Sobbaka,
l'imperatore che per millenni aveva regnato sul mondo dei demoni, dando vita ad
una grande civiltà e costituendo un possente esercito di difesa, che avrebbe
dovuto
proteggere il suo popolo dall'attacco degli angeli del Paradiso, era deceduto.
Il
principe Mamoru, suo primo genito, sarebbe così stato investito della carica
di successore del padre, per proseguire quel progetto di civilizzazione e di benessere
che il vecchio
Imperatore Sobbaka aveva portato avanti nel corso del suo regno...
Ma
già dal principio, per il principe designato alla successione non ci fu
vita facile.
Il secondo genito di Sobbaka, Diran, giovane capo dell'esercito
di grandi ambizioni e pieno di sé, diverso sia per aspetto che per carattere
da Astaban, non voleva assolutamente perdere la possibilità di regnare
su un impero così vasto, e alla guida di alcuni drappelli del suo esercito,
si stava dirigendo verso il Palazzo dell' Imperatore, prima che lo stesso Astaban,
non ancora insignito della carica, potesse mettervi piede...
*****
Il
consigliere entrò di corsa spalancando le altissime porte del palazzo dei
congressi; era visibilmente terrorizzato, il suo respiro si faceva affannato per
la lunga corsa
e ci mise un pò prima di rivolgere parola alla vecchia
sacerdotessa dell'inferno.
Araniel: Saggia Hermione, bisogna fare qualcosa!!
Diran ha radunato attorno a sé l'esercito ed ora si sta dirigendo ad attaccare
il palazzo imperiale!!!!
Hermione: E' così che ci si presenta al mio
cospetto Araniel?
Araniel: Oh..mi-mi scusi..!
Immediatamente Araniel si
inchinò di fronte alla sacerdotessa, fino a quando ella non gli fece cenno
di alzarsi;
Hermione: Il Palazzo Imperiale eh...? Maledizione...
Araniel:
Sì! Sembra come impazzito, sta distruggendo ogni cosa ed ogni demone che
incontra lungo il cammino!!
Tutte le case che abbiamo costruito con fatica,
e gli abitanti dei villaggi...!! Deve fare qualcosa assolutamente, Saggia Hermione!!
Lo
sguardo della vecchia inizialmente si riempì di stupore, di incredulità;
incredulità, che fu ben presto sostituita da rassegnazione e dicisione
in se stessa;
decisione di prendere quel provvedimento che ormai da tempo
aveva in mente, ma che allora più che mai, sembrava inevitabile.
Hermione:
A questo punto...a questo punto mi trovo costretta a fare ciò che non avrei
mai voluto...
Intanto,
per la via in direzione del Palazzo Imperiale, un nutrito gruppo di demoni a piedi
e a cavallo, faceva terra bruciata di ciò che gli capitava sotto...
Donna:
No!! Principino Diran!! Cosa vuole fare, si fermi!!
Lo sguardo colmo di odio
di Diran la raggelò;
Diran: FERMATEVI!!
Le truppe si fermarono all'ordine
del principe, che con un cenno della mano mise in allerta uno dei seguaci; costui
immediatamente si diresse verso il cavallo di Diran per aiutarlo a scendere.
Era
di aspetto nobile, sicuro di sé, bellissimo. I lunghi capelli neri che
fuoriuscivano dall'elmo da combattimento, la fierezza del volto, gli occhi verdi
e profondi... sarebbe stato un re perfetto,rispettato dagli uomini ed amato dalle
donne... se non fosse per la sua spietatezza, per la sua ferocia ed il suo odio
contro tutte le creature più deboli.
I suoi bellissimi occhi verdi erano
il più delle volte occhi che incutevano terrore, occhi iniettati di sangue,
che avevano assistito divertiti alle peggiori torture messe in atto dal loro padrone.
Gli
stessi occhi che ora, erano fissi negli occhi della donna, e che non le permettevano
di muoversi, se non quel tanto per tremare...
Diran: Grazie Manek. Vedi Manek
- continuò Diran con voce sarcastica - questa donna, mi sta chiedendo di
non procedere alla conquista del palazzo reale. Questa insulsa donna!!!
La
voce sobbalzò in un impeto di rabbia.
"Cosa ne sa una donna, del
mio risentimento verso il vecchio Imperatore???? Come si permette una sgualdrina
della plebaglia, di dare ordini ad un principe!!!
Queste parole, urlate in
faccia alla donna la riempirono di terrore..
Donna: Mi...mi scusi principe...!
E
piangendo le si buttò ai piedi.
Diran: TOGLITI DI MEZZO!!!!
Con un
calcio Diran la fece volare alcuni metri più avanti, mentre tutt'intorno
già si era andato formando un cospicuo gruppo di demoni della plebe, che
non avevano il coraggio di intervenire, ed assistevano inermi alla scena...
Un
demone però, non riuscì a restare calmo, e facendosi spazio tra
la folla si buttò in terra dalla donna, cercando di farla rialzare in piedi,
per portarla via da lì.
Diran:
Bene...vedo che c'è gente a cui piace ancora fare l'eroe..
Demone maschio:
Moglie! Moglie mia come stai??
Donna: Non preoccuparti caro..sono solo un
pò ammaccata...coff, coff..
E tossì sangue.
Demone maschio:
Ma..maledetto!!! Maledetto figlio disconosciuto!!!
Il principe Diran che stava
ritornando sul cavallo, sussultò di rabbia a quelle parole, e con passi
lenti e sguardo fisso alla sua "preda" cominciò a dirigersi verso
l'uomo...
Demone maschio: Uccidimi!!! Uccidimi pure!!! Ma vedrai! Vedrai che
non riuscirai mai a sconfiggere il signorino Astaban!!!
Diran: Finiscila,
vecchio...
Demone maschio: Lui non è come tutti voi altri!! Viene sempre
qui nei quartieri più poveri a portare cibo e vestiti, è lui l'unico
degno di essere chiamato Imperatore dei Demoni!!!
Diran: HO DETTO CHE DEVI
FARLA FINITAAAAAA!!!!!!
Estrasse con gran velocità la sua spada dal
fodero, caricò il colpo fino a dietro la schiena e si preparava ad abbattersi
sull'uomo e sua moglie con tutta la forza...
SSSSSSWWWISH!
Manek: O_O Principe
Diran!!!
Diran: Cosa..cosa è stato?
Una freccia, partita da non si
sa dove, si andò a conficcare nella mano del principe, che per il dolore
perse l'impugnatura della spada, con gran sollievo dell'uomo e della donna che,
intanto, era svenuta..
Diran: Sei stato tu! Non è vero Astaban???? Esci
fuori!!!!
La
folla che si era fatta sempre più numerosa intorno alla truppa di Diran
si aprì per lasciar passare il signorino Astaban.
"Buona giornata,
signorino Astaban!"
"E' sempre più bello signorino!!"
"Grazie
per la medicina signorino Astaban! Il nostro bambino è salvo!!"
La
gente adorava il signorino Astaban. Egli fino all'età di 12 anni non conosceva
altro che il lusso della sua casa, non conosceva la morte, le malattie... viveva
in un mondo artificiale di bambagia, con il padre ed il fratello..
Fino a che
un giorno, spinto dalla curiosità di vedere cosa ci fosse oltre i giardini
imperiali, cosa ci fosse nel luogo dove gli era proibito andare, non si perse
nelle vaste distese dell'inferno, fino a giungere nei sobborghi poveri dove la
gente non conosceva altro che miseria e fame..
Scioccato dalla vista di ciò,
Astaban si ripromise che avrebbe aiutato questa povera gente a vivere degnamente;
e così in effetti fu, ed ora tutti qui, lo adoravano.
Egli
non si curava dei complimenti rivoltigli, ma procedeva con passo fiero e lento
verso Diran, che avea reimpugnato la spada ed ora tendeva il braccio in direzione
del signorino, gesto di sfida..
Astaban: Rialzati Kimer...tuo figlio non ti
sta forse aspettando? Prendi tua moglie sulle spalle e torna a casa...
Kimer:
Grazie...grazie signorino!!
Poteva dare l'impressione di essere un dio; la
stessa fierezza di Astaban, ma tratti più dolci, più femminili,
capelli biondi che si fermavano sulle spalle e che talvolta finivano davanti gli
occhi neri, che nonostante il colore tetro, infondevano sicurezza a chi li guardava.
Il fisico era muscoloso, ma non tozzo, bensì longilineo, un fisico
da atleta, che però portava su di sé i segni dei vari combattimenti;
tuttavia
il suo volto era pulito, senza alcuna cicatrice o graffio...la sua pelle chiara
sembrava rubata alle perle...
Diran:
Ma bene...adesso ci mettiamo anche a fare i buoni samaritani (in realtà
non mi aspetto che dei demoni conoscano questa storia^^;) Ti sto sfidando Astaban,
hai forse paura?? Codardo!!!!
Astaban: Ho io paura di te...? Mi sono forse
portato appresso l'esercito io...? Eccomi. Sono da solo; io, la mia balestra e
la mia spada. Pronto a finirti una volta per tutte...fratello!
Diran: TU NON
SEI MIO FRATELLOOOOO!!!!!!
Con
una lunga rincorsa Diran si gettò all'attacco, portando un colpo di spada
potentissimo, ma che tuttavia venne parato con semplicità da Astaban.
L'impatto
delle spade era tale da generare un energia che spazzava via ogni cosa vi era
vicina, cosicchè la grande folla che aveva fatto cerchio attorno ai due,
pensò bene di allargare il proprio raggio.
Astaban:
E' tutto qui? Nonostante tu sia mosso dal risentimento nei mei confronti è
questa la tua potenza?
Diran: FAI SILENZIO BASTARDOOO!!! SPADA DI FUOCOOOO!!!
La
spada del principe Diran aumentò le sue dimensioni e si avvolse completamente
di fiamme, fiamme che parevano eterne..
Astaban avvertì il pericolo...
Astaban:
VIAAA!!! ANDATEVENE VIA DI QUI!!!!
La
folla sembrava non capire cosa sarebbe successo di lì a poco, nonostante
alcuni gruppetti avevano già iniziato ad abbandonare il campo di battaglia..
Diran:
Vedo che inizi a temermi adesso Astaban..
Con
la mano sinistra si tolse l'elmetto, scosse la testa per dare forma ai lunghi
capelli, e sorrise minaccioso verso Astaban.
Diran:
Stai a guardare cosa gli combino ai tuoi amici "poveracci"!
Astaban:
FERMATIII!! LASCIALI STAREE!!
Recitò
pochissimi versi di un rito propiziatorio al combattimento, e con tutta la forza
menò un fendente a terra! La profonda crepa nel terreno provocata dal colpo
si riempì
di fiamme, che, come animate, spaccavano il terreno in direzione
di un gruppo di demoni della plebe, aumentando ad ogni metro di dimensione!
I
demoni accortisi di ciò iniziarono a correre, a scappare più che
potevano!
Demone
in fuga: FACCIAMO UNA COSA!!! SPARPAGLIAMOCI, QUALCUNO SI SALVERA'!!!
Diran:
Tsk...ingenui..!
Il
gruppetto di Demoni si divise, ma le crepe provocate dalle fiamme si ramificarono
allo stesso modo, ed in breve raggiusero i tre gruppetti di fuggiaschi,che non
poterono fare altro che urlare dal dolore, fino alla loro fine.
Diran:
Sniff...puah!! Ecco perchè odio bruciare i plebei! Il loro puzzo poi si
diffonde nell'aria!
Astaban: Sei spregievole Diran... io te la farò
pagareeeeeee!!!!! SPADA DEL VENTO!!!!!!!
A
queste parole anche la spada di Astaban cambiò di dimensioni, ed un forte
vento si alzo attorno al signorino..
Astaban:
Preparati. Questa volta, non avrò pietà.
Diran: PRENDI QUESTOOOO!!!!!
Diran
iniziò il suo attacco, e come in precedenza Astaban parò il colpo;
ma anche la risposta del signorino non andò a segno, e così tutti
i colpi successivi; i due combattenti non subivano danni, ma l'impatto delle due
spade, ora che erano entrambe trasformate, era terrificante!
La potenza del
fuoco unita all'azione del vento stavano bruciando tutto il villaggio che era
attorno, persino il gruppetto di combattenti di Hatomoru, ignaro di quanto sarebbe
successo, era stato coinvolto tra le fiamme;
incuranti di ciò i due
rivali continuavano a combattere fino in fondo, persino Astaban non si curava
della catastrofe che stava portando al villaggio.
Quando combatteva seriamente
col fratello, non era più sé stesso, o forse era il vero sé
stesso, questo nessuno l'ha mai capito;la terra si squarciava, il vento provocava
tagli profondi alle persone, e chi non moriva per le lacerazioni veniva inghiottito
dalle fiamme, o cadeva in uno dei burroni che si aprivano sotto di loro!
Ogni
volta che i due fratelli combattevano, era così...
Questa
voltà però il cielo si fece scuro d'un tratto, e dense nubi nere
si ammassavano pesanti all'orizzonte.
Diran:
Ma...ma cosa sta succedendo??
Astaban: Poniamo per un attimo fine al duello...tutto
ciò non mi convince...
Una
voce possente e profonda iniziò a recitare un mantra che echeggiò
in tutta la vallata...
ON
BAZARA DARMA KIRI SOWAKA... ON BAZARA DARMA KIRI SOWAKA...
Astaban:
Ma questa..
Diran: ...questa è la saggia Hermione!!! Che cosa avrà
in mente quella vecchia pazza???
ON
BAZARA DARMA KIRI SOWAKA...
Astaban:
CHE COSA HAI IN MENTE HERMIONEEEE????!!!
RYNBYO...
TOSHA... KAICHIN...
Diran:
Che...che cosa diavolo sta succedendo???? FATTI VEDERE VECCHIA!!!!
RETSU...
ZAI... ZEN!!!!
Improvvisamente
due intensi fasci di luce circondarono ed accecarono i due fratelli!! Solamente
pochi istanti e tutto ritornò come prima;il cielo si era di nuovo rasserenato,
tuttavia la desolazione provocate dai due combattenti non poteva essere cancellata,
così come l'ombra di morte che si era portata appresso;
Al centro della
scena i loro due corpi, ormai completamente svuotati, giacevano a terra inerti.
***
Nel palazzo dei congressi ***
Araniel:
Così sembra che sia questo il destino per quei due...
Hermione: Non
avevo altra scelta consigliere Araniel... nessuna altra scelta che la disgiunzione
dai loro corpi, delle anime.
Dicendo questo, la vecchia donna impose le mani
sull'imboccatura della grande ampolla, nella quale erano state rinchiuse le anime
dei due fratelli, e che sembravano
rincorrersi sottoforma di "entità
gassose" di colore rosso e bianco..
Hermione prese dalla tasca della pesante
giacca nera due anelli...e recitò un ultimo mantra:
la stessa luce vista
sul campo di battaglia illuminò la piccola e buia stanza, le due anime
furiuscirono dall'ampolla, che si ruppe, e furono imprigionate nei due anelli!!!
Dopo
poco, tornò la calma, e Araniel, visibilmente spaventato, chiese...:
Araniel:
Che..che cosa ha f-fatto, Saggia He-Hermione??
Hermione: Ho rinchiuso le loro
anime in questi due anelli; farò in modo che finiscano in un'altra dimensione,
fino al momento del loro incontro... dopodichè aspetteremo che il sigillo
venga sciolto, e le anime di Astaban e Diran potranno finalmente fare ritorno
nei loro corpi.
Araniel: E se non si dovessero mai incontrare, cosa succederebbe??
Hermione: Negli anelli ci sono le anime di due fratelli appartenenti alla
famiglia dei Demoni regnanti; il forte legame che li accomuna li farà sicuramente
incontrare, prima o poi...
Araniel: E in che modo il sigillo potrebbe sciogliersi??
Hermione:
Vedi Araniel... il sigillo è fatto in modo di sciogliersi quando si rende
conto che le anime dei due principi sono ad un livello di sintonia tale che sarebbe
a dir poco improbabile
il ripresentarsi di simili tragici eventi nel nostro
paese...; ma come hai potuto vedere, qui non era immaginabile pensare ad un minimo
di sintonia tra quei due... per questo manderò gli anelli in un'altra dimensione,
dove i due non si ricorderanno l'uno dell'altro... e dove probabilmente faranno
interagire le loro anime con quelle dei due prescelti che indosseranno l'anello...
Araniel:
Raggiungere tra loro un livello di sintonia...
Hermione: Sì insomma...
il sigillo si rompe al presentarsi di sentimento forte, positivo e travolgente...
quale può essere l'amicizia..
Araniel: Ma... una volta sciolto il sigillo,
chi ci assicura che i due non saranno agguerriti e spietati come adesso (specialmente
Diran..é_è'')...
Hermione: Non preoccuparti Araniel... come ti
ho detto, se il sigillo dovesse venire sciolto, vorrebbe dire che i due fratelli,
sono pronti per regnare nel migliore dei modi, nella valle dei Demoni...
Ma
purtroppo...
Araniel: Cosa?
Hermione: Durante il processo di trasferimento
l'ampolla si è rotta, e le scheggie di vetro hanno interferito con il passaggio
all'anello... purtroppo qualcosa non è andata come avrei voluto... adesso
sarà forse più difficile sciogliere il sigillo...
*****
"La
vita non è che un'ombra che cammina;un povero commediante che si pavoneggia
e si agita,sulla scena del mondo,per la sua ora,e poi non se ne parla più..."
note:
il mantra ke recita Hermione è preso dal numero 1 di Tokyo Babylon; non
recitatelo amici a casa; potrebbe essere pericoloso!^^