________________ Odi
et amo. Quare id faciam fortasse requiris nescio, sed fieri sentio et excrucior ________________ Madrigale ________
Amami
sognami Come neve su di te. Il canto di una
voce melodiosa, ed il suono della cornamusa.
Sfiorami
ali leggere nell'aria. L'unico ricordo che ho dei miei genitori.
Parlami
pensami Come l'unica tua idea. E
mentre una lacrima di cristallo mi accarezza la guancia
io rivedo i capelli
fulgidi di mia madre. Cantami
come una nenia nell'aria. E
gli occhi blu di mio padre, quel sorriso sicuro, quell'espressione di scherno.
Peculiare di un uomo che sa di aver perso tutto, e di dover morire, ma che non
vuole accettarlo. Io sono in volo
sono libera
Non ho confini intorno a me. Eppure, se solo ripenso ai pomeriggi
passati con loro, i responsabili della mia nascita, non posso far a meno di ricordare
una sonata triste e
leggera
come il canto di una farfalla, come il
volo di un'aquila senza ali. E ritrovo ancora il cielo freddo e limpido della
Siberia; incontaminato dalla luce del sole o della luna, spoglio di stelle, ma
rivestito dalla magia di un mondo a parte. Un universo riservato a pochi. Una
prigione dorata e un paradiso ultraterreno
ma che puoi toccare, respirare,
amare, vivere.
Sono un pensiero, sono musica
E
mentre mio padre suonava la cornamusa, io m'incantavo nell'ascoltare la voce di
mia madre innalzarsi, squarciare il freddo ed errare per le lande in cerca di
qualcuno da scaldare, che la scaldasse. Ero una bambina allora, ma ricordo ancora
quella canzone
Amami
sognami Come nuvola
su te. Mi teneva sulle ginocchia, avvolta in una pelle d'orso; ricordo
ancora il suo calore, la sua disperazione, la sua voce. Eravamo soli fra quelle
montagne di ghiaccio, dove tutto è candido. Dolce ma letale. Freddo e bollente.
Amo svisceratamente questa terra, e questo ghiaccio inclemente
è
il freddo della Siberia. Mi ha accolta alla mia nascita, mi ha vista crescere,
ha visto morire i miei genitori, tutto scomparire e rinascere come la fenice.
Pensami come un luce lontana. Una mattina
mi svegliai, e corsi nella sua stanza per darle il buongiorno come facevo sempre;
mi aspettavo di vederla pronta ad accogliermi sotto le sue coperte, nel suo abbraccio,
invece vidi mio padre chinato davanti al letto. Mi sentì arrivare e si
girò verso di me, aveva il volto solcato dalle lacrime
io capii subito,
non ci fu bisogno di spiegazioni, quando vivi di compromessi, non puoi permetterti
certe illusioni, anche se magari vivi solo grazie a quelle. Mi avvicinai : il
suo volto candido appariva ancora più pallido e mi faceva paura, i suoi
occhi di ghiaccio mi fissavano sgrananti, ma erano senza vita
vuoti e vitrei.
Le labbra erano tirate in un ghigno e si mostravano violacee.
Io sono in volo
sono libera. Non ho confini intorno a me.
Quella
non era mia madre. Era solo uno spettro. Un altro dei tanti demoni pallidi destinati
a vagare in eterno lungo il deserto bianco, un'anima che non avrebbe trovato più
pace.
Sono un pensiero, sono musica
È
stato crudele da parte di Dio portarmela via così, ma non solo
poco
dopo persi anche mio padre. Sapevo che era malato, e mi ero già preparata.
Però non avrai mai immaginato che la perdita della donna che amava avrebbe
divorato le sue carni, la sua anima e soprattutto il suo cuore più velocemente
di una malattia. Ho perso ogni contatto con questo mondo. Dal momento in cui lui
esalò il suo ultimo respiro, io diventai un essere totalmente estraneo
a me stessa, non c'era più nessuno che avesse veramente qualcosa di me.
È la mia fantasia che mi porta via La realtà
non è mai una verità. E anche il trovare
una persona disposta a salvarmi mi aiutò a colmare la mia infelicità.
Mi sento legata a Cristal, ad Isaac e ad Acquarius come a questa terra di bianco
e buio eterno, ma la mia anima è volata via con la vita dei miei genitori
Nessun mondo è lontano ovunque tu sia.
Perdonami Cristal
perdonami Isaac, perdonami Acquarius, io soffro. La mia mente vola via, libera
come l'aria, il vostro affetto mi distrugge proprio perché non riesco ad
andare avanti. Libera come una colomba, come un fiocco di neve, come il ghiaccio
eterno, io morirò.
Ed anche se partire Mi
fa morire il cuore Andare via vorrei ogni momento Per questo immenso canto Della
vita che abbraccio nel ritorno E così mille volte al giorno Andare
via vorrei Per quanto amo i ritorni miei.
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