Saint Seya

 

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Odi et amo. Quare id faciam fortasse requiris nescio, sed fieri sentio et excrucior

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Madrigale

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Amami…sognami
Come neve su di te.


Il canto di una voce melodiosa, ed il suono della cornamusa.

Sfiorami… ali leggere nell'aria.


L'unico ricordo che ho dei miei genitori.

Parlami…pensami
Come l'unica tua idea.

E mentre una lacrima di cristallo mi accarezza la guancia… io rivedo i capelli fulgidi di mia madre.

Cantami… come una nenia nell'aria.

E gli occhi blu di mio padre, quel sorriso sicuro, quell'espressione di scherno. Peculiare di un uomo che sa di aver perso tutto, e di dover morire, ma che non vuole accettarlo.

Io sono in volo… sono libera
Non ho confini intorno a me.


Eppure, se solo ripenso ai pomeriggi passati con loro, i responsabili della mia nascita, non posso far a meno di ricordare una sonata triste e… leggera… come il canto di una farfalla, come il volo di un'aquila senza ali. E ritrovo ancora il cielo freddo e limpido della Siberia; incontaminato dalla luce del sole o della luna, spoglio di stelle, ma rivestito dalla magia di un mondo a parte. Un universo riservato a pochi. Una prigione dorata e un paradiso ultraterreno… ma che puoi toccare, respirare, amare, vivere.

Sono un pensiero, sono musica…


E mentre mio padre suonava la cornamusa, io m'incantavo nell'ascoltare la voce di mia madre innalzarsi, squarciare il freddo ed errare per le lande in cerca di qualcuno da scaldare, che la scaldasse. Ero una bambina allora, ma ricordo ancora quella canzone…

Amami…sognami
Come nuvola su te.

Mi teneva sulle ginocchia, avvolta in una pelle d'orso; ricordo ancora il suo calore, la sua disperazione, la sua voce. Eravamo soli fra quelle montagne di ghiaccio, dove tutto è candido. Dolce ma letale. Freddo e bollente. Amo svisceratamente questa terra, e questo ghiaccio inclemente… è il freddo della Siberia. Mi ha accolta alla mia nascita, mi ha vista crescere, ha visto morire i miei genitori, tutto scomparire e rinascere come la fenice.

Pensami come un luce lontana.


Una mattina mi svegliai, e corsi nella sua stanza per darle il buongiorno come facevo sempre; mi aspettavo di vederla pronta ad accogliermi sotto le sue coperte, nel suo abbraccio, invece vidi mio padre chinato davanti al letto. Mi sentì arrivare e si girò verso di me, aveva il volto solcato dalle lacrime… io capii subito, non ci fu bisogno di spiegazioni, quando vivi di compromessi, non puoi permetterti certe illusioni, anche se magari vivi solo grazie a quelle. Mi avvicinai : il suo volto candido appariva ancora più pallido e mi faceva paura, i suoi occhi di ghiaccio mi fissavano sgrananti, ma erano senza vita… vuoti e vitrei. Le labbra erano tirate in un ghigno e si mostravano violacee.


Io sono in volo…sono libera.
Non ho confini intorno a me.


Quella non era mia madre. Era solo uno spettro. Un altro dei tanti demoni pallidi destinati a vagare in eterno lungo il deserto bianco, un'anima che non avrebbe trovato più pace.

Sono un pensiero, sono musica…


È stato crudele da parte di Dio portarmela via così, ma non solo… poco dopo persi anche mio padre. Sapevo che era malato, e mi ero già preparata. Però non avrai mai immaginato che la perdita della donna che amava avrebbe divorato le sue carni, la sua anima e soprattutto il suo cuore più velocemente di una malattia. Ho perso ogni contatto con questo mondo. Dal momento in cui lui esalò il suo ultimo respiro, io diventai un essere totalmente estraneo a me stessa, non c'era più nessuno che avesse veramente qualcosa di me.

È la mia fantasia che mi porta via
La realtà non è mai una verità.


E anche il trovare una persona disposta a salvarmi mi aiutò a colmare la mia infelicità. Mi sento legata a Cristal, ad Isaac e ad Acquarius come a questa terra di bianco e buio eterno, ma la mia anima è volata via con la vita dei miei genitori…


Nessun mondo è lontano ovunque tu sia.


Perdonami Cristal perdonami Isaac, perdonami Acquarius, io soffro. La mia mente vola via, libera come l'aria, il vostro affetto mi distrugge proprio perché non riesco ad andare avanti. Libera come una colomba, come un fiocco di neve, come il ghiaccio eterno, io morirò.


Ed anche se partire
Mi fa morire il cuore
Andare via vorrei ogni momento
Per questo immenso canto
Della vita che abbraccio nel ritorno
E così mille volte al giorno
Andare via vorrei
Per quanto amo i ritorni miei.


 

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