si fermò a guardare Izawa con aria sognante,
pensando che era proprio bello mentre giocava. Le altre due si lanciarono un'occhiata
furba, ma anche loro spiavano di nascosto i loro campioni. Alla fine si avviarono
tutti verso casa, tranne Allenby che abitava nel campus. Jody si rese conto che
non sapeva nemmeno dove stava l'amica, e glielo chiese "Allenby, ma tu dove
stai? Ti hanno dato una stanza?" La ragazzina bionda annuì e fece
per spigare, ma Jody scosse il capo, dandosi dell'idiota per non averci pensato
prima "Lascia stare. Quelle stanzette sono così brutte...senti, vieni
da me, mia zia mi ha detto che se vuoi per te c'è sempre posto. Che ne
dici?" Allenby spalancò gli occhi, non credendoci."Davvero? Davvero
posso???? Grazie Capitano !!!" urlò, saltandole al collo e dimenticandosi
di non chiamarla così. Izawa e gli altri, tranne Wakabayashi e Sanae, si
guardavano incuriositi "Capitano?" chiese Misaki, ma Jody arrossì
e disse "E' il modo in cui mi chiamavano....non riesce a farne a meno. Lasciate
stare, per ora" lui annuì, poco convinto (Mica è Tsubasa....NdA).
Jody disse ad Allenby "Se vuoi puoi venire domani. E' sabato e non ci sono
lezioni. Manderò l'autista a prenderti con la macchina, così potremo
caricare le tue cose. Va bene?" Allenby annuì, felice al massimo.
Izawa sorrise, dicendo "Se hai bisogno di aiuto, chiamaci". lei arrossì,
annuendo. Poi fu Sanae a prendere la parola "Domani sera usciamo? Dove andiamo?".
Furono fatte varie proposte, ma quella i Jody le battè tutte "Diamo
il benvenuto ad Allenby e all'estate con una bella festa in piscina da me, che
ne dite?" un coro di consensi. Allenby si avviò verso la sua stanzetta,
che ora non le dispiaceva più tanto visto che sapeva che l' avrebbe lasciata
presto, e gli altri si avviarono verso casa. "Ecco...eccoci..."
ansimò lui trafelato frenando bruscamente davanti al cancello di casa sua.
Jody scese con un salto dalla bici, borbottando "Certo che io in bici con
te non ci salgo più. Sei un vero pericolo pubblico !!!" lui sospirò,
fissandola infastidito "Guarda che nemmeno a me piace rischiare, è
che avevo fretta. Non posso mica permettermi di farmi male, IO ". Lei lo
guardò indiavolata "Perchè, IO sì? E poi non me ne importa
nulla se ti fai male tu, mi basta che non trascini per terra anche me !!!"
Lui non ci vide più "Piccola maledetta egoista !" urlò,
ma lei non lo ascoltava. Stava fissando insospettita l'abitazione; le ricordava
qualcosa.... poi, colta da un'illuminazione, si voltò e vide casa sua "Ma....era
tua quella villa che abbiamo visto dal mio balcone??? Ma...perchè non me
l'hai detto????!!!!!" urlò, incredula. Lui annuì, cercando
di calmarsi "Si, è vero, è quella...non te l'ho detto perchè....beh,
ora non c'è tempo perchè tu ti arrabbi. Devo andare !" Oltrepassò
di corsa il cancello, trascinandosela dietro senza rendersene conto. Lei fece
per protestare (La bici è rimasta fuori. NdA), sia perchè non gliel'aveva
detto sia perchè la trascinava con sè, ma si bloccò quando
vide che il portone principale si apriva. Presentarsi urlando dietro al figlio
dei padroni di casa non era il massimo, anche se si stava trattenendo a stento....ma
la voce le mancò sul serio quando vide uscire dalla porta suo zio e sua
zia, seguiti da due adulti che dovevano essere i genitori di Wakabayashi. Anche
lui rimase ammutolito, fermandosi e chiamando, stupito "Mamma ! Papà
!". I quattro si girarono, fissando sorpresi i due giovani fermi in mezzo
al parco. I signori Tachikawa sorrisero, e la signora esclamò "Oh,
questa è la nostra nipotina, Jody. Come vedete lei e vostro figlio sono
già grandi amici". La madre di Wakabayashi sorrise a sua volta "La
cosa ci fa molto piacere". I due ragazzi si guardarono storto, separandosi
rabbiosamente. "Non hanno capito un tubo" pensarono entrambi. La
macchina lasciò lentamente casa Wakabayashi, portando due adulti soddisfatti
e due giovani atterriti. Jody era contenta che Allenby andasse da lei. Era sua
amica e le voleva bene. E era anche contenta di aiutare Wakabayashi, se ne aveva
bisogno, e di vivere con lui. Sarebbe stato divertente....ma non poteva vivere
con quei due INSIEME !!!!!!!!! Stessa cosa stava pensando lui. Ma non c'era alternativa,
e poco dopo l'auto varcò il cancello di casa Tachikawa. Jody condusse l'amico
in casa, sperando che i guai fossero finiti. Nemmeno a pensarlo, arrivò
suo fratello. Yusuke fissò il portiere, che era li nonostante fossero le
otto passate, e con una valigia anche abbastanza grande..."Che vuol dire?
Che ci fa lui qui?" chiese, alterato, cercando di controllarsi "Beh,
ecco...." cercò di spiegare svogliatamente Jody, tentando di evitare
nuovi disastri. Nemmeno a dirlo......"Si fermerà qui per almeno un
mese, è nostro ospite" disse contenta sua zia, entrando in quel momento.
Yusuke ebbe un collasso, divenendo viola dalla rabbia, mentre Wakabayashi si batteva
una mano sulla fronte e Jody impallidiva, chiudendo gli occhi "E da domani
verrà anche l'amica di Jody, Allenby". "
Notte. Buio. Aria fresca che entra dalla finestra. Lui è nella stanza al
di là del corridoio, appena girato l'angolo. Dorme, probabilmente. O forse,
come me, sta pensando. La vita a volte è strana. Tenti di governarla, e
ti si avvolge addosso, costringendoti a fare quello che vuole lei. Domani anche
Allenby sarà qui. Allenby, mia sorella nell'anima, come le altre tre, soprattutto
da quando.... |
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