"...un
fuoco è pur capace d'arderne un altro fino a estinguerlo,una pena è
sollevata dall'angoscia altrui:se,a girar in un senso,ti coglie il capogiro,t'aiuterà
a farlo passare che tu imprenda a girare nel senso contrario:una sofferenza disperata
si può curare mediante la pena di un'altra. Basterà che tu faccia
bere al tuo occhio una qualche nuova venefica pozione e l'azione del tuo veleno
antico sarà annullata."
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L'ampio
spiazzale esterno alla palestra era estremamente calmo e silenzioso... di solito
a quell'ora tutti i club si radunavano per un paio d'ore nelle proprie sedi, e
gli studenti erano così impegnati a coltivare al meglio i loro interessi;
Kail,
che naturalmente non era ancora iscritto a nessun club, e non ne aveva nemmeno
l'intenzione, scendeva pigramente le scale al fianco di Rei, sbraitando che avrebbe
preferito sdraiarsi sul prato a prendere il sole piuttosto che dover sudare assieme
ad un primitivo come il capitano del club.
Giunti di fronte la palestra, si
accorsero subito che non era vuota... rumori di palloni, passi e voci femminili
provenivano dall'edificio, bucando la tranquillità di quel posto.
"Eh?
Chi c'è dentro?" fece il ragazzo un pò scocciato guardando
il capitano.
"Cè quella scocciatrice di Himemiya... " rispose
questi sconsolato, abbassando il capo.
Le ragazze erano impegnate in un'azione
di gioco. Una di loro, piuttosto alta, attaccò un pallone imprimendone
una notevole forza:la palla venne ricevuta alla meglio da un'altra giocatrice,
la palleggiatrice si esibì in un fortunoso palleggio verso la banda sinistra
dove lei, Himemiya, arrivò con una fluida rincorsa, saltò e schiacciò
il pallone tanto forte da sfondare il muro avversario.
Il rumore dell'impatto
della sfera sulle mani delle giocatrici fu tale da far pensare che almeno un paio
di dita si fossero spezzate sotto la potenza del tiro!
"Himeko, Kotori!"
esclamò la capitana a fine azione "tenete rigide quelle mani e chiudete
bene quel muro! Di questo passo non sarete mai titolari!"
"Sì
senpai, hai ragione..." fu la loro risposta in tono mortificato.
"Bene
ragazze, per oggi abbiamo finito...potete andare..." e così congedò
le compagne, poco prima di voltarsi e incrociare lo sguardo di Rei e Kail.
"Prego,è
tutta vostra!" disse allargando un braccio in un ampio gesto teatrale.
Kail
stette a guardarla per qualche istante... si meravigliò di non essersene
accorto prima, ma quella ragazza era esattamente la stessa che aveva visto quella
mattina sui ritagli di giornale poco prima di entrare in classe.
"Ma se
continui a schiacciare così forte, di questo passo quelle ragazze non potranno
nemmeno più giocare" le disse Kail sorridendo e indicandole le due
ragazze che poco prima avevano tentato un muro.
Yuri si voltò verso
lo straniero,fissando il suo sguardo in quello di lui:
"Ci sono giocatrici
che attaccano anche peggio di me in campionato...se non imparano come si mura,
saranno loro a spezzargli le mani. A loro la scelta..."
"Visto?"
fece Kail col suo faccino allegro rivolgendosi al capitano "non è
manco lei la più forte del campionato, come fa a mettervi tutta sta soggezione...siete
proprio delle pappemolli...Piuttosto, devi dare una divisa anche a me, come posso
giocare sennò!"
"Certo,seguimi..." disse Rei mostrandogli
dov'era lo spogliatoio mentre Yuri, appoggiata alla porta del suo spogliatoio
li osservava allontanarsi.
"Frustìno e sproni, frustìno
e sproni! o ch'io griderò alla partita vinta! Ahahahah..." rise ripetendo
una frase pronunciata da Romeo nell'opera di Shakespeare, e chiudendo la porta
alle sue spalle, andò a cambiarsi.
Quando i due ragazzi tornarono in
campo, trovarono gli altri membri del club di basket che avevano iniziato gli
esercizi di riscaldamento.
Con gran stupore di Inamoto, una piccola folla si
era radunata davanti l'entrata della palestra, per assistere alla sfida tra i
due, che aveva già fatto il giro della scuola; tra questi, in piedi con
le spalle appoggiate alla parete, c'era anche Yuri, che voleva proprio vedere
cosa avrebbero combinato quei due, per farsi magari due risate.
Quando si voltarono
verso di lei, li salutò con un cenno della mano, sfoggiando un sorrisetto
sicuro.
Il capitano, un pò imbarazzato dalla presenza di tutta quella
gente, fece la voce grossa per far liberare una metà campo, scelse da terra
uno dei palloni più nuovi e lo passò con forza a Kail, che lo bloccò
all'altezza del petto. Probabilmente era già pronto per cominciare
"Hey
aspetta" lo fermò Kail "non mi hai detto nemmeno a quanto si
arriva..."
"Giochiamo all'americana, chi segna ha il possesso del
pallone successivo. Ogni canestro dentro l'arco vale 1 punto, fuori dall'arco
2...si arriva a 10 ok?"
Sentenziò il capitano, che si sentiva sempre
più protagonista con tutti i "suoi ragazzi" ad osservarlo.
"Ok..."
fece Kail pensieroso... "visto come sei grosso mi pare improbabile che tu
infili un canestro da 2 punti... perciò facciamo così... ti do un
vantaggio di 8 punti ok?"
Un 'oooh' di sorpresa si levò dallo sparuto
pubblico presente, mentre Rei si andava facendo sempre più rosso dalla
rabbia:
"Ma come ti permetti??? Non sai con chi hai a che fare???"
Il
volto di Kail che finora era stato sempre sorridente, si fece di nuovo improvvisamente
serio... "se non accetti questi punti di vantaggio, significa che sei tu
a non sapere con chi hai a che fare..."
"
Se accetta è un idiota
" disse con tono quasi sconsolata tra
sé e sé Yuri
;
"Non
posso accettare una simile proposta..!" sbottò il capitano con tono
questa volta quasi implorante...
"O è così o non gioco
in fondo sei tu che mi vuoi nel club, no?"
"Forza capitano! Accetta
e fagliela vedere a questo europeo! Che abbiamo già perso troppo tempo
per i nostri allenamenti!" intervenne dalla metà campo opposta un
altro dei senpai del club..
"Humf...e va bene..." sospirò
Inamoto" in fondo è anche la via più rapida per averti nel
club...sempre se tu sia buono a qualcosa."
" E bravo il nostro Akagi
(citazione^^') ... allora iniziamo."
-Lo
sapevo,è un idiota...- disse ancora Yuri, rivolgendosi ad una sua compagna
accanto a lei che si affrettò ad annuire.
Subito
dopo il via, dato dal senpai che aveva parlato poco prima, Kail fece un rapido
palleggio sotto le gambe per arrivare fino dietro l'arco dei 3 punti (che in questo
caso valevano 2) e con estrema velocità si alzò e lasciò
partire un tiro senza che Inamoto potesse nemmeno intervenire.
Il pallone si
andò ad adagiare morbidamente dentro la retina, senza neanche toccare il
ferro...
"8 a 2!" proclamò sorridente lo straniero.
"Hn...mi
hai preso alla sprovvista...però hai un buon tiro a quanto sembra... ancor
di più voglio averti in squadra..."
"Parla di meno" gli
rispose Kail piegandosi sulle ginocchia per prepararsi ad un 1 on 1 "ecco
perchè ti fai cogliere impreparato poi.."
Si guardarono per un
istante negli occhi, quasi per leggere le intenzioni dell'altro, poi Kail partì
con una finta sul lato sinistro ke fece sbilanciare Inamoto, girò su se
stesso con un palleggio e saltò per trovarsi sotto il canestro e concludere
con facilità...
"Dove credi di andare!!" gli urlò contro
il capitano che aveva recuperato e forte della sua maggiore statura si preparava
per assestare al biondo una stoppata! Stoppata che il bravo straniero evitò
abilmente tra lo stupore generale portando il pallone in basso, per farlo poi
riapparire 'magicamente' dentro l'anello dopo che il pesante braccio di Inamoto
era andato a vuoto!
Ricadde a terra su entrambi i piedi e si voltò immediatamente
a guardare lo sguardo del capitano che appariva incredulo...
"8 a 3...capitano!"
Le azioni proseguirono, ed era fuori discussione la differenza di capacità
tra i due ragazzi.
Kail ci sapeva davvero fare, aveva un buonissimo tiro,
giocava con una classe ed un eleganza tali da sembrare un'altra persona rispetto
allo svogliato studente che non riesce a seguire le lezioni, perché con
la testa tra le nuvole
; il capitano da parte sua si accorgeva di questa
bravura e tentava di impegnarsi al massimo per poter avere due fenomeni del basket
come Kail e Akira nella sua squadra!
Nonostante tra un'azione e l'altra lo
prendesse continuamente in giro, rimarcandogli la differenza di abilità
tra i due, Kail a sé stesso ammetteva che il capitano non era un cattivo
giocatore, anzi
aveva i mezzi fisici e tecnici per poter essere davvero
un buon elemento, era addirittura riuscito a strappargli un canestro, portandosi
alla soglia di pericolo di 9 punti!!!
Ma subito dopo il giovane ceco rientrò
in possesso del pallone e con un altro paio di azioni davvero splendide era riuscito
a portarsi sul 9 a 8! Un canestro da fuori, e la partita sarebbe stata sua. Niente
più club, niente più basket, niente Akira
sarebbe stato un
enorme sollievo per lui.
Ma poprio sul più bello dello scontro, come
una tempesta improvvisa, qualcuno fece il suo ingresso impetuoso in palestra,
quasi spazzando via tutta la folla che si era accalcata sulla soglia dell'ingresso!!
"Fermi...TUTTI!!!!!"
Calò
il silenzio.
"Eccolo... è un pò in ritardo!" - pensò
Kail sorridendo.
"Dov'è...." il tono di Akira pareva vagamente
inquietante "...DOV'E' QUEL LURIDO YANKEE????"
"Ah...eccoti..."
gli si avvicinò rapido "Che cosa hai promesso a questo tizio???"
"Scusa,
stiamo giocando... puoi farti più in là?" replicò bonariamente
Kail con una certa noncuranza "o hai tutta sta fretta di far parte del club?"
"Noooo"
la voce di Akira come un sibilo "tu non hai capito...io...non farò
MAI parte di questo club e non capisco con quale diritto tu mi abbia tirato in
mezzo a questa storia!"
"Allora, volete muovervi!!" intervenne
spazientito il capitano, che si sentiva al settimo cielo, ad uno solo punto dal
suo nirvana personale.
"Il capitano mi ha detto che alle medie eri una
specie di asso... perché non vuoi più giocare?" proseguì
il biondo con calma
;
"Fatti gli affari tuoi, ficcanaso ossigenato!"
ribatté secco il ragazzo, davvero irritato.
Kail reclinò la testa
di lato e si grattò il capo...
"Allora ho indovinato! Il capitano
non mi aveva detto nulla...figurati se parliamo di te. Eri un asso alle scuole
medie
bene
" parlò come se stesse pensando ad alta voce"
Stai tranquillo comunque, non mi lascio battere...oramai però la mia parola
l'ho data..."
"Già Yume, vattene fuori, ci hai interrotti
sul 9 a 8 per me! Vattene da Himemiya!" sparò il capitano.
Uno
scatto rapido, il braccio caricato al limite ed il potente pugno di Akira spiccicato
contro il naso di Rei.
Ecco quello che avrebbe voluto fare.
Ma si trattenne,
rivolse uno sguardo a Yuri, che gli rispose alzando le spalle, e si volse verso
Inamoto esibendo una calma irreale...
"Tu! Ora puoi andare..."
La
situazione divenne in un batter d'occhio incomprensibile...
"E tu..."
disse rivolto a Kail "...tu rimani. Ti sfido!"
"Eheh...quanto
chiasso che stai facendo...ti ci manca solo che mi schiaffeggi con un guanto!...
In guardia fellone!" rispose Kail alterando la voce nel pronunciare l'ultima
frase, come nei vecchi film di moschettieri.
"Anche
la singolar tenzone..." sospirò nuovamente Yuri portandosi una mano
al volto.
"Un
attimo, non possiamo interrompere la nostra partita così!!" si intromise
il capitano.
"ZITTO TU!!" tuonarono i due vicini di banco all'unisono
contro Inamoto!
"Ma..." borbottò imbarazzato, mentre Yuri
scoppiava a ridere, seguita dalla sua compagna.
"Comunque la sfida è
accettata... ma non mi va che tu parta avvantaggiato!" continuò Kail.
"Paura,biondino?"
domandò sogghignando facendo roteare la palla su un dito.
"Eheh...
no, voglio solo dire che io ho corso e sudato contro questa montagna, mentre tu
chissà dove ti eri sdraiato a dormire...sai, lui è migliore di quello
che sembra
; direi che una gara di tiro sarebbe più equa no?"
"Sì,
sì, carina come scusa, direi comprensibile..." commentò sfilandosi
la giacca e tirando su le maniche della camicia.
"E vabbè campione,
forza, dammi sto vantaggio..." replicò Kail come se stesse recitando,
con gli occhi rivolti al cielo "visto che hai la palla in mano...inizia tu"!
"Ok
e a quanto arriviamo?" chiese Akira, pronto per la sfida.
"Io arrivo
a 5 su 5, tu puoi anche fermarti a 2 se non riesci a fare meglio" fu l'ironica
risposta del rivale, alla quale il pubblico scoppiò in una fragorosa risata...
"Ah-ah-ah...tu
mi sottovaluti..." ribattè l'altro preparandosi al tiro.
"Ok,
allora chiudi quella fogna e comincia a tirare, che sennò non la finiamo
più" fece Kail per la prima volta un pò spazientito.
"Hey,sta
calmo, non è colpa mia se sei emotivamente stitico..." e dicendo ciò
infilanò immediatamente il primo canestro, assolutamente perfetto.
"Prego,campione..."
"Bravo,
puoi dirlo forte...; ricordati, se vinco io entriamo nel club." mormorava
il biondo al suo rivale, mentre si posizionava dietro l'arco, per far partire
un tiro precisissimo e pareggiare i conti
"hmpf...dovrei tirare bendato,
così è troppo facile..." finse di lamentarsi Kail.
"Certo...e
se vinco io vieni a scuola indossando solo - e sottolineò la parola 'solo'
- un paio di mutandine da donna...magari con qualche simpatico animaletto, un
orsetto o un panda... " ed il secondo tiro centrò nuovamente il canestro.
"Va
bene!" disse Kail, e poi sussurrando all'orecchio di Akira... "me le
farò prestare da Himemiya..."
"Eeeee....hop!" disse il
ceco, accompagnando così nel canestro il suo secondo punto.
"Ahahahah,
sì, vagliele a chiedere...ma avvisami prima, non voglio proprio perdermela
mentre ti fa un occhio nero con un cazzotto..." e tirò nuovamente
"E tre!"
I due ragazzi, senza smettere un secondo di parlare
e di tirarsi frecciatine, si alternavano sull'arco dei tre punti con estrema confidenza,
come se fosse per loro una semplice formalità, quasi un modo per passare
il tempo, entrambi ben consapevoli delle proprie capacità
"Come
lo sai...ci hai già provato tu? Scansati che la tua faccia mi sconcentra..."
e come i primi 2, il tiro andò a segno senza problemi "Mmm... dev'essere
il mio giorno fortunato."
"Mh, non male...eeeh, come si vede che
sei nuovo, passami la palla, altrimenti non parleresti così di Yuri..."
ed anche il quarto tiro entrò senza problemi.
Intanto la cosa era piuttosto
bizzarra: tra un tiro e l'altro i due sembravano chiacchierare con molta scioltezza...
"Per
esigenze di copione uno dei due deve sbagliare... vediamo chi è!"
e Kail realizzò anche il quarto tiro, dopo che la palla aveva ballato un
pò sul ferro...
"Oh...per un attimo avevo temuto il peggio!"
e sorrise splendidamente ad Akira.
Dal pubblico si alzò un vociare di
tifosi che incitavano il proprio preferito.
Akira cercò di concentrarsi
a fondo...
"Forza Akira,fagli vedere chi sei a quello straniero!"
urlava un gruppo di ragazzi in un angolo della palestra mentre si preparava al
tiro.
"Che numero vorresti avere...?" gli sussurrò Kail
"E
tu quanto porti di mutande?" ribatté senza guardarlo.
"Non
tirare un mattone....."
"Fatti gli affari tuoi!" rispose spazientendosi
Akira.
Tutto era concentrato in quell'ultimo tiro...e neanche a dirlo Inamoto
pregava con tutto se stesso che quella palla non entrasse: avrebbe potuto avere
entrambi in squadra...
Caricò il tiro...la sfera disegnò un'alta
parabola nell'aria,rimbalzò sul ferrò una volta,e un'altra ancora...
Fuori.
Il
vociare si fece ancora più alto mentre il ragazzo si lasciava sfuggire
un "merda" detto tra i denti.
"Mattone! Forza, forza... ho battuto
un sacco di pollastri più bravi di te"
Una specie di grugnito
fu la risposta del ragazzo,che si fece da parte in attesa dell'ultimo tiro dell'avversario.
Kail
si fece passare da un kohai il pallone che era rotolato in fondo alla palestra
e si posizionò per il tiro
Due palleggi sul posto, piegando le ginocchia...poi
bloccò la palla.
"Capitano!" alzando la voce "voglio
l'11 ricordati!!"
Piegamento.
Distensione.
Canestro.
La folla
che si era fatta via via sempre più numerosa accolse con un boato il canestro
dello straniero, anche quelli che tifavano per il loro connazionale, curiosi di
vedere quei due all'opera assieme, e ora si erano tutti riversati in campo per
stringersi attorno a Kail, e per consolare Akira, che come tutti sapevano sicuramente
non l'avrebbe presa benissimo!
"Vatti a cambiare, che iniziano gli allenamenti"
lo stuzzicò con quel sorriso che era quanto di più odioso per Akira,
che si schiaffò una mano sulla faccia, lasciandola poi scivolare fino al
collo e facendola passare dietro la nuca.
"Sei un maledetto!" ringhiò
ancora,afferrando la canotta numero 10 che gli porgeva un Inamoto con gli occhi
lucidi.
"Sfida
interessante, non credi Yuri?" le domandò la ragazza che le era stata
accanto durante tutta la sfida.
"Interessante...direi confusa..."
ribattè l'altra.
"Perchè?"
"Avanti, quel Kail
ha sfidato Inamoto per NON far parte della sua squadra ed ora? Ha sfidato Akira
per farne parte, trascinando dentro anche lui...non ti pare quanto meno strano?"
"Mh...hai
ragione..."
Mentre
i vari componenti della squadra si facevano avanti per presentarsi ai due nuovi
arrivati, tra la folla, inaspettatamente, lo sguardo di Kail fu catturato ancora
una volta da lei,quella ragazza in procinto di allontanarsi dalla palestra, attorniata
dalle sue compagne di squadra, ma che prima si voltò ancora una volta verso
di lui...
E altrettanto inaspettatamente,quelle parole gli balzarono alla mente,
come evocate da qualcosa di più forte di un ricordo...
"Oh ch'ella
insegna davvero alle torce a splendere di viva luce! par ch'ella penda dalle gote
della notte,come un prezioso gioiello dall'orecchio di una etìope.E' una
bellezza di troppo valore perchè se ne possa far qualche uso,e troppo preziosa
per questa terra! tal si offrirebbe alla vista una nivea colomba in mezzo a un
branco di corvi,quale quella giovane si mostra in mezzo alle sue compagne..."
"Il
mio cuore ha forse mai amato fino a questo giorno?sbugiardalo,o vista! perchè
non ho mai veduto,prima di stanotte,la vera bellezza...."
p.s.
saremmo felici se ci faceste sapere cosa ne pensate della storia fino a questo
punto, e qual'è il vostro personaggio preferito tra i tre...a presto anche
i disegni^^